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Inverter - Batteria - Caricabatteria


dinolucchese

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Salve a tutti.

Appare chiaro che attirerò diverse critiche su di me con questa mia discussione, ma qualcuno una volta disse che non ci sono domande stupide, posso esserlo solo alcune risposte, per cui, forte di ciò domando:

1) Se si alimenta un carico mediante un inverter 12v-220v, dotato di batteria, sappiamo che quest'ultima, dopo un po' di tempo (più o meno lungo, in base alle sue caratteristiche e all'assorbimento richiesto dal carico stesso), la batteria non riesce più a fornire la corrente e il voltaggio che necessitano all'inverter per funzionare e quest'ultimo va in protezione, una volta raggiunta la soglia di tensione minima? (a questo mi rispondo da solo: "Sì!")

2) Se invece alimento un caricabatterie mediante l'inverter, mentre la batteria che voglio ricaricare, è essa stessa collegata all'inverter, il circuito, a mio sommesso parere, dovrebbe funzionare per un po' di tempo, ma comunque, avendo il sistema un rendimento inferiore all'unità (ca. il 90%), dovrebbe giungere sempre al limite di soglia di tensione minima e finire con lo spegnersi? (quasi certamente, sì!)

Ritenuto che i superiori assunti non contengano errori concettuali fondamentali (tipo cortocircuiti od altro...?!?)

3) E' possibile inserire nel sistema di cui sopra, un alternatore tipo quello utilizzato per le auto o meglio per i camion (il cui asse può essere fatto ruotare, mediante un sistema di ruote dentate o pulegge e cinghia opportunamente dimensionate, con un motorino in cc., sì che venga generata una quantità di corrente in continua (con raddrizzatore) così da integrare le perdite di carico e addirittura concederne in più?

Comprendo che se quanto è valido, per avere qualche risposta, bisogna partire con dei dati di base per dimensionare il tutto:

Iniziamo col dire che si dispone di un inverter da 6kw/220V monofase e che la batteria è una 200Ah con una corrente di spunto da 1400A.

proseguiamo dicendo che i consumi si aggirano mediamente sui 4,5-5 kw per circa 8 ore e che durante le restanti 16 ore, gli stessi scendono attorno a 1-2kw.

A questo punto, come faccio a dimensionare passo passo tutto il resto (cavi per la batteria, carica batterie, caratteristiche dell'alternatore e del relativo raddrizzatore e di quant'altro occorrente)?

Ringrazio sin d'ora per chi vorrà cortesemente darmi una mano e dei consigli (perché se non fosse stato chiaro, sto cercando di staccarmi dall'ENEL...!)

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il punto 3 non può essere vero , non puoi generare più energia di quella che consumeresti con il motorino cc

come non puoi alimentare u inverter da 6 Kw con una sola batteria da 200 Ah, otterresti non poca autonomia, pochissima......

Ringrazio sin d'ora per chi vorrà cortesemente darmi una mano e dei consigli (perché se non fosse stato chiaro, sto cercando di staccarmi dall'ENEL...!)

questa frase poi non può che peggiorare tutto il discorso......non puoi produrre corrente dal nulla.... come ricarichi le batterie senza corrente dell'ENEL ?

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Cominciamo con il consumo di corrente a 220 V. 5kW con cosenphi 1 son più di 22A. Sul lato bassa tensione, 12 V, diventan 408 A che, con kle perdite di conversione possiamo ipotizzare in circa 455 A; inoltre il cosenphi reale dellutilizzatore sarà <1 quindi possimao ipotizzare circolazioni di corrente sino a circa 470 A almeno:

Diciamo che non una corrente facile da maneggiare. Se la batteria fosse a 48 V, anzichè 12 V, ci troveremo correnti di circa 120 A.

Dovresti procurarti un generatore con tensioni più elevate, almeno a 24 V.

Poi dovresti in un modo o nell'altro far muovere il generatore.

Attualmente la soluzione batteria + inverter è quella adottata dagli impianti solari di ultima generazione, però dal lato continua le tensioni son ben più alte di 12 V proprio per non esagerare con le correnti.

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Esimio dott. Livio Orsini

Ringraziando per il cortese riscontro, immaginavo che quel qualcosa che mi ridondava il mio unico neurone, avesse fondamento: troppe correnti per lo mezzo, ma mi rifiutavo di dargli ragione.

Bene! Atteso che la batteria è una a 12V da 200Ah con una corrente di spunto da 1.400A e me la tengo, deduco che a questo punto mi conviene acquistarne altre tre uguali, metterle in serie così da avere una tensione in cc di 48V da 200Ah e corrente di spunto da 1.400A (e qui non ci piove...!?!).

L'inverter da 12V-6kW/220V lo accantono e ne acquisto 2 da 48V-3kw/220V (così dovrei poter ottenere verosimilmente la stessa potenza di 6kw).

Fatte le superiori determinazioni, torniamo nuovamente al quibus iniziale.

Per far sì che le batterie siano costantemente tenute cariche, serve uno (o due) generatori di corrente in continua che adesso sappiamo dover essere in grado di erogare una corrente non inferiore a 120A.

Orbene, se con un unico motorino elettrico (alimentato da uno dei due inverter) dotato di una puleggia a doppia scanalatura aziono i rotori dei due generatori di Vcc., le uscite dei detti generatori posso collegarle direttamente alle batterie?

Ritengo vada inserito un circuito di regolazione della corrente per evitare che distrugga le batterie e/o i due inverter, o non c'è bisogno...?

Mi è parso di capire che il generatore lavora "sentendo" se le batterie necessitano di corrente o meno (estendendo per connessione tale "ascolto" anche agli inverter).

Se non vado errato, a lume di naso, dovrebbe essere possibile utilizzare cavi da 16mmq. o è preferibile di sezione maggiore?

Il tutto, come sopra indicato, in linea di principio può funzionare?

Se sì, è consigliabile dotare il sistema di ventole di raffreddamento per i generatori di corrente e per le batterie?

Sempre se sì, il sistema può generare troppo rumore da dar fastidio ai condomini vicini se metto il tutto in balcone?

Non in ultimo, sempre se sì, facendo attenzione ai due poli (fase e neutro), posso unire le uscite dei due inverter (fase con fase e neutro con neutro) o rischio di far giochi d'artificio, per via delle due fasi che potrebbero non essere "in fase" tra loro?

Grazie per l'eventuale ulteriore riscontro.

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Rispondendo all'utente Luigi69,

Ti ringrazio per il tuo intervento, ma mi pare sia chiaro che avendo una batteria nuova di fabbrica, la stessa ha una sua buona carica iniziale che, come quelle per le autovetture, appena comprate pur non caricandole, riescono egregiamente a far girare il motorino di avviamento per l'avvio del motore; il resto lo fanno l'alternatore e il rettificatore che riforniscono in poco tempo una buona dose di ampere alla batteria; indi, parafrasando il/i generatore/i che si va/nno a far ruotare con un motorino elettrico che andrà a consumare sicuramente meno di quanto potrà/anno fornire il/i generatore/i di corrente, avrò maggiore corrente disponibile di quanto il motorino elettrico ne vada a consumare e questa corrente andrà ad impinguare il pacco batterie e (dato il collegamento elettrico) l'/gli inverter.

Per quanto sopra, non dovrebbe necessitare prelevare l'energia elettrica dall'Enel e non ritengo di creare energia dal nulla, ma da una carica di pacco batterie già disponibile che, mediante energia meccanica (motorino elettrico e da questo al/ai generatori e raddrizzatore/i) dovrei riuscire a restituire con gli interessi al pacco batterie e all'inverter.

Cordiali saluti.

Dino Lucchese

Modificato: da dinolucchese
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Buona giornata dinolucchese

purtroppo non è possibile fare e neanche ipotizzare come dici..... il motorino che fa girare due alternatori non riuscirà mai a caricare le batterie più di quanto il motorino stesso abbia consumato .

Prima delle sezioni dei cavi o delle batterie secondo me è questo il concetto da modificare nel ragionamento .

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Di ipotesi di moto perpetuo non se ne discute su questo forum.

Se hai un problema tecnicamente serie ne discutiamo altrimenti no.

Se la discussione continua con questa ipotesi la chiudiamo.

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Purtroppo Dino ciò che ti sei messo in testa sulla Terra non può funzionare;

ci chiedi di validarti un sistema che prende 10, lo trasforma e ti ridà 10!

Questa trasformazione chiama in causa un bel numero di leggi fisiche che ci dicono che la trasformazione non è paritaria ma "perderemo" (l'esatto termine è trasformeremo) parte dell'energia iniziale in altra energia a noi non utile!

In poche parole se la tua batteria ha una carica iniziale di 10, la trasformi con un motorino in moto rotatorio (rendimento 0,9)10*0.9=9 poi attraverso un generatore con rendimento 0,9 trasformiamo il moto rotatorio in energia per la batteria 9*0.9=8.1 ti accorgi da solo che un semplice passaggio abbiamo speso il 20% dell'energia iniziale!

Lascia stare la tua batteria della macchina, qualcuno prima di te l'ha caricata quindi ha preso energia da qualche altra parte, magari dalla rete elettrica o dal sole ma poco importa, la tua batteria e un accumulatore non un generatore, qualcuno ha accumulato in precedenza!

In pratica ogni qualvolta trasformi l'energia una parte va persa"trasformata" in altra energia che può essere calore, reazione chimica o altro ma comunque una trasformazione che ci toglie energia utile ai nostri scopi.

Ad oggi se vuoi staccarti dal gestore energetico devi acquistare un impianto fotovoltaico ad isola; questo impianto di giorno trasforma l'energia solare in energia elettrica; parte la rende disponibile subito e parte viene accumulata nelle batterie. Queste te la restituiranno alla sera quando non c'è più energia solare da trasformare!

Costo di un impianto del genere dai 5000 euro in su ma sei staccato dal gestore enel!

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Ringrazio tutti per i puntuali riscontri.

Il problema che mi sono posto, non ho mai configurato come moto perpetuo, bensì semplicemente come un escamotage per poter far generare della corrente ausiliaria con meccanismi accessori.

Non riesco a comprendere perché e come mai, non si possa riuscire a far generare con degli alternatori (se uno o due risultano insufficienti, magari se ne accoppiano altri due o tre anche più) [e con ciò mi riferisco all'utente omaccio] collegati ad un unico motore elettrico che andrebbe a "sostituire" la forza meccanica di un impianto eolico "home", tale da essere in grado ad integrare la corrente richiesta alle batterie dal sistema inverter.

Il vero problema è che acquistare un impianto eolico è davvero al di sopra delle mie reali possibilità economiche immediate, pertanto, concettualmente ho considerato la possibilità di una fattiva realizzazione.

Ho avuto modo di visionare diversi video e progetti (non so se dei fake), ma che mi sono apparsi, a lume di naso, realistici e realizzabili, ma forse, anzi, certamente, ciò è dovuto alla mia incompetente infarinatura in ambito di campi emettromagnetici con magneti al neodimio che amplificano sostanzialmente le correnti normalmente in gioco e non faccio assolutamente ad alcun moto perpetuo, ma solo alla possibilità di spendere x ampere per recuperarne X+dX.

Comprendo benissimo (per logica) che un moto perpetuo come progettato dall'utente sx3me è un sistema che io definisco a libitium, cioè che a "lungo andare" si fermerà per tante forze in gioco (attrito, calore, dispersioni varie, etc.).

Ma ritenete assolutamente che ottenere con degli artifici elettromagnetici non sia possibile attuare quanto da supposto?

Grazie per l'ulteriore cortese riscontro.

Dino Lucchese

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NO, non è possibile, non esiste, non si può fare... è fantascienza...
stiamo la come se con un pannello solare volessi fare accendere una lampadina che illumina lo stesso pannello per produrre corrente :wacko:

o più drasticamente... ti nutriresti delle tue feci per eliminare la spesa del supermercato?!? :toobad:

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Beh, personalmente non mangerei le mie feci, ma ricordo che un gorilla allo Zoo di Bruxelles, lo faceva....! Ma non era lui a risparmiare, risparmiavano i gestori dello Zoo...!!! Bleaaaa...

Comunque, scherzi a parte, ho compreso che quanto ritenevo potersi fare, è un'utopia... :wallbash: (Mah...!)

In ogni caso, :toobad: grazie mille a tutti quanti. :thumb_yello:

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ma ricordo che un gorilla allo Zoo di Bruxelles, lo faceva.

Quando sono allo stato brado i gorilla scarseggiano di sale negli alimenti e riciclano le feci per reintrodurre i sali. Anche certe popolazioni africane son costrette a recuperare i sali dai propri escrementi.

In Cina hanno scoperto, gi da alcuni decenni, che nelle feci del maiale è presente ancora un 30% di sostanza nutritiva, per cui hanno ideato l'allevamento di suini multipiano. Danno cibo puro solo al piano superiore e miscelato con feci a quelli inferiori. man mano che macellano spostano i poveri suini verso i piani superiori e macellano solo quelli del piano più alto.

Questi aneddoti solo per dimostrare che gli scarti non compensano completamente le perdite.

Pasti gratis non ne esistono.

E' vero che in natura nulla si crea e nulla si distrugge, ma tutto si trasforma.

Ogni volta che trasformi energia meccanica in energia elettrica e viceversa, una parte dell'energia si trasforma in calore e quella la devi iscrivere nella colonna delle perdite.

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