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Hoover Wizard - La Piattaforma Simply|Fi Di Candy Si Nobilita


Mikele Del Gatto

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Ancora una volta: dov'è l'aspetto negativo?

Mikele, il discorso è questo (o almeno io la vedo così): c'è una certa differenza tra funzioni aggiunte e funzioni utili.

Un tempo, non molto lontano, la differenza tra un elettrodomestico da 200€, uno da 500 e uno da 1000€, anche della medesima marca, era tangibile: quello da 500 era costruito meglio di quello da 200, e quello da 1000 era costruito meglio di quello da 200 e anche da 500, e magari aveva pure dei programmi o funzioni in più.

Ora, puoi scommetterci le gonadi che il prodotto da 200€, quello da 500 e quello da 1000 sono realizzati con le stesse componenti, con la stessa qualità (che guardacaso però è la "schifo" del modello da 200€, eh), e avranno la stessa (scarsa) aspettativa di vita.

Quel che cambia è solo il software, con più o meno programmi, e l'aggiunta di giocattoli: la lavatrice da 200€ avrà cinque programmi, quella da 500 ne avrà sette ed in più avrà il display a segmenti, quella da 1000 ne avrà dieci ma avrà il display a colori. Praticamente si realizza un prodotto, poi lo si castra nelle funzioni e lo si immette sul mercato creando una varietà che poi varietà non è.

Quel che si è fatto è stato sostituire la qualità reale con la odiosissima qualità percepita: se prendo una utilitaria coreana da quattro soldi ma ci metto dei profili in finta radica sul cruscotto, chi la compra penserà che sta spendendo bene i suoi soldi!

Quindi alla fine per cosa pago? Solo per il numero di giocattoli in più che mi offre questo modello al posto dell'altro? Perché il modello X ha la vasca da trenta chili che userò una volta l'anno? Perché il modello Y ha il programma speciale per lavare le scarpe da tennis, che non userò mai perché non gioco a tennis?

Questo è il discorso. E' per questo che ce l'ho tanto su con queste cialtronate. Perché non servono, sono inutili, non hanno scopo, sono messe lì solo per far vedere che loro le offrono.

Esiste la tecnologia vera, che porta reali miglioramenti, e poi esiste la tecnologia finta, che non porta miglioramenti ma ti permette di fare le stesse cose solo in un modo più inutile.

Un esempio di tecnologia vera? I lettori MP3.

Le tecnologie esistenti all'epoca avevano forti limiti: le cassette audio offrivano una qualità appena sufficiente e non ti permettevano di portarti dietro più di 90 minuti di musica, a meno di non girare con la pigna di cassette in borsa; i lettori CD portatili erano grossi, scomodi ed avevano una scarsa autonomia, ed ancora, non potevi portarti dietro più album a meno di non girare con la pigna di CD.

I Minidisc non si sono mai affermati perché erano costosi e delicati. E perché per portarti dietro più album, dovevi girare con la pigna... eccetera, eccetera.

I lettori MP3 hanno rivoluzionato questo mercato perché con un apparecchio di dimensioni contenute, grande come un walkman, potevi portarti dietro anche tutta la tua collezione di musica (almeno nei modelli dotati di hard disk, le memorie flash all'epoca erano troppo care), e pure con una buona qualità audio.

Un esempio di tecnologia finta? L'iPod.

E' un lettore MP3; già esistevano i lettori MP3.

Non ti permetteva di fare più cose (o di farle meglio) rispetto ai lettori MP3 già esistenti.

Anzi, era più limitato (ad esempio ti vincolava all'uso di iTunes per copiare i brani) e aveva meno funzioni accessorie della concorrenza (niente radio, ad esempio).

Perché allora preferire l'iPod ai concorrenti della stessa epoca, tipo, chessò, i modelli di Creative, una delle prime case a lanciarli sul mercato?

Beh, perché fa figo averlo.

Sostituisci pure "iPod" con "accendere le luci della cappa tramite smartphone" o "far partire la lavatrice via twitter" o "ricevere una mail di avviso che si è lasciato la porta del frigo aperta", e capirai come la penso.

Generalmente si cambia solo quando il costo per ripararlo supera (o si avvicina molto a) quello del prodotto nuovo

Questo nella fantasia; nella vita reale:

"si è rotto, beh, conviene cambiarlo, si sa che il tecnico è ladro e poi ci sono le offerte del fuffastore a 299.99€; neanche vale la pena farsi fare un preventivo, quanto la pagherei poi la riparazione? Qui ho pure i due anni di garanzia!"

ma cos'altro si può fare in CONCRETO per deviare questa tendenza?

Non pubblicizzare gli spacciatori di fuffa che offrono la cappa che si comanda con lo smarfon, per esempio. :smile:

Candy avrà fatto i suoi studi

Un tempo (anche qui, non molto lontano), le ditte sondavano i bisogni degli utenti, e sviluppavano prodotti di conseguenza. Ora il modello di marketing è cambiato: bisogna creare il bisogno.

Stesso discorso della "qualità percepita" fatto all'inizio.

Modificato: da Darlington
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Mikele Del Gatto

Tutto il primo pezzo sulle differenze di modelli ieri e oggi la condivido: ora le componenti fondamentali son quelle, salvo le differenze estetiche e qualche gadget elettronico in più o in meno.

Riguardo l'iPod, più o meno confermo ciò che dici (meno se parli di iPhone e iPad però!)

Sulla logica che guida "riparo o prendo nuovo" bisogna valutare bene: uno che sceglie la lavatrice a 200€ di certo non è interessato a wifi e display touch vari; secondo me la strada della riparazione viene generalmente tentata quantomeno.

Quindi se non si pubblicizza nulla di simply|Fi e fratelli in giro per il web, torneranno a fare lavatrici durevoli come un tempo? Al più ritireranno dal mercato questa tecnologia, ma continueranno la produzione dei modelli classici con vasche termosaldate come fanno più o meno tutti.

Il discorso macroeconomico su bisogni, marketing, fuffe, ecc... è molto complesso. Posto che viviamo in questo mondo ed in questa epoca, dove le informazioni girano in un secondo in tutto il globo, dove il mercato si sta progressivamente globalizzando e virando verso l'equazione ricavo=costo (quindi margini tendenti allo zero), tu che sei produttore di elettrodomestici che hai la sfiga di essere in un mercato di sostituzione e posto che l'obbiettivo è mantenere la ditta aperta, cosa puoi fare? Innovare. Punto. Che una volta sia una trovata intelligente e utile, mentre un'altra lo sia meno, questo è quello che devi fare se vuoi sopravvivere. Si chiama "creare un bisogno"? Sarà anche non bellissimo moralmente, ma non vedo attualmente altre strade percorribili.

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bisogna valutare bene

la "valutazione" che viene fatta è quella che ti ho esplicato: oramai mi sono anche stufato di sentire, nella vita reale, i vari "conviene il buttacompra!!!11!" e di leggere qui sul forum i molteplici "sulla mia lavatrice si è rotto qualcosa! converrà ripararla visto che ha addirittura sei anni? meglio comprare nuovo? vero? vero?" oppure "il mio elettrodomestico si è rotto, il tecnico mi ha chiesto 50€ per ripararlo, conviene visto che nuovo lo compro a soli 300€?"

Quindi

Hai chiesto tu "di concreto cosa possiamo fare"; un primo passo è evitare di pubblicizzare fuffa. Un secondo passo sarebbe quello di non comprare fuffa.

cosa puoi fare? Innovare

Ed aggiungere vaccate sarebbe innovazione? :huh:

E' esattamente lo stesso discorso di iPod e iPhogna: non hanno "innovato" proprio un bel niente, hanno venduto un lettore MP3 figo e la gente se l'è accattato, poi dopo aver raccattato quote di mercato, hanno lanciato uno smartphone che di innovativo aveva nulla, anzi ha sempre avuto meno features rispetto la concorrenza, e l'hanno proposto ad un prezzo fuori mercato perché oramai la schiera degli applefag era ben nutrita.

Modificato: da Darlington
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Il discorso macroeconomico su bisogni, marketing, fuffe, ecc... è molto complesso.

ecco, allora spiegalo, visto che ne sei ben a conoscenza, cosi aggiungiamo valore a questa discussione "fredda"

se vuoi sopravvivere

cominciamo da qua, ad esempio.

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Mikele Del Gatto

Quindi tutti da Miele? (Tra l'altro pure loro si stanno progressivamente adeguando al trend attuale....)

Visto che però non è alla portata di tutti e che grossomodo gli altri si equivalgono, c'è così tanta differenza fra comprare, ad esempio, una GrandÒ Space base da una simply|Fi in termini qualitativi? Tra l'altro se spendo un pelo di più rispetto al modello base, ci penserò mezza volta in più nel tentare una riparazione piuttosto che sbarazzarmi del prodotto.

Sinceramente continuo a non esser convinto dell'efficacia a lungo termine della tua proposta...

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Mikele Del Gatto

ecco, allora spiegalo, visto che ne sei ben a conoscenza, cosi aggiungiamo valore a questa discussione "fredda"

Quote

cominciamo da qua, ad esempio.

Ancora una volta i "sensori ottici" sono KO?

Non sono un esperto di macroeconomia, ma qualche lezione in aula l'ho seguita; il mio pensiero in due parole l'ho espresso nello stesso paragrafo che hai citato:

Posto che viviamo in questo mondo ed in questa epoca, dove le informazioni girano in un secondo in tutto il globo, dove il mercato si sta progressivamente globalizzando e virando verso l'equazione ricavo=costo (quindi margini tendenti allo zero), tu che sei produttore di elettrodomestici che hai la sfiga di essere in un mercato di sostituzione e posto che l'obbiettivo è mantenere la ditta aperta, cosa puoi fare? Innovare. Punto.

Cosa devo aggiungere ancora? Siamo su plcforum.it, non su wallstreet.com.

Tra l'altro dire "il discorso è ben più complesso" non coincide col dire "ne conosco tutti i segreti e le sfaccettature" (ed infatti non è così!), tanto più che i veri esperti mondiali non mi sembra se la stiano cavando meglio nel proporre soluzioni non utopiche da percorrere per invertire la rotta.

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Tra l'altro se spendo un pelo di più rispetto al modello base, ci penserò mezza volta in più nel tentare una riparazione piuttosto che sbarazzarmi del prodotto.

premesso che non si sa a chi ti rivolgi, mik, il problema è intrinseco nella frase che scrivi.

Non devo pensarci una mezza volta in piu' o in meno, il prodotto non deve rompersi. Punto. O per lo meno non sistematicamente come oggi avviene. Allora non ci pensero' ne una mezza volta in piu' nè una mezza in meno, perchè non dovro' pensarci.

Questa è la corretta politica, e se vai a chiedere ai tuoi amici progettisti, scoprirai che la differenza di costo fra un prodotto che funziona e uno che si rompe non supererà il 5%, che si ripercuote sull'acquirente in circa il 20% in più rispetto al prezzo base.

Ora, se uno non è costretto a comprare prolungamenti di garanzie, fegati nuovi, e quant'altro serva, e se il costruttore mette in chiaro questo offrendo ad esempio una garanzia base di 5 anni, ebbene hai ottenuto lo strumento per convincere la gente a spendere quel 20% in più.

Esempio numerico: costo base 300€ costo prolungamento garanzia a 5 anni 70€, totale 370€

costo base elettrodomestico ben fatto 300€+20%> 360€

Fosse così, chi starebbe imbrogliando chi?

Poi se la marca A vuole offrire un prodotto a 1000 e la marca B offre un prodotto simile a 500, la gente avrà modo di scegliere in base a programmi di lavoro, a colore, forma, a wifi o quant'altro.

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Mikele Del Gatto

Se fosse davvero così, Fisica (purtroppo non so il tuo nome), potrebbe essere una soluzione già più realizzabile; anche se offrire 5 anni di garanzia rispetto ai 2 di base rappresenta un ulteriore costo per l'azienda (benché inferiore a prima, vista la preventivata minore difettosità delle macchine).

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