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bypass sicurezze


mazzinga

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Sto realizzando l'automazione di una macchina,dove sono presenti dei sportelli ed una coppia di barriere di sicurezza per la sicurezza dell'operatore .

i micro di sicurezza degli sportelli sono stati previsti in serie sulla catene di emergenza del modulo di sicurezza,dove in serie è stato previsto anche un contatto della centralina delle barriere di sicurezza.in altre parole in serie al fungo ho previsto sia il micro delle porte ed un canale della centralina delle barriere

A richiesta del cliente,vorrebbe l'accesso dell'operatore nella zona di lavoro tramite selettore a chiave ed macchina in manuale,per questa richiesta ho previsto un ingresso al plc per il selettore a chiave ed un'uscita su di un relè che bypassa le sicurezze degli sportelli quando la macchina si trova in manuale ed con il selettore degli sportelli ad ON,

Per quanto riguarda le barriere,devono essere bypassate nel momento di carico della macchina da parte dell'operatore,per eseguire il bypass ho  previsto un rele per bypassare il contatto della centralina delle barriere sulla catena dell'emergenza.

Mi chiedevo se questa architettura può essere considerata a norma di legge,ho se bisogna attenersi ad altre regole,visto che una parte della sicurezza della macchina viene affidata ad un PLC,da tenere in considerazione che il fungo di emergenza prevale su tutto.

Voi come ragionate in queste situazioni

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A mio avviso non va bene niente di ciò che hai scritto.

i micro di sicurezza degli sportelli sono stati previsti in serie sulla catene di emergenza del modulo di sicurezza,dove in serie è stato previsto anche un contatto della centralina delle barriere di sicurezza.in altre parole in serie al fungo ho previsto sia il micro delle porte ed un canale della centralina delle barriere

  • Gli unici dispositivi di sicurezza che puoi mettere in serie sono i pulsanti di emergenza, non puoi mettere in serie finecorsa di cancelli ne tanto-meno barriere fotoelettriche (fanno eccezione i sensori di sicurezza magnetici appositamente studiati per essere collegati in serie).

A richiesta del cliente,vorrebbe l'accesso dell'operatore nella zona di lavoro tramite selettore a chiave ed macchina in manuale,per questa richiesta ho previsto un ingresso al plc per il selettore a chiave ed un'uscita su di un relè che bypassa le sicurezze degli sportelli quando la macchina si trova in manuale ed con il selettore degli sportelli ad ON,

  • Non puoi mettere un relè comandato da un normale plc nella catena delle sicurezze!

Per risolvere questi primi 2 punti devi montare un modulo di  sicurezza programmabile con tanti ingressi e collegare ad ogni ingresso (bicanale) un solo dispositivo (fatta eccezione per i pulsanti di emergenza che possono essere in serie su un solo ingresso).

Non per far pubblicità, ma visto che è una ditta italiana dico che mi sono trovato bene con i moduli programmabili della Pizzato, ma ce ne sono anche molti altri (Pilz, Rockwell, Schneider ecc. ecc.)

Sul fatto che l'operatore sia all'interno dell'area pericolosa non mi pronuncio, devi fare la valutazione dei rischi e assumerti le tue responsabilità, il fatto che la macchina sia in manuale non esclude probabilità di lesioni o infortuni, o morti.

Per quanto riguarda le barriere,devono essere bypassate nel momento di carico della macchina da parte dell'operatore,per eseguire il bypass ho  previsto un rele per bypassare il contatto della centralina delle barriere sulla catena dell'emergenza.

Di solito per fare questo si usano 2 fotocellule di muting

Mi chiedevo se questa architettura può essere considerata a norma di legge,

NO 

Ciao

Modificato: da Gabriele Riva
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  • Gli unici dispositivi di sicurezza che puoi mettere in serie sono i pulsanti di emergenza, non puoi mettere in serie finecorsa di cancelli ne tanto-meno barriere fotoelettriche (fanno eccezione i sensori di sicurezza magnetici appositamente studiati per essere collegati in serie).

ok per i sensori delle porte inserirò un modulo di sicurezza che gestisce solo quello,posso mettere in serie  i 3 sensori,dal momento che sono sensori di  sicurezza magnetici.

 

  • Non puoi mettere un relè comandato da un normale plc nella catena delle sicurezze!

Per risolvere questi primi 2 punti devi montare un modulo di  sicurezza programmabile con tanti ingressi e collegare ad ogni ingresso (bicanale) un solo dispositivo (fatta eccezione per i pulsanti di emergenza che possono essere in serie su un solo ingresso).

ok,anche se mettessi un modulo di sicurezza programmabile,come potrei gestire l'esclusione delle sicurezze sulle porte,deve essere sempre il plc a dirmi quando il sistema deve escludere tale sicurezza,se il plc impazzisce potrei avere che le sicurezze delle porte sono escluse.

 

Se volessi risolvere l'applicazione senza utilizzare un modulo programmabile come potrei fare,prima che uscissero i moduli programmabili come veniva risolto questo problema,gli organi che si trovano nella zona di lavoro non sono pericolosi per l'operatore,ma spesso puo capitare che l'operatore deve aprire gli sportelli per seguire il settaggio della macchina con la parte di potenza e pneumatica inserita,solo con una chiave rilasciata alla persona di competenza ed con la macchina nello stato del manuale.

 

Se dovresti realizzare un sistema come descritto come lo faresti,ovviamente senza modulo programmabile

 

Di solito per fare questo si usano 2 fotocellule di muting

sono barriere che non ho mai usato,puoi darmi qualche info in piu,l'esclusione del controllo deve essere sempre affidato al PLC,e lui che sa quando la macchina attende il carico di un pezzo,o sbaglio 

 

Modificato: da mazzinga
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ok per i sensori delle porte inserirò un modulo di sicurezza che gestisce solo quello,posso mettere in serie  i 3 sensori,dal momento che sono sensori di  sicurezza magnetici.

Occhio che non tutti i sensori magnetici sono adatti ad essere collegati in serie, deve essere scritto nelle specifiche.

 

ok,anche se mettessi un modulo di sicurezza programmabile,come potrei gestire l'esclusione delle sicurezze sulle porte,deve essere sempre il plc a dirmi quando il sistema deve escludere tale sicurezza,se il plc impazzisce potrei avere che le sicurezze delle porte sono escluse.

Il plc non può agire sulle sicurezze a meno che non sia un safety plc ridondante!

Il selettore a chiave può entrare nel modulo ed escludere alcune sicurezze, una uscita sicura del modulo potrebbe togliere alimentazione al pulsante di start e un altra abilitare i comandi manuali,  ma è solo un esempio, va fatto uno studio e una analisi dei rischi !

 

Se volessi risolvere l'applicazione senza utilizzare un modulo programmabile come potrei fare,prima che uscissero i moduli programmabili come veniva risolto questo problema

Una volta si faceva tutto alla "Carlona" (anche oggi qualcuno), poi le norme si sono evolute e con loro anche i dispositivi di sicurezza che sono diventati espandibili e programmabili.

 

 

gli organi che si trovano nella zona di lavoro non sono pericolosi per l'operatore,ma spesso puo capitare che l'operatore deve aprire gli sportelli per seguire il settaggio della macchina con la parte di potenza e pneumatica inserita,solo con una chiave rilasciata alla persona di competenza ed con la macchina nello stato del manuale.

Quindi anche se è istruito può farsi male. Istruito non vuol dire niente (che poi lasciano anche lì la chiave e la usa chiunque).

Di solito in "settaggio" le macchine girano a velocità molto ridotta e alcuni movimenti sono bloccati, oppure abilitati con pulsanti "uomo morto" o tappeti di sicurezza o comandi bimanuali !

 

Se dovresti realizzare un sistema come descritto come lo faresti,ovviamente senza modulo programmabile

Si parte sempre con l'analisi dei rischi, poi si scelgono i componenti adeguati.

 

 

sono barriere che non ho mai usato,puoi darmi qualche info in piu,l'esclusione del controllo deve essere sempre affidato al PLC,e lui che sa quando la macchina attende il carico di un pezzo,o sbaglio 

Metto un link dove ci sono delle immagini che rendono l'idea del muting:

http://www.reer.it/reer/guida-alla-sicurezza/item/98-funzione-di-muting

 

 

Ti ho detto questo solo a titolo di esempio, è valido il consiglio di elettrolisi di rivolgersi a un consulente che ti controllerà la macchina da capo a piedi e ti dirà quello che devi fare.

 

 

Modificato: da JumpMan
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  • 1 year later...

Buongiorno, mi accodo a questa discussione per non aprire un nuovo topic, dato che l'argomento è affine.

Il selettore per attivare la modalità di funzionamento con dispositivi di sicurezza neutralizzati è sempre obbligatorio?

Cerco di spiegarmi.

Il riparo da aprire  interbloccato tramite elettroserratura di sicurezza.

Normalmente sulle nostre macchine è previsto un selettore a chiave per consentire l'accesso alla zona pericolosa protetta dal riparo per operazioni di pulizia/disincaglio/messa a punto senza mandare in emergenza la macchina, cosa che comporterebbe tempi di fermo produzione non accettabili. L'attivazione del selettore genera l'avvio del ciclo di stop in fase della macchina, il cui completamento genera il segnale di sblocco dell' elettroserratura, per cui ora posso aprire il riparo con nessuna parte pericolosa in movimento, con tutti i carichi che potrebbero generare pericoli controllati in sicurezza (plc di sicurezza e circuiti S.T.O.).  L'unica cosa che potrei fare è quella di attivare a velocità ridotta di rullini di pericolosità alquanto blanda.

Un collega ritiene che il selettore a chiave sia del tutto inutile e che si possa realizzare tale funzione semplicemente premendo il pulsante di STOP in fase, perché una volta completato il ciclo di stop vengono comunque sbloccati i ripari dopo aver mandato tutto in sicurezza. Alla fin fine il selettore a chiave e il pulsante di stop andrebbero ad eseguire la stessa funzione.

Io invece nutro alcuni dubbi su tale soluzione, anche perchè in tal modo:

1. consento l'apertura del riparo a chiunque

2. come faccio ad escludere qualsiasi altro modo di funzionamento della macchina? DI default, ogni volta che premo stop?

 

Tale modo operativo (senza selettore) è già stato implementato su una linea ed è passato pure alla verifica di un ente certificatore, ma continuo a nutrire dubbi, per cui vorrei il vostro parere.

 

Grazie

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Buongiorno,  JumpMan ha perfettamente ragione ,credo che nulla sia più grave che rimuovere delle protezioni senza fare tutte le eventuali valutazioni, rivolgersi ad un esperto è la cosa migliore. Seper caso qualcuno si fa male o peggio ci lascia le penne e la macchina è in regime di direttiva macchine 2006/42/CE ti assumi dei rischi notevoli .  

Per quanto riguarda poi le tecniche o le tecnologie da implementare, intanto dovresti guardare l'attestato di rischio allegato al fascicolo tecnico per sapere almeno in che PL/SIL ricade la macchina, poi progettare adeguatamente tutte le protezioni ... secondo suddetta direttiva anzi bisogna valutare tutti i rischi  anche quelli derivabili da un "uso scorretto ragionevolmente prevedibile"...   

 

 

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