Vai al contenuto
PLC Forum


Motore asincrono completamente bruciato senza apparente motivo


ElettroMT

Messaggi consigliati

SandroCalligaro

Sì, Livio, per il caso in questione il discorso Y-D non è pertinente, mi sembra chiaro.

La mia considerazione era più che altro in merito a quanto diceva elettrix01, o comunque a quella fattispecie.

Link al commento
Condividi su altri siti


Sandro, hai ragione. mi sono spiegato male

Ovviamente se il motore è collegato a stella la corrente di linea è la stessa dell'avvolgimento

Link al commento
Condividi su altri siti

c'è un'altra cosa che non è stata presa in considerazione , la lunghezza del cavo tra inverter è motore , mi è già capitato di vedere motori guastarsi perché non erano state previste ne reattanze ne filtri in uscita dell' inverter .In base all'inverter ed alle marche tale misura varia e può variare dai 25 m ai 50 , ma diciamo che spesso è un fattore sottovalutato.

Link al commento
Condividi su altri siti

Anche questo è vero.

Capita a chi installa l'inverter senza leggere tutto il manuale di installazione, uso e manutenzione.

Link al commento
Condividi su altri siti

Aggiungo delle informazioni che non vi ho elencato in precedenza, così tanto per infittire il mistero:

1 Il motore era collegato a triangolo come da targa e come lo è l'attuale che ha preso il suo posto

2 La linea di alimentazione tra l'inverter e il motore è lunga circa 4m e parliamo di una linea in cavo 4G6 FG7OR, quindi su un motore che assorbiva circa 12A direi che è abbondantemente sovradimensionata

3 La ventilazione c'è, ovvero, la presa d'aria del motore (la ventola per capirci) aspira aria dall'esterno, poi all'interno di questo "cassone" dove appunto si trova tutto il gruppo motore+compressore, c'è un grosso estrattore che si trova appunto proprio sopra il motore, inoltre per finire, tutto questo a sua volta si trova in un locale con ventilazione forzata H24

4 Il fatto è avvenuto di notte quindi nelle ore meno calde della giornata

5 L'inverter è programmato per autoapprendere i dati del motore (quindi da escludere l'ipotesi dell'inserimento dati sbagliato)

In conclusione sono d'accordo con l'uso di protezioni termiche in aggiunta alle "protezioni di base", in quanto appunto, l'ambiete di lavoro incide molto.

Di massima a mia opinione tutti i costruttori di motori dovrebbero montare standard almeno dei termistori PTC

Link al commento
Condividi su altri siti

 Il motore era collegato a triangolo come da targa e come lo è l'attuale che ha preso il suo posto

Per curiosità...la targa di solito, riporta due tensioni..una triangolo e una stella...immagino sia un motore che funziona a 400/690 V giusto??

Link al commento
Condividi su altri siti

5 L'inverter è programmato per autoapprendere i dati del motore (quindi da escludere l'ipotesi dell'inserimento dati sbagliato)

No proprio non è escludibile. L'autoapprendimento non sempre è corretto. meglio inserire i dati e poi eseguire l'autotaratura. Oppure controllare il risultato dell'auto apprendimento.

Tutti i motori, sopra una certa tagia, hanno le pastiglie termiche, almeno se il fabbricatìnte è serio. Questo motore dovrebbe rientrare in questa categoria.

Qualche costruttore offre le pastiglie termiche come opzionali, non tanto per risparmiare sul motore ma perchè senza il cliente non deve complicarsi la vita per la gestione. Ovviamente un buon 60% dei clienti compra il motore senza pastiglie termiche,  perchè "tanto non servono" visto che c'è il "salvamotore".

Sarebbe interessante sapere se durante la notte l'estrattore d'aria ha subito fermate o è mancata l'alimnetazione o altro.

A questo proposito descrivo un fatto che mi capitò più di 30 anni addietro.

Una macchina, una rettifica senza centri di costruzione di un cliente dell'azienda per cui lavoravo era controllata da un microprocessore dedicato. Di queste macchine uguali ne erano state installate già alcune decine  senza problemi.

Una di queste installata presso uno stabilimento automobilistico vicino a Napoli ogni tanto si bloccava perchè la Eprom di programma aveva cancellato almeno un bit.

La prima volta era intervenuta l'assistenza ed aveva sostituito il treno di memorie. Si ipotizzò una memoria difettosa o mal programmata. Dopo un paio di settimane nuovamente guasto da programma corrotto. Risostituzione delle memorie. Il giorno seguente l'avvenuta sostituzione nuovo guasto identico.

La faccenda diventava doppiamente grave perchè tra il personale cominciava a girare voce che il guasto di pendesse da un misuratore a raggi gamma che era posto non molto lotano dalla macchina. Se rieusciva a cancellare le memorie a 10 metri di distanza e chiuse in un armadio di ferro, significava che irradiava in modo enorme e co prometteva la salute del personale.

Venni mandato ad indagare e a risolvere il problema. Arrivato sul posto il personale di manutenzione interno mi assicurò che avevano già fatto le debite misurazioni di rdiazioni e le misure davano solo la normale radiazione di fondo.

Sostituiì le memorie, riavviai la macchina (che doveva lavorare su 3 turni) e, attraverso la griglia di aereazione posteriore, inserii una sonda termica nelle vicinanze della scheda CPU, poi andai a pranzo.

Al mio ritorno era subentrato il turno pomeridiano. Assieme al amnutentore dell'azienda andai a verificare la macchina. La temperatura misurata era prossima al limite superiore di funzionameto..

Diedi un'occhiata in giro e subito notai una gamella posta sopra il foro dell'estrattore dell'aria calda. Ne chiesi la provenienza e l'operaio di turno mi disse che era la sua cena che metteva li per tenerla in caldo! Mi disse che all'ora di cena la temperatura era ottima. Ovviamente quando lui era di turno su quella macchina era solito ripetere l'operazione tutti i pomeriggi, per lui era una buona cosa.

Così risolsi brillantemente il mistero. Da quel momento i responsabili di reparto ricevettero una nota che imponeva il controllo sul libero sfogo dei fori di ventilazione degli armadi.;)

Link al commento
Condividi su altri siti

 L'inverter è programmato per autoapprendere i dati del motore (quindi da escludere l'ipotesi dell'inserimento dati sbagliato) 

Se per autoapprendimento intendi l'autotuning questo imposta alcuni parametri del motore come resistenza statorica, induttanza di dispersione ecc.. ma i dati di targa vanno inseriti a mano prima di eseguire l'autotuning.

Se si effettua un autotuning dinamico che prevede la rotazione del motore il motore va scollegato dal carico.

Una volta effettuato l'autotuning controllare i parametri e poi escluderlo.

Modificato: da JumpMan
Link al commento
Condividi su altri siti

Ipotesi rara, ma non impossibile: se la ventola del motore non è ben vincolata all'albero, perde giri e smette di condurre il sufficiente flusso d'aria tra le alette della carcassa, la temperatura sale e gli avvolgimenti cedono. È una possibilità, che però si può quasi certamente escludere se il vincolo tra albero motore e ventola è realizzato mediante chiavetta.

(da buon manutentore, ho visto girare motori con un mondo di porcherie appiccicate a scudo, ventola ed alette, senza troppe lamentele…:whistling: a volte va bene, a volte meno . Dipende da come è dimensionato il motore...)

Link al commento
Condividi su altri siti

Ma, se non ho capito male: il motore è autoventilato (parla di ventola di raffreddamento montata sull'albero sciolta), con il prelievo dell'aria tramite un'apertura

dall'esterno del cassone insonorizzante nel quale è installato. Con "servo ventilazione" si riferisce all'estrattore che ricambia l'aria dentro il cassone...

Link al commento
Condividi su altri siti

Esatto Dario, la ventola dell'ex motore era montata a pressione sull'albero e i dati di targa inseriti erano giusti.

E se fosse stato un guasto a terra?  Il differenziale nel quadro ho notato che è un 0.03 classe AC (già richiesta la sostituzione), funziona, ma correnti con componenti continue o a frequenza variabile non le vede.

Quindi è ipotizzabile che un guasto a terra con motore sottocarico, abbia generato una corrente maggiore che poi ha portato ad un successivo surriscaldamento?

Link al commento
Condividi su altri siti

in teoria l'inverter dovrebbe accorgersi, almeno, su alcuni che ho usato usciva un allarme di fase a terra.

L'inverter può aver funzionato per qualche motivo con rif.di frequenza = 0 o comunque sotto i 20 Hz ? o escludi questa ipotesi ?

Oppure può il motore esser rimasto per lungo tempo a rotore bloccato per qualche motivo meccanico ?

Modificato: da JumpMan
Link al commento
Condividi su altri siti

Purtroppo fare diagnosi ora sulla ventola è impossibile :toobad:

Riguardo alla dispersione verso terra, in genere porta ad un innalzamento rapidissimo della corrente, con conseguente intervento delle protezioni, anche se non necessariamente di tipo differenziale. Credo che l'inverter è comunque più veloce nell'andare in guasto, come ha fatto segnalando il sovraccarico. In un caso come questo il motore non si sarebbe potuto riscaldare al punto di fondere la ventola.

Altra opzione (sul genere di quanto accaduto a Livio) può essere che qualcosa sia stato parcheggiato temporaneamente davanti alla presa d'aria (tipo carrelli , cassoni ecc.), con il risultato di aver interrotto il flusso di raffreddamento?

Link al commento
Condividi su altri siti

Per questo motivo io indico sempre che bisogna sempre usare i motori con pastiglia termica, avendo cura di attivare questo allarme, oppure nel peggiori dei casi montare un clixon sulla carcassa.

In caso di motore autoventilante già scendere per tempi non brevi, al di sotto dei 40 Hz può provocare danni irreversibili. Bisogna sempre ricordare che i ventilatori lavorano in modo proporzionale al quadrato della velocità. Quindi lavorando allo 0.8 della velocità nominale si avrà lo 0.64 della portata d'aria.

Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per commentare

Devi essere un utente per poter lasciare un commento

Crea un account

Registrati per un nuovo account nella nostra comunità. è facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Hai già un account? Accedi qui.

Accedi ora
×
×
  • Crea nuovo/a...