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Piccolo motore in DC , scelta teleruttore quale categoria ?


luigi69

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Buon sabato

 

Ho cercato con scarsi risultati, provo a postare la discussione .

Parliamo di un motore in DC  , 24 V   7 A  una ventola di raffreddamento tipo radiatore auto  ( più piccola )  .  Ne ho da inserire 4 con alcuni teleruttori , comandati da un termostato .  Sul catalogo Siemens consulto i nuovi 3RT20 , trovando i carichi in AC  categoria 3  esempio..per motori 230  o 400 volt .  Ma ne sulla scatola dei tele, ne sul catalogo trovo i paragoni alle categorie DC

Un consiglio ?   certamente, sto parlando di una piccola applicazione, ma era per "giustificarla" come dimensionamento e durata del contatto.

 

 

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Dovresti usare relè specifici per continua. Li trovi nei cataloghi della componentistica per autotrazione.

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si infatti Livio , ma trovi componenti per centinaia di Ampere  ( esempio , i motori dei muletti o dei carrelli a batterie che si usano in miniera, per non parlare dei locomotori elettrici ma con tensioni ben più elevate

 

Per questa bassa tensione e basso amperaggio , volevo trovare un prodotto il più "possibile" compatibile con un classico teleruttore per motori da pochi KW in alternata , per dare un "ricambio" comodo al mio cliente  ( il quadro elettrico verrà installato su una attrezzatura montata su un container , ed in giro per il mondo trovi più comunemente un tele da 4 KW che non uno per continua 

 

Se non fosse per "eleganza" , utilizzerei dei classici relè da autocarro......

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No trovi anche roba da 30A e meno.

Altrimenti devi andare su di uno SSR per continua, in pratica è un blocchetto che contiene un MOSFET con relativo circuito di comando e diodo di ricircolo.

 

Se basta aprire solo un polo potresti usare un contattore bipolare o tripolare con i contatti in serie. Uno di taglia da circa 10A in AC3 potrebbe anche avere una vita decente. Ovviamente con diodi di ricircolo sui contatti e, magari con degli snubber.

 

Un tempo, per la continua si usavano i contattori su sbarra, di non facile reberibilità e di costo non banale. Mi sembrarebbero esagerati per questo impiego.

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io ho usato per un nastro trasportatore uso mobile con motore 24VDC 200W alimentato da batterie un teleinvertitore composto da due 3rt2024 bobina 24 VDC(indifferente per te)che vengono dati per uso DC3-5(da manuale)per 20A.Puoi anche usare i 3rt2023(4KW AC3) che vengono dati per gli stessi valori di carico,ma vista la poca differenza di prezzo ho preferito installare i 5,5KW in versione S0(li preferisco agli S00 per robustezza)e ha distanza di 2 anni mai avuto problemi.

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Per gli SSR in continua ho usato in passato i Fotek , sempre trovato bene come robustezza , ma in questo caso volevo evitare .

Livio  , i contattori a sbarra intendo quelli che muovevano un codolo quadro dove erano montati i vari contatti , tipo potenza e ausiliari  :  vecchi ascensori con argano controllato da motore i corrente continua o appunto trazione ferroviaria .

Blackice , ma stavo proprio guardando il catalogo dei tedeschi , ma nei sirius 2023 non trovo i dati in DC ma solo in AC...sto cercando male io ?

 

Livio , in serie...scusa ragionamento..per aumentare la durata ?

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Si in serie per la durata dei contatti, perchè hai 2 rotture invece che una sola.

Comunque se il costruttore ti da anche le caratteristiche per impiego in cc vai tranquillo. Nota che anche Siemens scrive 2 contatti in serie, 3 contatti in serie ed aumenta il valore della corrente da interrompere.

 

Si quelli su sbarra, senza andare a quelli mastodontici che citi tu, sono di quel tipo. Si usavano per la frenatura "in suicidio" dei motori in cc. poi c'erano i ciabattoni da pochi A per inversioni di campo.

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  • 6 months later...

Buona serata   riprendo la discussione che avevo iniziato per un aggiornamento..voi direte  altro che aggiornamento , sono passati 6 mesi...

ebbene si il problema non si è rivelato il contattore, ma bensì l'alimentatore....

parliamo di ventole da 7 A  ed una da 9 , l'alimentatore è un weidmuller trifase da 40 A

ebbene, all'avvio ,l si siede l'alimentatore, e va per un mezzo secondo in protezione....

suggerimenti ?  un 40 A che va in protezione per 9..il problema è il motorino in DC quindi..all'istante dell'avvio lo vede quasi come un corto

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Perché non usi un classico alimentatore raddrizzato e livellato con trasformatore,molto più robusto elettricamente e meno "schizzinoso" degli switching?

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non uso quello perché l'impianto deve essere "compatibile" fra i vari componenti per motivi di ricambi , gli alimentatori da 40 A sono tre in totale, due dedicati ai gruppi ventole ed uno all'elettronica e visualizzazione .  Se ne rompe uno , lo smonto e lo cambio ( essendo due i gruppi di ventole, piuttosto sacrifico un gruppo a favore dell'elettronica .

Inoltre, essendo un macchinario che viaggerà in mezzo mondo , con lo switching mi sono tolto il pensiero dal 380 al 440    50/60 Hz

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un 40 A che va in protezione per 9..il problema è il motorino in DC quindi..all'istante dell'avvio lo vede quasi come un corto

 

Luigi se quel motore pilota una ventola hai un problema sul motore e/sulla ventola.

Per definizione una ventola richiede coppia zero a velocità zero, quiindi se il motorino cc richiede una corrente molto maggore della nominale alla partenza, significa che c'è un bel problema o meccanico o di motore.

In un motore cc la corrente di armatura è direttamente proporzionale alla coppia motrice fornita.

Io prima di pensare all'alimentatore indagherei bene sul motoventilatore.

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Il problema Livio è che ne ho 4 "piccoli" da 7 A  e uno grande da 9..sono scambiatori della IRA  modelli RAL 45 e 65  tutti danno lo stesso problema..dubito sia il discorso di un motore difettoso

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Luigi, l'elettrotecnica è una scienza (quasi) esatta.

La funzione di trasferimento di un motore cc relativa alla coppia è CM = k*IA , da cui IA =CM / k.

Le ventole richiedono una coppia proporzionale al quadrato della velocità di rotazione. Quindi la coppia alla partenza, velocità zero, è zero; l'unica coppia necessaria è quella relativa agli attriti e, nel caso di partenza a gradino, la coppia necessaria a compensare l'inerzia meccanica.

Se le tue ventole hanno un grande momento d'inerzia e partono a gradino, è possiible che la richiesta di coppia per l'accelerazione sia tale da mandare l'alimentatore in sovraccarico, anche se lo ritengo poco probabile. Questo è facilmente diagnosticabile facendo spuntare in rampa la vntola.

Ora se alla partenza, escludendo il caso descritto sopra, un motore richiede molta più corrente della corrente nominale, ci sono solo 3 possibilità:

  1. Non è un motore cc ma è, ad esempio, un asincrono ca
  2. Il carico applicato al motore richiede una coppia maggiore di quella nominale alla partenza; ad esempio è presente un fortissimo attrito di primo distacco.
  3. C'è un guasto nel sistema.

Ora vedi tu quale di queste 3 ipotesi risponde al tuo caso.

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Grazie Livio , ho presente quello che dici riguardo la scienza esatta  ehehehehehehee

 

Appena torno presso il cliente riprovo un attimo ad avviarle e vedo....qualche cosa non mi convince sicuramente,ma scusami Livio , la tua ipotesi di un motore CA..... ma nono.... da catalogo sono dati per CC , filo rosso e nero.....

 

Indago....

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Il problema Livio è che ne ho 4 "piccoli" da 7 A  e uno grande da 9..sono scambiatori della IRA  modelli RAL 45 e 65  

Nel catalogo che ho visto io (http://www.ira.it/cataloghi/RAL/655.pdf) , le versioni con motori cc ne hanno quattro , ma quelle a motore unico sono in ca (sempre che non mi sia sfuggito qualcosa ....) se non la versione GR2 .

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  • 1 month later...

Dopo 2 mesi , passati quasi in silenzio lontano dal forum per motivi vari... aggiorno la discussione con i seguenti dati .

 

Ho ragionato molto sul posto di Livio che proponeva per ragionare sul problema , 3 differenti soluzioni : aimè , nessuna di queste mi ha dato "ispirazione" e quindi ho scritto al costruttore delle ventole , che ha risposto cosi :

 

Il fenomeno visto dal tuo cliente è normale ed è dovuto alla corrente di spunto del motore elettrico.

Per ovviarlo deve avviare i ventilatori con una rampa in tensione da 0Vdc fino alla tensione di lavoro, nel caso non sia in grado potrà utilizzare in serie ai ventilatori dei soft start.

 

Scusate... ma cado dal pero , ovvero , iniziano a vacillare le mie conoscenze dell'elettrotecnica .

 

Riassumo le ultime prove fatte, se per caso Livio rilegge : le ventole a vuoto girano liberamente, quindi escluderei gli attriti .  Smontando il ventilatore, il motore ha la targhetta 24 Vdc, quindi risulta corretto, e siccome il problema si verifica anche su ventilatori diversi , escluderei il guasto del sistema

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IO trovo la risposta del costruttore molto, ma molto, errata se il motore è un motore in cc.

Un motore in cc, per definizione, assorbe una corrente di armatura proporzionale alla coppia richiesta.

Infatti la funzione di trasferimento relatica alla corrente di armatura, ad eccitazione costante, è IA = k * Cm .

Un ventilatore a velocità zero richiede una coppia motrice pari a 0, coppia che aumenta con il quyadrato della velocità.

 

Quote

nel caso non sia in grado potrà utilizzare in serie ai ventilatori dei soft start.

 

Questa frase fa supporre che si stia riferendo adei motori asincroni; in qusto caso il picco di corrente allo spunto è inevitabile, quindi l'utilizzo di un soft start in caso di motoventilatori è ottimo.

 

Non è possiible visionare il fogli tecnico del motore elettrico, onde togliere i dubbi sul tipo e sulle caratteristiche del motore stesso?

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Grazie Livio della risposta

 

come dici tu..nella risposta la parola di 0Vdc  quindi intende motori in continua  ma proseguendo indica soft start.... io ho paura che il tipo di motore utilizzato sia prodotta da tizio , venduto a caio , assemblato da sempronio , e montato dal sottoscritto , il povero pierino.... ( non la peste però )   ho dubbi sul discorso foglio tecnico  se lo chiedo le risposte saranno....ma è una cosa che è capitata solo a lei....mai avuto questi problemi..... §( come chiedere al panettiere se il pane è fresco.. )

Adesso cerco consiglio nella notte , nel meritato sonno ristoratore (  o visto il periodo , in una fetta di panettone )

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La notte è uno dei migliori consiglieri ....:)

Visto che il problema non è ancora risolto , perché non metti su un pezzo di carta uno schemino completo del tuo impianto ( parte potenza ) , con le caratteristiche di ogni pezzo ( suppongo solo motori e alimentatori , da quel che ho capito ) e vedrai che qualche cosa salterà fuori .:thumb_yello:

Questo se non temi che qualcuno ti voglia rubare il progetto ....

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