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Problema con differenziale e magnetotermico


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Ciao a tutti,

 

oggi vorrei condividere con voi una situazione che si sta verificando da parecchio tempo a casa mia. Il mio dubbio nasce dal fatto che ovviamente non sono un esperto del settore e vorrei capire da dove iniziare la mia indagine.

 

Ho un differenziale, a monte dell'impianto casalingo, a cui è collegato un magnetotermico che serve il cancello automatico esterno e i videocitofoni. Vi sono inoltre alcune luci esterne che non sono però collegate al magnetotermico ma si trovano tra il differenziale ed il magnetotermico.

 

Capita spesso, principalmente quando vi è umidità o quando piove, che il differenziale salti, ma non il magnetotermico. La colpa va imputata al circuito cancelli e videocitofoni oppure alla rete tra il differenziale ed il magnetotermico? Se ci fosse un problema ai cancelli, salterebbe il magnetotermico, giusto?

 

Spero di essere stato chiaro.

 

Saluti,

Marco

 

 

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Il differenziale scatta per dispersione e molto probabilmente sono le luci fuori (o almeno ipotizzo). Se puoi dividi tutto con mtd ognuno per ogni linea....cosi se scatta qualcosa  non rimani senza luci o citofono

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I magnetotermici scattano per eccessivo assorbimento o per cortocircuito. Il differenziale per dispersione. Quindi il fatto che scatti l'uno o l'altro dipende dalla natura dell'evento.

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  • 1 month later...
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Se dovessi mettere un mtd per ogni linea, che tipo dovrei mettere?

 

Il mtd a monte di tutto è un 20A 0,03A.

La scelta della taglia del MTD dipende dal tipo di linea che dovrà proteggere ovvero la sezione dei conduttori, il tipo di posa e la loro lunghezza. Questo per la parte magnetotermica, per la parte differenziale c'è da verificare se serve un tipo A o un tipo AC mentre la Idn di 30mA può andare bene. Come vedi non è detto che debbano essere tutti uguali. Comunque se attualmente si apre il differenziale quando piove c'è da controllare per bene le linee per verificare dove l'isolamento è carente, altrimenti anche con i nuovi mtd uno o più di questi continueranno ad aprirsi.

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Dove è posizionato il magnetotermico realizza un quadretto esterno con adeguato Ip di protezione per umidità e acqua. Cosi composto: 

-Differenziale 0,03A 10A (cancello automatico) 

-Differenziale 0,03A 6A  (Videocitofoni) 

-Differenziale 0,03A 10A (Illuminazione esterna) 

 

Separa la linea cancello dai videocitofoni e illuminazione esterna. 

 

Linea cancello automatico: Linea sezione 1,5mmq 

Linea illuminazione esterna: 1,5mmq 

Linea videocitofoni: 1,5mmq 

 

Il tratto di linea che và dal diifferenziale al magnetotermico,andrebbe ricercata nel punto esatto dov'è collegata e scollegarla. Fare in modo che arrivi nel punto dov'è vi è il differenziale generale e collegarla a monte del differenziale stesso. Solo cosi riuscirai a capire esattamente dov'è il problema! 

 

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Ok.

 

Domanda: se ci fosse dispersione nella tratta tra i dispositivi (cancello, citofono e luce) ed il MT in casa, nel nuovo scenario, salterebbe il contatore enel?

 

Grazie

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Il contatore no, ma il MTD generale del quadro si, tra l'altro quest'ultimo scatterebbe molto probabilmente anche per qualsiasi dispersione avvenga a valle dei nuovi differenziali...

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Il nuovo scenario che hai ipotizzato non è che mi convince anzi ...

Prima di tutto il doppio montante dal contatore mi sembra inutile. La linea per il sotto quadro per le utenze esterne dovrebbe partire dal quadro principale di casa, chiaramente non prendendola da sotto il MTD da 20A visto che questo non è di tipo selettivo. Poi, il MT da 5A in testa ai tre MTD è inadeguato per In. In ultimo, devi verificare le linee delle utenze esterne che sezione hanno, come ti era stato suggerito, e controllare anche il loro stato per trovare la causa degli scatti del differenziale quando piove. A mio avviso, in questa occasione potresti riorganizzare anche il centralino di casa in modo da renderlo più funzionale con il nuovo sottoquadro per l'esterno.

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Ecco un nuovo "schema" che dovrebbe essere più corretto.

 

i9xGMs.jpg

 

 

In questa maniera la parte casa è indipendente e idem per la parte cortile. Vi convince?

Controllerò sicuramente la sezione dei cavi esistenti ed il loro stato.

 

Grazie

 

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Non puoi mettere un MT da 25A a protezione di una linea da 2,5 mmq, per questa sezione deve essere da 16A oppure la linea deve avere conduttori da 4 mmq per lasciare il MT da 25A. Poi, se il quadro cortile contiene solo un MT quest'ultimo lo puoi mettere nel quadro casa da cui fai partire la linea per il quadro esterno.

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Ok per il MT da 16A.

 

Per quanto riguarda la sua locazione, lo metto nel quadro casa ma a monte del MTD, giusto? Altrimenti interverrà sempre lui e non gli altri nel quadro esterno, corretto?

 

Grazie

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Per quanto riguarda la sua locazione, lo metto nel quadro casa ma a monte del MTD, giusto? Altrimenti interverrà sempre lui e non gli altri nel quadro esterno, corretto?

Si, presumo che il MTD del quadro casa sia il generale dell'impianto di casa, quindi ricorda che ora avrai due interruttori generali in parallelo, uno per la parte casa e l'altro per la parte esterna.

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L'impianto esterno come è fatto ,che tipo di cavi sono usati ,gli apparecchi illuminanti sono a doppio isolamento (e quindi non necessitano di collegamento di terra) ,oppure sono in classe 1 e sono collegati con l'impianto di protezione? Sono del tipo con paletto o istallate a parete?

Le diramazioni verso tali apparecchi come sono fatte? In  pozzetti con relative cassette di derivazione  riempite di resina isolante,o in altro modo?

Suddividere i carichi va bene , ma bisogna anche trovare la causa del guasto,a volte basta una piccola goccia d'acqua che si infiltra a causare il guasto. 

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Si, presumo che il MTD del quadro casa sia il generale dell'impianto di casa, quindi ricorda che ora avrai due interruttori generali in parallelo, uno per la parte casa e l'altro per la parte esterna.

 

Perfetto.

 

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L'impianto esterno come è fatto ,che tipo di cavi sono usati ,gli apparecchi illuminanti sono a doppio isolamento (e quindi non necessitano di collegamento di terra) ,oppure sono in classe 1 e sono collegati con l'impianto di protezione? Sono del tipo con paletto o istallate a parete?

Le diramazioni verso tali apparecchi come sono fatte? In  pozzetti con relative cassette di derivazione  riempite di resina isolante,o in altro modo

 

L'impianto esterno è costituito da una sola luce posta sul pilastro in cemento del cancello, un videocitofono e un cancello automatico con motore singolo.

 

Tutti i fili passano all'interno del pilasto, sono da 1,5mmq e finiscono in una scatola in alluminio (posta all'interno dello stesso pilastro) in cui vi sono la scheda del cancello, un circuitino crepuscolare che fa accendere la luce e un piccolo switch poe per il videocitofono IP. Il motore del cancello è l'unico ad avere collegamento di terra. La lampada invece non ha terra ma è ben isolata, o almeno mi sembra, c'è un filo di silicone tra la plafoniera ed il supporto.

 

Infine c'è un solo pozzetto alla base dei pilastro dove confluiscono i corrugati, ma non vi sono giunte o altro, è semplicemente un pozzetto di smistamento da cui poi partono i cavi di rete che vanno in casa e la 220.

 

Spero che con il nuovo approccio che adotterò sarà più semplice capire l'origine del problema.

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Da quello che scrivi sembra che i cavi che arrivano al pozzetto a terra e poi vanno alla scatola all'interno del pilastro siano delle semplici cordine e non cavi in doppio isolamento ovvero con guaina. Controlla bene il pozzetto che sia ben isolato e che non entri acqua al suo interno lasciando in ammollo le cordine, queste non sono fatte per restare a contatto con l'acqua. Verifica pure la cassetta in alluminio nel pilastro, che i cavi al suo interno siano isolati dalla cassetta stessa ed infine verifica anche le condizioni della plafoniera. Molto probabilmente tra pozzetto, cassetta di alluminio e plafoniera o lo sesso motore del cancello ci devono essere dei problemi di isolamento. Eliop ti ha dato delle indicazioni di come dovrebbero essere fatti gli impianti all'esterno.

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Da quello che scrivi sembra che i cavi che arrivano al pozzetto a terra e poi vanno alla scatola all'interno del pilastro siano delle semplici cordine e non cavi in doppio isolamento ovvero con guaina.

Non voglio credere che l'impianto sia stato realizzato con questa tipologia di cavi ,perchè se così fosse l'installatore che lo ha realizzato credo si sia bevuto il cervello.

La cassetta in alluminio diventa una massa e come tale va collegata a terra.

Se per  cassetta in alluminio intendi una cassetta di derivazione solitamente usata negli impianti industriali,tale tipo di cassetta non si presta bene ad essere incassata in muratura ,essendo concepita per impieghi diversi,molto meglio sarebbe stata una cassetta in materiale isolante ,avendo cura di murarla qualche millimetro sporgente in modo che il coperchio con relativa guarnizione aderiscano bene la corpo della cassetta stessa.

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Capito.

 

Si tratta di un impianto che ha quasi la mia età, poco meno, credo 25 anni. A parte il videocitofono chiaramente, messo da me e alimentato via PoE.

 

Grazie

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Si tratta di un impianto che ha quasi la mia età, poco meno, credo 25 anni. A parte il videocitofono chiaramente, messo da me e alimentato via PoE.

Scusami, non hai chiarito però i dubbi sollevati da Eliop ovvero se i cavi sono del tipo con guaina esterna oppure cordine singole come normalmente trovi nei corrugati dell'impianto di casa.

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Si scusa, cordini

Se è così allora puoi mettere quanti differenziali vuoi ,ma l'impianto sarà soggetto sempre a scatti dei differenziali ,un normale cavo unipolare senza guaina esterna non è assolutamente idoneo alla posa per esterno e per di più intubata nel terreno ,anche se il pozzetto è asciutto e i tubi che vi transitano non sono nemmeno interrotti ,al loro interno si formerà sempre dell'umidità,e a lungo andare i cavi nei tubi risulteranno stare a mollo nell'acqua,il che avrà come logica conseguenza il deterioramento dell'isolante .

Se sfili i cavi (cordine) dai tubi, vedrai che molto probabilmente in più punti l'isolante è gravemente compromesso :in pratica si potrebbero notare delle fessurazioni dovute appunto all'assorbimento continuo di umidità,pensa che mi capitò una volta in cui ho trovato un impianto fatto con questo metodo nel quale c'era un pulsante ad un cancello che comandava una suoneria in casa :ebbene il campanello suonava sempre anche con il pulsante staccato per via dei conduttori in basso isolamento.

Detto questo credo che la cosa più sensata da fare in primis sia quella di sostituire i cavi esistenti con cavi idonei alla posa esterna :del tipo FG7.

Se non fosse possibile passare più cavi multipolari per le varie utenze ,al limite puoi vedere di passare un solo cavo (5*1.5-7*1.5),con interruttori da 10A.

Anche e sopratutto la linea da casa al quadro esterno va fatta con cavo idoneo,e tale scopo vista l'entità dei carichi ,può bastare anche la sezione da 1.5mm2 (sempre che non sia distante centinaia di metri).

Spero di non averti annoiato con un discorso troppo lungo ,ma credo che questo sia il primo passo da fare ,poi penserei a rivedere la composizione dei quadretti con la tipologia di protezioni da adottare.

Ciao Elio. 

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Si scusa, cordini :whistling:

Segui le indicazioni di Eliop, in quanto la qualità e la correttezza della linea è il primo passo fondamentale per risolvere i problemi che hai e per evitarne altri in futuro. Inoltre, da quel che mi sembra di capire, le distanze sono brevi ovvero necessiti di pochi metri di cavo ed anche prendendo il tipo FG7 la spesa è davvero minima.

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