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transistor SR-1 4158D (dentro lampada CFL)


kym

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E già.... toglimi una curiosità ho visto dei circuiti già fatti con arduino dove per comandare dei relè invece di comuni transistor npn ci hanno messo dei fotoaccoppiatori ha un senso o è la stessa cosa? o è meglio fotoaccoppiare tenuto conto che i relè aprono-chiudono a 230V ?....

 

Sto ideando una cosetta carina per la mia vasca per fotoincisione: ora comando con due banali spine ARIA/CALORE ..... ovviamente accendo insieme e ci mette almeno 15 minuti a scaldarsi con l'aria e non so mai quando è caldo se non a occhio.

 

La mia idea è tiny85 ---->display seriale  e mi rimangono ancora 3 i/o libere

 

1)   LM35

2)   relè aria

3)   relè calore

 

Accensione:   parte calore e finchè non raggiunge 45gradi l'aria non parte, raggiunta la temperatura parte anche l'aria e la temperatura è mantenuta costante.

Sul display voglio lo stato delle uscite e la temperatura dell'acido.

 

Una cosetta banale ma utile per rendere più veloce il processo di riscaldamento senza starci tanto dietro a controllare 1000 volte.

 

Magari invece che l'85 posso mettere un 44 tanto non penso che due istruzioni siano più di 4kb  e ci aggiungo qualche bottone per settare la temperatura e far partire manualmente l'aria/calore.

 

Mi serve una stampante 3D ..... devo rifare delle scatolette di plastica: è difficile l'uso?

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ho visto dei circuiti già fatti con arduino dove per comandare dei relè invece di comuni transistor npn ci hanno messo dei fotoaccoppiatori ha un senso o è la stessa cosa? o è meglio fotoaccoppiare tenuto conto che i relè aprono-chiudono a 230V ?....

 

Ottieni 2 risultati: amplifichi l'uscita di Arduino, sia in tensione che in corrente, e, soprattutto, separi galvanicamente il "campo" da arduino; ovviamente è indispensabile usare un'alimentazione dell'uscita del foto accoppiatore completamente separata da quella di arduino, quindi trasformatore sulla rete separato dall'alimentatore di arduino. Io, per il lavori di controllo, che ho fatto con arduino ho usato sempre questo tipo di circuitazione.

 

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Quindi invece di usare un transistor usare un fotoaccoppiatore (separando anche le due alimentazioni) ha senso solo per separare le due alimentazioni e proteggerle da eventuali disturbi/problemi che potrebbero danneggiare l'arduino. Forse per il mio caso è eccessivo faccio un pcb unico con atmel328 liscio con l'aggiunta solo di quarzo e i due condensatori ceramici poi per i relè che sono 5V ci metto degli npn e sono a posto, mi sembra di capire che mettere i fotoaccoppiatori è più che altro utile se si usano tensioni differenti dall'altro capo, io ci piloto relè che sono alla stessa tensione del circuito.

 

Sarebbe diverso il discorso se usassi un alimentatore a 12V riducendo con un 7805 la tensione per arduino e volessi usare (ne ho una caterva) relè a 12V ?

In questo caso credo che mettere i transistor sia rischioso per arduino gli potrebbero arrivare i 12V dei transistor sulle uscite e rovinarlo visto che le uscite sono in a livello basso di default però potrei anche mettere per protezione un diodo tra arduino e resistenza/base del transistor così eventuali ritorni 12V non ce ne sarebbero (la porta è down di default).

 

O forse potrei mettere le uscite in pullUP interno ad arduino ed usare dei PNP ma non mi convince molto così.

 

Preferisco (così a naso) per le uscite dei relè lasciare default le porte in down, metterci la resistenza da 10k a massa (così son sicuro che non ci possano essere eccitazioni non volute in caso di disturbi) e andare alla base di un PNP su cui poi collegare i relè.

 

che dici?

 

Che alimentatorini usi per alimentare gli arduino a progetto finito?

 

mi son guardato un pò in giro ma robetta piccola da mettere direttamente su PCB non ne ho trovata a buon prezzo, alla fine scasso quei caricatori per cellulari con la usb 5V (li ho trovati a 40 cent), però la mia paura è che alcuni che ho escono con quasi 6V e ridurre a 5 è un casino anche i low dropout che ho me la portano a 4,5 dovrebbe essere 1,5V più alta dell'uscita... non so se ci sono dei lowdropout che entri 5,X (anche 5,3) e ti escono 5.0 precisi...

 

 

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proteggerle da eventuali disturbi/problemi che potrebbero danneggiare l'arduino

 

Diciamo che è più facile che i disturbi mandino "a farfalle" il programma di arduino; a me capitava quando abilitavo l'avvio di un motoventilatore pilotato da un triac a taglio di fase.

Il relè effettua un'ottima separazione galvanica tra bobina e contatti dal punto di vista delle differenze di potenziale. Dal punto di vista disturbi, invece, è pessima. Se il relè commuta tensione di rete, buona parte dei disturbi che transitano sui contatti viene captata dalla bobina e trasferita sul controllo.

 

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Sarebbe diverso il discorso se usassi un alimentatore a 12V riducendo con un 7805 la tensione per arduino e volessi usare (ne ho una caterva) relè a 12V ?

 

Non molto. per ottenere una separazione efficace dai disturbi elettrici devi avere le 2 alimentazioni fisicamente separate, almeno con un trasformatore a doppio secondario; sarebbe meglio però usare 2 trasformatori separati.

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ed usare dei PNP ma non mi convince molto così.

 

i comandi PNP offrono maggiore sicurezza quando si deve passare da una morsettira, perchè il comando fornisce il "+".mentre uno NPN, che fornisce un zero, può essere comandato anche da un corto verso massa.

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Che alimentatorini usi per alimentare gli arduino a progetto finito?

 

Io, nei casi in cui ho voluto avere una buona reiezione ai disturbi, ho usato un piccolo trasformatore, 5VA, con tensione di 12V, ponte, induttanza da circa 2.2 mHy, condensatore 1000µF + 0.33µF ceramico, seguito da un LM7808 con con un condensatore da 100µF in uscita. Poi sulla scheda dove ho alloggiato arduino nano come fosse un micro, ho montato proprio a ridosso del morsetto di ingresso un'induttanza da 220µHy in serie all'alimentazione.

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