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PLC Forum


refilatrice per tavole legno


amedeoferoci

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Salve,

dopo diverso tempo torno a condividere con voi una situazione che debbo risolvere.

Posseggo una refilatrice per tavolame, formata da un banco metallico lungo circa 4 metri, sul quale superiormente si abbassa e si alza una piastra metallica che va a bloccare la tavola, dopodichè una sega a disco che scorre inferiormente su un carrello, va a tagliare nel senso della lunghezza la tavola precedentemente bloccata, eliminando così la corteccia irregolare e formando un lato perfettamente diritto.

 

La macchina è abbastanza vecchia, credo metà anni '70 (se non prima), dispone di un quadro elettrico piuttosto datato, con ausiliari a 110V.

 

Il ciclo si svolge in questo modo: si schiaccia un pedale e in modo automatico la piastra metallica si abbassa (fissando saldamente la tavola), il motore con sega a disco si solleva leggermente ed un piccolo motore, tramite una puleggia e una catena, fa prima avanzare il motore per tutta la lunghezza della tavola, poi una volta arrivato a fine corsa, si riabbassa e ritorna indietro, per mezzo dello stesso motore che gira al contrario e riporta il gruppo sega a disco all'origine. Poi la tavola è sbloccata con l'innalzamento pneumatico della piastra. L'operatore cambia i pezzi e il ciclo ricomincia.

 

Ora il problema: le componenti (contattori, relè ecc) sono abbastanza vecchie e forse per questo da oggi, dopo aver schiacciato il pedale, il ciclo non inizia piu'.

 

Mi rendo conto che gli elementi che vi fornisco sono davvero minimi, non dispongo nemmeno dello schema elettrico.

 

Tuttavia io vorrei mettere mano seriamente su tutto il quadro elettrico e rifarlo da zero, con eventualmente un piccolo circuito con ausiliari a 24V e PLC che comanda le fasi delle lavorazioni (dispongo di plc omron e software).

Certamente non si tratta di un compito facile, per me che non sono molto esperto (anzi, direi veramente poco esperto), tuttavia apprezzerei molto qualche vostra indicazione o consiglio su come iniziare ad affrontare questa operazione. E' opportuno procedere come ho intenzione di fare, cioè eliminare tutto e rifare il quadro da zero? Oppure sostituire quelle componenti che potrebbero non funzionare come si deve? senza schema elettrico, sto seguendo i fili partendo dal pedale di attuazione ciclo, ma mi perdo in molti fili che entrano ed escono da una serie di relè a 24V... e oggi pomeriggio non sono ruscito a venirne a capo.

 

Anche la programmazione software sarebbe impegnativa per me, come dicevo me la cavo in piccole modifiche di programmi esistenti o comunque operazioni non molto complesse. se dovessi progettare e realizzare un programma anche semplice, non so se riuscirei.

 

Che ne dite? potrei trovare risorse da qualche parte?

Qualche consiglio per partire? poi potro' dare anche maggiori dettagli per capire meglio di che si tratta.

 

Ringrazio anticipatamente. :)

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Sono molti gli aspetti da affrontare, e sembra che buona parte di questi non rientrino nei guasti , ovvero :

 

Non ti preoccupare troppo dell'automazione, nel senso : la macchina, come ciclo di lavoro , è comunque semplice , non devi gestire quote o misure o grandezze analogiche , parliamo di alcuni motori  .

Io piuttosto farei il ragionamento : il valore del macchinario sarà tot , ovvero , se è robusto e meccanicamente a posto , ha comunque un suo valore, ma calcoliamo che è completamente fuori norma , essendo degli anni 70 . E spesso , in queste condizioni , non si riesce a metterlo a norma , non basta un pulsante per l'arresto di EM : il macchinario in se stesso presenterà molti rischi residui .  E' un lavoro per te ( nel senso falegname come hobby )  ?   vuoi intraprenderlo con un misto di "utilità" ed un misto di "sperimentazione" ?

 

già qui c'è da discutere e da pensarci bene

 

Propongo un altro spunto di riflessione : ci sarebbe molto da parlare sul discorso del come mai una volta si usava il 110 AC e adesso il 24 DC , ma controlla bene queste cose :  le posizioni di lavoro ( carrello avanti/indietro..presenza tavola...pressore alto o basso ) sono determinate da contatti tipo microswitches ?  loro sono in buono stato meccanicamente ed elettricamente ?  hanno un buon grado di protezione contro la polvere ?  per assurdo , alimentati al 110...con un carico come la bobina di un teleruttore..funzionavano , se li alimenti a 24, con un carico di pochissimi mA per l'ingresso di un plc..questo non è detto

 

Cosa ne pensi ?

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Come macchina è molto semplice. Hai due motori, una elettrovalvola, un pedale, due finecorsa, forse due finecorsa per il pistone, forse dei pulsanti. 

Sono 4 o 5 uscite e 7 o 8 ingressi. Con un mini plc te la cavi.

Il software è semplice e sicuramente ce la fai, con anche i consigli del forum.

Devi anche ricablare i finecorsa già che ci sei. Ma non è niente di che.

Una volta che hai rifatto il cablaggio e quei pochi passi del software, hai tutto sotto controllo nel senso che se hai un guasto sai dove guardare perché hai lo schema.

L'unica cosa a cui devi fare attenzione è la sicurezza... Certificazione ce....la macchina chi la usa?... Per hobby o ci lavora qualcuno?.... Rientra nell'allegato 4 della direttiva macchine?.....

Queste cose qua.

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Grazie per le vostre considerazioni.

 

Oggi ho parzialmente risolto la situazione, la macchina no nfunzionava piu' a causa di un mancato consenso che una fotocellula doveva dare (la fotocellula emette un segnale nel senso della lunghezza della macchina, quando un operatore si avvicina durante il ciclo, la macchina si arresta).

 

Ebbene, uno dei fili in uscita dal mini circuito della fotocellula era rimasto quasi del tutto scollegato, c'era un sottilissimo filo di rame di tutta la treccia.... quando l'ho riattaccato per bene, la macchian ha iniziato a funzionare.

 

Pero' c'è un pero'. La macchina parte, avanza il carrello con il disco, arriva al finecorsa, lo strettoio superiore si alza, ma un relè che dovrebbe dare l'impulso al contattore per far girare il motore al contrario per il ritorno carrello, non si attiva.

 

Non riesco a capirne il motivo, la bobina di questo relè è alimentata da una parte da un filo che proviene dal medesimo mini circuito fotocellula....dall'altra parte il negativo... finisce nel nulla! cioè in una morsettiera dal cui capo opporto non parte alcun filo.

 

Non mi capacito come potesse funzionare prima, sembrerebbe che questo relè debba dare un impulso al ritorno del carrello, poi deve disattivarsi.

 

Domani provero' a verificare ulteriormente il mini circuito fotocellula. Forse quando lo strettoio superiore si alza, parte un impulso per il relò che appunto comanda il ritorno carrello.

 

In merito alla automazione, sarei tentato di provare a eliminare tutto il quadro e rifarlo da zero con un plc... ci riflettero' e come prima cosa faro' l oschema delle operazioni e delle condizioni, poi provero' a trascriverlo in linguagggio ladder, poi provero' ad applicarlo nella macchina. ma per questo cìè tempo! :)

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tra l'altro, in una seconda refilatrice, avveniva un fatto curioso: la macchina partiva, il carrello andava in direzione di taglio, il finecorsa faceva tornare indietro il carrello ma questo ripartiva ancora una volta senza fermarsi... e poi ancora indietro e avanti e così via.

 

dopo alcuni controlli, un finecorsa di un pistone pneuamtico che comandava la salita del disco di taglio ,era malfunzionante. sostituito il finecorsa, macchina regolarmente funzionante.

 

Oggi comunque è stata una giornata fruttuosa! :)

 

domani debbo assolutamente risolvere il problema all'altra.....

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....dall'altra parte il negativo... finisce nel nulla! cioè in una morsettiera dal cui capo opporto non parte alcun filo

 

Non è che ci sono dei ponti nei morsetti??

Quando la lama arriva in fondo dovrebbe abbassarsi prima di tornare indietro? Se si, lo fa?

Allora se c'è un finecorsa alla fine, o questo ha più contatti oppure attiva un relè che ha dei contatti, che devono: far alzare lo strettoio, far abbassare la lama, far tornare indietro la lama (e fermare anche la lama no?). Forse uno di questi contatti non va.

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si, la lama si abbassa di nuovo e il finecorsa sembrerebbe funzionare, in quanto ferma l'avanzamento, fa sollevare lo strettoio e abbassare la lama... ma l'impulso per il ritorno indietro non arriva, o meglio il relè che dovrebbe dare l'impulso (e poi diseccitarsi) non lo fa

 

provo a vedere meglio: secondo me questo impulso deve provenire dalla fotocellula (c'è uno schema che piu tardi provero' a pubblicare) oppure dal finecorsa che ferma l'avanzamento, fa alzare lo strettoio e fa abbassare il disco

 

nella morsettiera non ci sono ponti, c'era solo (in comune col negativo del rerè che non parte) un filo che io ho tagliato, escludendolo, in quanto portava con una treccia di fili sottili ad una morsettiera esterna scollegata e senza alcuna funzione.

 

Sarei piu propenso al mancato impulso da parte del circuito relativo alla fotocellula...

 

comunque ci sono una serie di relè semplici, comandati da bobine a 24V (ma realmente la tensione è tra i 6 ed i 9V, in quanto c'è un diodo di mezzo, comunque si attivano), e un semplice contatto normalmente aperto. quando la bobina di questi relè è eccitata, chiude un singolo contatto.

 

 

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ho verificato la fotocellula e il circuito della fotocellula, metto le foto

20160701_142825.jpg

20160701_144738.jpg

 

secondo voi, dal circuito della prima foto, avviene una chiusura temporanea di contatto che potrebbe eccitare il relè di ritorno carrello?

 

Sembra che uno dei due fili con cui il relè è alimentato sia un filo che esce dal circuito... ma ce n'è anche un altro insieme allo stesso morsetto, ed il negativo non era collegato ad alcunchè (morsetto vuoto dall'altro capo)

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Dai post precedenti mi era sembrato di capire che la fotocellula aveva la funzione di arrestare la macchina se un operatore si avvicinava. Questo che c'entra con il carro che deve tornare indietro?

Comunque vedo dei contatti normali.... Non vedo chiusure temporanee di contatti....ma non so non conosco la fotocellula in questione

Ma non capisco che c'entra la fotocellula con il ritorno della sega

 

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infatti non mi è chiaro nemmeno a me, solo che da un connettore posto sul circuito della fotocellula esce un filo che va ad entrare ad un capo della bobina del relè che comanda il ritorno del carrello... allora per questo ho pensato alla fotocellula...

 

è anche vero che insieme a questo filo ce n'è anche un altro...

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io non vorrei deluderti amedeo , ma bisognerebbe avere il quadro sottocchio.... differente si fanno solo ipotesi....  in genere queste macchine "vecchiotte" per fare i cicli , avevano anche dei temporizzatori , alle volte anche solo di un secondo o due..per consentire l'eccitazione di una bobina  e via di seguito .

Quello che descrivi tu lo ho trovato su una macchina di levigatura del marmo , a passi si spostava e levigava..faceva passate.... ed era tutta elettromeccanica a relè .

 

Perdona la domanda :  riferito al mio primo spot..ma quindi sono macchine presso clienti , non tue..nel caso del rifacimento , occhio , diventi tu responsabile, e una macchina cosi vecchia, sicuramente, non è possibile metterla a norma .

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