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Arduino a chi è rivolto


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Buongiorno , sono nuovo del forum . Ogni tanto gioco con i micro e con arduino.

 

Vista la communità così grande vorrei chiedervi una parere.

 

Ho iniziato da  un mese ad utilizzare arduino per curiosità.

Ho visto personalmente e per esperienza di altre persone come alla fine non è così immediato il suo utilizzo.

Succede spesso che gestire più librerie comporta la condivisione di più risorse ( esempio timers) o viene introdotto il termine

di librerira "bloccante" ovvero una funzione che blocca il processo fino al suo completamento.

La vedo dura per un assoluto neofita poter gestire certe condivisioni hardware quando non conosce cosa accade sotto il "cofano"

Poi ho notato come molte persone senza basi , pretendono di fare tutto con arduino, trascurando tutto il resto. Come gli è venuta questa idea?

 

La programmazione diretta dell'hardware ovvero bypassando il core , rende tutto più visibile e non è vantaggioso solo

per una questione di velocità ma credo anche di controllo.

 

Ora mi chiedo a chi è rivolto l'uso di arduino ?

Abituarsi a programmare un micro senza conoscere l'hardware può aver senso in un constesto professionale?

Secondo voi è educativo per un giovane studente iniziare senza conoscere cosa si sta controllando?

Immagino che lo studente sia , uno studente di elettronica/informatica e che quindi abbia delle basi, quindi perchè

bypassare ciò che sta studiando a scuola ?

 

Saluti

 

 

 

 

 

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Arduino è nato come scheda di sviluppo software a basso costo, così come ne esistono tantissime di simili, sempre previste per questo impiego.

TI ne ha praticamente una per ogni micro, tutte dotate del loro IDE di supporto, Microchip ha una politica simile (ma ora ha anche acquistio il produttore dei chips di arduino).

Poi il caso, ed il momento, hanno fatto si che arduino divenisse uno strumento molto popolare tra gli amatori, proprio per la facilità di uso. Sono nati molti gruppi di utenti, è stato messo in rete un'enorme quantità di software per pilotare periferiche, si è creato un volano che ha trascinato sempre di più la macchina.

E' un'ottimo strumento, ma va usato con giudizio. Non è la panacea universale e, soprattutto, è estremamente sensibile ai disturbi. Però è un'ottima base di partenza.

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    Abituarsi a programmare un micro senza conoscere l'hardware può aver senso in un constesto professionale?

La quasi totalità di sviluppatori di software per PC, ad esempio, non sa cosa ci sia dentro la scatola; conosce solo le reazioni della scatola PC a determinati stimoli. Eppure sviluppano applicazioni altamente professionali (non tutti).

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    Immagino che lo studente sia , uno studente di elettronica/informatica e che quindi abbia delle basi, quindi perchè bypassare ciò che sta studiando a scuola ?

Dipende da quali sono i suoi obbiettivi.DI micro e relative periferiche ce nesono oramai centinaia di tipi differenti. Studiarne uno in particolare può avere uno scopo se si intende fare un uso intenso di questo micro.

E' un argomento molto vasto, difficile da dibattere nello spazio di un solo messaggio.

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Ciao Livio ,

Grazie per la risposta.

Programmare sul PC credo sia differente perchè esiste un OS che gestisce le risorse disponibili.

Secondo me programmare un micro , un qualsiasi micro, ti insegna un approccio che utilizzerai anche in altri micro .

Superato lo scoglio della "prima volta", la seconda o la terza sarà sicuramente più facile.

Se invece rimani su un sistema che ti isola dall'hardware , quando e se deciderai di passare ad una programmazione di basso livello per passione o per lavoro, sarà come la prima volta.

Come tutti gli automatismi che facilitano le cose , se non hai prima imparato a fare le cose "manualmente" non potrai capirne il senso in caso di problemi o sarà comunque più difficile fare il debug. Per questo credo che per uno studente non sia l'approccio migliore.

Molti si scontrano su funzioni o meglio metodi di classi bloccanti , e non capire il perchè è molto grave in quanto il controllo ed il codice sono sinomimi.

Se poi vogliamo metterla su un altro piano , ovvero alla fine tutto funziona ma non sappiamo perchè allora è un altro discorso;

Sempre per mia personalissima esperienza ho visto come molti si illudono di fare qualcosa volendo schiacciare il classico bottone o credono che esista un codice per ogni evenienza e quando credono di trovarlo non sono in grado di modificarlo perchè gli mancano le basi.

A mio avviso questo genere di approccio porta le persone fuori strada con cattive abitudini.

Premetto che ho creato questo topic non per andare contro corrente o per essere polemico , ma giusto per conoscere il parere di molti. Purtroppo vedo che sei stato

l'unico a rispondere e ti ringrazio.

 

ciao

Grazie

 

 

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Se invece rimani su un sistema che ti isola dall'hardware , quando e se deciderai di passare ad una programmazione di basso livello per passione o per lavoro, sarà come la prima volta.

Si però chi è che professionalmente lavora a "basso livello"? A meno che non sviluppi sistemi operativi, firmware o driver, lavorerai sicuramente in ambienti che ti permettono di astrarti da "cosa c'è sotto".

Anche se sviluppi in C non è che ti devi preoccupare più di tanto a meno che non voglia mettere il naso nell'assembler.

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A mio avviso questo genere di approccio porta le persone fuori strada con cattive abitudini.

L'unica cattiva abitudine a mio avviso è che c'è gente che si butta nella programmazione con l'ambizione di ottenere risultati in breve tempo senza studiare. Ma questo è indipendente dall'hardware e dagli ambienti di sviluppo e/o linguaggi.

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L'unica cattiva abitudine a mio avviso è che c'è gente che si butta nella programmazione con l'ambizione di ottenere risultati in breve tempo senza studiare. Ma questo è indipendente dall'hardware e dagli ambienti di sviluppo e/o linguaggi.

 

Condivido questa effarmazione, ma anche tutto il resto scritto da Lucios.

 

Però alla fine di tutto il tuo scritto non ho ancora capito il senso delle tue richieste.

Ti chiedi a chi è rivolto Arduino e la risposta te l'ho data nelle prime righe del mio messaggio.

L'uso di arduino non esclude e nemmeno invita a lavorare senza sapere "cosa c'è sotto". Anzi lo scopo in iziale era proprio l'esatto contrario.

 

Poi c'è anche gente che si mette a costruire un missile amatoriale senza sapere cosa potrebbe accadere in caso di incidente.:toobad:

 

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Anche io condivido quello che dice Lucios . Non ho delle richieste specifiche , solo conoscere l'opinione di altri su arduino e sulle idee che mi sono fatto.

Condivido che tanti non tutti , pretederanno sempre di fare qualcosa senza studiare .

Quello che non piace a me ( opinione personale visto che non mi chiamo Gates ) che quando si inizia, certe cose devono essere studiate dalle loro fondamenta , successivamente puoi scegliere se continuare cosi o passare ad un approccio di più alto livello per essere forse più produttivo ma in quel momento sarai più consapevole.

Giusto appunto quella è una scelta che ti puoi permettere solo dopo , non all'inizio quando ancora non hai la consapevolezza di cosa stai trascurando.

 

ovviamente a nessuno vieta di usare arduino in modo "approfondito" e fare la strada al contrario.

 

Grazie per le due chiacchere :)

 

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  • 4 weeks later...
mauro seghetta

Salve, Non sono nuovo ma nuovissimo. Nel Forum da 10 minuti, Neanche tanto pratico di Forum... tanto è che volevo iscrivermi come "mauro segesta" ma la correzione automatica mi ha "fregato"..

quindi sono Mauro SEGHETTA....

Scusate l'introduzione.

Sono un tecnico elettronico di "tanti anni", mi sono occupato prevalentemente di audio di cui conosco molti componenti, e dell'elettronica in genere. Mi solletica l'idea di entrare nel mondo della programmazione; per fare cosa?... per esempio comandare in RS232 apparecchiature. Ma non so proprio da dove cominciare.

Per esempio. premo un tasto (un contatto si chiude)...... e da una porta RS232 esce una "stringa", ne premo un altro ed esce un'altra stringa. Oppure. Al ricevere di una determinata stringa da una porta, ne esce un'altra da una seconda porta, o si chiude un contatto....

beh? quanto è grande la mia ignoranza??   Arduino (o Raspberry) può servire anche a questo?

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Arduino è ideale per questi scopi didattici.

Hai un dispositivo che è abbondantemente collaudato, un'infinità di esempi funzionanti, costo bassissimo.

 

Poi, superata la fase didattica, se devi passare ad un dispositivo che sopporti ambienti severi in ordine ai disturbi ed interferenze....il problema diventa più complesso, però c'è tempo.:smile:

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Volevo fare una domanda,

********

 

N. d. M.

 

Per non creare confusione nelle risposte il regolamento vieta gli accodamenti ad altre discussioni.

Se vuoi apri una nuova discussione sull'argomento di tuo interesse.

 

Comunque in linea generale i dispositivi costosi, in genere, non lo sono per un eccessivo guadagno del produttore.

lo sono perchè per problemi di prestazioni e sicurezza richiedono architetture più dispendiose di una scheda di sviluppo a basso costo come arduino.

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