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Configurazione Sesori inerziali per rilevazione urti


gborri

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Ciao a tutti,

 

scusate se la domanda fosse banale.

Ho intenzione di installare dei sensori inerziali per la rilevazione degli urti. Li installerei sulla vetrina di un negozio per far scattare un allarme se qualcuno volesse sfondare la vetrina.

Potreste consigliarmi, secondo la vostra esperienza, la configurazione ottimale da fare sul terminale?

 

grazie mille

Giovanni

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Il terminale è l'ingresso di una centrale Inim, che può essere programmato anche per sensori inerziali senza scheda d'analisi.

 

Gborri, i valori li devi ricavare sperimentalmente in quanto dipende dalla tecnologia impiegata dai sensori a vibrazione, e di conseguenza il valore di sensibilità va regolato affinché il/gli impulsi vengano rilevati, e il nimero di impulsi nel tempo X vanno stabiliti in funzione della vibrazione ripetitiva nel tempo programmato. In genere i valori di default vanno bene eccetto il numero di impulsi che porterei da 3 in su. In realtà per il vetro ci sono sensori specifici e che hanno la loro scheda d'analisi (incorporata o aggiuntiva) e uscita per il terminale che va programmato come per un contatto magnetico. 

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Interessante. 

Per tua esperienza Panter - giusto per curiosità - è sufficiente l'uso di sensori inerziali su ingresso o la scheda specifica si comporta meglio ?

 

I sensori Dea che dico io fanno già l'analisi a bordo ed escono nc. 

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L'uso di terminale programmato come inerziale si presta per i classici sensori rilevatori di urti tipo Csa 444 che hanno all'interno una sfera che poggia su molteplici contatti a spilla dorati, e che vengono venduti con o senza scheda d'analisi, mentre non sono adatti sensori piezoelettrici che hanno bisogno della loro scheda d'analisi che funge anche da amplificatore selettivo e hanno uscita relè, tipo i Csa 447, o i Dea che hanno diversi modelli specifici per il tipo di materiale da proteggere (muro, ferro, vetro). I Dea ne ha con scheda d'analisi incorporata e separata.

 

Ma anche il terminale programmato come tapparella richiede contatti a fune con microswitch senza scheda d'analisi, mentre non sono adatti contatti a fune che impiegano contatti reed e richiedono la loro scheda d'analisi.

 

Chiaramente utilizzare la centrale come scheda d'analisi permette l'uso di sensori più economici e solo due fili, ed è per questo che la media degli installatori li usano.  Io dal canto mio, li ho banditi da impianti residenziali e se devo proprio usarli per strutture metalliche, preferisco sensori specifici con la loro scheda d'analisi. 

 

NOTA 

Thuke, per mia esperienza posso dirti che con sensori meccanici, forse è migliore l'analisi della centrale Inim rispetto a certe schede d'analisi, ma l'uso di sensori inerziali non lo trovo adatto in residenze dove basta un tuono vicino e prolungato per attivarli, e comunque preferisco sensori selettivi a protezione di vetri di teche e vetrine..

 

Spero che Gborri debba montarli su vetrine in blindovis o minimo visarm se devono essere attivi 24ore, perché se trattasi di cristallo temperato non servirebbero a niente e sarebbe meglio un sensore interno alla vetrina.

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Scusate, forse mi sono spiegato male.

La vetrina è quella esterna del negozio che si trova sia sulla porta di ingresso che su due vetrine che non danno accesso al negozio, pensavo di non attivarle 24 ore su 24 ma solo nel periodo di chiusura.

 

La vetrina è fatta da un doppio vetro, non conosco il materiale ma mi posso informare. 

 

Sicuramente non sono vetrine tipo teche.

 

Stavo guardando proprio i sensori 444.

 

grazie

Giovanni

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Quote

La vetrina è fatta da un doppio vetro, non conosco il materiale ma mi posso informare

Un conto è il doppio vetro e altro è un vetro a due strati con plastica (non mi viene in mente il tipo di plastica) tra i due strati tipo VISARM. Il Visarm è solido e non va in frantumi per un colpo di mazza ma crea fratture trattenute dalla plastica interna.

Il triplo vetro con due strati di plastica intermedio è il blindato tipo Blindovis.

 

Quindi per i tipi Visarm e Blindovis, vanno bene anche i 444 CSA (sfera e punte dorate) dato che rilevano anche il tentativo di sfondamento. Non esiste fenomeno di ossidazione e puoi utilizzare l'analisi della centrale. Hai comunque la serie Piezo 447 con elettronica integrata..

I sensori DEA menzionati da Thuke, sono tutti Piezo e necessitano della loro scheda d'analisi. Specifico per vetri è SPC03E con elettronica integrata su uscita relè e necessitano di alimentazione. Copertura 3mper Visarm (doppio strato) e 2m2 per Blindowis (3 strati antisfondamento).

A te la scelta.

 

Quote

La vetrina è quella esterna del negozio che si trova sia sulla porta di ingresso che su due vetrine

Era chiaro, e il fatto che funzionino 24ore dipende dal tipo di attività, comunque a serrande chiuse penso sia meglio una seconda protezione per scasso della serranda.

 

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Non ha serrande, ha solo la porta. 

 

Pensavo di installare il sensore di rottura e dei volumetrici interni.

il vetro non si è frantumato (hanno purtroppo già tentato di sfondarlo) si è crepato il solo vetro esterno. Comunque grazie dell'informazione chiederò specifiche del vetro.

 

Giovanni

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Ciao Mario,

 

Le vetrate hanno queste dimensioni:

- 2,41 m x 2,65 m = 6,39 m2

La porta di ingresso ha questa dimensione:

- 1,89 m x 2,65 m = 5,02 m2

 

La porta è  a due battenti. Un sensore per vetrata/porta secondo te è  sufficiente. 

Inoltre il singolo battente della porta è  suddiviso in due vetri.

 

Grazie

Giovanni

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Ciao Mario,

 

il vetro è: vetro antiinfortunistico STADIP spessore 4+4, con pellicola, camera 12, lato interno 3+3

 

per la tua esperienza i sensori 444 possono andare bene?

 

grazie

Giovanni

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Avevi già detto Stadip (della Sangoben) che corrisponde al visarm, quindi la struttura è rigida ma elastica.

Tieni presente che gli inerziali meccanici Cooper (tipo 404) rispondono alle sollecitazioni meccaniche sul vetro ma non alla frattura del vetro che dovrebbe invece essere segnalata dai 474 o dai Dea SPC03E.

 

Il vantaggio dei 404 (o simili) è di essere gestiti dalla centrale ed è tramite essa che possono essere fatte le regolazioni, mentre per gli altri (i piezo) le regolazioni vanno fatte sul sensore stesso che ha la scheda d'analisi incorporata, quindi devi decidere il sistema più comodo oltre che efficace; tenendo presente che possono esserci false segnalazioni per procurato disturbo intenzionale.

Mancano diversi elementi per decidere, come ad es. se il negozio è in periferia e se tratta preziosi o no, comunque su ogni vetrina monterei 4 sensori (sopra, sotto, a sinistra e a destra) di cui 2 meccanici e 2 piezo, mentre per la porta a due battenti devi fare delle prove pratiche, anche se penso che basti uno ogni anta nella parte centrale-laterale verso le cerniere (o meglio una coppia con le due tecnologie).

 

ps.

se la centrale Inim è già montata, ti consiglierei di comprare un 404 e un Piezo e farei delle prove con biadesivo,  e soprattutto che l'allarme non scatti per un semplice calcio. I test sono sempre d'obblico, perché in molti casi bastano sensori sulle cornici che non sono visibili dall'esterno.

Ci sono sensori particolari ma... sono molto costosi e non so se vale prenderli in considerazione, tanto la frattura di un vetro, a volte, costa di più di ciò che è in vetrina.;)

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