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PLC Forum


Lavatrice e caldaia differenziale da 0.03A o 0.3A


markus51

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Buonasera.

Attualmente ho un generale centrale termica differenziale magnetotermico da 0.3A che alimenta un magnetotermico da 16A per la lavatrice, un magnetotermico da 10A per la caldaia ed un magnetotermico 16A per la presa di forza.

Vorrei impiegare per la presa di forza un differenziale magnetotermico da 0.03A (come penso sia prescritto dalla normativa) ma mi chiedo:

- la lavatrice va bene a 0.3A anche se è una presa che di fatto potrebbe essere impiegata anche per altri scopi (magari io mi ricordo che è dedicata alla lavatrice ma altri in famiglia attaccano anche l'aspirapolvere)?

- la caldaia e la lavatrice sarebbe meglio un 0.3A oppure posso mettere un 0.03A come generale centrale termica e sotto solo magnetotermici?

Grazie.

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Di per sé le prese dedicate a carichi particolari non richiedono il differenziale da 30 mA, tuttavia non mi sembra il caso di applicarlo alla presa della lavatrice domestica.

Per un carico fisso, un differenziale da 0,3 mA va bene purché sia coordinato con la terra.

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Quindi Carlo, potrei fare così:

 

differenziale magnetotermico da 0.3A per il generale centrale termica, differenziale magnetotermico da 0.03A per la presa di forza, e poi per la lavatrice e la caldaia due magnetotermici che hanno protezione differenziale data dal generale da 0.3A. Naturalmente i differenziali sono coordinati con l'impianto di terra che ha una resistenza di 5 ohm. Va bene così secondo te?

Ma la scelta dello 0.3A per la caldaia e la lavatrice è dovuto dal fatto che lavorano con acqua e quindi il 0.03A sarebbero troppo sensibili?

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del_user_237282

La presa della lavatrice, avendo corrente nominale minore di 20A ed essendo interna, deve essere protetta da un differenziale da 30 mA (anche se sarà destinata solamente alla lavatrice). Questo è voluto dalla norma CEI 64-8

 

Per la caldaia sinceramente non lo so, se sulle istruzioni c'è scritto che non richiede espressamente differenziali ad alta sensibilità si potrebbe valutare l'installazione del differenziale da 0,3 A, sempre che sia coordinato con la resistenza di terra e che la norma lo permetta

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Mammma mia .... sinceramente non riesco a capire cosa devo fare.....

Mi sono dimenticato di aggiungere che la caldaia viene alimentata da un trasformatore di isolamento 230:230 con secondario a terra, poichè delle volte può essere alimentata dal gruppo elettrogeno che non ha un polo a terra. Weishaupt (caldaia) mi ha detto che necessita di neutro pulito e quindi richiede trasformatore. Questa ulteriore informazione può variare le carte in tavola?

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metti un differenziale dedicato alla lavatrice da  30ma  e non ci pensi piu'.

ti metti al riparo da eventuali guasti al cavo di messa terra , evenienza rara ma possibile.

se la caldaia e' alimentata tramite trasformatore  il differenziale a monte non puo'  sentire i guasti alla caldaia

 

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se la caldaia e' alimentata tramite trasformatore  il differenziale a monte non puo'  sentire i guasti alla caldaia

 

Mi vorresti dire che se un secondario del trasformatore di isolamento viene collegato all'impianto di terra in caso di dispersione sulla caldaia non interverrebbe il differenziale a monte? In caso di dispersione che cosa accadrebbe allora, tenendo presente un fusibile ritardato sul primario?

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un guasto a terra sul secondario sarebbe visto come un sovraccarico o un corto sul  secondario.

ragion per cui occorre un fusibile o un magnetotermico sul secondario

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Maurizio Colombi
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Perché usare la terra sul secondario del trasformatore d'isolamento?

Per la caldaia. Alcune hanno bisogno dell'identificazione della fase.

 

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Le terra vanno collegate insieme al nodo,ma non a terra.

...non l'ho capita!

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Scusate, il consumo massimo della caldaia è di 120W, utilizzo un trasformatore d'isolamento da 200VA, impiego fusibile ritardato da 1A, collego un capo del secondario all'impianto di terra (resistenza impianto di terra 5 Ohm).

 

Devo inserire un fusibile ritardato da 1A sia sul primario che sul secondario? Indifferente la scelta dei capi del primario e del secondario?

 

La terra va collegata a quale capo del secondario?

 

In caso di guasto a terra, ivano65 mi ha spiegato gentilmente che non coinvolge il differenziale a monte ma viene visto come un sovraccarico o cortocircuito.

Quindi interviene il fusibile.  Sia nel caso di funzionamento con Enel che nel caso del gruppo elettrogeno sono protetto dai contatti indiretti sulla carcassa della caldaia?

 

Grazie.

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Soluzione: prese FM generiche (indipendentemente dagli utilizzatori )con differenziale ad alta immunità id 0,03A  serie AC/A

Variante: in alcuni casi si può  completare l'opera  con maggiore selettività della corrente di intervento con differenziali con id 0,01A  - come prese vicino ai lavabi, idromassaggio, boiler ad acqua -  apparecchi biomedicali; scelta opzionale non imperativa.

Generalmente, al giorno d'oggi è bene adottare il differenziale tipo A anche per la FM generica, mentre il differenziale citato sopra si adotta solo in casi particolari.

Il differenziale da 0,3A tipo AC - in configurazione ritardato "S" - si adotta solo nei monti come protezione addizionale.

 

Attenzione ai dati di targa, la normativa consente al costruttore di adottare apparecchi di protezione con un Delta di intervento dal 50% del valore nominale fino al 2volte il valore nominale: In soldoni - un differenziale da 30mA, può scattare gia con 20mA, oppure intervenire solo e  con almeno 50mA. Se fate delle prove con lo strumento isoneo troverete correnti di intervento diverse tra vari componenti uguali e con tempi diversi, sempre all'interno del riferimento normativo.

 

Per la caldaia ed i boiler io ho adottato un 10mA dedicato, perché: in caso di manifesta dispersione della pompa acqua della caldaia o dispersione della serpentina dello scalda-acqua, ho già l'indicazione - in caso di intervento - che il componente manifesta un problema; ma è una mia scelta personale.

 

 

 

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Grazie Elettropic per la precisazione. Penso metterò un generale centrale termica magnetotermico differenziale da 20A 0.03A e poi magnetotermici per lavatrice, caldaia e presa.

Visto che ci sono posso chiederti una cosa?

La doccia al piano interrato ha il piatto doccia che comunica con una vasca dopo circa 1 metro di tubo di scarico. Dentro alla vasca c'è una pompa sommersa Lowara uso fogna.

La pompa fogna è protetta da un differenziale magnetotermico C10A 0.3A. E' da tempo che penso: visto che praticamente sono con i piedi quasi a bagno con la pompa non sarebbe meglio mettere un 30mA oppure scatterebbe troppo frequentemente a causa della probabile minima dispersione della pompa visto che è a bagno? Ho paura di fare l'arrosto....

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Per la caldaia. Alcune hanno bisogno dell'identificazione della fase.

Allora non è un trasformatore d'isolamento.I trasformatori d'isolamento non hanno f e n non hanno nessun riferimento a terra,altrimenti che isolamento sarebbe?

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...non l'ho capita

Le terre a valle del trasformatore d'isolamento sono tutte collegate al nodo equipotenziale,ma non a terra.in caso di primo guasto non succederebbe nulla,nel caso di secondo casa sarebbe un cc.

 

 

 

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Grazie Elettropic per la precisazione. Penso metterò un generale centrale termica magnetotermico differenziale da 20A 0.03A e poi magnetotermici per lavatrice, caldaia e presa.

Visto che ci sono posso chiederti una cosa?

La doccia al piano interrato ha il piatto doccia che comunica con una vasca dopo circa 1 metro di tubo di scarico. Dentro alla vasca c'è una pompa sommersa Lowara uso fogna.

La pompa fogna è protetta da un differenziale magnetotermico C10A 0.3A. E' da tempo che penso: visto che praticamente sono con i piedi quasi a bagno con la pompa non sarebbe meglio mettere un 30mA oppure scatterebbe troppo frequentemente a causa della probabile minima dispersione della pompa visto che è a bagno? Ho paura di fare l'arrosto

Io credo che tu debba sentire un installatore degno di questo nome.Ci sono delle cose da valutare.

1) Eventuali masse estranee e collegamenti equipotenziali.

2) la pompa è in doppio isolamento?

 

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Maurizio Colombi
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Allora non è un trasformatore d'isolamento

:thumb_yello: :clap:

Questo è quello che pensi tu, e anche quello che penso io! 

Ma purtroppo "abbiamo" preso questa strada e stiamo a vedere dove andremo a finire!

 

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...non l'ho capita

Perfetto! hai ragione, non avevo capito il concetto...

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Ciao Fradifog mi chiariresti tu la faccenda del trasformatore di isolamento, per cortesia? Tieni presente che devo collegare un capo del secondario all'impianto di terra dell'impianto visto che il produttore della caldaia vuole un neutro pulito e ciò non è possibile quando viene alimentata dal gruppo elettrogeno (alcun polo collegato a massa)

 

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Scusate, il consumo massimo della caldaia è di 120W, utilizzo un trasformatore d'isolamento da 200VA, impiego fusibile ritardato da 1A, collego un capo del secondario all'impianto di terra (resistenza impianto di terra 5 Ohm).

 

Devo inserire un fusibile ritardato da 1A sia sul primario che sul secondario? Indifferente la scelta dei capi del primario e del secondario?

 

La terra va collegata a quale capo del secondario?

 

In caso di guasto a terra, ivano65 mi ha spiegato gentilmente che non coinvolge il differenziale a monte ma viene visto come un sovraccarico o cortocircuito.

Quindi interviene il fusibile.  Sia nel caso di funzionamento con Enel che nel caso del gruppo elettrogeno sono protetto dai contatti indiretti sulla carcassa della caldaia?

 

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Nessuno che mi possa dare una mano sul trasformatore di isolamento che deve alimentare la caldaia con secondario a terra?

 

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il consumo massimo della caldaia è di 120W, utilizzo un trasformatore d'isolamento da 200VA, impiego fusibile ritardato da 1A, collego un capo del secondario all'impianto di terra (resistenza impianto di terra 5 Ohm).

 

Devo inserire un fusibile ritardato da 1A sia sul primario che sul secondario? Indifferente la scelta dei capi del primario e del secondario?

 

La terra va collegata a quale capo del secondario?

 

In caso di guasto a terra, ivano65 mi ha spiegato gentilmente che non coinvolge il differenziale a monte ma viene visto come un sovraccarico o cortocircuito.

Quindi interviene il fusibile.  Sia nel caso di funzionamento con Enel che nel caso del gruppo elettrogeno sono protetto dai contatti indiretti sulla carcassa della caldaia?

 

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