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Sistema Intercomunicante - facente uso di telefoni standard


Mirko Ceronti

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Oggi voglio mettere a disposizione degli utenti meno esperti, l’escamotage su come realizzare un circuito telefonico privato di intercomunicazione tra 2 appartamenti con metodologìa da “Bricolage”

Una settimana fa, un caro parente mi ha chiesto se era possibile installare un sistema intercomunicante tipo citofono, per poter dialogare col fratello domiciliato nell’appartamento adiacente e che vive solo, senza dover farsi telefonare ogni volta, e viceversa.

Il sistema doveva servire anche da “aiuto” poiché il fratello versa in non più buone condizioni di salute, ed in caso di bisogno si richiedeva che semplicemente premendo un pulsante bello in evidenza (anche per una persona anziana non più al massimo dell’efficienza motoria), suonasse l’apparecchio dell’interlocutore nell’altro appartamento.

Mi reco quindi da un distributore di materiale elettrico civile, il quale non va oltre al consigliarmi un normale citofono con 2 apparecchi + il posto esterno.

Alla mia domanda sul perché di “anche” il posto esterno (che non mi serve) mi risponde che in quello alloggia l’alimentatore di tutto l’apparato, e quindi non ci si può esimere dall’acquistarlo, pena, il non funzionamento del tutto.

Altrimenti ?

Altrimenti (mi dice) un piccolo centralino telefonico ad 8 apparecchi, di cui (in questo caso) basta collegarne solo 2.

Accidenti….se penso al giocattolo dei 2 telefoni intercomunicanti che i miei genitori mi regalarono per la Befana del 1971, mi viene il nervoso, poiché basterebbe che io non avessi buttato quel giocattolo per risolvere il problema senza tante U.C.A.S. di mezzo (Ufficio Complicazioni Affari Semplici)

E proprio in merito a questo mio ultimo ragionamento penso di salutare il commerciante, e di passare all’azione.

Quindi dopo vari “mumble” “mumble” decido di non ricadere su un prodotto commerciale, ma di arrangiarmi con quello che avrei potuto trovare nel mio “Eldoradico” garage.

E del resto sarà possibile che io sacerdote fondamentalista del più integralistico “Fai da Te” vada in un negozio ad acquistare un sistema di apparecchi intercomunicanti ?

Sarebbe come bestemmiare in chiesa !

Quindi recupero un paio di telefoni modello sirio (Fig 1) acquistati tempo addietro in un mercatino dell’usato al modico prezzo di 5 €uro l’uno (solitamente li acquisto per poi cannibalizzarne gli integrati che fanno la decodifica in D.T.M.F.) e comincio col forarne il frontalino-tastiera (foro diametro 16mm) per aggiungervi il bel pulsantone visibile in fig 2.

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Dopo di chè, m’invento il circuito di figura 3 che con soli 4 fili mi permette di ottenere sia l’intercomunicazione fra i 2 apparecchi, che la reciproca chiamata.

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L’alimentazione diretta a 15 Vdc consente il funzionamento dei 2 cicalini tramite pulsante, mentre l’aggiunta della resistenza da 220 Ohm, trasforma la linea in tensione in una linea in corrente, per poter così ottenere il funzionamento della “fonìa” tra i 2 apparecchi, simulando grossolanamente lo standard della linea Telecom.

L’elettrolitico bello grosso che ho usato, scongiura ronzii e ripple sulla linea fonica consentendo così un suono pulito e perfettamente intellegibile.

A questo punto, si tratta di portare i 2 fili del pulsante all’esterno, e per fare ciò decido di sfruttare i 2 contatti più esterni disponibili nella presa RJ 6/4 (stagnata a circuito stampato dell’apparecchio) .

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Infatti i 2 centrali ospitano i 2 fili della fonia, ma i 2 laterali per l’intercomunicazione non vengono utilizzati, e quindi dopo averne tagliato le piste sul circuito stampato allo scopo di isolare il resto del circuito telefonico dal mio circuito a pulsanti

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ho stagnato qui i 2 fili del pulsante.

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Ovviamente medesimo trattamento anche nell’altro apparecchio.

Questo mi permette così di sfruttare lo stesso cavetto quadripolare piatto (classico) in dotazione all’apparecchio telefonico, senza dover uscire con un cavetto supplementare dedicato solo al pulsante, con conseguente ingresso separato nella scatola d’appoggio.

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Poi con 2 scatole Gewiss GW44205 ho realizzato il punto d’appoggio per i 2 apparecchi ossia una scatola “Master” dove ho racchiuso il trasformatore col ponte diodi ed il condensatore elettrolitico + resistenza nonché il “plug” femmina RJ 6/4 a cui ho ricavato su scatola un foro apposito per potervi inserire il plug maschio dell’apparecchio telefonico.

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Ed una scatola “Slave” con solo il buzzer, la presa RJ 6/4 e la morsettiera per i collegamenti dei 4 fili.

Come si evince dalle foto, sempre su scatola GW44205 ho fissato esternamente anche il buzzer, un cicalino alimentato in Vcc che emette il suono (bello chiaro) di chiamata.

All’inizio volevo utilizzare quello interno al telefono, ma poi non volevo che come suono si confondesse con quello del telefono vero e proprio nell’appartamento, oltre al fatto che risultava anche circuitalmente più complesso ottenerne l’attivazione.

Quindi con un cavetto di 4x0,22 mmq recuperato da una vecchia linea di un impianto d’allarme smantellato ho realizzato la linea di collegamento tra i 2 apparecchi, ho effettuato i collegamenti et Voilà…. Il sistema parlo e ascolto in full duplex casalingo con tanto di chiamata è una realtà, e con una più che modica spesa facendo uso di 2 normalissimi e semplici telefoni di recupero.

Sempre disponibile per eventuali chiarimenti.

Saluti e buone Feste smile.gif

Mirko

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grande Mirko!!!!! è proprio una bella pensata.....è sicuramente una bella cosa e hai fatto una cosa veramente utile, dato che verrà utilizzata da una persona che ne ha sicuramente bisogno.

Fiorenzo.

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laugh.gif Ah, ah, ah, ah, troppo forte questa trovata fondamentalista...

rolleyes.gifE' vero che si poteva fare direttamente con i telefoni, ma avresti dovuto costruirti l'inerfaccia che fungesse da centralino complicandoti così ulteriormente l'esistenza...

clap.gif Ottimo esempio di costruzione con materiali di ricupero adatti ai tempi di crisi come questi, non finirai mai di stupire con le tue guizzanti trovate...

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  • 4 months later...

Le cose semplici sono quelle che funzionano meglio; il difficile (per molti) sta nel non complicarle.

Ottimo progetto, realizzato con un aspetto estetico particolarmente curato. Complimenti.

In attesa di vedere una (semplificata) tua variante ad onde convogliate, gradirei mi togliessi due curiosità:

- quale complicazione poteva arrecare l'utilizzo della suoneria interna del telefono;

- al posto del pulsantone, non era esteticamente più conveniente usare la tastiera, (magari - per semplificarne l'individuazione - con tutti i pulsanti collegati in parallelo)?

Ciao

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  • 2 weeks later...
Mirko Ceronti

Accidenti...mi stra-scuso con puan per essermi accorto solo ora del suo commento, proprio non ci avevo fatto caso. :(

Quindi lo ringrazio, e rispondo :

quale complicazione poteva arrecare l'utilizzo della suoneria interna del telefono

La suoneria interna del telefono, funziona per mezzo di un circuito che per attivarla richiede di rilevare una tensione alternata di chiamata, sullo standard di quella della linea telefonica classica (vado a memoria, mi sembra di ricordare 70 Vrms a 25 Hz)

Oh, poi (io che ho provato) posso dirTi che funziona anche con 55 Vrms a 50 Hz, ma andava quindi aggiunto anche questo circuito, complicando il tutto.

Poi, può essere che dissaldando la sola capsula di suoneria, questa magari funzionava uguale al buzzerino da me utilizzato (non vorrei però che fossero del tipo che richiede un segnale oscillante per suonare), ma....sono sincero, quei 2 buzzer mi ciondolavano da anni nei cassetti del laboratorio, e così ho ben pensato di adoperarli.

al posto del pulsantone, non era esteticamente più conveniente usare la tastiera, (magari - per semplificarne l'individuazione - con tutti i pulsanti collegati in parallelo)?

Beh, vedi, a questo manco avevo pensato, potrebbe senz'altro essere un'alternativa, anche se non so quanto sarebbe stato più semplice stare lì a parallelare tutti i pulsanti, rendendo così poco reversibile (nel senso che se voglio riottenere 2 telefoni normali posso ancora farlo con poco impazzimento) il lavoro.

Onde convogliate ?

Ho preferito questa strada, anche perchè è più semplice e quindi automaticamente più affidabile (oltre che parecchio meno costosa visto quel che ho pagato i 2 telefoni).

Saluti

Mirko

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oooh Mirko, mi fa strano che proprio tu non abbia provato a fare suonare i telefoni :) accanto l'integratino della suoneria c'è un elettrolitico, basta dare tensione ai suoi capi ed il telefono squilla; io sinceramente credevo non avessi usato la loro suoneria per non confonderla con lo squillo di un altro telefono ipoteticamente esistente nell'abitazione

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Mirko Ceronti
io sinceramente credevo non avessi usato la loro suoneria per non confonderla con lo squillo di un altro telefono ipoteticamente esistente nell'abitazione

Hai creduto benissimo invece.

Infatti ricordo che anche per quel motivo (visto che il telefono di casa dove ho installato gli apparecchi era anch'egli un Sirio) ho fatto questa scelta, non per niente nel 4°# messaggio sotto alla foto dichiaro :

All’inizio volevo utilizzare quello interno al telefono, ma poi non volevo che come suono si confondesse con quello del telefono vero e proprio nell’appartamento, oltre al fatto che risultava anche circuitalmente più complesso ottenerne l’attivazione

(l'ho perfino scritto e poi l'avevo dimenticato :smile: )

Poi, come dicevo, io i telefoni ho provato a farli suonare dall'esterno inviando 55 Vca a 50 Hz sovrapponendoli ai Vdc di alimentazione della fonia (proprio come fa Telecom quando genera il segnale di suoneria) ma sinceramente alimentandogli il condensatorino interno che dici Tu, no.

Grazie comunque per la dritta, ne farò tesoro in futuro casomai mi tornasse utile.

Saluti

Mirko

Modificato: da Mirko Ceronti
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l'avevi scordato tu che l'avevi scritto, figurati io, non ero stato a rileggere.

L'esperimento l'avevo fatto perchè volevo espiantare l'integratino per fare una sueneria burla... insomma, volevo fare qualche scherzo ai parenti... :whistling: ma poi ho scoperto che non avevano più il sirio, e quindi la melodia ara diversa; se hai un telefono sottomano puoi provare subito, mi pare suoni già con 12V, ovviamente più attenuato, con una ventina di volt era meglio :thumb_yello:

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  • 2 years later...
Paolo Novarese

Ciao a tutti,sono un novizio del sito ma anche per quanto riguarda l'elettronica, (primissimi passi) ho trovato questa idea ingegnosa (complimenti a Mirko) e volevo cimentarmi ma non so' dove collegare i cavetti (d'intercollegamento) e i plug RJ6/4 che sono stati montati nelle scatole GW44205. praticamente sono a zero di tutto. :worthy: :( grazie

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Mirko Ceronti

Buongiorno Paolo, e benvenuto sul Forum. :smile:

A parte l'accodarsi ad una vecchia discussione che non è ammesso dal regolamento che avrai letto e sottoscritto, io che ne sono l'autore, non saprei in quale modo aiutarti nel senso che non saprei cosa aggiungere alla dovizia di particolari già abbondantemente esposta.

Saluti

Mirko

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  • 10 months later...
  • Livio Orsini locked this discussione
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