Non solo, potremo regolare anche la
potenza della stufetta, se il Triac utilizzato ha le caratteristiche di
corrente adeguate, con ottimi risultati. (figura 12a)
Ma non è finita qui, il grande vantaggio di questo metodo,
è anche quello di scaldare pochissimo rispetto al metodo a
reostato, e di essere molto ma molto più piccolo come
dimensioni,sia del reostato che dell'autotrasformatore. Il
perché non si surriscalda al pari del reostato lo si evince dal
fatto che questo dispositivo, nel suo complesso, non FRENA,
ma...INTERROMPE,
AFFETTA la sinusoide (figura 12b)e quindi passando da
uno stato di "completamente chiuso" ad uno di "completamente aperto",
proprio come farebbe il contatto di un relè, non lavora in
dissipazione, bensì in commutazione.