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L'universo Come Un Ologramma


Federico Milan

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Federico Milan

Sebbene datato, ma sempre interessante per "chiacchierare" ed approfondire temi interessanti, questo l'

Articolo che mi piacerebbe discutere ... magari con un'ottica critica e sulle possibili conseguenze.

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Personalmente è una bella cosa.

Se esiste un universo olografico, ciò indica che c'è un regia o un coordinamento

tra tutti gli elementi dell' universo.

In pratica può essere un insiemi di leggi che coordinano tutti gli elementi.

Ma prima di ciò questi coordinamenti possono essere visti come alcune semplici leggi fisiche attualmente conosciute.

ed altri coordinamenti come leggi o dimensioni di vincolo non ancora conosciute.

Ugualmente è razionale pensare che le deduzioni di Aspect siano valide.

Come per gli ologrammi però i coordinameti tra gli elementi è certamente gerarchico.

Anche un ologramma infatti è creato da dei dispositivi (laser), che sono loro stessi coordinati

secondo un preciso obbiettivo o scopo.

Ma nel semplice coordinamento dei fotoni, c'è semplicemente di mezzo

degli elementi di vincolo, che sono intrinseci nel vuoto.

a livelo gerarchico superiore ci sono altri elementi di vincolo.

Cosi pure il pensiero non è altro che un coordinamento di vincoli,

nell ragionamento logico sono dei vincoli temporali, legati allo stato temporale.

più precisamente allo stato di esistenza (tempo=esistenza), che vincola il ragionamento a una sequenza temporale.

A livello gerarchico superiore, il vincolo temporale non esiste.

Ma ugualmente molte coscienze sono vincolate dal medesimo meccanismo.

Molto difficilmente è possibile astrarsi a tal punto da uscire, dal concetto di ragionamento

temporale "cogito ergo sum".

Ma a livello gerarchico superiore è così, come è stato accennato nell'articolo, da te evidenziato.

Anche con l'astrazione non è sufficiente per raggiungere questo controllo di tali vincoli.

Perciò con la sola nostra volontà non è possibile questo controllo, ma bisogna essere coordinati da

questi vincoli per raggiugere tale controllo.

Per far parte di tale coordinamento bisogna per prima cosa essere partecipi

ed è il solo metodo, per in controllo verso gli elementi di livello gerarchico inferiore.

lo Spirito sulla materia.

Infatti una legge non è altro che un granello infinitesimo dello spirito.

una legge è un vincolo, una dimensione è un vincolo, ed elemento può essere vincolato dalla sola appartenenza a tale legge.

E così potrai benissimo dire che tutto il semplice universo temporale è una illusione.

Più correttamente l' Universo materiale non è il vincolo per tutti gli elementi.

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Federico Milan

Tercnicamente giusto o giustificabile, ma filosoficamente, se l'universo fosse un ologramma (inteso come legge ovviamente) come potrebbe allora spiegarsi il "libero arbitrio"?

Mi spiego, la teoria olografica implica ammettere che esiste un modello di iterazione in cui tutti gli oggetti sono in un qualche modo legati tra loro, ma implica anche che in ogni regione spaziale esista l'informazione di ciascun oggetto.

Il libero arbitrio non potrà più esistere perchè ogni mia azione (anche ogni mio pensiero) sarà subordinato ad eventi/oggetti precendi e futuri i quali altereranno il comportamento dello spazio stesso.

La mia azione, la mia scelta in un universo si fatto diventa una scelta collettiva o almeno derivante da fattori collettivi.

Significa quindi accettare di essere non un elemento dell'universo, ma di essere parte dell'universo stesso.

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Penso che alcune leggi non sono vincolanti come immediata azione,

ma esiste anche un azione di esclusione, perciò quando un elemento viene escluso

da tale legge, certamente troverà solo molte difficolta nel cercare di opporsi alla legge primaria.

Lo può vedere ogni volta che viene creato uno squilibrio fisico, in questo caso viene ad agire una forza di annulamento

che porta l'elemento a conformarsi alla legge fisica.

Chiaramente a livello non materiale è la stessa cosa, anzi essendo la gerarchia superiore non coercitiva,

è ovvio che per evolvere e appartenere a tale gerarchia bisogna assimilare (o meglio apprendere e provare,

e nel cadere negli sbagli. E' solo da essi che si può vedere la legge corretta di appartenenza)

Se non provi e non sbagli non potrai vedere ed assimilare la gerarchia).

Se non sei appartenente o appartenente a tale gerarchia sei sempre un elemento disistinto, hai certamente una tua più semplice

unicità).

Se ti opponi ad una legge crei un potenziale di opposizione, e ovviamente una temporale forza.

Se osservi bene tutte le leggi della fisica si comportano cosi.

Le forze esistono solo nel tempo, la potenzialità è Energia latente.

Nella Materia esclusione dall' equilibrio di quiete crea sempre una forza e la sua esistenza impone un evento,

questo evento è chiamato tempo. Il tempo è semplicemente la durata di tale evento.

Nel mondo non materiale, è leggermente diverso se ti opponi vieni solo escluso, la tua evoluzione

per come siamo fatti e creati può evolvere solo nel tempo.

Se scade questo tempo hai delle difficoltà ad evolverti, ma puoi arrivare a dei livello più bassi.

C'è sempre un livello minimo, se non lo raggiungi non potrai dopo più arrivare all'appartenenza.

Un paragone può essere questo esempio.

Se sei una piccola cellula non puoi essere coscente di essere parte di un organismo più evoluto.

Ma se ti aggregi ed evolvi puoi arrivare ad avere un minimo di autocoscenza.

Se ti evolvi ancora puoi escludere la dimensione temporale che ti blocca.

A livello Matematico e logico lo puoi intravedere, da piccole nozioni rudimentali, puoi arrivare

ad implementare grandi nozioni matematiche e logiche, e ancor più impari è maggiore sarà

la complessità di Comprensione del mondo.

Perciò il libero arbitrio, è razionalmente concepibile.

Un esempio lampante. Se tua mamma di dice che devi stare attento ad un particolare pericolo, puoi benissimo

ascoltarla, ma anche dubitare del suggerimento della mamma.

Ma la Legge che detta il latente pericolo è reale, se non la ascolti potrai incontrare questo pericolo.

Perciò hai sempre 3 possibilità :

1-Ascoltare la Mamma.

2-fare l'opposto

3-Provare perchè non hai ascoltato la mamma.

Due sono le opzioni valite (la 2 porta chiaramente a non imparare mai, e alla completa esclusione).

Ma solo un parte come negli insiemi A∩B .

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Federico Milan

Sebbene motivato, personalmente, non condivido lo stesso punto di vista, perchè nella teoria "dell'universo olografico" si presuppone che gli elementi siano strettamente connessi tra loro.

Consegue quindi che una modifica di un parametro - per esempio - di una componente di una particella si riperquete istantaneamente su un altro parametro della stessa particella, ma osservabile - magari - da un punto di vista differente.

Questo - se ho compreso il meccanismo - è la spiegazione per ottenere velocità sopraluminari.

Poter scegliere implica avere scenari differenti che si possono evolvere con probabilità >0. Quello che accade nella fisica "quantistica". Viceversa, dire che gli elementi sono tra loro connessi, significa che esiste una funzione che lega l'evolversi del sistema nelle coordinate del sistema stesso, quindi significa non scegliere, ma calcolare la traiettoria. Ma che si calcoli o meno, la traiettoria si compirà ugualmente.

Nel tuo esempio, il bambino può scegliere perchè ha tre scenari possibili, equamente distribuiti, e ciascun scenario è valido e reale quanto gli altri. Non esiste uno scenario privileggiato.

Viceversa, un corpo attratto da gravità non può scegliere, al più può calcolare e predire la propria traiettoria, ma non scegliere, il futuro è già scritto.

Del resto, la stessa fisica newtoniana nel calcolare le traiettorie dei pianeti implica che vi sia una "funzione" che lega il moto stesso. Quindi non vi sono scelte, ma solo evoluzioni guidate. Questo fu uno degli elementi che lo stesso Einstein non accettava - non lo accettava perchè implicava veloctà sopraluminari -.

Ora, verrebbe da pensare che se il sistema non è tempo invariante, il libero arbitrio potrebbe essere ancor valido, in quanto si ammette che scelte o funzioni applicate in tempi differenti producono risultati diferenti, ma in questa teoria "olografica" il tempo è parte dell'ologramma stesso, quindi significa - è una mia interpretazione - che l'invarianza temporanea è solo finzione, lo stesso tempo è legato in mondo inscindibile alle altre compnenti: risulta che il sistema è tempo invariante, in ogni istante l'evoluzione è già scritta.

Il problema quindi è che per ammettere che vi sia libero arbitrio significa ammettere che vi sia una qualche "forza/energia/alterazione" che vada a modificare la traiettoria. Ammettere questo pèerò significa ammettere che vi sia qualcosa non appartenenete all' "ologramma" stesso, quindi significa che: o la teoria è applicabile ad una sola regione o ad una sola parte dell'universo stesso o non può esistere il libero arbitrio.

Io, propendo per l'ipotesi che se la teoria è valida il libero alrbitrio non esiste, tutto ciò che chiamiamo scelta è solo un miraggio, così come sarebbe - per la teoria stessa - un "miraggio" le quattro dimensioni percepite.

ciao

Modificato: da Federico Milan
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Garbatamente premetto che non sono Nesuno,

non voglio insegnare , ne fare da maestro a nessuno.

Ma forse non l'ho capita bene neppure io,

Molto probabilmente se un elemento è interconnesso con altri, e probabilile che influenzi gli altri.

Ma certamente non lo può influenzare totalmente, anche perchè ogni altro elemento sarebbe a sua volta influenzato da altri parametri.

Perciò un corpo attratto dalla gravità può certamente opporsi, infatti l'energia potenziale di un corpo sospeso

è una manifesta opposizione alla forza di gravità.

E questo corpo temporaneamente non cade. Ma potrebbe non cadere mai, (pensa se il pianeta che attrae momentaneamente questo corpo,

fosse in un futuro imminente distrutto)

Succede che in questo istante non cade, ed in futuro neppure.

Se un essere umano coscente solleva un corpo ed impone una traiettoria diversa da quella descritta dalla gravità.

Bene secondo che cosa si può dedurre ?

Uno studio semplice, su elementi isolati agenti e vincolati da sole poche forze, è perfettamente deducibile.

Se per esempio studi una tratto di funzione, ad esempio una cubica, ed analizzi solo un infinitesimo tratto,

avrai delle difficoltà a capire il suo andamento completo.

Potresti analizzare un piccolo tratto in vicinanza di un flesso, e se poi non sai se è una cubica o che altro.

Che deduzione puoi fare?

Se questa funzione, se questa Gravità che pensi sia immutabile fosse una legge descritta a piacimento da una persona

che di tanto in tanto crea delle variazioni o spezzate?

Se descrivi tutto in maniera Sequenziale o temporale, e nelle dimensioni da te percepite, è chiaro che vedi il tutto come in un Film.

Dove tutto è già descritto.

Ma il tempo e le dimensioni che tu analizzi come in un Video Registratore, non sono Sequenziali.

Hai mai pensato al significato tangibile delle componenti immaginarie nella matematica, e nella reale tua visione del mondo?

Se tutto è Determinato, da che cosa sarrebbe Guidato? (Non Vincolato ma Forzato con legge univoca ?)

L'insieme di più leggi e vincoli è difficilmente studiabile, ed in realtà sai bene che può ammettere anche infinite soluzioni o scelte.

Se queste infinità di scelte le chiami "non Arbitrio", significa semplicemente che analizzi la realtà solo restringendo

lo studio a poche dimensioni.

Secondo me l'universo olografico dovrebbe essere inteso come ricorrenza di legami e vincoli tra gli infiniti elementi dell'universo.

In pratica come in un Frattale.

I vincoli però non sono certamente delle Coercizioni.

Poi se si mensiona sempre il povero Einstain, come vera sapienza vuol dire non accettare altri scenari.

Anche il povero Einstain è un uomo, con le sue limitazioni temporali. Infatti se oggi fosse ancora vivo "forse" avrebbe

un idea diversa delle cose.

Il pensiero e le idee dell'Uomo sono un processo temporale, e nel tempo possono cambiare (Evolvendo, Non evolvendo, Retrocedendo).

Cosi un Corpo vincolato dalla gravità può essere attratto, rimanere immobile, oppure retrocedere.

Nel semplice esperimento di Aspect, 2 fotoni liberati da un atomo di calcio possono essere influenzati vicendevolmente.

Questo sottolinea solo il fatto che gli elementi trasmittivi del Vuoto, sono strutturati in una catena di due o più siti complementari.

Gli elementi trasmissivi del vuoto, sono delle strutture che si devono analizzare anche nelle dimensioni immaginarie.

Infatti la quantità di moto degli elettroni induce in questi elementi un vincolo di rotazione (Vedila nel piano complesso),

questa rotazione induce o fa apparire nel piano reale una Pulsazione (Modulo di un vettore in rotazione).

Questa pulsazione o onda induce negli elementi adiacenti la medesima quantità di moto originaria degli elettroni.

Cosi questa trasmissione ondulatoria viene vista erroneamente come Fotone.

Il Calcio induce 2 siti di trasmissione del medesimo elemento, perciò alterando il 1° sito si altera anche il 2°

Ed infatti Aspect osservo questo fenomeno.

Da questo " l' Universo Olografico " è in parte intravisto, ma non completamente descritto come si deve.

Per me la vera Fisica è lo studio della natura ed il creato che ci circonda, e se uso anche l'astrazione è certamente uno strumento

molto valido, che supera di molto, la sperimentazione, la ripetibilità e la misurazione.

Questa è la vera FISICA.

Le Obbrobiosità che attualmente vengono imposte non sono la Realtà, ma solo una limitazione o ristrettezza nella

Visione della Realtà.

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Federico Milan

Personalmente penso che abbia dato un grosso contributo verso alcuni aspetti, poi ritornando al discosro egli propose il paradosso di Einstein-Podolsky-Rosen che, come, tu Henon, hai spiegato qui, sembra dimostrare la validità della fisica quantstica più che "eclissarla" smile.gif. Il paradosso era nato per una controversia tra la fisica quantistica e la relatività. Per mia sfortuna, da puro spettatore, posso solo vedere il film, forse tentar di capirlo, ma nessun contributo posso dare sad.gif in merito.

Premesso che non è il mio campo, provo a dir la mia smile.gif.

In una fisica "newtoniana" la traiettoria può essere calcolata, basta applicare le semplici regole fisiche applicate ad un corpo. Quindi tutto è matematicamente previsto data la conoscenza dei vettori forza applicati al corpo e delle condizioni al contorno. Nei casi più complessi si preferiscono usare le energie vedi per esempio la hamiltoniana. Ma il concetto non cambia, date le condizioni iniziali e conoscendo le grandezze applicate si determinano le traiettorie. Fin qui tutto sembra di comune esperienza.

Esattamente, questo è il punto.

Se l'umano coscente solleva un corpo è volontà dello stesso umano a sollevarlo, è suo arbitiro il voler sollevarlo!

La sua azione, in un sistema più vasto implica quindi (in termini energetici e volutamente provocatori smile.gif): spedere energia per produrre una variaizone al moto del corpo. Quindi significa prelevare questa energia da qualche parte, e consumarla. L'azione di consumare questa energia porta e scatenare una serie di altre azioni dipendenti dalla volontà di alterare il moto del corpo.

E' quindi una catena di eventi sequenziali, causali scatenati da una volotà!

E fino a qui per me va bene. Penso sia di comune senso tutto questo.

Banalizzo il concetto: Se devo alzare un peso, prima mangio una bistecca e poi alzo il peso. La bistecca la devo comprare e qualcuno la deve "produrre". sono eventi collegati tra loro solo perchè io voglio alzare un peso. E' mio arbitrio l'alzare il peso. Gli eventi sono connessi perchè c'è una causa e quindi siamo nel dominio della cuasa ed effetto.

Ora, che io voglia o meno alterare il moto di un corpo dipende da vari fattori, e sempre banalizzando, mentre nella fisica quantistica questa scelta può essere fatta con una probabilità, quindi posso scegliere - qui non so se commetto un errore concettuale - oppure, in un universo non troppo coercitivo posso scegliere o comunque ho vari scenari, mi vien difficile comprendere come in un ipotetico uneverso, dove ogni iterazione è strettamente legata qualcuno possa decidere.

Esattamente, ciò che chiamiamo libero arbitrio, è perchè scegliamo noi il tipo di curva da produrre? o siamo costretti a seguire una traiettoria e quello che per noi è libero arbitrio in realtà è solo la scelta del verso? ovvero è solo una pura illusione?

La difficoltà concettuale deriva da questa considerazione, se la teoria olografica implica (come per un ologramma) che l'informazione esista già scritta - così è per una lastra fotografica in cui si è stampato un ologramma - significa che ogni componente ogni informazione è già stata predetta! A meno che, così come in una lastra fotografica si può stampare più ologrammi, anche questa fisica possa essere costituita da più ologrammi.

A questo punto, sempre come esempio, se l'universo fosse un ologramma o più ologrammi e a seconda della luce che utilizziamo otteniamo uno dei possibili scenari, mi verrebbere da pensare, ma luce che fa cambiare gli scenari che cos'è? oppure chi E'?

In una fisica "semplice" / "tradizionale" il concetto di libero arbitrio non è così importante, con l'evento di "fisiche" sempre più complesse, a mio avviso, il libero arbitrio - questione filosofica - diventa sempre più intimamente connesso, basti pensare al concetto di relatività, dove gli eventi seguono traiettorie a sè stanti, o all'esempio di Schrödinger, dove il suo gatto può essere vivo e morto allo stesso tempo, quindi siamo sempre difronte ad una scelta.

ciao

Probabilmente il libero arbitrio si spiega con la scelta di quale ologramma far "accendre" ovvero il libero arbitrio forse non esiste ed è solo una illusione dettata dalla probabilità di quale scenario si accenderà!

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Vedendo che non si schioda niente, e che comunque tu hai una tua

oppinione ed io un altra.

Ti lascio la parola, magari cerco io di apprendere una diversa visione delle

cose.

Nel particolare tu hai certamente una idea su questa tua frase

Cosa intendi a seconda della luce che utilizziamo

otteniamo uno dei possibili scenari ?

La luce che cosa è?

Il libero arbitrio lo lascio perdere! Magari in merito risponderà qualche

altra persona.

Un altra domanda che ti chiedo è questa:

come viene ad essistere una Forza.

Per quale motivo esiste? Non ti chiedo di rispondere come spiegato nei libri,

dove si liquida tutto con una spiegazione semplicistica.

Nel profondo che significa ?

Perchè c'è ? (Come un bambino ti chiedo questo Perchè)

Non pretendo una risposta scentifica, ma una tua idea di questi concetti.

Poi nell' esempio che ti avevo dato sul tratto della Cubica o funzione ignota,

non intendevo ciò che tu hai pensato.

Intendevo sottolineare che tu non conosci la traiettoria temporale che questa funzione descriverà, ma solo che tu puoi analizzare il tratto che è passato.

Perciò i tratti futuri della funzioni, li puoi solo dedurre, ma l'andamento futuro

può cambiare inaspettatamente.

Ciao e buona serata. smile.gif

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Federico Milan

Non fraintendiamoci , io non impongo nulla, mi interessano invece le oppinioni degli altri, ovvio che prima che la mia opinione - senza oscurare nelssun altra - cambi, devo io esserne sicuro e convincermi smile.gif!

Detto questo, detto che la fisica non è il mio campo, ma un aspetto che mi è sempre piaciuto così come per qualcun altro son le storie narrative, tutto quello che posso dare è solo una mia personale interpretazione, ma nulla di accademico e nulla che possa poi dare contributo.

Nello scrivere veloce ho commesso parecchi errori, di cocnetto .(.

Se ci riferiamo alla teoria olografica, per creare un ologramma e vederlo ho bisogno di una "luce" coerente ossia di un laser. Mi aspetto quindi che nella teoria olografica dell'universo ci sia qualche "iterezione" che prenda il posto di questo "laser" per farci apparire - appunto - l'universo così come lo vediamo.

Riprendendo l'olografia fotografica, su di una singola "lastra fotografica" posso far coesistere più immagini, quindi posso utilizzando sorgenti laser adeguate scegliere quale immagine vedere. Allo stesso modo, immagino possa comportarsi anche l'ipotetico universo olografico.

Quindi, se fosse così a me verrebbe intuitivo pensare che, la casualità degli eventi corrisponda all'attivarsi di una o altra immagine.

Ora il problema è capire che cos'è nell'universo olografico lequivalente laser che usiamo nella olografia "tradizionale".

Non ho le basi per dirlo, posso solo immaginare o sperare che qualcuno illumini questo quesito.

In merito ai quesiti, son domande toste. Provo ad accettare la sfida smile.gif, non mi vogliano i fisici ed i filosofi smile.gif.

Come viene ad esistere una forza? Ammetto che le mie idee sono un po' plagiate da quanto letto ed appreso anche nel passato. Del resto per comprendere qualcosa che non si vede si fanno sempre paragoni con qualcosa che l'esperienza ci ha fatto conprendere ...

Una forza, nella mia visione, si crea quando un evento (inteso in senso lato, perturbazione, presenza di una massa, assenza di qualcosa, ...) tenta di modificare uno stato di naturale quiete. Io penso che la quiete sia presente in uno spazio in cui vi sia simmetria, se per qualche motivo altero la simmetria mi trovo in una condizione in cui non ho equilibrio e la forza dovrebbe essere quel collante per far stare in equilibrio appunto questo nuovo stato.

Ora verrebbe difficile definire lo stato di naturale quiete, così come è difficile spiegare cosa si intende per simmetria. Per me, la linea immaginaria che segna il tempo presenta una non simmetria, o meglio gli eventi in funzione di questa coordinata presentano una non simmetria, in quanto sembrano propagarsi solo su di una direzione preferenziale. Quindi ci deve essere qualcosa che renda coerente questo, che tenga l'equilibrio, appunto una forza (genericamente intesa).

Ora come venga a crearsi questa forza ... penso sia la domanda fondamentale. Purtroppo penso sempre con esempi a me noti, quindi ... ad ogni modo: ad oggi i fisici lavorano sempre su costanti, a me verrebbe in mente che forse, tutto ciò che ci circonda sia discreto e non continuo. Quindi, così come esistono quanti di energia, per me, esistono anche quanti negli spazzi, o meglio la regione spazio temporale per me non è continua (il continuo mi sembra tanto una forzatura, una astrazione ...). Ad ogni modo, per me, l'esistenza di uno spazio discreto, non implica che debba per forza essere equispaziato, o meglio questa equispaziatura rappresenta lo stato di natrale quite. La perturbazione di questo è quel qualcosa che noi chiamiamo forza. è come pensare ad una matrice cubica costruita da molle/elastici. Essa è in quiete fin tanto che, in un generico nodo (unione di 2 o più molle/elastici) non vado a perturbarlo.

Riprendendo il tuo esempi la penso come te, quanto esprimevo era una domanda, ossia perchè la curva deve variare improvisamente? chi lo fa fare e perchè?

Henon, intanto grazie per le disquisizioni smile.gif, poi se mi posso permenttere, di cosa ti occupi? Speriamo che non rimanga uno scambio di idee a due!

ciao

Modificato: da Federico Milan
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Va bene alla prossima.

Io mi occupo di molte cose, ma principalmente lavoro nel settore

della Automazione Industriale, come la maggior parte degli utenti

del Forum.

In Particolare costruisco applicazioni Motion e di tecnologia informatica

associata alla Biochimica.

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  • 5 months later...
giampierogiulianelli

leggendo questo articolo mi sorgono nella mente migliaia di domande tra cui,il tempo non esiste? è un'illusione? ma allora se non esiste il tempo non deve esistere neanche lo spazio!!che noi viviamo perennemente nell'"adesso" e non ce ne accorgiamo?

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  • 2 weeks later...
Federico Milan

A dire il vero non si dovrebbe mai parlare di tempo o di spazio, ma di spazio-tempo.

Noi esistiamo in uno spazio e in un preciso tempo smile.gif, non sono entità slegate anzi ...

Poi cosa realmente sia un universo olografico ... ci vuole immaginazione, in quanto non c'è qualche cosa da toccare e/o vedere con i nostri sensi ...

Modificato: da Federico Milan
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  • 2 years later...
Platinoiridio

Salve,

trovo l'articolo e la discussione di Milan e Henon interessanti ed entusiasmanti, in quanto potrebbero spiegare la realtà, ma mi piacerebbe capire : esiste entropia in un universo olografico ? o meglio, se posso per ipotesi "alterare lo stato di coscienza" e passare ad un livello olografico più elevato, allora forse posso anche invertire l'entropia ? Quindi, se non posso invertire l'entropia, non posso passare ad un livello olografico più elevato, o comunque diverso da quello in cui mi trovo ? Se per caso per effetto dell'entropia un insieme o una unità di cellule "muore" tutte le altre perdono la "connessione" ?

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  • 2 weeks later...

In questo concetto di Oniverso

la ricorrenza di legami e vincoli tra gli infiniti elementi dell'universo e' il fattore di tendenza,

o meglio se cosi si puo' definire come la direzione di tendenza o di trasformazione, verso questi vincoli.

Percio' se l' entropia nel nostro mondo e' il fattore di tendenza verso un maggior disordine.

Nell' Oniverso esiste anche esattamente l'opposto, tutti gli elementi tendono ad uniformarsi ai vincoli che ti avevo gia' descritto (Ordine).

La funzione veritiera dell' entropia ha probabilmente 2 flessi:

un flesso di tendenza che va verso il disordine, ed un altro flesso di tendenza che va verso l'ordine, se cosi vogliamo chiamarli.

In pratica la funzione dell' entropia spezza in due dimensioni di tendenza l' intero creato:

- Bambini che ascoltano la Mamma.

- Bambini che fanno quello che vogliono.

In verita' possiamo chiamare Mondi diversi queste dimensioni e

Cosi Oniverso o Universo Olografico lo possiamo chiamare Creato.

Il Libero arbitrio sta alla base della funzione di questa entropia.

Gli elementi in fisica possono stare in Quiete oppure in Contrasto.

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Olograficamente le cose sono vincolate sia nel grande che nel piccolo.

Sia in cielo che in terra, Sicut in caelo et in terra.

Cosi nel piccolo come nel grande le cose si comportano nel medesimo modo.

Cosi io intendo questo concetto, ma tutti possono credere o vedere le cose anche in maniera diversa.

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  • 7 months later...

Anticamente questo concetto era espresso con la seguente frase :

COME IN ALTO, COSI' IN BASSO

.... che tradotto significa come è nel PIANO MENTALE così è nel PIANO MATERIALE.

Nel senso che la realtà fisica altro non è che l'effetto dell'elaborazione della nostra mente.

Quello che a livello più profondo la nostra mente ritiene possibile, questo è quello che noi possiamo vedere.

Da questo punto di vista anche la parola OLOGRAFICO può esprimere in un certo senso questo concetto.

Come pure esprime il concetto della teoria quantistica dove l'OSSERVATO risulta creato dall'OSSERVATORE

Modificato: da salto
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Anche il piano mentale fa' parte del piano Materiale.
Il concetto mentalmente deriva da un elaborazione scaturita nel tempo, questo tempo che fa' parte del universo materiale.
Nel mondo piccolo legato alla materia ed il tempo.
Tu ragioni e pensi perché sei legato al tempo e alla tua esistenza materiale, pensare non corrisponde a esistere, ricordi la frase di Descartes * cogito ergo sum *
Questa frase è il più grande inganno che Descartes e l'uomo è soggetto nella sua esistenza.
Se fermi il tempo (t=0) il tuo pensare non c'è più. Sei forse un Idea o concetto che si forma nel mondo materiale, in un lasso di tempo ? o forse sei un dubbio ?
I Dubbi e gli errori ci inducono a pensare a trovare poi forse una risposta o una verità.
Ma la Risposta e la verità che noi siamo riusciti a trovare, è sempre esistita è sempre stata lì. Non serviva che noi pensassimo, che noi sprecassimo tempo, che noi fossimo presenti materialmente
per comprenderla'.
Chi sei tu in realtà ?
Togli i concetti di Materia e tempo, dal discorso fatto prima, è rimane quello che tu cercavi >
* Sia nel grande che nel piccolo. Sia in cielo che in terra, Sicut in caelo et in terra *
= * Nel grande ed in Cielo *
La Verità , la Risposta il Concetto e l'Idea è il Legame è oligrafia del Universo in cui vivi.
Può il tuo mondo e tu stesso esistere senza i legami detti, può un atomo un entità esistere senza essere governata da questi precisi concetti e leggi ?
Devo avere un mondo materiale e un tempo a mia disposizione per esistere ?
Si La Materia ed il tempo è un piccolo inganno o meglio un piccolo velo, che nasconde la realtà.
* O beata ignoranza che in cuor tu diletti l' uomo.
tu che per sfuggire dall' Eterno altare, nel mondo nero andasti ad abitare.
Luce eri e or non più.
Tu la giù dovrai stare, ma a me l'uomo dovrà tornare. *
Pensa per far fare un po' di esercizio fisico al mondo.
Pensa per far divertire il tempo.
Ciao
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Io penso che quello che è semplice in natura si ripeta molto più probabilmente di quello che è difficile.
Osservando invece che un miracolo è un evento eccezionale e un fiore che sboccia no,
mentre, che per la logica comune, è più facile capire un miracolo che come faccia il fiore
... non vi sembra che prima di scrivere tanto e tanto, dovremmo riflettere, primo, su cosa ci confonde...
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