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Sezione Cavo


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Io non userei la trifase anche perché dopo come fai ha far funzionare

Interruttori e prese sono tarati per 250V anche gli elettrodomestici?

Cercerei una linea elettrica più vicina a casa

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l'unica è traslare la casa a pochi metri dalla cabina cosi' puoi mettere un normale montante del 10 in rame su 6kw monofase senza cadute

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Permettimi un solo appunto...

La condizione peggiore è quella da te esplicitata, cioè che da una sola fase si prelevi l'80% (o forse più) degli 11 kW di fornitura (10 kW + 10%) prima che il GEM sganci... Nel caso più realistico di un attenta distribuzione sulle tre fasi, la somma vettoriale delle correnti circolanti sulle fasi, non è tale da indurre una corrente nel neutro prossima a quella di fase...

Forse non mi sono spiegato bene...provo a ripetere....ma prima devo fare una premessa, con la fornitura da 10kW+10% è necessario il progetto del professionista iscritto all'albo, che preventivamente deve prendere atto delle caratteristiche di detto impianto e dei suoi utilizzatori...

Premessa: Il sistema trifase non è altro che una terna di generatori monofase con centro stella, e le tensioni concatenate R,S,T, sono sfasate tra di esse con la relazione di 120°, e fin qui è chiaro.....

In questo impianto, trovo doveroso consolidare la sezione del neutro al pari di quella delle fasi, come ho spiegato ...e soprattutto per le ragioni espresse.l

Questo non è il caso del trifase nel terziario ove sono presenti utilizzatori trifase senza N, ma bensì utilizzatori monofase, le correnti saranno ripartite in modo razionale sulle tre fasi: E' comunque possibile, avere un carico del 70/80% del totale stabilito su di una fase e pertanto interamente anche sul neutro, che è conduttore attivo, dato che la

linea di ben 350 metri, il neutro dovrà assicurare una caduta di tensione - che sommata a quella di fase dovrà contenersi in un valore del 2%, che non è cosa da poco.Trovo inopportuno - in questo caso - adottare la sezione del neutro alla taglia di 16mm2, si può adottare una sezione diversa dalle fasi in altri casi pratici.

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Scusa Maurizio mi potresti spiegare gentilmente perché e meglio installare

La trifase invece che la monofase si ci sono c.d.t in entrambi solo che in trifase

C'è ne di meno c.d.t di quella monofase mi potresti spiegare perché grazie

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Il sistema trifase comporta i seguenti vantaggi:

1- Maggiore flessibilità dell'impianto e dei cablaggi...

2-A parità di potenza erogata a 400VAC consente correnti sensibilmente minori rispetto al metodo 230VAC

3- Possibilità di derivare la monofase in 230VAC.

In questo caso, con una linea monofase avrebbe dovuto adottare una linea da 250 metri con sezione delle corde spropositata, difficile da calbare, mentre con il sistema trifase si può avere una sensibile riduzione delle sezioni e ripartire gli utilizzatori sulle tre fase ; RST.

A dire il vero, in questo impianto domestico, non saranno adottati utilizzatori trifase, come condizionatori,pompe sommerse, od altro come forni ad induzione, le correnti dei carichi monofase saranno più elevate delle omonime in sistema trifase...questa è un residenza.

Con i calcoli fatti ..si parlava di corde di 240mm2, costo e difficoltà di cablaggio... ma ora provo a simulare con i miei software....

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E' comunque possibile, avere un carico del 70/80% del totale stabilito su di una fase e pertanto interamente anche sul neutro, che è conduttore attivo, dato che la

linea di ben 350 metri, il neutro dovrà assicurare una caduta di tensione - che sommata a quella di fase dovrà contenersi in un valore del 2%, che non è cosa da poco.Trovo inopportuno - in questo caso - adottare la sezione del neutro alla taglia di 16mm2, si può adottare una sezione diversa dalle fasi in altri casi pratici.

Ciao Elettro...

non ho ben afferrato quanto da te detto...

Comunque, per la caduta di tensione, cambia poco se la sezione del neutro sia da 16 mmq o uguale a quella delle fasi, perchè, come avevo già scritto nel post precedente, dimensionare una linea del genere sulla base che da una sola fase possa esser prelevato l'80% del totale della fornitura, significa dimensionare la linea in monofase e dovremmo di nuovo tornare a parlare di sezioni del 240 o 185 mmq per mantenerla entra il 2% (a 230V ovviamente).

considerando il circuito monofase con cavo di fase da 25 mmq e cavo di neutro da 16 mmq, cui passa l'80% di 11kW, e quindi 8800W e 42,5A di corrente a cos fi 0,9, si avrebbe una c.d.t. di circa il 12% (a 230)... ma la situazione non cambierebbe di molto se il cavo di neutro fosse da 25 mmq, invece del 16, infatti la c.d.t. risulterebbe di circa il 10% (sempre a 230)...tale da compromettere ugualmente il funzionamento delle apparecchiature...

l'unica è traslare la casa a pochi metri dalla cabina cosi' puoi mettere un normale montante del 10 in rame su 6kw monofase senza cadute

non penso si possa fare..... :rolleyes::roflmao:

Saluti... :-)

Modificato: da vincenzo-i89
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Provo ad usare il mio software che ho e vedo che sezione salta fuori con monofase e trifase...


Ciao Elettro...

non ho ben afferrato quanto da te detto...

Prova a ragionare con calma con l'ipotesi che ho postato, ,la sezione del neutro pari a quella di fase ma pareva alquanto razionale...in questo caso, nel terziario, ove previsti prettamente carichi trifase puri senza neutro e diverso, si può declassare la sezione del neutro...

(I carichi trifase puri hanno R/S/T senza neutro)

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Il contatore verrà messo in strada e per andare in casa sono 350 metri.

Vorrei scrivere che tutti i manuali di elettrotecnica suggeriscono di mettere il luogo di consegna il più vicino possibile all'utenza...ma devio su una discussione in classe : a domanda del "Perchè" la risposta dell'insegnate fu: "Così hai un problema in meno!"

Domanda scema : i problemi del farsi mettere il contatore in casa è insormontabile?

Non mi è mai capitato (ma con l'ENEl l'esperienza non conta, fanno come gli pare e piace) hai valutato la possibilità di stendere tu il cavo Enel o sobbarcarti le spese supplementari per l'ENEL? Le spese sarebbero tue ma la successiva caduta di tensione è dell'ENEL, ovviamnete hai poi la comodità, se va via luce, di controllare subito se è saltato il contatore.

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L'Ente distributore declina in teoria le sole spese vive,...si può anche chiedere un elaborato economico per un opera del genere...ma quante sono le villette o ville, nelle periferie o nelle campagne con i misuratori Gem, al cancello...? tante...

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la sezione del neutro pari a quella di fase ma pareva alquanto razionale...in questo caso, nel terziario, ove previsti prettamente carichi trifase puri senza neutro e diverso, si può declassare la sezione del neutro...

(I carichi trifase puri hanno R/S/T senza neutro)

Ciao Elettro...

Le norme non vietano che la sezione del neutro abbia la stessa sezione del conduttore di fase, è una scelta lasciata al progettista...

Dalle tue parole si carpisce che la sezione del neutro può essere inferiore solamente nell'ambito terziario o industriale dove sono presenti carichi trifase...ma lì il neutro neanche serve...o comunque dove sono presenti carichi trifase...

Tre carichi monofasi uguali, ripartiti sulle tre fasi, sono come un carico trifase collegato a stella...E' vero anche che nell'ambito civile la ripartizione dei carichi sulle tre fasi, e quindi la creazione di un sistema equilibrato, è solamente statistica...

In questo caso, vista la lunghezza della linea fuori dal comune, abbiamo consigliato una fornitura trifase per poter passare da sezioni da 240 mmq a sezioni "ragionevoli" da 25-35mmq...L'unica implicazione è quella che i carichi siano ripartiti equamente sulle tre fasi e fare in modo di non assorbire su una sola fase l'80% di quei famosi 11 kW, perchè è come se si considerasse un circuito monofase lungo 350m, con cavi di sezione 35 o 25 mmq cui scorrono quei 42,5 A: la c.d.t. sarebbe intollerabile, anche se la sezione del neutro sia uguale a quella di fase...

Forse il tuo ragionamento avrebbe avuto senso se la distanza fosse ragionevole (tipo 10-20-50m), in quel caso la caduta di tensione nel circuito monofase non desterebbe molte preoccupazioni, anche nel caso limite del prelievo dell'80% su di una sola fase...

Magari qualcuno più preparato e autorevole di me può integrare, bocciare, condividere quanto da me esposto...

Saluti...

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Le norme non vietano che la sezione del neutro abbia la stessa sezione del conduttore di fase, è una scelta lasciata al progettista...

Certo, del progettista, ed anche io gli consiglio una fornitura trifase, anzi, magari anche maggiorata a favoere di eventuali aumenti di fornitura....assodare una linea monofase con cordine da 240mm2 era una follia, anche se da qualche parte quelcuno lo ha fatto..con condutture parallele.

PS: Nel caso di ambienti terziario-industriale, sono presenti carichi trifase puri senza neutro, e anche moti carichi minoritari monofase, come gli uffici, illuminazione, centraline, etc etc...ed anche le armoniche, che si sommano sul neutro, ma questo è un altro problema...

Ripeto, consiglio , di adottare la medesima sezione di neutro al pari di quella scelata per le fasi, in favore della condizione pratica dei carichi, prettamente monofase; al massimo potra montare una pompa sommersa trifase. In questo ambito, i carichi monofase, assorbono una corrente maggiore di omonimo trifase a parità di potenza, pertanto a parità di kW, vi saranno correnti di linea medie superiori.

Una volta posata una linea con un neutro da 16mm2 e le fasi da 25mm2, in caso di nomalie sugli utilizzatori, non si può di certo andare a sostituire il neutro.

Nesuno ha meso in conto che è una abitazione, e i carichi monofase adottati, comporteranno sul neutro una corrente pari a qualla delle fasi!!! oppure le linee aeree con el sezioni di fase da 35mm2 e quella del neutro da 25mm2!!!!!!!

Nel terizario, i carichi sono di nautra diversa, e si adotta un eventuale declassamento della sezione del neutro ove possibile farlo, a favore del costo dell'impianto.

Pensa se nelle nostre abitazioni, l'Ente distributore avesse adottato una sezione di fase da 6mm2 e quella del Neutro da 4mm2.!!!!!!!!!!!!!!!!

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Io potrei esser anche d'accordo ad utilizzare la sezione del neutro pari a quella delle fasi...non è questo il punto...Il problema è la distanza e la caduta di tensione sul circuito monofase ipotizzando un prelievo dell'80% (ma anche del 70% o del 60%) su una sola fase...

considerando il circuito monofase con cavo di fase da 25 mmq e cavo di neutro da 16 mmq, cui passa l'80% di 11kW, e quindi 8800W e 42,5A di corrente a cos fi 0,9, si avrebbe una c.d.t. di circa il 12% (a 230)... ma la situazione non cambierebbe di molto se il cavo di neutro fosse da 25 mmq, invece del 16, infatti la c.d.t. risulterebbe di circa il 10% (sempre a 230)...

Non ci si può permettere un assorbimento monofase del genere in questa situazione, come invece potrebbe accadere, senza una cdt rilevante, nel caso la lunghezza del montante sia contenuta...

Modificato: da vincenzo-i89
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