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Caricatore Usb Da Bici


mancma

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salve a tutti sono nuovo del forum..

Ho realizzato un caricabatterie usb da bicicletta e funziona abbastanza bene, ha una uscita stabilizzata di 5 volt, ma funziona soltanto se viaggio ad una velocità di 5 km/h.. Se rallento c'è una grande caduta di tensione con il conseguente spegnimento del dispositivo che sto caricando...
Sapreste consigliarmi un modo per stabilizzare la corrente anche quando rallento e conservarla per un po'...?

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stabilizzare la corrente anche quando rallento e conservarla per un po'

Esiste, si chiama "Batteria" :lol: ed e' il sistema che usano tutti i mezzi mobili che hanno bisogno di energia da fermi.

Anche se usassi un pannello solare, come alternativa, sul portapacchi, dovresti comunque immagazzinare l'energia da qualche parte...

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Esiste, si chiama "Batteria" :lol: ed e' il sistema che usano tutti i mezzi mobili che hanno bisogno di energia da fermi.

Anche se usassi un pannello solare, come alternativa, sul portapacchi, dovresti comunque immagazzinare l'energia da qualche parte...

Quindi cosa mi suggeriresti?

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Metti una batteria in tampone. Il problema è che batterie da 5 V non ne trovi.

Potresti usare una batteria da 1,5 V che caricheresti abbastanza facilemte, dalla batteria fai un regolatore SMPS che da 5 V stabili in uscita.

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Metti una batteria in tampone. Il problema è che batterie da 5 V non ne trovi.

Potresti usare una batteria da 1,5 V che caricheresti abbastanza facilemte, dalla batteria fai un regolatore SMPS che da 5 V stabili in uscita.

non ti seguo ma a cosa servirebbe una pila da 1,5v?? E come la inserirei nel circuito?

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Non la devi inserire nel circuito, dovresti progettarne uno completamente nuovo. (Convertitore Step-up, caricatore,stabilizzatore)

Comincia a fare qualche misura di tensione e di corrente erogata sulla sorgente di energia (dinamo o alternatore?)

E' gia' una buona base di partenza sapere di quanta energia disponi e come immagazzinarla, poi, a seconda delle misure ottenute, puoi scegliere la batteria piu' adatta.

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Non la devi inserire nel circuito, dovresti progettarne uno completamente nuovo. (Convertitore Step-up, caricatore,stabilizzatore)

Comincia a fare qualche misura di tensione e di corrente erogata sulla sorgente di energia (dinamo o alternatore?)

E' gia' una buona base di partenza sapere di quanta energia disponi e come immagazzinarla, poi, a seconda delle misure ottenute, puoi scegliere la batteria piu' adatta.

Beh tieni presente che sono autodidatta.. quindi molti concetti non li capisco.. Uso la dinamo da bici, quindi ho una corrente alternata a 6v.. questo è quello che posso dirti.. posso allegarti lo schema del circuito che ho utilizzato così magari poi mi aiutate a farne un altro..

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5 V non ne trovi.

4 pile AA ricaricabili in serie fanno circa 4.8V

oppure potrebbe metterne un paio in più e collegarle a monte del regolatore (bisogna vedere se la "dinamo" è in grado di caricarle)

Modificato: da JumpMan
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4 pile AA ricaricabili in serie fanno circa 4.8V

oppure potrebbe metterne un paio in più e collegarle a monte del regolatore (bisogna vedere se la "dinamo" è in grado di caricarle)

non ti seguo.. la dinamo eroga 6v di corrente alternata..

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Comunque vorrei fare più o meno come dicevate sopra, una batteria che "aiuta" il circuito a darmi la corrente anche quando rallento oppure mi fermo per qualche secondo.. visto che il dispositiva si attiva a 5 Km/h..

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4 pile AA ricaricabili in serie fanno circa 4.8V

e poi

la dinamo eroga 6v di corrente alternata..

A parte il fatto che è un alternatore e non una dinamo, con 6 V il alternata carichi poco una batteria da 4.8 V nominali.

Meglio usarne 2 in serie e poi avere un regolatore step up. L'alternatore raddrizzato carica la batteria così risolvi il problema seriamente.

Modificato: da Livio Orsini
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Non credo che l'erogazione sia 6Vac costante, dipenderà dalla velocità, poi con raddrizzatore e condensatore dovrebbe raggiungere 6 *1.41 = 8.46V (a vuoto).

Vorrei chiedere a mancna come ha realizzato il caricabatterie, se ha messo un ponte, un condensatore e un 7805 quest'ultimo cessa di funzionare al di sotto dei 7V

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6 *1.41 = 8.46V (a vuoto).

NO!

Se usi un solo diodo normale avrai 5.3 * 1.41 = 7.473 V se usi un ponte avrai 4.6 * 1.41 = 6.486 V

Questo senza tener conto del ripple che avrai sempre, poco o tanto che sia.

Se usi diodi a bassa cdt passi da una cdt di 0.7 V ad una di circa 0.55 V,

La cdt sui diodi se la dimentican quasi tutti, poi si trovan le sorprese. ;)

A parte il fatto che se il generatore è un alternatore la tensione di uscita non dipende dalla velocità di rotazione come nelle dinamo.

Modificato: da Livio Orsini
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Se usi un solo diodo normale avrai 5.3 * 1.41 = 7.473 V se usi un ponte avrai 4.6 * 1.41 = 6.486 V

Posso anche essere d'accordo, ma su un particolare tipo di quadri che ho collaudato per 20 anni vi era un trasformatore da 26Vac con un ponte e un condensatore, ebbene a vuoto ho sempre misurato circa 39Vdc (con tester Fluke) e questo non me lo sono mai spiegato.

Poi è ovvio che applicando il carico la tensione scende, e il ripple sale...

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A parte il fatto che è un alternatore e non una dinamo

Purtroppo questo termine è erroneamente usato dal 99.9% della popolazione, anche sui siti internet (non tecnici) troverai dinamo per bicicletta e mai alternatore per bicicletta, se su ebay scrivi "alternatore bicicletta" non esce niente, lo stesso se vai in un negozio.

comunque proprio per questo motivo avevo messo le virgolette, ma è giusto che tu lo abbia specificato, essendo questo un forum tecnico.

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da 26Vac con un ponte e un condensatore, ebbene a vuoto ho sempre misurato circa 39Vdc (con tester Fluke) e questo non me lo sono mai spiegato.

E cosa ci stiamo a fare noi ???? :superlol:

Se sei interessato Giampiero, Te lo spiego io ;)

Saluti

Mirko

Modificato: da Mirko Ceronti
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A parte il fatto che è un alternatore e non una dinamo, con 6 V il alternata carichi poco una batteria da 4.8 V nominali.

Meglio usarne 2 in serie e poi avere un regolatore step up. L'alternatore raddrizzato carica la batteria così risolvi il problema seriamente.

Ho espressamente detto che sono un autodidatta.. mi spieghi cosa intendi?

come dovrei inserire nel circuito le due pile di cui parli?

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Meglio che non ne discutiamo qua altrimenti andiamo off-topic

Un momento però, almeno prima chiariscimi questa cosa : in quella discussione di cui fornisci il link, mi par di capire che si tratta di 60 volt, non dei 39 che denunci qui al post N°# 14.

da 26Vac con un ponte e un condensatore, ebbene a vuoto ho sempre misurato circa 39Vdc

Quei 39, dovrebbero essere in realtà 36, ed a questo io posso fornire una spiegazione, ma del fatto dei 60 invece Ti rispose Rguaresc, anche se non hai potuto poi verificarlo.

Mirko, nel 2004 feci una discussione, (solo quella volta misurai 60V) ma tu non sei intervenuto

Per forza, manco avevo internet io nel 2004, è entrata a casa mia solo nel 2008, ed io mi iscrissi come Asmo, nel maggio del 2009 :P

Saluti

Mirko

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come dovrei inserire nel circuito le due pile di cui parli?

Come ti è già stato scritto, ed io concordo, le pile non le puoi iserire brutalemente ma devi rivedere tutto l'alimentatore costruendolo come alimentatore con batteria tampone.

vi era un trasformatore da 26Vac con un ponte e un condensatore, ebbene a vuoto ho sempre misurato circa 39Vdc (con tester Fluke)

A meno che tu non abbia usato diodi innovativi sconosciuti ai più e non regolarmente in commercio, se misuri 26 VRMS all'ingresso del ponte, sul condensatore di filtro a vuoto avrai:

(26 - 1.4) * 1.41 = 34.686 Vcc teorici. Per avere 39 Vcc dovresti partire con 29 V leggermente abbondanti.

Su di un normale diodo al silicio la cdt diretta è pari a 0.7 volt. Esistono poi diodi al silico a bassa cdt ma sono generalmente usati per correnti molto deboli.

Nella vecchia discusione l'ipotesi accennata da Rguaresc era l'influenzareciproca dei 3 secondari che contribuiva ad alzare la tensione.

Quei 39, dovrebbero essere in realtà 36, ed a questo io posso fornire una spiegazione,

Mirco ci sono sempre 1.4 V di troppo.

Modificato: da Livio Orsini
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Mirco ci sono sempre 1.4 V di troppo.

Certo Livio, non li ho tenuti in considerazione, anche perchè se misuri a vuoto e con un tester digitale, la caduta è praticamente nulla.

Comunque in assoluto, è giustissimo il Tuo calcolo.

(Ma allora.....Vi interessa la spiegazione del perchè 39 Volt invece di 34,86 ???? :P :P )

Saluti

Mirko

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Come ti è già stato scritto, ed io concordo, le pile non le puoi iserire brutalemente ma devi rivedere tutto l'alimentatore costruendolo come alimentatore con batteria tampone.

Scusami ancora, dovresti essere esplicito perché continuo a non capire nulla di quello che state dicendo..

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Certo Livio, non li ho tenuti in considerazione, anche perchè se misuri a vuoto e con un tester digitale, la caduta è praticamente nulla.

Comunque in assoluto, è giustissimo il Tuo calcolo.

Allora Mirko, non per polemica, ma per il gusto di discutere. :smile:

Ho qua sul tavolo un alimentatore, misurando a vuoto l'uscita del trasformatore (ingresso ponte) 19.81 Vca, sempre a vuoto sul condensatore di filtro misuro 25.92 Vcc, vediamo se la teoria è confermata. Ho usato un banale multimetro digitale made in CIna ma che so essere abbastanza preciso per le tante verifiche e calibrazioni effettuate.

25.92 / rad2 = 18.328 V; 19.81 - 18328 = 1.48 V, guarda caso. ;) Perchè 1.48 V e non 1.4 V? per gli inevitabili errori di misura e perchè il ginocchio del diodo non proprio 0.7V esatti ma un poco di più.

Come sempre la pratica deve seguire la teoria. ;)

Scusami ancora, dovresti essere esplicito perché continuo a non capire nulla di quello che state dicendo..

Scusa Mancma, ma non si può essere più espliciti di così. Non si possono condensare i fondamenti di elettrotecnica e di elettronica in poche righe di un messaggio.

O accetti quello che ti viene scritto così come è, oppure prima ti devi rassegnare ad acquisire le nozioni fondamentali di elettrotecnica ed elettronica.

Ti abbiamo anche chiesto di spiegare come hai realizzato l'attuale alimentatore, proprio per vedere se è possibile modificarlo in modo da farlo funzionare con una batteria in tampone, ma tu ancora niente.

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Allora Mirko, non per polemica, ma per il gusto di discutere

E ci mancherebbe Livio, siamo qui per questo :smile:

Confermo le Tue prove, anche perchè le ho rifatte (e con tester Fluke 289) puntando l'uscita del trasformatore a 24 volt AC perfetti (usando un Variac a monte) ed ho avuto un'uscita DC ancor più bassa ossia 31,7 V e cioè di 2,14 Volt in meno invece che di 1,4 dai 33,84 teorici (24 x 1,41) - 1,4 = 32,44

Ho deragliato, probabilmente perchè quando faccio delle cadute a diodi per ottenere dei valori più bassi della tensione che mi ritrovo, queste si manifestano praticamente solo a carico, a vuoto tendo ad avere "quasi" la stessa tensione di alimentazione, o comunque più bassa sì, ma non della quantità teorica data dalla somma della cascata di diodi utilizzata.

Saluti

Mirko

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Per forza, manco avevo internet io nel 2004, è entrata a casa mia solo nel 2008, ed io mi iscrissi come Asmo, nel maggio del 2009 :P

:roflmao:

(24 x 1,41) - 1,4 = 32,44

Vorrai dire (24-1,4)*1,41 = 31,96

I conti tornano anche a te...

Ma non tornano a me, il fluke che uso è vecchio e non credo sia true RMS, ma anche con altri tester ho sempre misurato le stesse tensioni.

Il trasformatore è sempre stato un 400/24/26 fatto avvolgere appositamente, i 2 secondari sono separati

Anche se il tester non è true RMS credo misuri giusto, con altri tester ho sempre avuto le stesse misure.

Quando sul primario leggevo 390 sul secondario leggevo 25 e rotti, quando sul primario leggevo 400, sul secondario leggevo più o meno 26 e all'uscita del ponte 38/39V.

L'unica spiegazione che trovo è che il fenomeno abbia origine dal motivo spiegato da Rguaresc nella vecchia discussione.... però... con tutti quelli che ho provato mi sembra strano che solo una volta ho trovato 60V (avevo linkato anche le foto) e tutte le altre volte sempre gli stessi valori (38/39V).

Tra l'altro, ricordo che le elettrovalvole alimentate da quel sistema tendono a scaldare parecchio...

Modificato: da JumpMan
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