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Collegamento Corretto Tra 2 O Più Fili Su Un Morsetto A Cappuccio


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ciao

come da titolo vorrei chiarire quale sia Il collegamento corretto di due o più fili su un morsetto a cappuccio. ovvero:

Primo metodo:

Spello il cavo e avvito su se stessi i fili in rame. faccio la stessa cosa con gli altri cavi. Li metto in parallelo gli uni con gli altri in modo che la parte attiva sia uguale agli altri. gli nastro insieme appena sotto la parte attiva. e li incappuccio.

secondo metodo: è uguale al primo ma invece di avvolgere la parte attiva di ogni singolo cavo prendo tutte le parti attive le metto parallele alle altre ed avvolgo tutte le partite attive insieme e poi le in cappuccio..

Sono validi entrambi i metodi??

da quel che ricordo dei miei tre anni di elettrotecnica mi sembra che il metodo corretto sia il primo e non il secondo ovvero che le parti attive di ogni cavo deve essere avvolta su se stessa e non con le altre

Mi sbaglio?? non c'è qualche normativa che specifica tali connessioni?? o sta al buonsenso della regola d'arte?

grazie

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Maurizio Colombi

Beh......i normatori hanno qualcosa di più importante sul quale concentrare le loro attenzioni......ci dovrebbero essere norme per i mancini e per i destri, norme per i conduttori flessibili e per i conduttori rigidi........

In ogni modo:

spello i conduttori per qualche centimetro,

affianco i conduttori alla stessa "altezza",

applico una torsione a tutta la lunghezza della parte in rame nuda,

avvolgo qualche giro di nastro tra la parte "spellata" e la parte "isolata", (solo da tre conduttori in su)

taglio la parte eccedente di rame arrotolato,

inserisco un forbox di adeguate dimensioni e serro.

Modificato: da Maurizio Colombi
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Anche io faccio come il primo metodo oltre tutto senza utilizzare nastro isolante (solo una volta fascette elettriche). La cosa a cui faccio molta attenzione è che la spellatura dei cavi coincida perfettamente al momento del serraggio . :thumb_yello:

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Il primo metodo, cioè girare il rame su se stesso, e solamente affiancarlo agli altri conduttori, fatti alla stessa maniera, a me non piace tanto, soprattutto se si usano i normali morsetti a pressione diretta.

Qualche filo rischia di rimanere fuori dalla vite.

Quoto al 100% il metodo di Maurizio, nastro compreso. :thumb_yello: :thumb_yello:

P.S. Per avvolgere i fili tra di loro, soprattutto se sono linee prese o ad alto assorbimento, oppure se è un bel fascio corposo, uso pure la pinza.

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  • 3 weeks later...

questa discussione mi capita a fagiolo perchè avevo alcune questioni

leggendo i post sora il metodo 1 mi ha sempre prodotto come risultato morsetti sbilenchi con una superficie conduttiva globale poco compatta e che facilmente portava qualche filo a scappare giù o su (ci sarebbe voluta la morsa per assicurarli allineati)

infatti ho un programma di ricontrollarne alcuni serrati in questo modo anche perchè data la superficie conduttiva allargata mi ha portato a usare morsetti di sezione più ampi rispetto al necessario

chiaramente sto parlando di morsetti dai 6mmq in su con almeno 5 fili

da quando invece ho cominciato ad allinearli da sciolti per poi avvitarli tutti tra di loro ho notato che il risultato appare migliore: meno spazi vuoti meno ingombro connessione più compatta

pero' leggendo le vostre storie mi fate pensare che magari non sbagliavo io prima, ma forse neanche ora

io pero' il nastro isolante non lo uso, non l'ho mai visto usare in impianti di rifacimento recenti: se la connessione è solida deve esserlo anche senza nastro, inoltre il nastro si secca e perde efficacia col tempo

cio' nonostante vedo usare ancora praticamente mai i morsetti a serraggio indiretto che a discapito di un ingombro maggiore perchè allungati sono apparentemente un po' più "stretti" di sezione ma molto più efficaci come serraggio

P.S. Per avvolgere i fili tra di loro, soprattutto se sono linee prese o ad alto assorbimento, oppure se è un bel fascio corposo, uso pure la pinza.

questa delle pinze stavo pensando di farlo anch'io su dei morsetti diretti da 16 che collegano tutto un piano, con fili da 2.5 e 1.5 alcuni vecchi e altri nuovi: la terra mi è venuta abbastanza bene, il neutro anche anche ma la fase che è quello più importante è stato un vero casino anche perchè ci sono ancora più fili e alla fine gira e gira qualche filo scende sempre ed essendo la matassa tanta quelli dietro non li vedi...

Modificato: da fraandco
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Ti capisco perfettamente ;) Io in salone mi sono trovato fili da 4mm con in arrivo una cosa come 8-9 cavi da 2,5 più uno dà 1.5 e ho dovuto usrae morsetti molto grandi non ricordo precisamente di quanto ma stavo li li per usare le pinze perchè veniva fuori un bel groviglio. Comunque io ho sempre fatto il secondo metodo e cioè spellarli sempre uguali e poi annodarli sempre bene tutti insieme.

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la fase è la più importante perchè negli impianti monofase sono queli che si scaldano di più, anzi probabilmente i soli: un collegamento imperfetto oltre che provocare instabilità puo' causare surriscaldamenti e quant'altro specie su collegamenti di potenza

se per sbaglio mi viene male un morsetto di terra, la problematica è già meno visibile anche perchè ormai gli utilizzatori sono quasi tutti col doppio isolamento e neanche lo noteresti

per esempio nel mio caso in questione l'unica cosa connessa alla terra era la ventola aspiratrice, terra che peraltro ho aggiunto io perchè originariamente assente, cio' non toglie che comunque è bene che tutti i morsetti siano ben assicurati ai cavi...

io arrivo fino ai 16 come morsetti: di solito a casa è difficile andare oltre, e comunque meglio faticare a inserirli che lasciare ampi spazi nelle asole

un'altra cosa molto importante che ho notato per i morsetti a vite è il momento torcente ovvero far si che ogni cavo non si inserisca ortogonalmente al piano dell'asola ma faccia una rotazione a spirale il più possibile per aumentare la probabilità che la vite di serraggio incontri nel suo percorso la superficie di tutti i cavi o direttamente o indirettamente

ma a mio avviso la tecnologia dovrebbe migliorare da questo punto di vista: si dovrebbe cominciare a pensare a scatole con morsettiere equipotenziali ottimizzate per ingombro e dimensioni in modo da facilitare le connessioni e i successivi interventi di manutenzione e ampliamento

con i cappellotti se devi aggiungere un filo devi sfar giù tutto e rifarlo e se lo devi togliere devi tagliare e lasciare il filo flottante a penzoloni col rischi di corti non voluti..

Modificato: da fraandco
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Maurizio Colombi

la fase è la più importante perchè negli impianti monofase sono queli che si scaldano di più, anzi probabilmente i soli:

E per quale motivo?

Forse nella fase ci passa più "corrente" ?

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tutte le volte che ho aperto una presa vecchia o sfatta c'era sempre un polo più bruciacchiato degli altri: sempre la fase

perchè nei magnetotermici a un polo si protegge solo la fase ?

comunque stiamo parlando di accademia: i morsetti andrebbero serrati bene tutti

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Per dire questa foto è mia; http://s8.postimg.org/ifq37b3l1/20130922_195643.jpg

In alto cavi da 4 mm, a destra partono per una sola 503 cavi da 2,5 e sotto ripartono altri cavi da 4 mm. Si tratta dell'alimentazione di una cucina per cui sono voluto andare sul sicuro.

Qui http://s27.postimg.org/q3g6ywf8z/20131117_202429.jpg (l'immagine non so perchè me la da dritta, in realtà la foto e la scatola sono in orizzontale) abbiamo in alto a destra 3 cavi da 4 mm che vanno nei morsetti e partono cavi da 2,5 e sempre da 4, sostanzialmente come la linea cucina, dietro una linea da 2,5 mm per alimentare delle "scemenze" :D

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Uh che bello vedere l'ordine e i colori brillanti dei cavi :smile: direi molto recente questo lavoro :smile:

perchè nei magnetotermici a un polo si protegge solo la fase ?

Perchè laddove vengono utilizzati solitamente il neutro è passante....no? In Germania usano il neutro per il differenziale generale e poi sono soliti mettere una sfilza di unipolari.

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ma chemmenefrega della germania...

oh ma nella situazione che hai tu non ci sono problemi: ci sono pochissimi fili tutti nuovi e tantissimo spazio: i serraggi si fanno con una mano sola

bene l'idea di mettere 4mm nella filare della cucina e poi procedere con le singole linee 2.5: pochi lo fanno (il rame costa 7 euro al metro allo spaccio, sigh...)

la prossima volta che vado in missione posto una foto della situazione della derivazione a cui mettero' (ancora) mano: fino alla prox settimana non posso

li addirittura penso con pochi margini di sbaglio abbiano usato per portare la linea su un piano intero una dorsale principale da 2.5mmq luci e prese: poi postero' le foto

ah piccola nota: io sarei stato un pelino più abbondante con la lunghezza dei fili nelle derivazioni: a titolo precauzionale puo' sempre venir buono

di solito vedo sempre far fare almeno mezzo giro intorno alla scatola

Modificato: da fraandco
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Hai no ragione, PERFETTAMENTE ragione riguardo l'ultima riga che hai scritto, mi sono veramente pentito a fine lavoro quando a freddo ho chiuso la scatola; un pelino più lunghi potevo lasciarli i cavi, è vero pure che provando dal corrugato di arrivo (quello in alto da 25) a tirarli escono abbastanza (dietro infatti c'è un controsoffitto per cui il corrugato è "sospeso") tanto è vero che nella seconda foto che risale a qualche mese dopo la prima, mi sono tenuto più lungo ;)

Tra l'altro tu affermi "la fase è più importante"...Nell'impianto in foto c'è in fornitura una 220 trifase per cui neutro o fase poco cambia se non qualche V in più sulla fase.. :P :P

Riguardo il fatto della "dorsale da 2.5 mm" forse in questo caso è veramente sottodimensionato ma in generale tutto dipende a quanto ammonta la fornitura totale . Sui classici 3 Kw potrei al limite (io non lo farei mai comunque :D ) dire che vanno bene ma non hai possibilità eventuali di "upgrade" futuri riguardo la fornitura. Tieni presente che le cordine da 2.5 oltre i 2.800 W (e sono veramente molto su un unica tratta per di più con i 3 Kw) secondo me cominciano a "soffrire" non so neanche se le norme CEI riportano proprio questo limite che ho io

Modificato: da Valerio5000
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Riguardo gli interruttori 1P+N:

nella protezione contro le sovracorrenti sia da cortocircuito che da sovraccarico qualora il conduttore di neutro abbia la stessa sezione de conduttori di fase,le protezioni possono essere previste solo su quest'ultimi ,e nei circuiti monofase la sezione del neutro è sempre uguale a quella di fase .

Mi riesce alquanto difficile vedere il nesso logico nella diversità di comportamento di connessione tra poli di fase e neutro in circuiti monofase come riferito da fraandco.

Tornando all'argomento della discussione concordo pienamente con il metodo suggerito da Maurizio Colombi con l'aggiunta di una stretta di pinza nei casi opportuni,poi invece di avere una miriade di conduttori in un unico morsetto,è meglio utilizzare un morsetto multiplo.

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no, i 2.5 sui quali mi riservo di guardare, si riferiscono alla dorsale del solo piano superiore, piano in cui tuttavia vi sono 5 stanze di cui 2 bagni più un pianerottolo cio non toglie che vi siano un certo numero di prese e luci: 11 scatole prese, 8 lampade di cui: 2 specchiere, una deviazione e una invertizione (inutile), un cicalino 12V e in aggiunta c'e' la vasca idromassaggio i cui cavi di connessione sono un mistero

è vero che l'impianto è attualmente a 3.3kw ma avere una portante 2.5 per tutto facilmente ti porta ad avere scompensi visibili quando si collegano carichi importanti alle prese tipo abbassamenti di luci etc che alla fine no fanno troppo bene alla vita delle lampadine

infatti stavo pensando di dividerli approfittando della cosa per fare 31:

lasciare la dorsale esistente 2.5 per le sole luci con cavi 1.5 separati dalle prese (includerei nelle luci anche le prese abat-jour della camera padronale che tanto non saranno mai altro che luci) e poi mandare su una portante 4mm per le prese e cosi' fare 3 e 3 morsetti più piccoli: penso sia la cosa migliore, in futuro ci venisse il posto, si potrebbe già sezionare al quadro

come detto non c'e' nessuna diversità di comportamento nel caso in questione, solamente una questione di temperatura

Modificato: da fraandco
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Perchè laddove vengono utilizzati solitamente il neutro è passante....no? In Germania usano il neutro per il differenziale generale e poi sono soliti mettere una sfilza di unipolari.

In francia ed in inghilterra pure, ma hanno sistemi di distribuzione diversi dai nostri (TN per la maggiore), tuttavia anche nel nostro TT proteggere il conduttore attivo è spesso più che sufficiente!

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Per wolfy:il fatto che il neutro non abbia solitamente un potenziale verso terra non significa che esso non debba essere considerato un conduttore attivo a tutti gli effetti come le fasi visto il suo compito sia nei sistemi monofasi che trifasi ,non di meno nei sistemi TT è richiesto il suo sezionamento in ogni caso (sezionamento non protezione).

Questo può generare casi limite in cui ci trova ad un sottodimensionamento o sovradimensionamento del conduttore di neutro nei sistemi trifasi con neutro distribuito.

Avevo notato anche io l'uso inadeguato della guaina spiralata sotto traccia,infilare la sonda in questo modo può risultare alquanto macchinoso,specie in presenza di una curva.

Modificato: da eliop
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Anche io, quando passo terre separate, nelle varie cassette le terre le collego separate, ogneno con la propria linea.

Poi le unisco tutte al nodo di terra.

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il problema è che se vado in negozio con quelle foto mi prendono per alieno come al solito

già è tanto se hanno i morsetti doppi

Anche io, quando passo terre separate, nelle varie cassette le terre le collego separate, ogneno con la propria linea.

Poi le unisco tutte al nodo di terra.

non l'ho capita

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Non ho letto tutti i post, ma posso fare un premessa: I costruttori, per i morsetti a mantello, detta le combinazioni possibili in relazione alle sezione di conduttori da adottare ...spesso mai rispettate.

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