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Censimento Norma Cei 64 - 8 Ed_12 Cap _37


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Carlo Albinoni

C'è un capitolo apposito sulla CEI 64-8 che tutti gli installatori conoscono molto bene, (oltre che innumerevoli guide e testi sull'argomento).

non vanno quindi installati solo perchè richiesti dalle norme

No? :o

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<_< Qua non ci capisco più un emerita

Ma l'installazione degli SPD non è subordinata alla CEI 81-10?

Se dall'analisi del rischio di sovratensione, esiste la necessità di installazione allora vanno montati, se no, non sono obbligato ad intallarli.

O sbaglio?

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Carlo Albinoni

Ma l'installazione degli SPD non è subordinata alla CEI 81-10?

Questa norma ti dice se vanno installati in relazione al rischio di fulminazione. Ma si possono installare a prescindere per altri motivi.

Come vanno installati, in particolare il corretto coordinamento con gli altri dispositivi, è nella sezione 534 della CEI 64-8.

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continuo a non capire l'ostinazione di qualcuno nel ritenere gli SPD inutili se non controproducenti.

tra l'altro le case forniscono tutta la documentazione per l'ottimale installazione degli apparecchi.

x time: laddove si ritiene che a valle degli SPD in clase 2 possono esserci problemi (x lunghezza linee o altro esistono tutte le soluzioni del caso , ricorrendo ad altri in classe 2 o installando quelli in classe 3. poi esistono filtri di rete allo scopo ecc,

x time: rigurdo i tuoi discorsi relativi ad onde riflesse , ecc , non e' che hai letto qualche testo relativo agli impianti in media tensione?

comunque anche li' il problema viene risolto con scaricatori nei diversi punti.in bt la cosa non ha molto peso sul risultato finale.

Modificato: da ivano65
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In effetti è ormai vantaggioso installare SPD nelle nuove installazioni o negli adeguamenti/ristrutturazioni di impianti elettrici, al di là della valutazione derivante dalle CEI 81.

A fronte di un bassissimo costo, i vantaggi degli SPD sono decisamente alti.

Naturalmente vanno ben selezionati (scelti cioè opportunamente, magari dialogando con il fornitore, visto che ci sono SPD ed SPD), protetti (mediante fusibili o MT) e soprattutto installati (entra-esci + minima distanza dei cavi di collegamento tra PE-SPD-BARRA EQUIPOTENZIALE).

Io, oramai, li sto considerando sempre nei vari progetti.

saluti

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Microchip1967

Oltre al fatto che ti salvano il fondoschiena nel caso (non improbabile) dell'interruzione del neutro a monte del contatore enel (già capitato, in occasione di un'incidente automobilistico che ha provocato in un'intero quartiere dei bei danni....)

Se poi hai a che fare con impianti elettronici (domotica, centraline di gestione particolari, pc) sono sempre soldi ben spesi

Modificato: da Microchip1967
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remo williams

Oltre al fatto che ti salvano il fondoschiena nel caso (non improbabile) dell'interruzione del neutro a monte del contatore enel (già capitato, in occasione di un'incidente automobilistico che ha provocato in un'intero quartiere dei bei danni....)

Sinceramente,pensavo non avessero nessuna valenza pratica nell interruzione del neutro.

Sapevo,anzi,della probabilità elevata di incendio dell spd.

Anche se,personalmente non mi è mai capitato....

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Carlo Albinoni

continuo a non capire l'ostinazione di qualcuno nel ritenere gli SPD inutili se non controproducenti.

Tipico degli elettricisti italiani che spesso non hanno mai installato un spd.

Oltre al fatto che ti salvano il fondoschiena nel caso (non improbabile) dell'interruzione del neutro a monte del contatore enel

E no! Assolutamente. Gli SPD proteggono dalle sovratensioni di tipo impulsivo, come quelle di origine atmosferica o da manovra sulla rete.

Nel caso di sovratensioni alla frequenza di rete, quali quelle originate dall'interruzione del neutro, non solo gli SPD non proteggono ma essi stessi vanno protetti se la sovratensione supera il valore UT, massima tensione rms o cc che l'SPD può sopportare per un tempo specificato.

Per la protezione contro questo tipo di sovratensioni è necessario utilizzare i dispositivi POP, conformi alla norma EN 50550.

Del resto c'è una ben evidente ragione fisica. L'SPD protegge dalle sovratensioni diventando conduttivo. Chiaro che l'energia va dissipata in calore, quindi lo può fare per un periodo limitato. Da una sovratensione permanente non ci si può protetteggere se non mediante interruzione dell'alimentazione.

Sapevo,anzi,della probabilità elevata di incendio dell spd.

Infatti.

Modificato: da Carlo Albinoni
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Gli Spd proteggon o dalle sovratenswioni impulsive da scarica atmsferica dettate da impulsi che vanno dai 10microS ai 350 microS ed impulsi residui con l'ordine di tempo dagli 8 microS ai 200 microS massimo...siano esse di origine diretta o indiretta, con tensione di innesco uguale o superiore a 1,5kV.

Le manovre sulla rete, potrebbero avere tensioni inferiori e tempi di burts dell'impulso indesiderato, molto maggiori....

Per questo ...meglio gli UPS, quelli veri, a rettifica dell'onda sinusoidale integrale, e non i cinesini...

Gli utilizzaotri a 230VAC, hanno una tenuta assicurata fin o a 250VAC, e nella maggior parte die casi, anche le elttroniche possono dettare una resistenza per brevi peack di 1000 volt...ma nell'ordine degli 8 micorsecondi, ed in alcunic asi 6 microS, in pratica vulnerabili ...ma dipende anche dalle caratterisctiche delle parti e dei conponenti elettronici.

Sotto i 1000V, si adotta l'UPS o i rettificatori di rete...

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Maurizio Colombi

Quindi:

assolutamente inutili in caso di mancanza accidentale di neutro,

non assolutamente utili nel 99% delle errate manovre di rete.

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se gli SPD sono collegati DOPO il differenziale in caso di interruzione del neutro potrebbe innescarsi quello tra N e PE facendo intervenire il differenziale.

e' comunque un caso fortuito non certo previsto nel loro impiego.

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purtroppo e' cosi.

nei modelli di una decina d'anni entrambi erano a varistori ed era d'obbligo collegarli dopo il differenziali.

attualmenti col collegamento 1+1 (in monofase ) si collegano preferibilmente a monte del differenziale.

tuttavia se il differenziale e' selettivo si possono collegare anche a valle di esso, anche se non e' certo la soluzione ottimale.

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Carlo Albinoni

sono collegati DOPO il differenziale in caso di interruzione del neutro potrebbe innescarsi quello tra N e PE facendo intervenire il differenziale.

e' comunque un caso fortuito non certo previsto nel loro impiego.

Esatto: un caso fortuito enon garantito perchè nessuno sa quanto drena a terra un SPD sottoposto ad una sovratensione alla frequenza di rete.... nè cosa succede nel frattempo.

Sotto i 1000V, si adotta l'UPS o i rettificatori di rete...

Be', dipende dal contesto.

In zone dove la rete è "sporca" (industrie, cantieri, ecc) e si registrano elevati guasti delle apparecchiature gli SPD hanno un ottimo effetto.

Non vedo molto pratico mettere UPS e rettificatori per ogni utenza domestica o simile. Del resto la CEI 64-8 artt. 443.1 e 534.1 indica gli SPD come mezzi per le protezioni dalle sovratensioni di manovra anche se comunque specifica:

Le sovratensioni di manovra generate all’esterno dell’impianto utilizzatore e trasmesse dalla rete di

alimentazione elettrica sono allo studio. Il controllo delle sovratensioni dovute a manovre non è tuttavia necessario

nella maggior parte dei casi, perché valutazioni statistiche di misure effettuate hanno mostrato che esiste un basso

rischio di sovratensioni di manovra di valore superiore al livello di sovratensione di categoria II.

tuttavia se il differenziale e' selettivo si possono collegare anche a valle di esso

Eventuali interruttori differenziali a monte di SPD devono essere selettivi o comunque non sensibili alle correnti di scarica sino ad almeno 3 kA 8/20 μs (art. 534.2.6). Altrimenti sarebbe una installazione errata, fuori norma.

Modificato: da Carlo Albinoni
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Dubito che una manovra di rete - come ad esempio batteria di condensatori di riafasamento ed altro - possa indurre un treno di sovratensione da 350 microsecondi con almeno 1000 v o almeno 1500 Vp ..tali da attivare gli Spd a spinteromentro/varistore.

Le sovratensioni di manovra, hanno di solito un indice di sovratensione minore, mentre l'SPD tipo II combinato a base dell'impianto è dioneo per le sovratensioni dettate dalla scariche atmsferiche indirette, semmai, gli SPd tipo II a limitazione fine, come i varistori che si adottano nelle parti terminali dell'impianto maggiormente sensibili potrebbero adottale una luimitazione del fenomeno solo parziele.

Gli Spd, sono deposti per le sovratensioni dettate dalle scariche atmosferiche, siano esse dirette o indirette, meglio queste ultime se proprio deve accadere.

Per il resto, bisogna dettare altre contromisure idonee....un guasto sul neutro in trifase con tensione concatenata indotta, non consentirebbe a nessun Psd di intervenire...è ipotizzabile altra protezione...

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remo williams

è ipotizzabile altra protezione...

Lo stesso Carlo,tempo fa,postò il link di un prodotto nato,per una tale applicazione.

Io stesso,chiesi ,a suo tempo,lumi,propio a lui.

Se fossie così cortese da riproporlo...

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Microchip1967

Sarà un caso, ma quando è successo il fattaccio a me è scattato il differenziale selettivo (gli scaricatori sono degli obo V20C) e basta.... ai vicini si sono bruciati televisori, pc, citofoni e quant'altro.....

In ogni caso li collego sempre a valle di un differenziale selettivo (che fa da generale) e l'impianto di allarme annesso segnala l'eventuale mancanza rete al proprietario

Modificato: da Microchip1967
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Carlo Albinoni

Se fossie così cortese da riproporlo...

Si chiamano Power frequency overvoltage protective devices.

La norma di prodotto è la EN 50550.

Cercate in rete e sui cataloghi!

;)

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Domanda... :whistling:

ipotizamo di realizzare al nuovo una ristrutturazione di un'abitazione,

il cliente vorrebbe gestire l'impianto di riscaldamento in domotica, intergrandolo con un l'impianto d'allarme e quest'ultmo anche con la chiusura automatica delle tapparelle (quando esco di casa e inserisco l'allarme chiudo le tapparelle e mando in riduzione il riscaldamento), ora è sufficente che io applichi al resto dell'impianto i parametri per arrivare al livello uno, per quanto riguarda la dotazione di prese, punti luci, ecc o dal punto di vista delle norme, debbo portarli ad una dotazione di livello tre?

Se il lo gestisco per via elettromeccanica?(stesse considerazioni) <_<

grazie per

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Eh...botte piena e moglie ubriaca...credo si possa adottare due sistemi di automazione separati, uno per le tapparelle e l'altro per il controllo termoregolazione, l'unica cosa è capire se una porzione di automazione del genere, può dettare il livello 3.

Non penso che anche solo un modulo controllo automatizzato tapparelle possa dettare il livello III, comunque, se i sistemi sono dissociati rimane l'enigma di come farli comunicare, semmai, potresti dettare un sitema domotico progettato per assolvere solo le due fuzioni che ti interessano: tapparelle e termoregolazione.

In quest'ultimo caso sei vincolato al livelli III e basta.

Calcola che anche solo un modulo di comando a display costa 700K...

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  • 1 month later...
infoelectric

Scusate ma la stiamo parlando della V 3 della 37_08 ? Mi pareva che fosse a tutti oggi ancora derogabile previa liberatoria firmata dal committente.

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Scusate ma la stiamo parlando della V 3 della 37_08 ?

No, della V3 della CEI 64-8. La 37/08 è un D.M. e non una norma CEI.

saluti

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La 37/08 è un D.M. e non una norma CEI.

Bravo...diciamo che chi deve procedere con i lavori, deve prendere in considerazione prima il DM poi la Cei...

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