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Alessandro Cruto


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Salve a tutti

so che perfezionò il filamemto della lampadina appena inventata da Edison grazie ai suoi studi per trasformare il carbone in diamanti, qualcuno ne sa di più?

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  • 5 months later...

Alessandro Cruto (1847 - 1908).

Cruto, che aveva iniziato gli studi universitari senza portarli a termine, era un autodidatta appassionato di chimica e di fisica. Nel 1872 aveva aperto un suo laboratorio a Piossasco, suo paese natale, per dedicarsi dapprima ad esperimenti con il carbonio nel tentativo di fabbricare i diamanti. Era stato indirizzato allo studio delle lampadine a filamento da una celebre serie di conferenze di Ferraris, professore di elettrotecnica a Torino, il quale però, aveva poca fiducia in questo tipo di lampada per il loro scarso rendimento energetico. Con pochi mezzi ma molto ingegno, Cruto si dedicò alle lampadine riuscendo ad ottenere l’appoggio del laboratorio di fisica dell’Università di Torino. Qui nel 1880 riuscì a mettere a punto una valida lampadina a filamento, la cui durata di circa 400 ore era persino superiore a quelle delle lampadine di Edison di quel periodo. Il filamento era costituito da striscioline di carta carbonizzata attorno ad un filo di platino portato all’incandescenza.

Le lampadine di Cruto furono esposte alla fiera di Monaco di Baviera del 1882 e all’esposizione di Torino del 1884 ove ebbero un notevole apprezzamento, non inferiore a quelle di Edison. Nel 1886 impiantò ad Alpignano uno stabilimento per la produzione su scala industriale delle sue lampadine che seguì personalmente sino al 1889 quando si ritirò per tornare alla ricerca. La produzione delle lampadine Cruto proseguì sino al 1927 quando lo stabilimento fallì e fu rilevato dalla olandese Philips, leader della nuova tecnologia al filamento di tungsteno. Cruto e le omonime lampadine furono presto dimenticati. Ad Alpignano esiste un museo dedicato ad Alessandro Cruto e alla storia dell’illuminazione (http://ecomuseo.comune.alpignano.to.it/).


Un altro italiano fu un importante protagonista della storia delle lampadine: l’industriale friulano Arturo Malignani (1865 – 1939), fabbricante di lampadine nonché protagonista dell’elettrificazione di Udine e del Friuli. Egli risolse il problema della produzione del vuoto all’interno del bulbo delle lampadine, necessario per la loro buona durata. Era questo un processo piuttosto lento ed anche rischioso per gli operai perché si utilizzava il mercurio. Il metodo di Malignani prevedeva una pompa tradizionale per eliminare buona parte dei gas dal bulbo: la parte residua dei gas adsorbita dal filamento, più difficile da eliminare, veniva fatta precipitare tramite una combinazione con fosforo iniettato nella lampadina stessa. Il processo veniva eseguito su diverse lampadine contemporaneamente permettendo una notevole riduzione dei costi di produzione e riducendo i rischi per gli operai. Malignani brevettò il suo procedimento nel 1894 e lo vendette alla Edison arricchendosi. Malignani fu anche un noto fotografo e meteorologo.

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Grazie Carlo

avevo solo qualche ricordo delle superiori ma non trovavo la sua. biografia da nessuna parte,

a quei tempi c'era un inventore della lampadina quasi per ogni continente, le ricerche erano fatte in modo indipendente, così spuntava un inventore giapponese per la lampadina a filamento o della lampada a fluorescenza di tesla oppure l'inventore russo dalla radio, naturalmente c'erano anche i furti di idee e la corsa a chi brevetta per primo un invenzione magari neanche sua

Così è accaduto anche per i motori elettrici , per lo scaldabagno ed altre cose di uso quotidiano.

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