Uscita Attiva - Passiva

[frankye71]

Quando abbiamo uno strmento con uscita analogica 4 - 20 mA

con uscita attiva si intende che deve essere collegata ad una schedo AI passiva?

Viceversa se uscita passiva?

Ma lo strumento quando và alimentato a parte?

[ETR]

Le definizioni che girano sono anche 2 file, 4 fili ecc...Penso che abbia a che fare con Siemens...Calcola che solitamente la strumentazione "normale" dispone di ingresso 4:20 mA, chiamiamolo passivo, in cui deve solo ricevere il loop di corrente del trasduttore. Se il trasduttore necessita di alimetazione seprata, la dovrai fornire a parte o tramite l'alimentatore che a volte gli strumenti dispongono per alimentare loop di corrente (sempre a 24 V). Se hai stumenti che neccessitano di tensioni diverse (110, 230, 24 AC), già per la natura stessa della tensione di alimentazione non potranno essere collegati al tuo strumento, ma anche se fossero a 24 V DC, presta ben attenzione perchè hanno necessità al 90% non contemplate dagli alimentatori degli strumenti (per via assorbimenti troppo alti).

Tornando a noi, nel tuo caso specifico, se hai una scheda 2 fili che possa alimentare un trasmettiore 2 fili 4:20, sei limitato, dato che nel caso tu collegassi questa scheda per esempio ad una barriera (EExia), il tutto non funzionerebbe perchè per sua natura la barriera ha una uscita "attiva", per cui cozzerebbe con quella del PLC (esperienza sul campo, il cliente ha fatto tutto lui e ha dovuto cambiare 20 schede...per fortuna che erano ET200S). Invece se prendi schede sempre passive, puoi giocare come vuoi, se devi alimentare qualcosa ti fai il solito loop di corrente con l'alimentatore che al 90% avrai nel tuo quadro, se hai segnali "attivi" li colleghi direttamente alla tua scheda. E' vero che magari ti costa un cablaggio "più complicato" ma non rischi di incorrere in sorprese dellì'ultimo minuto.

Ciao

[taratista]

Buona sera

Concordo con ETR ma solo per la prima parte. Spesso mi sono trovato nella stessa situazione segnali attivi o passivi, ora se prendiamo per esempio un PT ( trasmettitore di pressione) o TT ( trasm. di temperatura ) sono passivi. La scheda che userai deve essere attiva, cioè deve dare il 24 vdc, in alcuni casi, i tras. di portata sono attivi cioè con una alimentazione di 24 dc o 110 ac ecc. sono loro a trasmettere il segnale 4\20 ma. In quest caso li devi abbinare ad una scheda passiva dove la sua funzione è quella di ricevere un segnale coma se fosse un tester "misura".

Nel caso ti trovassi in una zona classificata, evitando quale, le cose cambiano ma di poco.

La barriera sarà lei ad alimentare il tuo PT, TT ecc MA potrai utilizzare anche schede attive o passive o addirittura puoi unire due segnali attivi di due PLC diversi!!! devi fare solo ATTENZIONE al tipo di barriera che scegli.

Ciao buon lavoro..........................

[ETR]

Solo una precisazione senza andare troppo fuori tema...il mio suggerimento è semplicemente quello di prendere sempre schede passive in quanto a parte un piccolo cablaggio, non ti limitano tra segnale attivo o passivo, quindi sei libero da configurazioni, impostazioni hardware e quant'altro. Per il discorso barriere non ci siamo capiti...il mio era un sempio riguardante lato barriera/PLC, chiamiamola zona sicura, non parlavo del trasmettitore. In questo caso specifico l'incompresione tra due uffici del cliente ha portato all'errore di acquisto di moduli attivi da collegare alla barriera. Ciò non sarebeb successo se avessero standardizzato tutti i moduli in tipo passivo. Cosi facendo invece il cliente finale aveva dei moduli attivi per la zona sicura (senza barriera) e dei moduli passivi per l'interfacciamento con le barriere. Morale gran casino...

Comunque ognumo è libero di seguire le sue preferenze di progettazione...saluti

[taratista]

Buona sera

1) La domanda era

Quando abbiamo uno strmento con uscita analogica 4 - 20 mA

con uscita attiva si intende che deve essere collegata ad una schedo AI passiva

La risposta più logica è Si', la scheda deve misurare un segnale che gli è trasmesso dal sensore.

Entriamo nello specifico,personalmente rispondo NI, mi spiego. Se si ritiene opportuno cambiare la scheda per vari motivi

lo si fa e basta, ma in caso contrario si prende una barriera,particolare, anche non atex, e lo si collega ugualmente senza

nessun problema. Si garantisce in ogni caso un ottimo funzionamento senza nessun problema elettrico o di misura.

2)

Ma lo strumento quando và alimentato a parte?

Che io sappia se il sensore è attivo, sarebbe lui quello che "spara fuori il segnale" PER FORZA deve essere alimentato,

anche se fossero batterie, altrimenti non vedo come possa generare il segnale.

Per il discorso barriere non ci siamo capiti...il mio era un sempio riguardante lato barriera/PLC, chiamiamola zona sicura, non parlavo del trasmettitore. In questo caso specifico l'incompresione tra due uffici del cliente ha portato all'errore di acquisto di moduli attivi da collegare alla barriera.

Se non ho capito male, l' incomprensione è accaduta ma se il numero di segnali/schede non erano esagerati si poteva

evitare di sostituirle. L'ET200 di siemens, per le analogiche quando abbiamo problemi di segnali il programmatore

agisce sulla scheda e a coppie di due ingressi diventano attivi o passivi. Se hai solo AI attivi e non puoi fare diversamente volendo potresti evitare di cambiarle.

Comunque ognumo è libero di seguire le sue preferenze di progettazione

E sono pienamente d’accordo con tè, attenzione, io sono utente finale quando si ha un sistema di N°.. PLC con 1000 AI il doppio di DI

sei tenuto/obbligato avere un metodo non puoi agire a caso. In alcuni casi i danni sono gravi. Non fraintendermi non è una morale.

Ciao buona notte