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rematto

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Così a naso senza fare calcoli balza all'occhio che rematto con un trafo di 2500 kVA e 60 metri di linea dice di adottare 13 corde da 240 per fase , mentre bypass con un trafo

di 800 kVA ed una distanza di 15 metri ha utilizzato 12 corde sempre da 240 per fase,è sottodimensionato uno o esagerato l'altro?'

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In effetti mi piacerebbe sapere le considerazioni oggettive che ha considerato il progettista per decidere una sezione a prima vista esagerata...

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Come ho detto, non bisogna concedere che il commitente governi il progettista nelle scelte di campo, e questo caso mi pare rientrare nella casistica.

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Sei però,d accordo con me che,posare delle barre rigide di,5,10,15 o,100 metri,comporta problemi logistici,a volte non di poco conto.

Se l eventuale cavidotto,non è completamente in rettilineo,avresti notevoli problemi nel passaggio delle barre.

Poi,tutto è più o meno fattibile....

Aggiungo,fatte salve le differenze di sezione,tra rame e alluminio,preferisco quest ultimo.Più leggero,malleabile e flessibile.

Pensi che 13 corde da 240mm2 parallele per Fase siano minoritarie come difficoltà di posa..

Io di certo, come progettista prendevo in esame e proponevo solo la soluzione che ho posato sopra.

Prova ad immaginare che cavedio viene fuori con i cavi, prova ad immaginare che poi qualcosa non è stato progettato con perizia..per il progettista son dolori.

La linea in barre può e deve essere aerea...prova solo ad immaginare 13 corde da 240mm2 cablate ai codoli del trafo.

Ora, io non conosco il caso pratico - non so di cosa si tratta - ma penso che il committente vuole il trafo al di fuori di una certa area..ed il Power Center entro la struttura anche se a 60 metri.

Ora - prova ad usare uno dei miei software per vedere che sezione scappa fuori...faccio sapere.

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Se commissioni la Zucchini ..l'ufficio tecnico propone già la soluzione di blindo idonea, sezione e adattatori.

I cavi, col tempo - possono dettare fessurazione e hanno un indice d'incendio maggiore delle linee in blindo se si tratta anche di ambiente MARCIO.

Di solito, anche nelle installazioni come i centri commerciali, le cabine con i trafo sono nelle immediate pertinenze dell'area utile..e frazionate per utenze, così si evitano i problemi di cui sopra..

Non ho un software adatto alla simulaizone di cui sopra,..cerco tra le mie cose per vedere se ne trovo uno...

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del_user_155042

è sottodimensionato uno o esagerato l'altro?'

Era esagerato 3x(12x240) + 1x(3x240) + 1G240.

Si trattava di una fabbrica con tanti azionamenti motori e fotovoltaico sul tetto ma era comunque esagerato.

Il progetista è stato chiamato per conferma , ,,avendo come risposta : fate come da schema .

Quatro sbobinatori e tante bestemie .

Modificato: da bypass
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remo williams

Elettrplc.

Stai paragonando un sistema di trasmissione rigido,con uno flessibile.

Va da se,che sono subordinati entrambi,alle difficolta di posa.

Un sistema rigido,deve esserr ponderato in fase di vostruzione edile dei cavedi.

Penso che questo,sia pacifico.

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Del_user_127832

Questa foto si trova sul web, io non ho mai visto un installazione simile, ma credo che il problema di collegamento di 12 o 14 corde per polo ai codoli (può esservene più di uno per fase) di un trasformatore da 2,5 MW, sia in realtà molto marginale.

Copia%20di%20HPIM0756.JPG

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Bella foto...mi sono sempre chiesto se esistono delle passerelle verticali per i cavi e se proprio si devono fissare a fascette...?

Quando si posano tutti i cavi in quel modo, dal cablaggio ai vertici dei codoli bisognerebbe rispettare la configurazione dettata dalle norme..comuque ..la teknomega azienda nostrana è preposta per i cablaggi di ogni genere...

Capisco che molte aziende del settore a volte preferiscono i cavi per favorire la flessibilitò di posa senza avere un set metrico dettato da una blindo progettata per la posa in essere.

Bella foto.

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Del_user_127832
Quando si posano tutti i cavi in quel modo, dal cablaggio ai vertici dei codoli bisognerebbe rispettare la configurazione dettata dalle norme

Cos' ha quel cablaggio che va contro "le norme" (quali poi? e quale/i punto/i?) Quale configurazione non è stata rispettata?

Modificato: da Attilio Fiocco
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Non sono più un "maestro" in questo settore, ma, guardando la foto,in #34, e per quel che posso capire, sarei più preoccupato per il tipo di serratura che ha la porta della cella e del fatto di non vedere un micro di qualche tipo che agisca su un interruttore automatico. Guardando infatti attraverso la porta socchiusa, sembra che la cella sia posata all'aperto.

Per il resto, quantità di cavi, ecc, la foto non ci dice nulla, secondo me, di utile per poter fare delle critiche. L'uso delle fascette può sembrare ridicolo, ma in caso di corto circuito è preferibile vedere saltare delle fascette e sapere che le fruste son libere di danzare piuttosto che sventrare la cella. (Mia personale opinione).

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Maurizio Colombi

Ciao mubeta, non è vero che

Non sono più un "maestro" in questo settore

da quello che scrivi......lo sei ancora, come lo è il caro Attila.......

Da quanto capisco, fai parte anche tu, di quei pochi che riescono a "metterci le mani", di coloro che possono realizzare qualcosa "sul campo" e che non aspettano che sia la ditta tal dei tali a proporre una soluzione adatta allo scopo !

Al giorno d'oggi pare che se non esiste la soluzione pronta e su misura, non si possa fare nulla! :toobad:

Forse eravamo molto pionieristici noi..... :senzasperanza:

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  • 2254 messaggi

Inviato Ieri, 19:41

Quote

Cos' ha quel cablaggio che va contro "le norme" (quali poi? e quale/i punto/i?) Quale configurazione non è stata rispettata?

Il costruttore della cabina si assume le responsabilità di progetto, installazione e collaudo, acneh al di sopra delle indicazioni normative in merito.

Personalmente, penso che se c'e' in commercio un sistema di ancoraggio dei cavi ed accessori utili - sia sempre il caso di adottarli, affidarsi alle fascette mi pare un luogo comune del tipo: meno sbattimento, meno spesa.

Per quanto riguarda le blindo, hanno certamente caratteristiche intrinseche maggioritarie rispetto al cavo, fatto salvo la preticità del cavo flessibile in certi casi.

Questo è il mio pensiero..è stata una bella chiaccerata ..come sappiamo, chi lavora deve sempre fare anche i conti con chi commissiona il lavoro.

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del_user_155042

Prima che si rompono tutte quelle fascette è arrivata l'ora di cambiare il trasformatore .Questo è veramente un bel lavoro ,

Solo una cosa manca (per quanto si può vedere dalla foto) : un poco di scorta cavo MT.

Per il micro ,, sicuramente uno che fa un lavoro cosi bello , avrà messo anche il micro sulla porta per aprire MT .

Ma può essere anche una rete (che nella foto magari non è ancora montata) chiusa con lucchetto e la chiave anellata in sezionatore di terra MT (terre chiuse chiave libera).

Modificato: da bypass
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  • 2 weeks later...

Siamo in un paese extra cee dove o si fa così oppure lavora qualcun'altro

Non penso che tu ti debba preoccupare troppo di ciò che dicono le norme CEI

comunque sulla foto "personalmente" il collegamento MT non è che mi entusiasmi molto (sono un pochino pignolo)

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Condivido a pieno l'idea di usare la blindo ove possibile su impianti con elevate correnti, comunque credo che negli impianti BT esista una sorta di tabù del 240mm ovvero, la tendenza ad usare un numero elevato di corde da 240mm piuttosto che usare sezioni maggiori (300-400-500-630).

A volte se ci sedessimo al tavolo per fare due conti scopriremmo che questa soluzione in certi casi risulta essere poco conveniente in termini economici, + cavi significa + tubi (più opere e materiali edili) + materiale (caporcorda, collari ecc.) + tempo nella posa e nel collegamento, quadri elettrici e cabine + grossi per poter gestire un numero elevato di cavi, inoltre in caso di guasto (classico esempio del topo che mangia la guaina e l'isolante), un conto è testare 4 cavi un'altro è testarne 14! (con il conseguente smonta e rimonta).

È vero che sezioni over 240 molto spesso sono da ordinare direttamente al produttore poichè sono poco commercializzate, idem per capocorda, matrici e pinze oleodinamiche.

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E' verissimo...nella realtà pratica, il 240mm2 è il limite psicologico.

Se prendiamo un cavo da 400mm2 la trazione alla curvatura ed il peso, aiutano i codoli del trafo a cedere, soprattutto a seguito di correnti di cc.

Le blindo, e le barre a canalina, a catalogo tecnico promuovono maggiori prestazioni in termini di Icc a parità di sezione nominale paragonata a quella dei cavi, e anche una maggiore economicità a confronto con i conduttori paralleli, senza scontare le curve ad angolo possibili con le barre.

Pensa ad un corto, con i cavi posati a fasci con le fascette - come fanno molti - sui codoli del trafo.

E' una questione anche di cultura progettuale.

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