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PLC Forum


Tubo Fluorescente T5 E Reattore Elettronico


FAROM

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Ho letto un bel po' nella speranza di "illuminarmi" ma non ce l'ho fatta, anzi, ne so meno di prima. :D
C'è chi dice: il reattore elettronico deve essere della stessa potenza del tubo o superiore di un paio di watt, non di più. Un tubo di 24 watt non si può far funzionare con un reattore elettronico da 39 watt altrimenti il tubo si brucia molto facilmente perché da troppa corrente, insomma, ha vita breve.
C'è chi dice che, può funzionare tranquillamente perché il reattore elettronico si autoregola e quindi non succede niente.
Al contrario, se si collega un tubo di 24 watt a un reattore elettronico di 23 watt (appena un watt in meno) non funziona bene perché anche un solo watt fa la differenza.....e via di questo passo.
Dove sta la verità? Grazie a chi potrà/vorrà fare un po' di chiarezza, ciao a tutti. ;-)

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  • 2 months later...

Spero di avere migliore fortuna su quest'altro mio dubbio. ;-)
Sto alimentando un tubo fluorescente T5 utilizzando senza problemi un ballast elettronico da 25 watt recuperato da una lampada a risparmio energetico (visti i costi proibitivi di un trasformatore elettronico). La mia domanda è: qual è la distanza massima utilizzabile tra ballast elettronico e tubo? È indispensabile fare dei collegamenti i più corti possibili, oppure è possibile allontanarsi dal tubo di circa 70 cm senza creare perdite o altri inconvenienti? Grazie a chi potrà essermi d'aiuto.

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Se la discussione viene letta da chi sa, vuole e può rispondere, avrai risposte, altrimenti .......porta pazienza. I solleciti, tuttalpiù, servono a far chiudere la discussione.

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Farom , io ho sostituito un reattore elettronico per lampade T5 , era philips ed ho trovato osram , mi ha "salvato" il loro sito , da consultare con pazienza, ci sono i PDF con le caratteristiche tecniche

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Allora, cerco di risponderti:

- un reattore classico deve avere la stessa potenza del tubo, un reattore elettronico dipende; io ho visto produttori che dichiarano che alcuni particolari modelli possono alimentare tubi da tot a tot watt (es: da 40 a 65W), ma dato che ogni produttore è libero di progettare i suoi dispositivi come lo ritiene opportuno, l'unica via è leggere ciò che è stampato sul corpo del reattore che hai intenzione di comprare, o leggerti il suo datasheet.

- Questione reattori di "recupero": non ho esperienze dirette perché non ho mai provato di persona, comunque non userei cavi da 70 cm, decisamente. Fai i collegamenti più corti possibili, e nel caso, allunga i fili del 220.

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Luigi, Darlington, grazie per l'aiuto, mi sa che abbandonerò l'idea dei ballast di recupero anche se funzionano egregiamente, monterò quelli già belli pronti e cablati, questi ballast verrebbero posizionati in un ambiente dove c'è un tasso di umidità elevato che si aggira 50-60% e non so come andrebbe a finire (sperando sempre che, quelli "regolari" lavorino senza problemi) con un tasso di umidità simile. Grazie ancora. ;-)

@Livio
Il mio "tutti al mare" non interpretarlo come un sollecito, il mio post iniziale risale al 21 Maggio, il mio timore era che essendo andato troppo giù passasse inosservato e fosse andato a finire nel dimenticatoio, non mi mi pare d'aver avuto fretta, ovviamente non pensavo di infrangere qualche regola, scusami, ciao. ;-)

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