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Corrente Di Guasto Verso Terra Linea Mt


fabio280385

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salve a tutti volevo sapere se la formula è valida anche per calcolare la corrente di guasto verso terra in una linea mt con N compensato.

Ig=√3*U*L*Co*ὼ

U= 15KV

L= Lunghezza linea

Co= capacità del cavo fornita dal distributore

ὼ=2πf

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se il neutro e' compensato la<corrente di guasto e' fissato ad un valore fornito dall'ente distributore.

in teoria se la compensazione fosse perfetta avremo Ig=0

tener presente anche della resistenza in parallelo alla bobina di compensazione che fissa la corrente di guasto ad un valore ben definito, e vtieni bpresente che detta corrente e' in fase con la tensione , in modo da far intervenire in modo sicuro le protezioni di tipo wattmetrico.

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del_user_155042

corrente di guasto e' fissato ad un valore fornito dall'ente distributore

Ha raggione ivano per qunto riguarda la corrente di guasto nel punto di consegna , tale valore viene dettato dal distributore .

A te resta occuparti della selettività , per questo devi calcolare il contributto capacitivo della estensione della tua linea ,e se non vado errato , se superi 80 % di quella del distributore sulla regolazione del 51N ,allora serve anche il direzionale di terra 67N.

capacità del cavo fornita dal distributore

Non capisco,, dal disributore dovresti avere la corrente di guasto monofase a terra nel punto di consegna .

Comunque io conosco un altra:

I=0,2*L*Un

Lunghezza in Km

Tensione in kV

Modificato: da bypass
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ciao a tutti , vi ringrazio per aver risposto, vi spiego io devo calcolare le correnti di guasto verso terra per le cabine successive a quella di consegna . al punto di consegna

l enel mi dice che la corrente verso terra è 40A t>10 s.

io ho altre 5 cabine in serie , ho letto un libro molto bello consigliato da alcuni tecnici che si chiama CABINE MT/BT della TNE guide blu .

La formula che mi avete scritto lui me la consiglia x neutro isolato , vedendo che x neutro compensato non mi da niente io ho pensato di calcolarmi

la corrente in questo modo usando la formula anche da voi consigliata Ig=0,003*L1+0,2*L2*U che il libro consiglia al posto di 0,2 di inserire la capacità del cavo scritta dal produttore e sommarla in parallelo alla corrente al punto di consegna .

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per quanto riguarda il 67N , quello lo spiega benissimo , oltre a quello che avete scritto la protezione si usa x le linee lunghe oltre i 500 metri

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del_user_155042

Ig=0,003*L1+0,2*L2*U

Forse piu corretta dovrebbe essere cosi : Ig = (0,003*L1 + 0,2*L2)* U

Per L1 linea aerea in Km

Per L2 linea in cavo in Km

Semplificando nel tuo caso , L1 =0 , diventa Ig = 02*L2 * U

La stessa che ti ho scritto nel post #3 , e ti confermo che è per neutro compensato.

Tieni in considerazione che queste sono formule semplificate e ti dano dei risultati approssimativi.

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si scusa mi sono dimenticato le parentesi non mi sono accorto , infatti quella furmula che vi ho scritto all inizio dovrebbe essere più precisa, da come ho letto nei forum , poi non essendo esperto in progettazione mi affido a quello che mi dite.

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volevo chiederti un altra informazione per quanto riguarda la taratura del relè di massima corrente , se devo alimentare una cabina in serie a quell di consegna la taratura della I>> è >>> dell interruttore della linea che alimenta la seconda cabina deve tener conto anche alla corrente d inserzione del trasformatore

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del_user_155042

verso terra è 40A t>10 s

non 0,10 sec ..?? :o

, se devo alimentare una cabina in serie a quell di consegna la taratura della I>> è >>> dell interruttore della linea che alimenta la seconda cabina deve tener conto anche alla corrente d inserzione del trasformatore

certo che sì ,ma attenzione ,le soglie e i tempi del 51 e 50 vengono prescritte dal distributtore ,tu devi sottrare il tempo totale di apertura del interruttore,e immettere il valore risultante nel PG.

Qualunque sia la corrente di inserzione del trasfomatore tu non puoi aumentare i parametri oltre quelli prescritti dal distributore.Perccio sono cose da valutare prima, in fase di progettazione .Se trattasi di alcuni trafo e la somma delle correnti di inserzione supera quella del distributore, allora basta creare un riarmo automatico sequenziale delle cabine.

Normalmente le correnti di inserzione dei trafo variano sia per tipologia trafo e ovviamente per corrente nominale.Sono dati da chiedere al costruttore.

Modificato: da bypass
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ciao il tempo è 10 s , lo dice anche il libro ,mi hai fatto venire il dubbio ma ho verificato ed è cosi .

per quanto riguardo i tempi ho visto degli esempi ,

I>> tempo di interruzione dell interruttore 70ms +ritardo intenzionale

I>>> tempo di interruzione dell interruttore 70ms + tempo intervento relè I>> 50ms tot. 120ms

questi sono valori che utilizza il libro nell esercizio per una singola cabina con un trasformatore .

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ok per la somma delle correnti di inserzione dei trasformatori , logicamente al valore della I>> che ed è 250A t 0.5s

e x la I>>> calcoli la Icc3f = Uo/Zt della linea ???

ti faccio queste domande perchè il libro non fa esempi con piu cabine e quindi non capisco in base a cosa devo tarare le due I>> E I>>> , degli interruttori che alimentano la linea della cabina successiva , visto che x una cabina singola il libro mi da queste formule

IK= 100*Ir/Ucc corrente di corto circuito trifase al secondario

I'K=IK/m m= 15KV/400V = 37,5 corrente di corto circuito trifase riportato al primario

I'K2min= 0,47*(IK/m) se le protezioni sono su due fasi ( i TA )

oppure 0,55 con i TA su le tre fasi

Itr51>0,7*Ioi questo per il calcolo della I>>

(I>>>) > 1,3*I'K

QUINDI

I>> deve essere maggiore della corrente di inserzione del trafo ma piu piccola di I'K2min e logicamente minore di quella del distributore

I>>> deve essere maggiore della corrente di inserzione e di 1,3 *I'K e minore di quella del distributore .

i tempi gli ho scritti prima .

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del_user_155042
I>>> calcoli la Icc3f = Uo/Zt della linea ???

Per il 50 hai il valore di massima corrente nel regolamento di esercizio ,comunicato dal distributore , normalmente se ti da I>>> 650A ,questo è imediato. il tempo di apertura è solo quello dei dispositivi , nessun ritardo intenzionale.Per fare ,per quanto si può , selettivita ,si deve aprire prima che venga ragiunta questa soglia.

Sicomme il discorso si è spostato dal 51N al 51 e 50 , meglio che

attendi che un altro utente con piu esperienza ,ti dia delle risposte piu chiare per il tuo problemma della selettività . ;)

verso terra è 40A t>10 s

comunque il tempo della I>> per il 51N mi sembra incomprenssibile : t>10s

Modificato: da bypass
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comunque il tempo della I>> per il 51N mi sembra incomprensibile : t>10s

innanzitutto le cabine sono a valle con distribuzione in cascata entra-esci in mt o a stella o altra inserzione?

(ci vorrebbe sempre un minimo di schema)

il termine "in serie" non fa capire la situazione"

se ricordo bene, (forse) il distributore da il valore di tempo massimo di permanenza con fase a terra a neutro compensato e non il tempo di apertura dei relè a valle.

a questi ci deve pensare l'utente a valle eliminando il guasto prima dei 10"

in genere la corrente di inserzione dei trafo è dell'ordine dei due tre periodi, molto più veloce di una apertura I>>> che comunque dovrebbe essere sui 100-120 msec. come dice il libro.

più trafo contemporaneamente dovrebbero rappresentare eventualmente un problema per l'interruttore generale di linea del distributore e non dell'interruttore del singolo trafo.

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ciao a tutti 40A e t>10s è un dato enel, non il tempo del 51N

Le cabine sono in cascata e sono 5.

i tempi che vi ho inserito io sono del 50 e del 51 il 51N non l ho neanche citato .

nel libro x il 51N mi dice questo : Io> 2A 450ms Io>> 1,4* Ig ( corrente di guasto verso terra ) 170ms

in caso la corrente superi l 80% della soglia serve il 67N .....

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Ciao Fabio,

allora tieni presente che la corrente di guasto verso terra di 40A che ti fornisce il distributore è uguale per tutti gli utenti attestati alla stessa semisbarra di cabina primaria;

quindi non impazzire a fare dei calcoli inutili perchè i 40A li avrai sia nella cabina di consegna che nella più lontana.

dovrai tarare la protezione generale secondo la scheda di taratura che ti fornisce l'ente distributore poi se vuoi fare una selettività nelle cabine successive la dovrai fare di tipo cronometrico.

Se ci spieghi come sono collegate tra di loro le cabine come ti ha chiestoa anche Adelino Rossi possiamo darti qualche indicazione più precisa.

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La corrente di guasto di guasto a terra (40ampere con tempo di intervento 10 secondi) serve solo per coordinare il proprio impianto di terra con i parametri dei tempi di intervento del distributore , calcolare detta corrente non ha alcun senso per l’utente . è un’idea del tutto bislacca , l’unica cosa di cui si deve preoccupare l’utente (diciamo il suo progettista) è il contributo di corrente capacitiva ad un guasto monofase a terra del proprio impianto per stabilire se le condizioni sono tali da richiedere o meno la protezione direzionale di terra in luogo del semplice 51N. Tale contributo si determina con le lunghezze limite delle linee in cavo in funzione della tensione di esercizio stabilite dalla CEI 0-16 oppure con formula esatta secondo EN 60909, tale calcolo esatto porta a distanze ottenute con il calcolo semplificato. Selettività tra le protezioni delle cabine di tipo cronometrico è possibile in qualche misura solo per il guasto a terra in regime di neutro compensato, visti i 0.45 secondi di intervento richiesti dal distributore, sul cortocircuito è impensabile. L’unica strada da seguire per avere una certa selettività è quella di tipo logico con filo pilota. Avendo protezioni della stessa casa si possono usare ingressi e uscite dedicati allo scopo programmando opportunamente i temporizzatori di ricaduta dei segnali di blocco (i costruttori aiutano in questo con la loro documentazione ) , in questo modo si riesce ad avere selettività perfino sul cortocircuito se si stabilisce un tempo minimo di attivazione della protezione di 0.1 secondi invece dei 50ms classici. Se si utilizzano protezioni di costruttori diversi occorre utilizzare i contatti di start della protezione a valle per inibire tramite l’attivazione di un ingresso digitale di blocco quella a monte, molto meglio avere una medesima famiglia di protezioni dello stesso costruttore ed utilizzare la selettività logica accelerata a filo pilota, cablaggio semplificato e risultati assicurati. Certo bisogna avere una minima idea di questi argomenti e questo purtroppo , con tutto il rispetto, non mi sembra il caso, poche idee e molto confuse ,nonostante la lettura dell’ottima guida n.13 TNE

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MassimoPC, conosco bene queste protezioni di tipo logico però senza indicazioni da parte dell'utente non è facile aiutarlo anche perchè non sappiamo come sono collegate tra di loro le cabine, non sappiamo la marca ed il modello delle protezioni e di conseguenza

non sappiamo nemmenop se rendono disponibili gli ingressi e le uscite digitali per fare la selettività.

Conoscendo questi dati sarebbe una cosa semplice in una serie di cabine MT/BT visto che ci occupiamo di tarature e verifiche di protezioni distanziometriche sulle linee AT a 132,220 e 380KV dotate di telescatto e telepilotaggio.

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Ma questo è un semplice esempio , non si tratta certo di un'applicazione pratica, se si trattasse di una vera applicazione le conoscenze sarebbero ben diverse. Protezioni senza ingressi e uscite per fare selettività non ne fanno piu da 20 anni , almeno a livello di media tensione è sicuramente cosi. Nel frattempo la normativa si è evoluta ed è ben difficile avere come generale di impianto sulla MT un rappresentante di questa vetusta categoria di relè (vorrebbe dire che l'impianto probabilmente non è adeguato a CEI 0-16 )

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Ci sono parecchie protezioni MT in giro anche di 6/7 anni fa che non hanno ne ingressi ne uscite per fare selettività infatti abbiamo avuto diversi problemi.

Se girassi in molte cabine e/o stazioni di trasformazione come facciamo noi te ne accorgeresti.

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le protezioni a livello di media tensione senza ingressi digitali e similari sono quelle basiche che vanno bene per la semplice cabina di utente che alimenta il suo trafo MT/BT. Se ci sono piu cabine da alimentare si hanno sempre protezioni che sono perlomeno qualcosa di piu di quelle "entry level". Poi in presenza di 67N protezioni basiche non ne esistono. Ad esempio, citando il materiale Thytronic, se si alimenta un singolo trafo va benissimo il relè NA016 di poche pretese ma ottimo per il suo scopo, se però si passa ad alimentare piu cabine si ci rivolge alla serie PRO-n piu completa (NA10/NA30/NA60) che ha tutto l'accessoriamento per fare la selettività logica e tanto altro ancora. Addirittura per le applicazioni di alto livello c'è un'ulteriore serie. Prima esistevano almeno dalla prima metà degli anni 90, i relè SSG/SHG/SIG che gli permettevano di fare le stesse cose.

Se al giorno d'oggi un progettista sceglie protezioni non adatte al suo fine è solo colpa sua perchè attualmente il mercato offre tutto quello che serve (ma sono molti anni che lo offre) , quindi forse è meglio che faccia qualche colloquio chiarificatore con un tecnico di qualche casa costruttrice (Thytronic, Areva, ABB, Siemens, Schneider, Microelettrica Scientifica, Seb ect.. ect...)

Modificato: da MASSIMOPC
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Ciao MassimoPC,

sono pienamente d'accordo con te infatti il problema è proprio che ti trovi sempre davanti a delle cabine mal progettate in cui sono state utilizzate delle protezioni non idonee ed il cliente pretende che tu sia in grado di fargli la selettività

con delle protezioni basiche senza ingressi ne uscite. Purtroppo quando si entra in MT e ancor peggio in AT ti rendi conto che per tanti è ancora un mondo oscuro.

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