Montante

[techno99]

Per Bypass: la norma parla dei 3 metri ok, ma poi alla fine dice: in alternativa...... che a casa mia significa puoi anche non rispettare i tre punti sopraelencati purchè il magnetotermico del contatore sia di caratteristiche adeguate ecc.

Io la interpreto così, poi se non sei d'accordo bisognerebbe chiedere a chi ha scritto la norma.

[del_user_155042]

purchè il magnetotermico del contatore sia di caratteristiche adeguate

esattamente

di caratteristiche adeguate per il conduttore che deve prottegere.

Potevi dirlo gia da prima , e ci risparmiavamo qualche post .

[fradifog]

Ma non sono tutti d63,almeno fino a 10kw?

Poi,credo che ll rame sia più caro di un mt con pi da 6kA

Modificato: 1 gennaio 2015 da fradifog

[D80]

non saprei, per le abitazioni li ho visti sempre d63 6KA, idem per il terziario fino a 10 kw oltre non ho avuto occasione di vederne

per quanto riguarda il costo del rame dipende anche da quanto ne usi,

devi comunque garantire una icc minima di fondo linea maggiore o uguale a quella di sgancio magnetico di fase dell'interruttore ,

sarà una cosa alquanto banale e scontata, credo comunque che le linee, così come per le protezioni, vadano CALCOLATE SEMPRE a prescindere dall'obbligo o meno del progetto, questo vale per la casetta di 50 m² che per le mega ville dei vip o di un grosso impianto industriale,

a proposito di potere di interruzione :

mi è capitato di vedere dei gruppi di misura con interruttori D63 da 6 KA posti in normalissime abitazioni a pochi metri a una cabina di distribuzione , come su abitazioni poste a più di un km sempre dalla stessa cabina , a questo punto la domanda mi è sorta spontanea:

ma il potere di interruzione degli interruttori in dotazione ai gem è scelto con un minimo di criterio?

Modificato: 2 gennaio 2015 da D80

[fradifog]

http://www.elektro.it/contatore_enel/nuovo_cont_2.htm

Il magneto termico ci vuole...

Nel link è tutto illustrato alla perfezione...

[D80]

grazie fradifog per avermi illuminato,

comunque non ho mai scritto che non ci volesse il magnetotermico , solo che quel potere di interruzione mi pare esagerato per linee lunghe alcuni km come quelle della distribuzione pubblica che a volte sono di alcuni chilometri, comunque considero quell'interruttore come un sezionatore di manovra, non come una protezione, ma per le linee extra corte, come della casa a fianco alla cabina, mi pare insufficiente, almeno a "occhiometro".

[fradifog]

Il discorso del pi è ormai chiarito dalla cei 0-21,che tra le altre cose la puoi scaricare tranquillamente dal sito ceiweb.

IL problema è proteggere la montante già in essere con il vecchio contatore enel.

Poi,se si vuole usare una montante di 10 o 16 mm per non utilizzare il magnetoteremico è tecnicamente possibile,ma i costi sarebbero esagerati,senza contare che bisognerebbe cambiare la montante al cliente.

IL topic era per un'utenza monofase.Per le linee d'illuminazione pubblica,credo che ci siano delle variabili diverse.

Modificato: 3 gennaio 2015 da fradifog

[del_user_155042]

come della casa a fianco alla cabina, mi pare insufficiente, almeno a "occhiometro"

Icc dipente dalla In trafo , Ucc% trafo , lunghezza e sezione linea secondario trafo . Perccio hai raggione ,è un dato molto variabile .

Il discorso del pi è ormai chiarito dalla cei 0-21

sicuramente bisogna rispettare la norma , anche se nel caso

come della casa a fianco alla cabina

Icc può arrivare fuori i limiti minimi di normativa.

[D80]

Se per questo la Icc dipende da tutta la rete a monte fino a risalire alla rete di generatori, sarrebbe un calcolo assurdo che non dà grandi differenze ma fatto sta che gli enti distributori non danno mai il valore della icc sul punto di consegna,

[del_user_155042]

Se per questo la Icc dipende da tutta la rete a monte fino a risalire alla rete di generatori

Non dipende dalla rete a monte. Il costruttore del trafo mette a disposizione Ucc% trafo, che è la tensione percentuale di cortocircuito, o meglio la tensione percentuale della nominale aplicata al primario , per ragiungere la corrente nominale al secondario, con secondario trafo in corto circuito.

Perccio qualunque sia la Icc sui morsetti del primario trafo (che tra l'altro minore del secondario nel caso di trafo non elevatore) , la Icc sui morsetti del secondario dipendera dal trafo stesso .Vicolato dalla tensione e potenza secondario trafo.

[D80]

bypass, sono d'accordo solo se linea è alimentata da un solo generatore ( o meglio dal trafo della cabina) ma occorre considerare, anche eventuali impianti fotovoltaici connessi alla stessa rete bt , è come se avessi tanti generatori in parallelo che alimentano la casa, dei quali solo non conosco tutti i dati, , per quale ragione non ne dovrei tenere conto?

[del_user_155042]

ma occorre considerare, anche eventuali impianti fotovoltaici connessi alla stessa rete bt

è come confrontare un elefante con una topolino.

La potenza complessiva ti tanti impinti ftv connessi in Bt , non supera la potenza del secondario trafo al quale sono connessi.

Di conseguenza anche la corrente di fase del insieme dei ftv non supera quella di fase del secondario trafo .

Però ce una diferenza. La corrente di corto circuito del secondario trafo è circa 40 volte quella nominale del trafo, invece la corrente di corto di un generatore ftv (dipente da tipo di inverter) e leggermente superiore della corrente nominale del inverter.Leggermente superiore significa sui 20% in piu della nominale.

Percio (esempio banale) se vuoi fare il raporto di (In Trafo * 40 ) / (In Ftv * 1,20) vedrai che è un confronto tra un elefante e un topolino . Somando le correnti la differenza della Icc con fotovoltaico conesso e con fotovoltaico diconesso e quasi nulla .

[D80]

ok questo non lo sapevo, credevo che le icc fossero ben più alte e con l'espansione di fv le cose si sarebbero complicate