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Vaschetta Per Incisione Pcb In Vetro


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Ho una vaschetta in vetro (simile a quella cinese di plastica da 120 euro!!) con dentro il tubetto per l'areatore.

Funziona tutto perfettamente ma scaldando in modo alternativo, infatti il problema è come scaldare l'acido: direte voi semplice, uno scaldino da acquario ma alla fine non è così semplice:

la vasca misura:

30x40x4 CM

Lo scaldino 20x2 cm .... mettendo lo scaldino su un lato come negli acquari lasciando la parte in plastica con il filo 220V ed il regolatore di temperatura all'esterno (è stagno all'acqua ma all'acido? chi si fida) mi ritrovo che la temperatura dell'acqua (ovviamente) si scalda solo in superfice praticamente nei 6-7cm sotto il pelo del liquido sotto rimane gelata. Se metto tutto lo scaldino in profondità fa la stessa identica cosa, l'acqua calda sale e sotto è fredda, l'unico metodo per avere tutta l'acqua a 40 gradi è mettere lo scaldino orizzontale sul fondo della vaschetta, dai lati non ci si riesce anche perché l'acqua calda andando in superfice fa poi scattare il termostato e si spegne lasciando tutto freddo nella parte bassa.

Mettere lo scaldino sommerso dall'acido non mi fido, quindi chiedo a chiunque: alternative da poter mettere sul fondo ma completamente stagno/isolato all'acido? datemi qualche idea, mi son seccato di mettere la vaschetta nel lavandino pieno di acqua bollente per scaldare l'acido.

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sarebbero poco meno di 5 litri, 4,8 per essere precisi, quale è la temperatura iniziale dell'acido? a temperatura ambiente o esterna? la vasca è coperta o no? da quanti watt è il riscaldatore da acquari? per il problema dell'acido stai tranquillo, corrode solo i metalli, se hai parti in vetro o plastica non ci sono problemi. tornando al tuo problema, hai bisogno di 40°C precisi o ti basta che sia caldo l'acido? se si per quanto tempo deve rimanere caldo? io ho risolto scaldando l'acido prima di metterlo nella vasca, la mia è fatta con un bidone di plastica per l'olio tagliato sulla parte sopra, lo riempio per circa 4 litri, sul fondo quasi a sfioro ho montato una valvola per svuotarlo, è completamente in plastica e sono quelle per usi alimentari o per impianti chimici, il problema del riscaldare l'acido lo risolvo così, con tre bottiglie della coca cola da 2 litri riempite in parte uguali per il volume dei 4 litri di acido, le scaldo singolarmente nel microonde per circa 5 minuti l'una alla massima potenza, quando è pronta una la verso nel bidone e a seguire le altre due, non ho mai controllato la temperatura quindi non saprei dirti quanto sia, però con il bidone rivestito di poliistirolo e lana di roccia da coibentazione e con il coperchio l'acido resta bello fumante per mezzora tranquillamente, se ho bisogno di altro calore, tramite il rubinetto riempio di nuovo 3/4 dibottiglia e la scaldo ulteriori 5 minuti, mai avuti problemi in 5 anni di utilizzo assiduo, la spesa dei materiali sostenuta per realizzare il tutto è circa 8-10 euro... ciao :thumb_yello:

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si Livio ma lui ha detto che si è stancato di fare così... :thumb_yello:

mi son seccato di mettere la vaschetta nel lavandino pieno di acqua bollente per scaldare l'acido.

Modificato: da stefano830_1
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Allora lo scaldino da acquario è da 100W o 200W (ma non cambia niente).

La riempio per 3,5 litri lasciando circa 7-8 cm dallo sbordo vuoti perché le bolle se no schizzano fuori durante l'immissione di aria per ossigenare e muovere l'acido.

Il problema è la fisica, il liquido caldo va verso la superfice ci vorrebbe qualcosa che si possa totalmente immergere sul fondo scaldando l'acido dal basso in quel modo di avrebbe alla temperatura ottimale, lo scaldino arriva a 45 gradi.

Ho visto (dopo tante prove) che la temperatura ottimale dell'acido è tra i 35-45 gradi, sopra inizia a sfuocare le piste intaccando il fotoresist, sotto diventa troppo lento.

L'acido dovrebbe scaldarsi e rimanere caldo tutto il tempo dell'incisione e in temperatura.

Eppure, tutti dicono che non corrode la plastica, ma mi è già capitato un paio di volte che i giunti dei tubetti con cui faccio andare l'aria rimasti a bagno nell'acido si sono spezzati in due appena gli ho toccati, forse dipende dal tipo di plastica non lo so, per questo non mi fido a mettere lo scaldino completamente immerso (filo elettrico compreso) perché potrebbe corrodere il passafilo e l'or del pomello di regolazione della temperatura e fare casini con l'elettricità.

Al momento ho notato che il silicone non viene minimamente intaccato, quindi avevo pensato di fare un foro nel vetro laterale e mettere lo scaldino per tutta la parte in vetro dentro (sul fondo) orizzontalmente lasciando la parte in plastica con il pomello ed il cavo elettrico fuori, sarebbe perfetto, fatto un codolo di silicone bello spesso intorno al foro sia all'interno che all'esterno, in quel modo verrebbe perfetto ma forare diametro 2,5 su larghezza 4 direi che è più che un impresa con il fai da te. Ho provato 5 volte a forare foro 8mm su un quadrato di vetro 4x4 lubrificando con petrolio lampante o acqua ed usando punta da vetro (non diamantata, no fresa ma quelle a freccia) e quando si arriva quasi sul fondo della punta cr**k il vetro si rompe. Ok, mi farei fare al laser una lastra di ferro con il foro centrale per non fare sforzo sui bordi ma temo che 2,5cm su 4cm (in quel caso fresa tazza diamantata) sia comunque un dramma, oltretutto su vetro float 3mm.

Adesso "cuoce" in 10 minuti (aria più acido caldo) le piastre ma è una menata spostare la vasca portarla nel lavandino, cambiare l'acqua almeno 2 volte nel lavandino per scaldare l'acido etc. con lo scaldino sarebbe più comodo.

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cosa ci si può mettere in grado di scaldare l'acido?

Una base (NaOH) ! :thumb_yello:

NON FARLO ; ANCHE SE VERO QUEL CHE HO DETTO !

CHIEDO SCUSA A TUTTI ! :worthy: ERA SOLTANTO UNO SCHERZO . NON SI DEVE FARE

CHIEDO SCUSA ANCORA !

Modificato: da gabri-z
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se non ti fidi per future infiltrazioni di acido metti un trasformatore di isolamento alla resistenza, così anche se va in dispersione non ti becchi una stecca, io ho provato con 2 resistenze corazzate da 50watt e circa 10 Ohm messe in una provetta di vetro comprata in farmacia e con il tappo della provetta fatto togliendo il fondo di due grossi condensatori elettrolitici, ho usato i fori dei reofori del condensatore per entrare con i fili per la resistenza, ho usato fili in silicone per evitare che si sciogliessero a contatto con il vetro caldo, per chiudere tutto ermetico ho usato del silicone e per aumentare il contatto tra resistenza e provetta della lana di ferro pressata, finchè ha durato funzionava, per alimentare le resistenze un trasformatore di un microonde con un secondario riavvolto... per scaldare funzionava anche bene finchè un giorno si è crepata la provetta dove c'era la resistenza, credo per i cicli di raffreddamento riscaldamento... ci sarebbe voluto un sistema di regolazione... ma non avevo voglia di costruire nulla di specifico, e poi era solo un test più che altro, ne ho fatto uno anche in scala ridotta, se serve posto le foto :thumb_yello:

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Gabri, risolverei, ma per una volta sola, in più addio tappo. E poi? :roflmao:

Due resistenze corazzate da 50W .... 10 ohm .... quanto sono grandi? a me andrebbero bene anche non corazzate tanto metterei tutto a bagno d'olio.

Mi hai dato un idea che forse forse .....

TI si sono rotte le provette perché le dovevi riempire di olio o di vasellina, ci sono sistemi simili che si usano il laboratorio ma sono molto grandi per l'uso che serve a me, son tubi pirex pieni di olio con grosse resistenze (tipo quelle da lavatrice) e gli si fa raggiungere temperature elevatissime senza problemi di rottura.

Io per i fili potrei usare tubo in silicone dove farci passare i fili elettrici (è eterno), il tappo prima una parte in gomma, poi un cm di silicone.

Un termostato a pastiglia sul vetro in un punto lontano dalla provetta e sarei a posto, ci sono proprio che aprono a 35 e chiudono a 42 .....

E se alimento le resistenze senza passare da trasformatori ma direttamente a 230V?

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se alimenti a 230 devi essere sicuro al 100% dell'isolamento, poi dovresti cambiare valore di resistenza oppure appena alimenti fai un fornello :lol: per riempire le provette di olio non so, che tipo di olio avrei dovuto usare, minerale? immagino tipo quello dei trasformatori di alimentazione delle cabine elettriche... io ho fatto con quello che ho trovato in giro per casa cantina garage, le resistenze le ho recuperate, puoi usare anche quelle ceramiche a filo se preferisci, hai varie forme in base alla potenza, ho usato quelle corazzate perchè erano quelle che riempivano quasi completamente la provetta e poi le avevo disponibili, ho provato anche con una resistenza di uno stagnatore recuperato ma con risultati davvero scarsi ;)

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  • 2 weeks later...

Ciao stefano, scusa il ritardo....

Io ho visto usare olio specifico, ma nei casi di non disponibilità del comunissimo FRIOL ...

L'unica differenza pare sia l'odore, quindi nel caso di una provetta sigillata chissenefrega.

Ho risolto in un modo così semplice che mi vergogno quasi di non averci pensato prima :roflmao:

Allora molto semplicemente, io facevo le prove con il riscaldatore montato ma SENZA l'areatore in funzione.

E' bastato variare la disposizione del tubetto che fa le bollicine, ho fatto i buchini vicino il riscaldatore ed ho risolto.

Ovviamente per farlo andare a 45 gradi devo tenere più in alto il riscaldatore allontanando la parte alta con il termostato dal liquido che è ancora meglio rimane in acido solo la parte in vetro.

Fatto, confermato, e funzionante al 100% .... acido a 40-45 gradi, ossigenato e movimentato. :thumb_yello:

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