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Protezione Differenziale Presa 16A


pierrotlefou

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Carissimi,

devo produrre una relazione di verifica dell'impianto elettrico a servizio di una palestra.

Immediatamente a valle del contatore, c'è un magnetotermico con interruttore differenziale da 0.3A che protegge la montante e alimenta il quadro generale.

Dal quadro generale, con interruttore generale un magnetotermico, vengono alimentate le varie utenze con MTD da 0,03A eccetto una nuova utenza - un distributore automatico di bevande attraverso una presa interbloccata da 16A - protetto dal solo magnetotermico.

Fatto salvo il coordinamento delle protezioni per quel che riguarda sovracorrenti e cortocircuito, Il verificatore mi ha contestato l'assenza del differenziale sulla linea che alimenta la presa da 16A per il distributore sebbene la protezione dei contatti indiretti dovrebbe essere comunque garantita dal differenziale a monte sotto il quadro generale (coordinata con la resistenza di terra ovviemante).

Chi ha torto?

attendo vostre e siate clementi per la banalità della domanda

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La normativa prevede esplicitamente la protezione delle prese tramite differenziale da 0.03A o di maggior sensibilità.

Il valore di 30 mA è considerato il valore limite di sicurezza contro i contatti accidentali.

la protezione differenziale è riferita alla presa non agli eventuali carichi da essa alimentati.

Differente il caso se il distrubutore automatico fosse alimentato direttamente da una linea fissa. ovvero senza la giunzione spina-presa.

Modificato: da Livio Orsini
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A rigor di logica dovrebbero essere ancora più restrittive per locali pubblici o aperti al pubblico.

Non credo che il verificatore abbia esagerato in prudenza.

Una corrente di 300 mA è molto pericolosa per la salute. ;)

Comunque per sicurezza tua consulta la normativa di riferimento per locali pubblici.

Modificato: da Livio Orsini
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Carlo Albinoni

La norma italiana parla di locali ad uso abitativo (più tutta un'altra serie di locali speciali).

Il testo IEC a mio avviso è molto migliore: ove hanno accesso persone non addestrate. Chissà perchè lo hanno cambiato.

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Cioè in pratica se la presa è posta in un locale accessibile a chiunque deve essere protetta tramite differenziale da 30mA.

Solo se al locale possono accedere esclusivamente persone addestrate è possibile omettere la protezione differenziale.

Si il testo così è più logico. Ma noi siam sempre quelli che non vogliono norme chiare, precise ed inequivocabili, altrimenti si stroncherebbero abusi e vessazioni burocratiche. :toobad:

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Nel caso della domanda posta direi che anche se si è border line con la versione italiana della normativa sarebbe buona cosa se quella presa fosse protetta.

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per quanto mi sforzo di pensare NON RIESCO A CAPIRE come si possa installare una presa in luogo pubblico senza la protezione differenziale da 30ma.

pensa solo al facchino di turno che posa un nuovo distributore di bevande munito di presa sucho e la inserisce in una presa bipasso.

pensi che si preoccupi che non ci sia la terra? scordalo. magari non se ne rende neanche conto della bestialita' commessa.

e ti sembra logico far rischiare la vita alle persone per risparmiare sul costo di un 30ma?

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Microchip1967

Anche se sarebbe meglio (visto il tipo di destinazione d'uso) avere un differenziale da 30mA, personalmente visto che la presa è del tipo interbloccato (quindi presumo una cee17), dedicato esclusivamente al macchinario in oggetto (dal punto di vista normativo puo' essere considerato come un punto di sezionamento per il macchinario),protetto a monte da un differenziale da 300mA, una volta verificato il coordinamento delle protezioni e verificato l'effettivo collegamento al conduttore di protezione la situazione puo' essere comunque considerata a norma.

Diverso se la presa fosse del tipo civile.

Al massimo potresti togliere la presa e montare un quadrettino din con sezionatore.

Modificato: da Microchip1967
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microchip: in questo caso ho visto attaccare strane riduzioni pur di alimentare le macchine distributrici.

la presa non e' eliminabile, in quanto i distributori di queste macchine hanno la facolta' di sostituire le macchine senza dover pagare interventi per l'elettricista che deve scollegare la macchina

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Ma non si poteva proprio mettere questa presa sotto un differenziale già presente? Non conosco bene la normativa per i locali pubblici ma non mi pare di aver mai letto da nessuna parte che un differenziale debba alimentare solo ed esclusivamente un carico, basta che siano coordinate le correnti, e poi se hai un guasto al distributore in questo caso ti stacca l'intero impianto, in questo caso 300 mA anche se coordinati con la terra sono eccessivi per le persone e riducono il livello di sicurezza,

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E' il solito pateracchio all'italiana.

Si incomincia con la normativa.

La versione originale è chiara ed inequivocabile, quindi per un burocrate ed un legulio italico è orrenda, meglio tradurla in modo che richieda intepretazioni dotte in punta di diritto.

Si prosegue con chi ha progettato l'impianto.

Porta una linea dedicata per la presa del distributore automatico e la protegge solo con magneto termico, perchè usare un magnetotermico differenziale avrebbe compromesso il costo dell'impianto. :o

Si continua contestando l'operato dell'ispettore ASL, che forse ha interpretato un modo restrittivo la normativa, ma che di certo ha messo giustamente come prioritaria la sicurezza.

Invece di sostituire lo MGT con un MGTD, lavoro di poco costo e che chiuderebbe ogni contestazione, si cerca l'appiglio normativo per contestare il lavoro dell'ispettore.

Ecco questa è la fotografia dell'attuale società italiana.

Si pensa sempre e solo alla forma, si discute e si disquisisce sulle virgole, si cerca di dimostrare quanto si è bravi nello scovare cavilli e nel navìgare tra le pieghe delle regole.

Questa discussione è solo un piccolissimo esempio di come vanno le cose da noi.

Così mentre nazione affonda e si disgrega chi dovrebbe dirigere e governare, passa il tempo a disquisire di questioni di principio invece di risolvere i problemi pratici.

Modificato: da Livio Orsini
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Microchip1967
Invece di sostituire lo MGT con un MGTD, lavoro di poco costo e che chiuderebbe ogni contestazione

Se consideri il distributore come una cosa "mobile" (che quindi puo' essere sostituita in qualsiasi momento da qualsiasi persona) sono perfettamente d'accordo con te (non sono le 40 euro di un mtd 0,03A tipo A a spostare la bilancia del conto)

Se consideri il distributore come macchina fissa (con allacciamento fisso) allora devi solo verificare il coordinamento (ed in questo caso anche il 300mA va bene, anche se cosi' perdi la selettività in caso di guasto)

microchip: in questo caso ho visto attaccare strane riduzioni pur di alimentare le macchine distributrici.

la presa non e' eliminabile, in quanto i distributori di queste macchine hanno la facolta' di sostituire le macchine senza dover pagare interventi per l'elettricista che deve scollegare la macchina

In questo caso la prima cosa che salta sono le riduzioni., poi il fornitore con le sue macchinette (riduzioni comprese)

Mi è capitato in un sito: 2 prese monofase unel 10/16A predisposte su linea trifase protetta da MTD 16A 0,03 tipo A:

Arriva il tecnico che mette una bellissima tripla e tre riduzioni unel (altrimenti non entravano nella tripla..)

Inutile dire che dopo il "ca[at][at]iatone" le prese sono state collegate correttamente.

L'obbligo della protezione differenziale è indicato charamente nella 64-8 nei seguenti punti:

412.5.3 (ambienti domestici ad uso abitativo)

551.4.4 (gruppi elettrogeni trasportabili)

559.8 (esposizioni)

sezioni dalla 701 alla 709 (ambienti particolari)

sezione 717 (prese trasportabili)

sezione 722 (veicoli elettrici)

Ambienti a maggior rischio in caso d'incendio)

bisognerebbe vedere la classificazione ambiente della palestra per vedere se rientra in una di queste casisitiche.

Se fosse cosi' avrebbe ragione l'ispettore, se non fosse avrebbe ragione l'installatore (sempre premettendo che personalemnte, almeno per garantire un minimo di selettività, io l'avrei messo)

Luoghi di pubblico spettacolo

Modificato: da Microchip1967
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Se consideri il distributore come una cosa "mobile"

Il distributore è mobile per definizione, perchè la società di gestione esige per contratto la connessione all'energia elettrica tramite presa, onde poterlo sostituire senza dover ricorrere a personale specializzato per l'istalalzione. In pratica è considerato come un elettrodomestico auto installante.

bisognerebbe vedere la classificazione ambiente della palestra per vedere se rientra in una di queste casisitiche.

Qui si ritorna alla mania dei distinguo, del suddividere il capello in 32 parti, tipica di noi italiani.

Bastava adottare la versione IEC della normativa e non c'era alcun dubbio: se al locale dove, è installata la presa, ha libero accesso personale non addestrato la presa deve essere protetta da differenziale.

Però una normativa così è troppo chiara, troppo univoca, non può dare luogo ad interpretazioni ed a distinguo, ergo la si modifica. :angry:

non sono le 40 euro di un mtd 0,03A tipo A a spostare la bilancia del conto

40€ sono il costo del singolo interruttore, ma se cosnsideri la differenza di costo tra un MGT ed un MGTD, la cifra è ancora inferiore.

A parer mio l'ispettore in questione è comunque una persona di buon senso che previlegia la sicurezza su gli altri aspetti, mentre è da censurare il progettista dell'impianto che pur di risparmiare pochi euro, che rappresentano una percentuale insignificante dell'intero impianto, rischia di doverne spendere di più per correggere una mancanza.

Nota a margine.

Con questi risparmi insulsi si rischia poi di trovarsi in situazioni tipo quella recente dell'aereoporto di Fiumicino.

Un semplice cortocircuito di una presa elettrica per frigorifero (o distributore autoamtico di bevande?) ha causato danni per parecchi milioni.

Sicuramente se l'incendio è stato causato da un cortocircuito o da una sovraccorrente significa che a monte le protezioni non erano adeguate, poi si dovrebbe aprire tutta una grande aprentesi sui tipi di materiali usati in una struttura come quella aereoportuale, ma qui il discorso si fa lungo.

COmunque i responsabili son stati individuati: i 5 operai addetti alla manutenzione, indagati per disastro colposo. Si è già fatto un bel passo avanti, di solito per questi "inconvenienti" si accusa il personale addetto alle pulizie. :angry:

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Carlo Albinoni

Sicuramente se l'incendio è stato causato da un cortocircuito o da una sovraccorrente significa che a monte le protezioni non erano adeguate

Non proprio. Le protezioni garantiscono sino alla presa, anzi presa esclusa.

Guasti sui carichi, e soprattutto su multiprese, adattatori che vanno tanto di moda non sono adeguatamente coperti.

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Guasti sui carichi, e soprattutto su multiprese, adattatori che vanno tanto di moda non sono adeguatamente coperti.

Certo però, stando alle notizie di stampa sembrerebbe che l'origine sia stato un cortocircuito nella presa. Sempre secondo le notizie di stampa proprio su quella presa hanno lavorato gli operai addetti alla amnuitenzione, da cui l'apertura di un indagine nei loro confronti.

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Microchip1967

a me piu' che la causa dell'incendio mi ha stupito come non abbiano funzionato le segnalazioni e soprattutto le compartimentazioni.

Poi, sulla causa, aspettiamo un attimo. Troppo spesso i giornalisti non sanno fare il proprio lavoro.

Andrà visto il resoconto finale alla fine degli eventuali processi (tyssen insegna...)

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a me piu' che la causa dell'incendio mi ha stupito come non abbiano funzionato le segnalazioni e soprattutto le compartimentazioni.

Questo ed i tipi di materiali usati sono veramente una vergogna.

Ma Fiumicino è stato uno dei primi scndali all'italiana fin dalla prima pietra. Solo che a quel tempo gli scandali di questo tipo non avevano molta risonanza.

Andrà visto il resoconto finale alla fine degli eventuali processi (tyssen insegna...)

Se dobbiamo affidarci a questo non conosceremo mai le vere cause. :toobad:

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