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PLC Forum


Interblocco meccanico porta


yupanqui

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Salve,
Dovrei realizzare il circuito elettrico di emergenza di una macchina automatica che prevede una porta interbloccata.
La macchina non è pericolosa, al massimo ti pinzi un dito sotto a un cilindro pneumatico ma di certo non ti stacci un dito.
In ogni caso per essere a norma è stata prevista una porta interbloccata. 
La porta deve aprirsi quando la macchina è spenta oppure è in stop. deve essere chiusa in start.
allego lo schema dell'interblocco.

Vorrei sapere come sarebbe giusto cablare questo componente.
Io per l'emergenza ho un relè della omron il G9SB200-D.
Solitamente metto il fungo tra T11 e T12 e il pulsante di riarmo tra T31, T32.
Mi chiedevo se basta mettere il contatto della porta in serie al fungo, e in questo caso quando aprono la porta in stop come faccio a non mandare la macchina in emergenza? serve un relè che mi fa tipo da by-pass della porta?

Grazie.

interblocco.jpg

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Secondo il mio parere , non è corretto giudicare la pericolosità di una macchina pensando ad un dito solo schiacciato e non staccato......dopo che lo schiacci 3 volte magari si stacca lui da solo  :blink:  oppure dopo che un dipendente cita in giudizio l'azienda, si scopre che costava moooolto meno un modulo di sicurezza in più.....

Comunque , a carattere generale di ragionamento, devi vedere quale  è l'utilizzatore di "potenza" che genera il pericolo

E' il cilindro ad aria ?  bene, quindi a porta aperta è necessario "tagliare" l'aria compressa , perché è questa che genera il pericolo   Se fosse un motore che aziona una lama ( esempio ) dovresti tagliare la tensione che fa girare il motore .

Se vuoi solo bloccare questa funzione , e la macchina ha altri utilizzatori che però devono restare alimentati , la soluzione è suddividere i circuiti  e quindi un modulo per l'arresto di EM garantirà i pulsanti di EM , un modulo per controllo ripari e finecorsa, garantirà il taglio dell'aria compressa .

Il magnete che sblocca la serratura che tu hai in foto , lo poi pilotare come vuoi , ovvero , sono i contatti di sicurezza a garantire la sicurezza, scusa il giro di parole

Poi logicamente , per non interrompere il ciclo , lo piloti solo a macchina ferma.

Dovresti proporre questa soluzione a chi ti ha chiesto l'interblocco della porta....

Le mie considerazioni sono a carattere generale, non conosco la tua applicazione nello specifico.

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Grazie per le risposte.
La porta blocca l'accesso a tutto. La macchina è relativamente semplice ci sono solo 6 cilindri pneumatici. Il dito non ti cade ma per evitare ogni problema è stata aggiunto l'interblocco di sicurezza. Ok avevo intensione di togliere aria a porta aperta, questo era piuttosto chiaro.
Quello che non è chiaro è come gestire l'emergenza in presenza della porta. se la porta è aperta non posso attivare il relè di emergenza giusto?
A porta chiusa io attivo il relè di emergenza ok. Quando la macchina è in stop e io devo poter aprire la porta mi si riapre il circuito di emergenza e la macchina va in emergenza di nuovo. come evito questo? metto il contatto di un relè che mi bypassa il contatto della porta aperta quando la macchina è in stop?

Scusate se non sono proprio chiarissimo quando scrivo. spero avete capito in ogni caso ;-)

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Matti DUE distinti moduli per l'arresto di EM

 

cosa succede se la macchina va  in emergenza  ? è grave ?  blocca completamente la lavorazione ? in un'altra zona ?

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Premesso che va sempre fatta prima l'analisi dei rischi calcolando il PLr (performance level richiesto) ...

Può anche essere che quel finecorsa sia esagerato e non serva interbloccato, di solito si mette quando ci sono parti soggette ad inerzia...

Poi una cosa è la catena degli arresti di emergenza, un altra sono le sicurezze dei ripari o la suddivisione della macchina in aree.

Il collegamento in serie dei funghi d'emergenza è ammesso mentre quello dei finecorsa ripari no , questi devono essere monitorati dal modulo, unica eccezione un tipo di finecorsa magnetici appositamente studiati per essere  collegati in serie.

Quindi o monti 2 moduli, uno per le emergenze e uno per l'area oppure monti un modulo multifunzione, oppure addirittura uno programmabile.

Fisicamente, il modulo che gestisce l'area potrebbe per esempio con un contatto tagliare la tensione alla valvola di linea, con un altro tagliare la tensione al banco di uscite che alimenta le singole elettrovalvole dei cilindri, e con un terzo contatto entrare in un ingresso del plc per mettere in pausa il programma (quest'ultimo contatto serve a evitare che il ciclo riparta quando ripristini le sicurezze).

Finito lo schema va fatta la verifica del PL ottenuto dal circuito (deve risultare uguale o migliore a quello richiesto).

 

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Ok Ragazzi ora è tutto più chiaro. 
L'emergenza si è una cosa grave nel senso che poi la macchina va svuotata quindi va fatta solo in caso di pericolo.
Mi potete indicare quali moduli utilizzare? avete parlato di moduli misti quali sarebbero?
E comunque dato che mi sembra una cosa abbastanza importante vorrei chiedervi dove avete reperito queste informazioni. nel senso c'è un corso da fare, avete solo letto delle specifiche? io online ho trovato un gran casino, tutti dicono la loro ma di cose certe poche.
Vorrei che le mie macchine fossero a norma e non improvvisare ogni volta.
Come si fa?

Grazie per le risposte ragazzi.

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Più o meno tutte le case che costruiscono moduli di sicurezza (le 2 italiane Reer e Pizzato, Schneider, Pilz, Phoenix contact, Sick, Rockwell, e chi più ne ha più ne metta...) hanno in catalogo un modello programmabile con più ingressi e uscite, alcuni sono espandibili, altri hanno un numero fisso di I/O, occhio che a volte fanno pagare anche il software di programmazione.

Moduli non programmabili ma che svolgono 2-3 funzioni preconfigurate ne ho visti un paio di volte (Phoenix e Pizzato ma ce ne saranno anche altri...).

Rockwell fa anche un modello espandibile come I/O senza bisogno di programmazione (si configura con coppie di rotary switch) e gestisce fino a 3 zone.

nel senso c'è un corso da fare

Altamente consigliato!

A volte le case costruttrici organizzano dei mini-corsi gratuiti (ovviamente orientati anche alla presentazione dei loro prodotti) che possono essere un'infarinatura iniziale.

Anche sulle pagine iniziali dei cataloghi di sicurezza delle varie marche ci sono delle introduzioni alle norme che possono essere utili...

 

 

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Jump ha ragione.. io ho partecipato a rockwell e Siemens... i concetti sono sempre quelli .logico ,chi sponsorizza il corso sponsorizza anche  il suo prodotto

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  • 1 month later...

Ragazzi grazie a tutti per le risposte.
Ci sono comunque delle cose che non mi sono chiare.
La mia macchina ha diverse porte ma non è suddivisa in aree, nel senso che se apro la porta di destra e allungo una mano, arrivo fino nella zona della porta di sinistra. In questo caso posso gestire tutte le porte con un unico modulo?
Praticamente la macchina apre tutte le porte quando è in stop e le chiude tutte un attimo prima di tornare in start. (tutte insieme)

Poi ho un altro problema che non capisco come risolvere.
Togliere aria non è un problema a porte aperte visto che trattandosi di cilindri una volta chiuse le porte e ridata aria, i cilindri si riposizionano da soli. Ma come faccio con i motori? Se tolgo tensione a porte aperte una volta rialimentato il tutto non so più dove si trova il motore e devo rifare un azzeramento. come risolvo questo problema? non ho mai visto una macchina che fa l'home degli assi prima di rimettersi in start O_o

Grazie per la pazienza ragazzi!
 

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Se l'area è una basta un modulo.

La macchina apre tutte le porte quando è in stop e le chiude tutte un attimo prima di tornare in start. 

Stai dicendo che è la macchina ad aprirle/chiuderle? In questo caso devi valutare anche il rischio di farsi male quando le porte si chiudono, a volte si mette un comando bimanuale che effettua la chiusura ed a porte chiuse si ha l'avvio del ciclo, oppure si adottano altre soluzioni...

Per i motori di solito si esegue un arresto in categoria 1 (prima si fa la rampa di arresto e dopo si toglie l'abilitazione agli assi (che devono avere ingressi di sicurezza certificati, di solito ci sono sempre negli azionamenti e ultimamente anche negli inverter)), la temporizzazione tra lo stop ed il disable è fatta dal modulo di sicurezza, in certi casi si può prevedere un controllo di albero fermo. Ma tutte queste cose vanno valutate conoscendo la macchina.

p.s. Non si rifà l'homing in quanto non si disalimenta il plc per fare un arresto di emergenza.

Modificato: da JumpMan
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Si è la macchina che quando va in stop apre le porte. Apre le porte significa nessun movimento. solo lo sblocco meccanico della porta. Proprio come accade per le auto. Le porte poi possono essere aperte a mano dall'operatore.
Per alcuni driver motore in effetti ho gli ingressi di inibizione del treno di impulsi ma per altri motori molto piccoli non ho nulla. sono comunque motori che non superano gli 80 watt di potenza quindi farsi male è davvero complicato. In quel caso probabilmente non serve fare nulla.

comunque grazie delle risposte sei stato davvero gentile JumpMan

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