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PLC Forum


Lettura dell'assorbimento di corrente di una utenza con PLC


rossocinque

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Buongiorno a tutti,

premesso che ho provato a cercare nel mare magno del forum, ma non ho trovato nulla che potesse aiutarmi, chiedo scusa in partenza se invece il tema è già stato affrontato.

 

Mi trovo nella situazione di dover recuperare una macchina che tratta dell'acqua tramite una cella elettrolitica. Attualmente la cella è alimentata direttamente da un alimentatore 24VDC. Io so che la cella lavora in condizioni ottimali se l'assorbimento è di circa 8A. Se la macchina lavora male per motivi diversi si riscontra un calo o un aumento di corrente assorbita. In base a dei parametri di tolleranza sulla corrente assorbita, la macchina agisce di conseguenza.

Attualmente la lettura di corrente è fatta con una resistenza di shunt ai capi della quale è collegato l'ingresso di una scheda proprietaria che legge la caduta di tensione sulla resistenza (immagino) e invia un segnale 0-10mA all'ingresso analogico di un controllore programmabile che gestisce il funzionamento del processo.

La scheda che legge la resistenza non è più reperibile dal costruttore originario per cui dovrei realizzare la lettura con componenti reperibili sul mercato. Cercando un po' in giro ho trovato anche i sensori a effetto Hall. Potrebbero essere una valida alternativa?

 

Grazie per ogni consiglio.

 

 

 

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Dipende dalla precisione richiesta, comunque penso che per la tua applicazione vadano bene, però i sensori in cc non sono i più a buon mercato. Qusrta è la ragione principale per cui si impiegano ancora resistori di shunt, oltre al fatto che con gli shunt si possono ottenere precisioni maggiori.

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per gli shunt, la scheda proprietaria era una soluzione probabilmente a basso costo.

La caratteristica dello shunt è data dal rapporto ampere/millivolt una volta definito questo basta cercare sul mercato un convertitore di segnale mv/ma ossia mv/0-10ma.

forse lo 0/10ma non è molto standard. verifica anche se il controllore ha altre possibilità di ingressi analogici.

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Grazie per le risposte.

 

Il mio controllore è un plc tipo ZELIO / crouzet MILLENIUM in quanto le dinamiche della macchina e la sua relativa semplicità costruttiva (si tratta di pilotare 5 valvole e 2 pompe peristaltiche e gestire dei sensori di livello) non necessitano di harware superiori, quindi il modulo che deve acquisire il segnale è un ingresso che legge 0-10V.

 

Purtroppo la mia ignoranza in tema mi fa cadere sulla resistenza di Shunt e sulla sua scelta. Se ho colto il senso del funzionamento dello shunt, devo avere una resistenza molto bassa in funzione del fondo scala dello strumento, ma non credo che si possa collegare direttamente l'inresso analogico ai capi dei morsetti di misura della resistenza di shunt e comunque mi sfugge come scegliere il valore corretto di resistenza per misurare una corrente che può arrivare a 15 A.

 

Saluti

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SandroCalligaro

I più noti sensori di corrente basati su effetto Hall sono i LEM (il marchio, ormai, per antonomasia viene usato per indicare quel tipo di sensore).

Rispetto agli shunt hanno vari vantaggi per il tuo caso, secondo me. Il principale è il guadagno, che ti dovrebbe permettere di avere direttamente l'uscita nel range di tensione che ti serve. Alcuni di questi sensori escono in tensione (0-5 V se non sbaglio), mentre la maggior parte esce in corrente.

 

Hanno isolamento galvanico tra misura ed uscita, che penso non guasti. Inoltre non devi preoccuparti di come vengono montati, mentre gli shunt se di valore basso sono critici, mentre aumentando la resistenza potrebbero scaldarsi troppo.

 

I LEM con uscita in corrente richiedono l'alimentazione simmetrica rispetto a massa, ma quelli in tensione no.

 

Il prezzo è di alcuni euro, penso, che può essere tanto rispetto allo shunt, ma magari è basso se consideri che allo shunt devi aggiungere una schedina di amplificazione, e il numero di pezzi da fare è basso.

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