ettorecastallo Inserito: 4 marzo 2016 Segnala Share Inserito: 4 marzo 2016 Ho necessità di modernizzare i vecchi freni elettrici di una roulotte d'epoca (1976) che funzionano sfruttando tre ampolle al mercurio posizionate con tre inclinazioni diverse e progressive a) Con un'inerzia bassa causata da una frenata leggera della motrice, l'ampolla con minor inclinazione apre il contatto e fa passare poca corrente b ) con una inerza media causata da una frenata più decisa, l'ampolla con una inclinazione intermedia apre il proprio contatto e fa passare una corrente più intensa c) con una forte inerzia, sempre per le cause di cui sopra, la terza ampolla con la massima inclinazione fa passare corrente con la massima intensità e la frenata della roulotte risulta decisa Ovviamente negli anni '70 l'unica possibilità erano le ampolle al mercurio con diverse inclinazioni Oggi esiste qualche cosa che con più efficienza dia i medesimi risultati.... magari con maggiore modulazione rispetto a " bassa - media- forte" intensità? Ho visto gli accellerometri, ma riescono a modulare uscite progressive di corrente in funzione dell'inerzia? Ringrazio anticipatamente per l'aiuto Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
JumpMan Inserita: 5 marzo 2016 Segnala Share Inserita: 5 marzo 2016 Quote l'ampolla con minor inclinazione apre il contatto chiude Mai sentito di questo sistema, ma in discesa cosa fa? frena automaticamente? Prova a cercare tilt-switch, acceleration-switch, shock-switch o inertia-switch. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Livio Orsini Inserita: 5 marzo 2016 Segnala Share Inserita: 5 marzo 2016 Premessa: il veicolo è omologato con quell'impianto di frenatura che non deve assolutamente essere modificato pena la perdita di omologazione. Questo tipo di freanatura era in uso sulle roulettes Elnhag (ne ho avuta una anch'io negli anni 70). Sul timone c'è una scatola contenente 3 resistori e 3 relè ad ampolle di mercurio. le ampolle hanno inclinazioni leggermente differenti tra loro. I resistori sono in serie all'impianto frenante che è costituito da freni elettromagnetici attivati dall'accensione delle luci di stop del trattore. In pianura se il trattore riduce la velocità azionando i freni, a decelerazione spinge in avanti il mercurio, l'ampolla con minor inclinazione sarà la prima a chiudere il contatto escludento il resistore ed aumentando, quindi, la forza del magnete che stringe i ceppi. man mano che la decelerazione cresce aumenta la reazione e si chiudono anche le altre ampolle. Si ha così una sorta di modulazione in crescendo della frenata. In discesa le ampolle tendono a chiudersi più velocemente, anzi se la discesa è molto ripida le ampolle sono chiuse, quindi basta solo far accendere le luci di stop del trattore per frenare il rimorchio. Viceversa in salita i freni del rimorchio intervengono solo in caso di frenata violenta. In effetti un minimo di frenatura lo si ha anche con le ampolle tutte aperte. Comunque questo è un argomento da fai da te o elettronica generica, anche se, per le ragioni espresse prima, lo sconsiglio vivamente. Usare acceleremetri per simulare l'effetto della frenatura a gradini descritta prima è possibile, ma non è così semplice ed immediato; è indispensabile usare un dispositivo di calcolo (microprocessore) per elaborare i segnali provenienti dagli accelerometri e dall'inclinometro. Soprattutto è molto meno affidabile del sistema originario Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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