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Obbligo differenziale


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Buongiorno

premetto che non sono un esperto di impianti elettrici ma sto cercando un informazione che non riesco a trovare , spero che qualcuno di voi mi possa aiutare.

Attività artigianale con impianto realizzato nel 1994  380volt con contratto di 75kw impianto che funziona bene e non ha problemi secondo l'eletricista che lo ha fatto e che lo ha sempre seguito, il problema.... non c'è la conformità dell'impianto(realizzato ai tempi a spese dal vecchio proprietario dell'attività) ora per avere questo benedetto certificato ho in mano due preventivi :

 

il primo fatto dal'eleletricsta che ha fatto e seguito l'impianto il quale dice che per avere ora la conformità devo cambiare il quadro elettrico in quanto ora per legge

ogni linea che parte dal quadrro deve avere oltre al magnetotermico(che già c'è) il differenziale dedicato.

 

Il secondo preventivo invece è fatto da un altro eletricista e di prezzo decisamente più basso in quanto per lui non è obbligatorio che ogni linea abbia il suo differenziale ma basta quello installato a monte del quadro.

 

Il mio dilemma è....chi ha ragione?? se seguo il portafoglio dico il secondo!!!

ma non vorrei trovarmi con una cosa non giusta.

 

Grazie dell'attenzione

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Che il quadro elettrico sia da rifare per tale motivo...

 

Quanto segue è estratto dalla guida tecnica con riferimento alle norme specifiche, in ogni caso differenziale ad ogni utenza...


 

Quote

 

Prescrizioni relative all’utilizzo di dispositivi a corrente differenziale (Norma CEI 64-8 parte 4 e 5)
Protezione addizionale contro i contatti diretti
Il dispositivo di protezione a corrente differenziale con Idn non superiore a 30 mA è riconosciuto dalla norma come protezione addizionale contro i contatti diretti in aggiunta ai seguenti criteri di protezioni:

 

isolamento delle parti attive;

involucri (grado di protezione) e barriere;

ostacoli;

distanziamento.

 

Tale protezione addizionale è richiesta anche per i circuiti che alimentano prese a spina:

 

con corrente nominale non superiore a 20 A nei locali ad uso abitativo;

con corrente nominale non superiore a 32 A destinati ad alimentare apparecchi

utilizzatori mobili usati all’esterno.

 

 

Condutture realizzate con cavi con conduttori piatti

Le condutture utilizzate solitamente sotto tappeti a posa fissa (moquette) sono oggetto di prescrizioni allo studio. Per il momento devono essere protette con dispositivo differenziale con Idn non superiore a 30 mA.


Legge 46/90


Per gli impianti realizzati in data successiva all’entrata in vigore della Legge 46/90, l’uso di dispositivi differenziali associati a circuiti che non siano provvisti di conduttore di protezione non deve essere considerato come una misura di protezione sufficiente contro i contatti indiretti, anche se la corrente differenziale nominale di intervento non supera 30 mA.


Catene luminarie


È consigliabile proteggere, con dispositivo a corrente differenziale con IDn non superiore a 30 mA, le catene luminarie a portata di mano se il costruttore non ne definisce le modalità di installazione e di protezione.


Impianto e gruppo generatore trasportabile o per utilizzo temporaneo.
In tale caso, qualunque sia il sistema di neutro, deve essere utilizzato un dispositivo a corrente differenziale non superiore a 30 mA per l’interruzione automatica dell’alimentazione.

 

 

Prescrizioni per ambienti particolari
(CEI 64-8 parte 7)

L’impiego del dispositivo di protezione a corrente differenziale con sensibilità non superiore a 30 mA è obbligatorio nei seguenti casi.
Locali contenenti bagni o docce e per piscine e fontane 

La protezione è richiesta secondo la disposizione delle utenze rispetto alle zone 0, 1 e 2 e in caso si utilizzino altri sistemi di sicurezza, ad esempio il sistema SELV
o a separazione elettrica, quando tali sorgenti vengano installate in zona 2.
Per maggiori dettagli si rimanda alla norma CEI 64-8.


Cantieri di costruzione e demolizione, Strutture adibite ad uso agricolo o zootecnico
Per le prese a spina e gli apparecchi utilizzatori mobili in entrambi i casi con correntenominale non superiore a 32 A.


Aree di campeggio


Ogni presa a spina deve essere protetta da dispositivo differenziale.


Locali ad uso medico
I circuiti terminali nei locali appartenenti al gruppo 1 che alimentano prese a spinafino a 32 A. Tutti i circuiti nei locali appartenenti al gruppo 2 che non siano alimentati
da sistema IT-M mediante trasformatore di isolamento.
Nei locali di gruppo 1 e 2 sono richiesti dispositivi a corrente differenziale di tipo A o di tipo B in funzione del tipo di corrente di guasto.


Fiere e mostre
Tutti i circuiti che alimentano prese a spina fino a 32 A e tutti i circuiti terminali esclusi quelli destinati all’illuminazione di sicurezza.


Illuminazione per esterni
Impianti di illuminazione fissi situati in area esterna per cabine telefoniche, pensiline di fermata per mezzi di trasporto, insegne pubblicitarie, segnalazioni stradali e mappe luminose.


Unità mobili e trasportabili
Come dispositivo di protezione quando si utilizzano sistemi TN e TT.

 

 

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1=L'impianto è ad uso industriale.

2= legge attuale 37/08.

3= Ci vuole il progetto fatto da un professionista.

4= dopodichè puoi chiedere i preventivi.

ciao

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chiama un tecnico abilitato, lui ti dirà le modifiche da fare per ottenere il progetto... l'elettricista può firmarti tutte le conformità che vuole ma non serviranno a nulla..

 

soprattutto visto che poi dovrai presentare le carte ai VVF

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il differenziale da quanto e'?

30ma per 75 KW?  e' assurdo.

e' da 300 o piu' ma?

e la protezione addizionale sulle prese dov'e?

comunque come giustamente ha fatto notare evans E' OBBLIGATORIO  il progetto.

dopodiche'   potrai richiedere tutti i preventivi che vuoi.

poi da quello che dici e' obbligatorio il certificato antincendio.

stai attento che se arrivano i VVFF  per l'ispezione e sei fuori norme rischi pesante se non la chiusura dell'attivita'

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Mhh....premesso che è il caso  premeso per un professionista progettista iscritto all'albo e non per l'installatore.

 

Due sono le strade :

1- Revisione integrale dell'impianto con nuovo progetto  e messa in opera.

2- Variazione parziale  delle particelle di impianto da aggiornare, con DICO relativa e DIRI delle sole parti che possono rimanere così come sono  poiché corrispondenti comunuque alle credenziali  della normativa vigente.

 

PS: manutenzioni straordinarie o parziali, fatte da installatori lasciano più o meno il tempo che trovano, peggio ancora se vi sono dipendenti extra dai soliti collaboraotri o soci in affari.

 

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Grazie a tutti dell'attenzione e delle risposte.

Forse non mi sono espresso bene io......

Io ho chiamato i due eletricisti per esporle il problema entrambi sono venuti con il loro tecnico (uno ingegnere e l'altro architetto) e quando mi hanno presentato i 2 preventivi c'era questa grossa differenza tra uno e l'altro.

Io volevo solo sapere se è la legge che chiede l'obbligo di un differenziale su ogni linea o se non è obbligatorio e ne basta uno a monte di tutto.

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architetto?

 

boh secondo me è meglio abbondare, magari la valutazione dei rischi te li fa aggiungere poi.. :D

 

tieni conto che il nostro impianto, realizzato nel 1993 con in origine una potenza di 80kW ha una 20ina di differenziali... 

uno all'uscita del contatore, uno per la blindosbarra, altri 4 o 5 nel quadro (linea luci servizi prese ecc ecc)..

più uno in quasi tutte le discese dalla blindo dove è allacciato qualche macchinario con operatore..

 

se avrai a che fare con i VVF per il CPI e con la valutazione dei rischi in caso di dipendenti direi che "più spendi meno spendi"

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Carlo Albinoni
Quote

ora per legge

ogni linea che parte dal quadrro deve avere oltre al magnetotermico(che già c'è) il differenziale dedicato.

 

Che legge è?

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Vero di legge c'è ne sono a bizzeffe.

Ma in questo caso chi ha ragione??

La differenza tra uno e l'altro non è poco ci sono circa 3.000 euro di differenza tra uno e l'altro

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Microchip1967

sopra tutto si deve verificare il D.lgs 81, che impone al datore di lavoro determinati obblighi

Come siamo messi a verifica in base al 462?

Che cosa ha detto l'ispettore?

Nelle condizioni attuali, in base a quanto hai detto, se avviene un infortunio finiscono tutti immediatamente in galera

Il datore di lavoro (in primis) per non aver manutenuto gli impianti, chi fa manutenzione per aver creato situazioni di pericolo, chi ha firmato la prevenzione incendi, e via andare.

nel tuo caso c'è ben poco da fare:

1) chiamare un professionista a farsi fare una Di.Ri per la parte esistente, evidenziando tutte le anomalie che sicuramente salteranno fuori.Va da se che se le anomalie rilevate sono epricolose la parte in oggetto andrà immediatamente messa fuori servizio (o, almeno in modalità provvisoria, in sicurezza)

2) in base alle anomalie far eseguire un progetto e relativo computo metrico

3) con il computo metrico redatto far fare i relativi preventivi, a cui seguirà il lavoro con rilascio della relativa dichiarazione di conformita' che, insieme alla Di.R. precedente formerà la documentazioen d'impianto

4) richiedere una visita straordinaria per il 462, in modo da poter fare un "punto 0"

 

 

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  • 2 weeks later...
Simone Aldrovandi

non so dirti per l'industriale ma nel civile con la nuova normativa da 3 anni è obbligatorio dividere ogni linea con il suo differeziale quindi immagino anche nell'industriale sia cosi

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non so dirti per l'industriale ma nel civile con la nuova normativa da 3 anni è obbligatorio dividere ogni linea con il suo differeziale quindi immagino anche nell'industriale sia cosi

Non mi risulta, la norma CEI indica per il civile che ci siano almeno due differenziali ovvero che la protezione differenziale sia divisa su almeno due interruttori differenziali.

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Carlo Albinoni
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La differenza tra uno e l'altro non è poco ci sono circa 3.000 euro di differenza tra uno e l'altro

 

 

Differenza tra che cosa?

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Preciso che non ho letto tutte le risposte ma solo la domanda iniziale....(magari ripeterò cose già dette).

Partiamo dal fatto che chiunque dica di darti una dichiarazione di conformità su un impianto da 75Kw senza tuttavia menzionare nel preventivo il fatto che la cifra è comprensiva di progetto elettrico redatto da personale qualificato iscritto all'albo....beh, non sa quello che sta facendo!

Questo proprio perchè vi è l'obbligo di progetto su potenze superiori ai 6 Kw (e considera che un progetto costa in media dalle 500€ in su).

Dopodichè, sarà il progettista stesso che visto che c'è, potrà anche fare una dichiarazione di rispondenza......

 

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per avere ora la conformità devo cambiare il quadro elettrico in quanto ora per legge ogni linea che parte dal quadrro deve avere oltre al magnetotermico(che già c'è) il differenziale dedicato

MAh...diciamo che c'è un qualcosa di verosimile.....

Nella v3 della 37/08 si prescrivono le normative degli impianti elettrici in edifici RESIDENZIALI (e non è il tuo caso).

Prima di questa legge era consentito installare nel q.e. un solo differenziale generale, con i vari termici a valle (luce, prese, ecc).

Ora questo non è più possibile...e tra l'altro bisogna anche usare differenziali di tipo A (correnti pulsanti....)

Ma non è il tuo caso...

Quindi....controlla questa cosa del progetto.

Se nessuno dei 2 lo ha menzionato, cambia installatore!

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