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Correnti di spunto e dimensionamento cavi


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Solitamente il dimensionamento dei conduttori persegue il criterio della portata e della caduta di tensione.

Il primo criterio citato comprende l'analisi di temperatura ambientale, tipo di posa, circuiti in prossimità ed eventuali declassamenti al fine di scegliere una sezione di linea adeguata per raggiungere una dissipazione termica accettabile.

Il secondo criterio, per linee trifasi generalmente preso in considerazione per linee lunghe indicativamente più di 50 metri, identifica una sezione adeguata la cui impedenza sia sufficientemente bassa da mantenere il livello di tensione entro il margine richiesto.

In caso di alimentazione di grossi carichi con correnti di spunto molto elevate (esempio avviamento diretto di un asincrono di elevata potenza), in che modo si tiene conto del transitorio per dimensionare correttamente la linea ed evitare il corretto avviamento del carico?

Presumo non sia un problema di natura termica, quanto piuttosto di caduta di tensione. Oppure si possono mettere in atto altri accorgimenti per evitare di sovradimensionare la linea ?

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Le strade sono due:

1- Il solito schema facile  con il dato della  corrente in-rush presunta o letta da strumento, la caduta di tensione, la massima corrente sopportabile come Iz da conduttore.

2- modello matematico che tiene conto anche del numero di avviamenti della natura tecnica del cavo e stima la sovra-temperatura nel tempo in relazione al tipo di cavo e posa.

La sovra-temperatura provoca il degrado preventivo del cavo, soprattutto dell'anima isolante, così come del fascio di trefoli.

 

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La sovra-temperatura provoca il degrado preventivo del cavo, soprattutto dell'anima isolante, così come del fascio di trefoli.

 

Questo è importantissimo. Ricordo di cavi che, all'apertura delle canalette, erano visibilmente "cotti", bastava toccare l'isolante per vederlo sbriciolarsi.

 

Il fattore di "costipazione" dei cavi nelle condutture è fondamentale per il degrado prematuro dell'isolante; purtroppo è un fattore che non viene quasi mai considerato.

 

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(esempio avviamento diretto di un asincrono di elevata potenza), in che modo si tiene conto del transitorio per dimensionare correttamente la linea ed evitare il corretto avviamento del carico?

 

La prima buona regola sarebbe evitare queste sovracorrenti, magari usando un soft start. Ne guadagna molto in durata anche la meccanica della macchina.

Poi bisogna verifcare se è una macchina soggetta a frequenti fermate e ripartenze.

Se, ad esempio, si ha un avviamento all'incirca ad ogni turno, l'unico problema è la cdt sulla linea.

Se invece gli avviamneti sono frequenti, magari con intervalli di una decina di minuti tra uno e l'altro, è necessario dimensionare la portata della linea per una corrente maggiore; la teoria vorrebbe che si determinasse la corrente termica risultante nel caso pessimo, in pratica basta dimensionare per un 15%-20% di corrente in più della nominale. Per le protezioni termiche si adottano quelle delle serie per avviamenti gravosi o frequenti.

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