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PLC Forum


Interruttore onnipolare o magnetotermico 2P


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Buongiorno,

in una cucina dove sono previsti i seguenti elettrodomestici:

- cucina ad induzione

- cappa

- forno

- lavastoviglie

avrei intenzione, invece di mettere un interruttore bipolare sul piano di lavoro, di sezionare in questo modo l'impianto:

- una linea dedicata con MT 2P per la induzione

- un'altra linea dedicata con MT 2P per i tre elettrodomestici

Secondo voi il mio progetto è aderente alla 64-8 oppure va previsto un bipolare in cucina per ogni singolo apparecchio non accessibile?

 

 

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in rete ci sono tantissime guide, ogni costruttore che vende in Italia pubblica dei fascicoli con riferimenti agli articoli della 64-8 che interessano, non conoscendo il tuo impianto non è che si può dire di più, salvo che  le prese nascoste devono avere almeno un punto di sezionamento accessibile, il mio suggerimento è per non incorrere in errori di consultare il tuo elettricista che fa un sopralluogo e ti dice cosa è meglio installare , se decidi di mettere un unico mt per più elettrodomestici e dimensionare le linee sulla base degli elettrodomestici, dovrai per forza di cose dimensionare l'interruttore per la linea più debole, e in questo modo nel tuo caso dovrai scegliere un filo di sezione minore per la cappa, uno più grosso per il forno ed uno per la lavastoviglie, ora mettendo tutte e tre sotto un unica protezione che protegge tutte e tre le linee, non appena accendi un elettrodomestico "energivoro" interverrà la protezione e.... addio pranzo oppure ti rimangono le stoviglie senza lavare.

Quindi, per fare un lavoro a regola d'arte, deve essere tutto coordinato in questo ti può aiutare solo il tuo elettricista dopo le verifiche opportune

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Grazie per la risposta,

l'impianto è per ora sulla carta, l'elettricista è disposto a percorrere entrambe le soluzioni, a patto di proteggere i circuiti a monte con MT 2P, reputando che non ci siano problemi di sicurezza.

Perdona l'ignoranza, davo per scontato di far dimensionare le prese (e circuiti) non accessibili dei tre elettrodomestici tutte a 16A (con MT 16A), lasciando discrezionalità nell'utilizzo delle prese nascoste quando si installerà la cucina. Per quale motivo dovrebbero essere dimensionate diversamente?

 

Facendo invece un discorso più generale esulando dal mio impianto: proprio nelle varie guide cui mi indirizzi, che poi attingono per questo argomento dalla nota 3 della tabella del cap. 37 che parla appunto degli onnipolari, ho sempre visto interruttori bipolari in zona cucina e mai riferimenti ai MT. Per questo mi domandavo se secondo CEI, o a vostro parere, la soluzione con i MT è "bandita" o se è percorribile

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Microchip1967

L'uso di MT al posto dei bipolari classici da incasso è sicuramente a favore della sicurezza, oltre ad avere un costo nettamente piu' basso (spesso un bipolare da incasso puo' arrivare a costare 4 volte un MT)

La differenza è che con l'uso del bipolare da incasso l'elettricista tira una sola linea e da li' deriva le "prese nno accessibili", mentre con il MT o fai un quadretto in loco (soluzionhe che consiglio) oppure devi andare al quadro generale con le linee

Occhio inoltre alle portate (soprattutto per il piano ad induzione): difficilmente superano i 16 A

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la motivazione su come dimensionare le linee te la può dare chi ti fa il sopralluogo, la mia era solamente una ipotesi, e se non fa al caso tuo non tenerne conto , per il resto quoto quanto sopra

 

però ora vorrei farti una domanda:

 

ti ha motivato l'utilizzo degli interruttori 2P? 

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@Microchip1967: Ok, quello che mi scrivi è chiaro e conferma quanto pensavo. Il mio dubbio a questo punto resta sulla fattibilità di un MT a servire tre prese non accessibili, senza sezionamento alla singola presa.

Per l'induzione dimensioneremo la linea prevedendo la possibilità di superare in futuro i 16A se dovessimo variare il contratto, sostituendo i MT coinvolti. Sicuramente almeno per l'induzione non ci sarà sezionamento con interruttore bipolare e dal MT si arriverà direttamente all'elettrodomestico.

 

@D80: Non ho chiesto e approfondirò, presumo che potrebbe andare bene anche l'1P+N. Più che altro mi preoccupo della necessità o meno degli interruttori perché dovrei decidere in tempi brevi dove aggiungere la 503 sul piano. Chiederò comunque.

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per essere fattibile è fattibile, ma così potrai assorbire un massimo di 16A sul totale delle 3 linee, e non 16A per ciascuna linea, il che vuol dire che ad esempio se usi il forno che assorbe 10 A non puoi utilizzare la piastra ad induzione che ne assorbe altrettanti, quindi avrai un totale di 20A che faranno intervenire il MT, potrai usare ad esempio la lavastoviglie che potrebbe assorbire una corrente di 6 A ed il forno, insomma ogni volta che cucini dovrai stare attento ai consumi  e vedere cosa usare in contemporanea, mentre se usi un MT per ogni linea puoi utilizzarli tutti assieme (contratto permettendo) 

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Si infatti per l'induzione ho previsto una linea con MT dedicata, eventualmente ampliabile a 20A se aumenterò il contratto a 4,5KW.

Gli altri tre elettrodomestici (forno, lavastoviglie, cappa) come dicevo restano sotto un secondo MT, a 16A.

 

La scelta delle linee e il dimensionamento non mi preoccupa, la mia domanda riguardava l'obbligo o meno di sezionare singolarmente le tre prese a valle del MT di forno, lavastoviglie e cappa... Io non ho necessità di farlo, ma non voglio una certificazione "stiracchiata" e la nota della tabella A per come "ignorantemente" la leggo io si presta a diverse interpretazioni. Per questo chiedevo un suggerimento da chi ha a che fare tutti i giorni con la materia (presumo che il quesito si presenti nelle cucine di tutti gli impianti civili).

 

Quindi, tralasciando l'induzione che va per la sua strada, e dando per assodato che non ci saranno problemi di assorbimento:

- 1MT nel quadro ---> 3 prese non accessibili (e nient'altro, il MT è dedicato a queste)

- oppure 1MT nel quadro ---> 3 interruttori bipolari in cucina e ciascuno a una presa

o, nel caso fosse obbligatoria la seconda scelta, seguendo Microchip:

- 3MT nel quadro ciascuno diretto a una presa

 

Grazi

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pardon, avevo letto velocemente il post e non avevo visto che la domanda era rivolta a microchip, non è mia abitudine intromettermi in questo modo e gli chiedo  scusa ,:worthy:

 

da come la interpreto io la norma non impone niente, a parte il fatto di avere almeno un punto di interruzione onnipolare per le prese non accessibili, quindi puoi scegliere il modo che ti fa più comodo o economico, un interruttore per tutto, che secondo me potrebbe essere la soluzione più idonea, perché si evita anche di incorrere se pur nella più remota possibilità di sbagliare interruttore quando si deve staccare la corrente solo in una zona dedicata,oltre che essere la più economica,

oppure uno per ciascuna presa,  che permette il massimo della selettività in caso di guasto ma è più onerosa, ogni soluzione implica vantaggi e svantaggi e visto che la norma non impone quali circuiti si devono sezionare ma impone (o per meglio dire consiglia) un numero minimo di circuiti da sezionare per tutto l'impianto, segui l'articolo 3 del cap.37 della norma CEI64_8 consulta il tuo elettricista e mettiti d'accordo con lui, non possiamo tuttavia scegliere al posto tuo.

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Grazie D80, certamente non cercavo una risposta perentoria, ma piuttosto il parere o consiglio di chi è del mestiere, per avere più elementi in mano.

Se l'elettricista non vede altre criticità resterò con un MT a servire le tre pese, senza singoli interruttori.

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