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Ricarica veicoli elettrici nelle abitazioni


Carlo Albinoni

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Carlo Albinoni

Ormai se ne parla dappertutto.

I nuovi edifici avranno la ricarica obbligatoria, come oggi hanno internet o il citofono.

L'Italia si rivela clamorosamente arretrata sia come diffusione delle auto elettriche sia delle stazioni di ricarica.

 

http://www.quattroruote.it/news/eco_news/2016/10/12/veicoli_elettrici_l_ue_vuole_punti_di_ricarica_in_ogni_edificio_in_europa_dal_2019_.html

 

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E' anche una questione di costi e di risorse.

Io 3 anni fa ci avevo fatto un pensierino su una toyota ibrida, poi ho deciso di cambiare la mia vecchia verso con una verso nuova sempre a benzina.

Una versione ibrida della mia nnon c'era; in alternativa avevo considerato la auris sw ibrida, ma i costi di acquisto eran molto più elevati, visto che io ci faccio meno di 10000km/anno proprio non ne valeva la pena.

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Domanda da profano: quanta potenza contrattuale ci vorrebbe, per includere anche la ricarica delle auto nell'"ordinaria elettricità quotidiana"...? Probabilmente di più di quella normalmente fornita da Enel nelle abitazioni (fino a 6 kW in monofase), o no? Dovremmo "germanizzarci" anche da questo punto di vista, forse (se non erro, lì la fornitura di base è di 11 kW trifase, contro i nostri 3 kW monofase); oppure, ricorrere sempre di più all'energia solare, se fosse maggiormente incentivata e diffusa...

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Maurizio Colombi

Aspettiamo la risposta di Carlo... che non tarderà ad arrivare! :thumb_yello:

Lui ne sa sicuramente più di noi!

 

P.S. Per favore Carlo, controlla la casella dei messaggi privati.

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Nel frattempo (dopo aver guardato un po' sul web), a giudicare per esempio da siti come questo e questo, sembrerebbe che la potenza richiesta non sia poi così elevata: comunque, attendiamo senz'altro il parere degli esperti... B):thumb_yello:

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Carlo Albinoni

3 kW sono più o meno l'equivalente di 100 km messi in pancia dell'auto in 5-6 ore.

Tenuto conto che il 90% delle auto fanno meno di 100 km al giorno, tenuto conto che di solito la si tiene ferma almeno 10 ore di notte, 3 kW sono sufficienti per coprire gran parte delle esigenze di ricarica quotidiana. Per far convivere le altre utenze, sarebbe utile un sistema di gestione della potenza capace di modulare la potenza di ricarica in base alla disponibilità.

 

Ovviamente 6 kW sono ancora meglio.

 

Chiaro che nei paesi ove è normale avere 20 kW a casa con cui fanno da mangiare e scaldano, non si limiteranno a 6 kW.

 

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Carlo Albinoni
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E' anche una questione di costi e di risorse.

Chi acquista oggi un'auto elettrica non lo fa per semplice convenienza, ma soprattutto per "passione".

Oggi la nuova ZOE con 300 km di guida reale costa molto meno di quello che pochi anni fa costava una più piccola Mitshubishi iMiev con si e no 100 km di autonomia.

Siamo alla vigilia di una rivoluzione tecnologica: le auto elettriche saranno sempre più performanti e meno costose.

E' stato così con la televisione negli anni '50, negli anni '80 (in Italia con 10 anni di ritardo) con quella a colori, con il computer e con il cellulare.

La "svolta" è prevista attorno al 2020. Nel frattempo, chi non può spendere troppo, può acquistare qualche buon usato.

Però è necessario che gli edifici siano predisposti. Oggi uno dei maggiori ostacoli è la mancanza di una "presa" idonea nei box auto.

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Quei paesi pagano il solo costo dell'energia più IVA, noi paghiamo il costo dell'energia, più il costo dello smantellamento delle centrali nucleari che on sempre li ma noi continuiamo a pagare, paghiamo anche per l'incentivazione del solare, le varie accise e, dulcis in fundo, l'IVA su costi, invcentivi e accise.

Inoltre una scisgurata politica pseuodo sociale, ha differenziato di molto le tariffe in base all potenza installata, così da noi la grande maggioranza delle utenze è limitata a 3kW.

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Carlo Albinoni
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Inoltre una scisgurata politica pseuodo sociale, ha differenziato di molto le tariffe in base all potenza installata, così da noi la grande maggioranza delle utenze è limitata a 3kW.

Vero. Però la riforma delle tariffe domestiche in corso dovrebbe piano piano superare questo problema.

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mi sa che nasceranno anche nuove problematiche, al di là del lato economico, ad esempio le prese domestiche quanti cicli di ricarica possono sopportare? da quello che ho visto dopo uno o al massimo 2 anni diventano "ben cotte" ,non sembrano proprio fatte per sopportare correnti di 16A per lunghi periodi, posso ammettere che la durata dipende dalla qualità delle prese ma con le politiche commerciali di oggi la vedo dura trovarne una che duri realmente nel tempo con almeno un ciclo di ricarica completo al giorno

 

poi facendo un po' di conti con investimento o da rete pubblica o con FV mi risulta ancora più costosa di un'auto a benzina, 

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Carlo Albinoni

Infatti è decisamente sconsigliato caricare un'auto elettrica da una presa domestica. Si usano le prese apposite standardizzate in tutta Europa (la tipo 2 nota come "Mennekes" dal nome di chi l'ha introdotta). Casomai si possono usare le prese industriali. Le prese domestiche vanno bene per gli scooter meno potenti (max 2000 W).

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L'UE vuole tante ca......fesserie, giusto perché i vari europarlamentari, eurodeputati, euronettatoilettes vari non possono limitarsi a incassare lo stipendio ma ogni tanto devono anche scrivere qualcosa (cioè boiate inutili)

 

Piuttosto che parlare di prese di ricarica obbligatorie per auto elettriche che non ci sono, per le quali non si prevede diffusione certa in futuro ma solo tanti blah blah su fantomatiche batterie che ancora non sono state inventate, si dovrebbe parlare di:

 

- un bell'adeguamento delle reti di distribuzione dell'energia elettrica; visto che la potenza contrattuale per il residenziale è ferma a 3kW da secoli, anche buona parte della rete di distribuzione è "fermo" a questa potenza e, anche in una utopica previsione di ampliamento della potenza contrattuale, difficilmente potrà reggere (basti pensare a quelle zone nel Lazio dove ancora Acea distribuisce in fasi concatenate..) 

 

- dei bei interventi atti a diminuire l'acquisto di energia dall'estero; in Germania e in Inghilterra possono permettersi forniture da millemila chilowatt perché là non sono stati indetti referendum idioti del tipo "leviamo le centrali nucleari perché sono pericolosissimissime?", chiedendo il parere a gente che non sa una mazza e vota secondo pancia, ed è fermamente convinta che il futuro dell'energia sia regalare incentivi a fondo perduto in modo da arricchire i vari venditori di pannelli fotovoltaici e fetecchie simili.

 

Non so, così a naso mi sembra molto più utile porre obblighi in tal senso piuttosto che voler piazzare prese di ricarica per "veicoli" che allo stato attuale sono giocattoli costosissimi, inutili e con un futuro incerto.

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Carlo Albinoni

Evidentemente sei completamente fuori dal giro della mobilità elettrica. Probabilmente non sei a conoscenza dei grandi investimenti che stanno facendo le industrie del settore in vista di una rivoluzione (quella delle batterie) dalla quale si sarà travolti se non ci si prepara per tempo.

In realtà si prevede una forte diffusione delle auto elettriche a partire dal 2020. In Norvegia le auto elettriche sono circa il 30% del nuovo. Elevate percentuali anche in Olanda e UK. Basta andare in Svizzera e le auto elettriche non sono popolari ma si avvistano con una relativa frequenza. Dal 2020 numerosi modelli garantiranno come minimo 300 km di autonomia in guida reale. In Germania, Norvegia e Olanda si discute di proibire le auto non elettriche dal 2025-2030.

 

Non so come verrà attuato/interpretato l'obbligo del punto di ricarica (che riguarda solo le case nuove oltre certe dimensioni: praticamente quasi nulla). A mio avviso basterebbe la "predisposizione" (tubi, scatole) senza mettere la stazione di ricarica che si può fare in un secondo momento. Infatti una delle maggiori difficoltà sono i costi necessari per portare il cavo ad ogni singolo box che oggi impediscono l'acquisto dell'auto elettrica.

 

Per le altre cose hai in buona parte ragione. Ma predisporre la ricarica negli edifici nuovi ha un costo irrisorio con notevole beneficio. Non basta (in Italia) ma è un buon inizio. Ti ricordo che la tanto discussa riforma delle tariffe elettriche in Italia serve anche a superare il limite dei 3 kW in vista delle auto elettriche.

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 In Germania, Norvegia e Olanda si discute di proibire le auto non elettriche dal 2025-2030.

Cioè , se io faccio un piccolo :wallbash:prestito per comprare una piccola CAYENNE , da pagare tutta la vita (ammesso che viva abbastanza ) , mi impedirebbero di usarla , in Germania  , dopo soli otto anni dal acquisto ? Ma chi ha detto che la schiavitù '' non esiste più '' ?

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Carlo Albinoni

A parte il fatto che per adesso si discute e nessuna decisione è stata presa, ma ci si riferisce alle nuove vetture vendute. Invece la proibizione di circolazione della auto a combustibile sarebbe successiva iniziando dai centri delle città.

Non capisco lo stupore: non stanno per proibire nel centro di Milano le diesel euro 3 e 4? Tra 20 anni potrebbero proibire tutte le auto che emettono gas di scarico.

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Io non sono stupito , ne ho viste e vissute di molto peggio , per cui , sono vaccinato ; ma mi domando , nel prezzo di un '' prodotto '' non deve stare anche il diritto di utilizzo dello stesso , e se limitato in tempo , che sia ben evidenziato ?

Sarò anche matto , ma così la vedrei giusta ....non che mi piaccia , ma almeno so cosa mi spetta visto che spendo dei soldi sudati alla grande .

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Il futuro prossimo certamente sarà elettrico, con un'evoluzione graduale delle auto attuali...

 

A lungo termine, sarebbe invece molto più interessante, IMHO, la levitazione magnetica, estesa anche ai veicoli privati (quindi, non solo per i treni): ma questo ovviamente richiederebbe di intervenire radicalmente sull'infrastruttura di base, cioè sulle strade stesse (ma sarebbe anche un bene), oltre che sui veicoli (liberati presumibilmente dalla necessità della ricarica); almeno, se nel frattempo non si sarà inventata qualche forma di propulsione elettromagnetica autosostenuta (tipo UFO) - ma questa è ancora pura fantascienza... ^_^:D

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Carlo Albinoni

Penso che per capire il futuro delle auto elettriche si debba prendere in considerazione il fenomeno Tesla. Vero che perde 400 milioni a trimestre, ma veramente sta portando via mercato nel segmento del lusso. Al mercato l'elettrico piace. Cosa succederà quando le batterie costeranno molto meno? quando le auto elettriche cinesi arriveranno in America ed Europa? Piaccia oppure no, i costruttori tradizionali devono adeguarsi, e lo stanno facendo.

 

https://www.bloomberg.com/news/articles/2016-10-12/tesla-dominates-u-s-luxury-sedan-sales?utm_content=business&utm_campaign=socialflow-organic&utm_source=facebook&utm_medium=social&cmpid%3D=socialflow-facebook-business

 

 

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In Germania, Norvegia e Olanda si discute di proibire le auto non elettriche dal 2025-2030.

 

Si dice che la madre dei cretini sia sempre gravida e questa ne è l'ennesima riprova.

Sembra il ragionamento dell'individuo che, a Pasqua, si pone il problema di dove potrà defecare dopo il pranzo di Natale.

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ma un'informazione... chi abita in centro, e deve lasciare l'auto in strada, oppure nel parcheggio pubblico e all'aperto, a 7/800 metri da casa, la spina di ricarica, dove se la infila?? :wacko: :whistling:

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Carlo Albinoni
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 chi abita in centro, e deve lasciare l'auto in strada, oppure nel parcheggio pubblico e all'aperto, a 7/800 metri da casa, la spina di ricarica, dove se la infila??

 

Infatti: il problema è proprio non avere un punto di ricarica privato.

 

La ricarica pubblica veloce è complementare ma non sostitutiva di quella privata lenta. Non solo perchè costa di più, ma anche perchè per quanto veloce non sarà mai istantanea come il rifornimento di combustibile.

 

Conosco molti che si arrangiano con le colonnine semiveloci che abbiamo persino in Italia, facendo la spesa ai supermercati con la colonnina. Ma questa è una soluzione che non potrà essere di tipo diffuso, quando le auto elettriche saranno tante.

 

Ad oggi non è prevedibile che tutti i posti auto per strada siano un giorno dotati di presa. Lo saranno i parcheggi, a pagamento, ma questa non è una soluzione per chi lascia l'auto in strada.

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Tesla è solo una azienda, a meno che non sia talmente grande da poter dettare le leggi di mercato non la prenderei troppo come riferimento, se un giorno si potranno ricaricare gli accumulatori delle auto in tempi paragonabili a quelli per fare un pieno di benzina ed un' autonomia altrettanto grande, potrei farci un pensierino sull'acquisto, si stava pensando anche di fare delle stazioni di rifornimento dove invece di ricaricare il veicolo per ore si sostituiscono direttamente le batterie, che fine ha fatto quell'idea?  da noi in Sardegna nemmeno l'ombra di tali stazioni anzi dell'elettrico non c'è proprio mercato, almeno nella mia zona,

 

 

in Germania, Olanda e Norvegia probabilmente si possono permettere un tale lusso per vari motivi:

 

1 la cultura ambientalista è molto più radicalizzata rispetto alla nostra,

 

2 hanno (o stanno sviluppando) una vera rete di rifornitori

 

3 i costi dell'energia sono bassi

 

4 le persone hanno le risorse per poterselo permettere, non c'è la disoccupazione e la corruzione che c'è in Grecia o da noi, e al pagamento delle tasse , corrispondono dei servizi

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