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Alimentatore da banco


antonio82ba

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Buongiorno a tutti. Vorrei rimettere a nuovo questo alimentatore da banco, costruito con l' aiuto del mio professore di elettronica, 15 anni fa circa. Eroga da 0-36V dc, corrente max 10A (selezionabile per mezzo di un interruttore). Mi piacerebbe anche avere la stessa tensione regolabile ma alternata ma sinceramente non saprei come fare.

Vorrei innanzitutto acquistare un nuovo box ma non sapere se in alluminio, abs o ancor meglio una cassetta di derivazione tipo gewiss.

Inoltre vorrei sostituire il voltometro e amperometro con due digitali aventi stesse dimensioni ed estetica, potenziometri insomma vorrei fosse simile ad uno acquistato, almeno per l' estetica intendo. A parte il valore ohmico dei potenziometri, posso sostituirli con uno qualsiasi? Magari uno con manopola colorata.

Ovviamente effettuerò nuovamente il cablaggio.

Consigli?Grazie

 

 

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Mi piacerebbe anche avere la stessa tensione regolabile ma alternata ma sinceramente non saprei come fare.

 

Per avere la tensione alternata bisogna prelevarla direttamente ai capi del trasformatore. Per regolarla, se non si esige che la forma d'onda sia perfettamente sinusoidale, si potrebbe utilizzare un variac (circuito che regola la luminosità delle lampadine) che lavora tagliando parte dell'onda.

 

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Vorrei innanzitutto acquistare un nuovo box ma non sapere se in alluminio, abs o ancor meglio una cassetta di derivazione tipo gewiss.

 

Secondo me è indifferente. Secondo me la scatola di derivazione ti costa di meno, è facile da forare ed è fatta di plastica (meno rischi di prendere la scossa se si dovesse staccare qualche filo).

 

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Inoltre vorrei sostituire il voltometro e amperometro con due digitali aventi stesse dimensioni ed estetica

 

Per quanto riguarda gli strumentini non so se si trovino delle stelle dimensioni degli strumenti analogici. Se non sbaglio le misure di tali strumenti sono standard quindi trovare uno strumento di dimensioni simili non dovrebbe essere difficile. Consiglio sempre di cercare gli strumenti e di forare la scatola solo dopo averli comprati tutti in modo da conoscere le dimensioni esatte.

 

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A parte il valore ohmico dei potenziometri, posso sostituirli con uno qualsiasi? Magari uno con manopola colorata.

 

Si, l'unica cosa da vedere è la scala che deve essere lineare (tanti potenziometri sono logaritmici perché si usano in campo audio...). Poi non penso che la potenza sia un grande problema (non conosco lo schema, ma non penso che nei potenziometri scorra tanta corrente).

 

Ultimo consiglio: io a valle del trasformatore metterei un fusibile per evitare conseguenze spiacevoli in caso di corto accidentale. Stessa cosa anche per l'uscita (se il circuito non è dotato di protezione contro il sovraccarico/cortocircuito) anche se si potrebbe mettere una protezione alternativa (per esempio riarmabile o che comunque non comporta la sostituzione di un componente).

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Riccardo Ottaviucci

io lascerei tutto così,se non altro per il valore storico affettivo e penserei ad acquistare o realizzare ex novo un alimentatore da banco con stesse caratteristiche,ormai costano poco.

In soffitta ho ancora tutte le mie realizzazioni da quando avevo 11 anni,qualcuna addirittura col mobile in legno (truciolato) e tagliato con traforo raffreddato e lubrificato con una candela per le aperture esterne . Facevo strage di lame...

Quando avrai la mia età ,magari ritornandoti per le mani così come lo avevi artigianalmente costruito, ti riporterà a quei tempi con un briciolo di sana nostalgia.;)

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Premetto che stavo scrivendo quando avevate già risposto, ma comunque espongo le mie considerazioni:

 

Comincia da un buono schema, ma soprattutto datti un obiettivo, magari limitando il range di tensioni e correnti ad un uso piu mirato, realizzando piu alimentatori.

Il superamento dei 35 Volt richiede una circuitazione e componenti meno comuni (tanto per fare un esempio, con un solo LM 317 a tre piedini e un potenziometro hai fatto già un bell alimentatore variabile da 2 a 34 volt da 1,5 Ampere)

 

Distinguiamo prima di tutto la DC dalla AC:

Un alimentatore DC lineare da 0 a 36 Volt 10 Ampere fatto bene è già un bell' impegno costruttivo, richiede un robusto ponte di diodi, un trasformatore da 50 Volt 500 VA, con piu secondari, e una tensione di bias negativa per partire da 0 anzichè da 2 Volt

10 Ampere possono essere tanti a 30 volt, ma pochi a 12 o a 5 volt, dipende da cosa ci alimenti di solito.

Se non puoi o non vuoi costruirlo in tecnologia Switch Mode, una soluzione pratica è un commutatore sui secondari del trasformatore che permetta tensioni alte a corrente bassa e viceversa. Con questo trucco la potenza del trasformatore viene ottimizzata e i finali lavorano meglio.

Poi dovresti avere una limitazione elettronica di corrente, per esempio per testare i Led, o per misure su resistenze di bassissimo valore.

Gli strumenti digitali in genere richiedono una alimentazione indipendente e separata, in quanto, per esempio, l'amperometro in serie al positivo avrebbe l'alimentazione negativa sul positivo del circuito sotto misura.

Inoltre uno stabilizzatore da 50 volt a 5 volt per alimentarli sarebbe troppo complicato da realizzare.

I potenziometri di regolazione potrebbero essere multigiri, per aumentare la precisione, oppure essere composti da due potenziometri in cascata, per ottenere la funzione "Coarse" (grossolana) e "Fine"

Un bell'alimentatore richiede un bel contenitore professionale e non una scatola per impianti elettrici.

Una ventola sul dissipatore completerebbe il tutto.

Il problema del colore delle manopole mi sembra l'ultima cosa... :lol:

 

Passando alla "sezione" AC:

Molto piu pratico se lavori a 50 Hz un Variac meccanico a manopola, magari dotato di trasformatore di isolamento e protezione da cortocircuito ripristinabile a pulsante.

Per fare altro a frequenze diverse serve un generatore sinusoidale, un circuito di potenza, e molto altro, che affronterei in sede opportuna.

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i ponti raddrizzatori in parallelo e i componenti recuperati chissà dove,  la stufetta con i 2N3055 ..... i pellegrinaggi alla GBC

tienilo come ricordo

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Ringrazio tutti per le risposte e dei consigli.

In ogni caso piuttosto che accantonarlo in cantina preferisco rimetterlo a nuovo in un contenitore in legno così utilizzandolo ricorderei ancor di più il periodo del professionale.

E' vero che non l' ho mai utilizzato per tensioni superiori ai 12V, però eroga comunque 30 o 36V e in corrente massima 10A anche se non ricordo a quale tensione.

Ricordo che il mio docente disse che il trasformatore era davvero ottimo proprio per la sua corrente.

Circa la strumentazione, intendevo dire che vorrei montare un amperometro e voltometro uguali in dimensioni tra loro, non uguali a quelli che ho ora.

Secondo voi posso fidarmi di un unico strumento che sia amperometro e voltometro? 

Circa i potenziometri invece, secondo voi è possibile sostituirli con due lineari multigiro? Così la tensione in uscita dovrebbe essere più fluida vero? 

I fusibili ci sono già.

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Da tenere come reliquia il trasformatore prodotto dalla mitica e un tempo all'avanguardia E.R.C. Elettro Radio Costruzioni di Calolziocorte (LC) guidata verso il fallimento dagli oculati eredi del fondatore.

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  • 1 year later...

Buonasera a tutti e ben trovati. Vorrei realizzare da 0 un alimentatore, visto la mia discussione, mi conviene o meglio è possibile continuare qui oppure mi consigliate una nuova discussione?

 

Grazie

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Se si tratta di un nuovo progetto è meglio tu apra una nuova discussione spiegando nel dettaglio cosa intendi realizzare e qauli sono i problemi su cui vorresti avere un aiuto.

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  • 2 weeks later...

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