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PLC Forum


Richiesta di Fattibilità del mio progetto Domotico con OpenHab


Muplex

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Ciao a tutti,
sono un nuovissimo utente di questo forum di cui vi faccio subito i
complimenti; ben gestito e molto completo. 


Cercherò di essere breve e di andare subito al punto, per non divagare.

Nei primi mesi del 2017 inizierà la costruzione ex novo della mia prima casa
(villetta singola su singolo piano) e ovviamente ho cercato di acculturarmi
sull'affascinante mondo della domotica, solo che probabilmente è più facile
prendere il brevetto di pilota militare che essere esperti di domotica!
E' mesi che leggo leggo leggo e ho un gran mal di testa e una gran confusione.

Premettendo che sono autodidatta in tutto, forse causa la grande confusione
celebrale, sono arrivato a buttare giù un progetto preliminare che, nel mio trip
mentale, risponde alle caratteristiche che cerco e volevo esporvelo qui in questo
post per sentire cosa ne pensate, se è fattibile o se è meglio che io prenda un bel
moment act e vada a nanna.

--------------------------------------------------------------------------------

Prima di cominciare nella descrizione dell'idea vi allego la planimetria
definitiva, il mio schema di progetto domotico in bozza, e la lista dei componenti
da me prevista.

Le funzionalità che vorrei dal mio impianto sono le seguenti, elencate per ordine
di importanza:
- Gestione irrigazione giardino
- Gestione illuminazione esterna
- Visualizzazione (a display) di consumi e produzione energetica (pannelli    
fotovoltaici) in modo da poter creare grafici energetici ecc....
- Gestione temperatura interna
- Gestione impianto anti-intrusione o allarme che dir si voglia
- Gestione illuminazione interna
- Altro che verrà in un secondo momento (cancello elettrico, sensore semplice per
notifica ricezione posta, qualche smart button per caricare automaticamente certi
scenari, varie ed eventuali che mi verranno in mente o mi suggerirete voi)


Le caratteristiche che deve avere il sistema sono sostanzialmente:
- Costo contenuto (mi svenero'gia' abbastanza col mutuo della casa e ogni cento
euro in piu' in saccoccia fanno gran comodo)
- User Friendly (ovvero avere un solo posto dove controllare tutto. Sarebbe inutile
avere un sistema quasi perfetto, ma ad esempio 35 app per smartphone diverse per
comandare le varie apparecchiature)
- Affidabilità (non vuol dire che non si deve rompere mai niente, ma che nel caso
succeda, è facile per me riparare.) (non vuol dire che non deve mai fare cilecca,
ma che pian piano si possa migliorare con le diverse necessita' che si creeranno)
- Risparmio energetico (ci tengo molto che il sistema mi aiuti ad analizzare i
consumi e valutare gli sprechi e i possibili cali di efficienza degli impianti)
- Risparmio di tempo (ultimo ma non per importanza; sono consapevole che una cosa
DYI portera' via una infinità di ore, ma almeno che quando è implementata mi aiuti
a fare qualche operazione in automatico....)


Per quanto riguarda l'implementazione:
Quelle di prima, sono belle parole o poco piu'. Poi mi sono messo a fare i conti su
carta;
KNX - HomePLC - SNC - tutte le soluzioni tradizionali sono assolutamente troppo
costose (se potete smentitemi,fatelo vi prego).

Allora cercando, cercando e cercando ad un certo punto ho incontrato OpenHab.
Da subito ho intravisto una enorme potenzialità, ma ahimè pochissime testimonianze
di qualcuno che ha portato avanti un vero progetto domestico e non un cavolo di
modellino per la tesi basato solo su arduino. 

Ho cercato di capire come poter sfruttare i vari bindings e sono arrivato a
compilare una ipotetica "lista della spesa" spulciando tra le tecnologie e i
dispositivi supportati  e selezionando quello che mi sembrava rispondere meglio alla
caratteristiche.
vi copio sotto un estratto della lista e i vari link, vi prego di darci un occhiata
e continuare la lettura del post, perche' non è finita qui =P.

 

Termostati

Luci da interno
Security Camera

 


Come ho scritto nel mio primo post di presentazione, spesso smanetto con l'arduino
e mi rendo conto che a parte la gestione dei motori e dei relè con 220V per le luci
(per questioni di sicurezza e certificazioni), tutti i sensori che ho disegnato
nello schema domotico, sarebbero molto semplici ed economici da implementare
proprio con qualche arduino che funge da nodo domotico (infatti i vari nodi dello
schema sono proprio concepiti per essere degli arduino e il server un mini-pc tipo
raspberry pi con dentro Debian, Openhab e MQTT broker).

 

Tutta questa pugnetta di andarsi a cercare dispositivi compatibili con OpenHab
secondo me ha il grosso vantaggio di abbattere di molto i costi. Ovvero, facciamo
l'esempio con i termostati; Io siccome voglio comandare 3 zone della casa (Living,
Notte e Bagni), dovro' in ogni caso comprare 3 termostati sia che siano smart come
gli ecobee sia che siano quelli antichi a rotellina...se non devo avere un bus
filare dedicato, con i suoi moduli dedicati (come KNX ad esempio) il sovra-prezzo
diventa la differenza di prezzo tra i dispositivi.. Ovvio che il termostato a
rotellina lo troverei a 40e mentre gli ecobee ne costano 150, pero' un HomePLC ne
verrebbe 350 e un KNX 550 (sparo cifre a caso).
Secondo esempio, le luci interne: La soluzione LIFX secondo me è eccezionale! Anzi
dovrebbero inventare degli adattatori che trasformano tutti i bulbi in lampadine
smart. 
Ovviamente delle lampadine a basso consumo costano meno (ma neanche troppo  
considerato che queste sono a LED), ma quanto costerebbe fare un impianto con bus
filare per accedere e spegnere 2 lampadine dal cellulare??? (e non c'e' neanche
bisogno del bridge come le philips HUE!!)

 

 

 

 


Fin qua ci siamo ? siete riusciti a seguire il mio flusso di coscenza che va dal
cervello alla tastiera?
Bene perche' ,più o meno, è il punto cui sono fermo attualmente ed è proprio a
questo punto che inizio a porvi la mia serie di domande.

 

1) Quello che ho cercato di raccontarti e che tu hai capito, sta in piedi o ci sono
degli aspetti importanti che ho tralasciato?
2) Arduino è la scelta giusta per i nodi domotici e dove collegare i piccoli
sensori o meglio Thinkerforge o altro ancora?
2.a) Se si, Arduino è adatto al punto 2, é fattibile implementarlo veramente senza
grosse problematiche (mi è venuto il dubbio che un sensore a banco con jumper da
15cm è un conto, mentre con 10m di cavo da una stanza all'altra, magari parallelo
alla linea di tensione di casa, potrebbe non andare bene)
3) Se tutto quello che ho detto è una colossale ca***ta, esiste una soluzione che è
modulare, economica, Opensource come me la ero immaginata io o è ancora
fantascienza?

planimetria.PNG

Schema Domotico.png

Boom ipotetico.PNG

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Ciao,viste l'esperienze che ho avuto,ti consiglio di usare apparecchi adatti allo scopo ed evitare schede e schedine di dubbia affidabilità e qualità per applicazioni "serie" connesse alla rete elettrica(vedi disturbi captati e stabilità di funzionamento).Se non vuoi spendere per i diritti software e hardware dei costruttori di apparecchi domotici,puoi sempre optare per un sistema di miniPLC distribuiti in ethernet,come i LOGO8 Siemens,robusti,affidabili e facilmente reperibili(anche nel tempo),con numerosi progetti di spunto scaricabili gratuitamente da usare come base di partenza:https://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=1&cad=rja&uact=8&ved=0ahUKEwimr7bU8aPRAhVZd1AKHYPmCusQFggpMAA&url=http%3A%2F%2Fw3.siemens.com%2Fmcms%2Fprogrammable-logic-controller%2Fen%2Flogic-module-logo%2Fapplication-examples%2Fpages%2Fdefault.aspx&usg=AFQjCNEiUeyG4p_SAyyu-OJDbUwSqq50hQ.

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usare schede non progettate per servizio continuo  e certificate per uso in impianti elettrici puo' portare a creare pericoli seri per persone e cose.

quindi segui i consigli di Blackice

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Non concentratevi sulla parola arduino... Ho chiesto se esiste qualche micro controllore più adatto pure, tipo tinkerforge. 

Mi interessa sapere se il sistema starebbe in piedi o meno... 

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Scusate ma ancora non ho capito come quotare i post.

@Blackice: Effettivamente, come è sempre accaduto quando ho chiesto di domotica da quando mi sto informando, mi hai dato una info che non conoscenvo.

Il sistema siemens logo sembra effettivamente abbastanza economico.Sono andato a sbirciare i prezzi e solo il modulo di comunicazione supera i 400 euro. 

Ed è proprio quello che intendevo quando parlavo dei mal di testa....uno che non è del settore, per iniziare a capirci qualcosa, deve assimilare talmente tante info e conoscere talmente tanti produttori che da il capo-giro ahime'

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Ciao Muplex, benvenuto.

Quote

Allora cercando, cercando e cercando ad un certo punto ho incontrato OpenHab.
Da subito ho intravisto una enorme potenzialità, ma ahimè pochissime testimonianze
di qualcuno che ha portato avanti un vero progetto domestico e non un cavolo di
modellino per la tesi basato solo su arduino. 

Io utilizzo openHAB ed è stato parte del mio progetto per la tesi. E' integrato da tempo 

(un paio d'anni) col mio sistema di Home Automation... che è basato quasi interamente

su HomePLC. Ho aggiunto delle Philips HUE e una presa Fibaro (Z-Wave).

Potrei controllare anche il mio impianto multiroom Sonos, il mio TV Samsung e il

router Frizbox... ma non ho tempo di guardarci.

 

Quote

Anzi dovrebbero inventare degli adattatori che trasformano tutti i bulbi in lampadine
smart. 

Credo proprio che esistano già.

 

Sono d'accordo con chi è intervenuto prima di me: mi baserei su un sistema di automazione

affidabile e poi eventualmente integrarlo a sistemi open come openHAB.

A quel punto, dovesse succedere qualcosa di strano, le funzionalità di base (accensione e

spegnimento delle luci) almeno continuano a funzionare e non rimani come un patacca

(così si dice da noi).

 

Per le funzionalità più ludiche a quel punto puoi espandere openHAB con tutti i giocattoli

per cui sono previsti dei bindings. Puoi anche realizzarti i vari sensori (presenza, temperatura,

umidità, ecc.) con arduino o altro e integrarli con openHAB ma, come ho scritto sopra,

sono funzionalità non vitali del sistema e quindi puoi permetterti anche di fare un piccolo

sforzo DIY per risparmiare qualche euro.

 

A questo punto, se distribuisci sensori per l'appartamento a cosa ti servono i termostati?

Tanto vale che comandi l'impianto HVAC sulla base dei dati che rilevi dai sensori... e magari

ti limiti a un termostato (termoregolatore sarebbe meglio) ben posizionato: sempre per

evitare che un malfunzionamento ti blocchi tutto.

 

Quote

Fin qua ci siamo ? siete riusciti a seguire il mio flusso di coscenza che va dal
cervello alla tastiera?

Tranquillo... penso che ci siamo passati tutti (chi più chi meno) e quindi i dubbi che

ti stanno venendo sono dovuti proprio al voler fare il meglio possibile cercando di

evitare scelte che potrebbero rivelarsi sbagliate. 

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Quote

KNX - HomePLC - SNC - tutte le soluzioni tradizionali sono assolutamente troppo
costose (se potete smentitemi,fatelo vi prego).

Non vorrei scadere nel confronto di parte dei principali standard bus che hai elencato,

anche perchè su KNX e SCS non ho esperienza diretta, però posso dirti che probabilmente

un sistema basato su Konnex per un appartamento singolo è un pò eccessivo.

E' vero che si possono trovare componenti compatibili KNX a prezzi più bassi rispetto

a tempo fa però, anche qui sul forum, si è sempre letto che tale standard è un pò 

sovradimensionato rispetto alle necessità di un piccolo/medio appartamento.

 

SCS io l'ho abbandonato quasi subito in quanto anche il semplice pulsante contiene

dell'elettronica e della logica quindi, anche per semplici funzioni o pochi comandi, il

costo non è poi così basso ed è tutto connesso a bus. Tempo fa feci fare un preventivo

ma anche per poca roba il prezzo non era affatto competitivo. Poi magari ti propongono

dei kit a un prezzo vantaggioso ma come il sistema cresce poi il prezzo lievita.

 

Con HomePLC puoi permetterti di ragionare (in modo molto semplificato) come se dovessi

costruire il tuo impianto con relè e scatole di derivazione. I moduli del sistema vengono posati

in maniera distribuita nelle scatole di derivazione nelle varie stanze dell'appartamento e poi

effettui le connessioni ai pulsanti (la serie che preferisci) e ai punti luce. Tutti i moduli poi vengono

connessi tra loro dal bus di sistema.

Quello che ti ho scritto è un quadro molto semplificato ma che può darti l'idea di come possa

venir strutturato un sistema HomePLC.

 

Io ho scelto HomePLC anche per questo... se dovessi stancarmi posso smontare tutto, buttarlo via,

e installare dei semplici relè. Avere scatole di derivazione nelle varie stanze mi permette di ridurre

le tratte per connettere comandi e punti luce e, anche se un architetto mi sparerebbe, trovo questo

tipo di posa funzionalmente impagabile in quanto in ogni punto ho ben chiaro cosa trovare.

 

Raccogliere tutto in un unico quadro è comunque possibile ma diventa ben presto affollato e

i corrugati diventano una esagerazione.

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Quindi, per come la vedo io, suddividerei il tuo nuovo impianto in parti.

Una principale che comprende comandi e attuazioni che ti servono per le

funzioni tipiche di un appartamento tradizionale:

- pulsanti

- punti luce

- e mettiamo pure le prese comandate (abat-jour, lavastoviglie, lavatrice, asciugatrice, ecc.)

Poi cercherei di valutare la sensoristica e gli altri tipi di circuito: networking, multiroom A/V

riscaldamento/raffrescamento, allarme, ecc.

 

Visto che stai valutando di realizzare in parte da te alcune funzionalità la sensoristica non

puoi separarla completamente dalla rete dati e quindi devi pensare a come i vari "circuiti"

possano intersecarsi.

 

Hai fatto bene a elencare i vari "componenti" per stanza e quantificarli ma purtroppo devi scendere

ancora più nel dettaglio dei vari sistemi presenti in un appartamento in modo da non trovarti

in futuro senza la possibilità di connettere un dispositivo in un punto remoto della casa.

 

Il WiFi è molto comodo, così come tecnologie radio come Z-Wave e ZigBee, ma penso che 

una connessione su bus sia da preferire almeno sui componenti principali del sistema.

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Grazie Smoothhands,

grazie mille per le risposte.

Pensando a HomePLC, esistono brand piu' costosi di altri o Siemens Logo come mi ha consigliato blackice è la scelta migliore?

Con una cifra intorno ai mille euro, si riesce a implementare un impianto come quello immaginato ?

 

Il 14/1/17 avro' il primo incontro con ingegnere edile e impiantisti, tutti riuniti, quindi è importante che mi chiarisca un po' le idee per poter argomentare.

 

Buona giornata a tutti e saluti.

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Microchip1967



Il WiFi è molto comodo, così come tecnologie radio come Z-Wave e ZigBee, ma penso che 

una connessione su bus sia da preferire almeno sui componenti principali del sistema.

 

concordo in pieno.Il sistema via radio lo lascio solo come "ultima spiaggia" (ad esempio parete in vetro ove non è possibile posare cavi)

Per il resto sto notando un calo dei prezzi anche sui sistemi knx (ad esempio un modulo di comando knx bticino costa ormai come un comando scs).

Occhio inoltre alle certificazioni dei materiali (in quanto poi chi dovrà redigere la DDC ti chiederà sicuramente tali informazioni, senza le quali lui si dovrebbe assumere la responsabilità di quanto installato) e, inoltre, la reperibilità/interoparabilità nel tempo.

Troppo spesso ho visto sistemi che sembravano "fantastici" e dopo 4/5 anni la componentistica usata non era piu' reperibile come ricambio e costringendo il committente a dover sostituire tutto.

 

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del_user_56966
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concordo in pieno.Il sistema via radio lo lascio solo come "ultima spiaggia"

 

Dividerei in base al sistema, come in tutte le cose dipende dall'architettura, dall'affidabilità ma soprattutto dall'...... (questa la vediamo in futuro :lol:)

 

se dovessi scegliere adesso alcuni non li utilizzerei MAI!!... altri come dici tu vanno bene come "ultima spiaggia"

 

anche perché essendo difficile da accontentare (o forse solo pignolo chissà!) un sistema come intendo io ancora non lo vedo sul mercato!

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@Blackice

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Se non vuoi spendere per i diritti software e hardware dei costruttori di apparecchi domotici,puoi sempre optare per un sistema di miniPLC distribuiti in ethernet,come i LOGO8

Perchè lo chiami miniPLC? non è un sistema a moduli logici?  comunque mi sta interessando molto !

 

@smoothhands

Quote

A questo punto, se distribuisci sensori per l'appartamento a cosa ti servono i termostati?

Tanto vale che comandi l'impianto HVAC sulla base dei dati che rilevi dai sensori... e magari

ti limiti a un termostato (termoregolatore sarebbe meglio) ben posizionato: sempre per

evitare che un malfunzionamento ti blocchi tutto

Il sistema prevede 3 circuiti di riscaldamento, per questo avevo pensato a 3 controllori, pero' effettivamente se si distribuiscono i sensori, si puo' agire direttamente sull'impianto senza passare per il termo-regolatore.

 

@Microchip e Alessandro

Quote

Il WiFi è molto comodo, così come tecnologie radio come Z-Wave e ZigBee, ma penso che  

Concordo pure io. Il wifi è comodo, infatti tutte le applicazioni linkate nel main post sono WIFI, la tecnologia radio per attuare cose diverse da cancelli automatici non la vedo tanto.

 

La domanda che mi frulla per la testa adesso è

- avendo capito che probabilmente il sistema migliore per le mie esigenze è a un sistema a moduli logici oltre i soldi per i moduli veri e propri, quanto sarebbero gli accessori ? Sensori e Sorfware? Non è che si risparmia sui moduli e poi il software di programmazione costa tanto?

 

Grazie raga, siete i numero 1!

 

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Nello specifico del LOGO8,il software è con licenza(circa 30€,uso illimitato),per fare esperienza è comunque possibile scaricarlo in versione demo(senza poter fare download/upload verso/dal miniPLC),previa registrazione.La comunicazione con i moduli è ethernet(quindi mondo TCP/IP),basta un semplice cavo lan di buona qualità,non serve altro.Poi ci sono miriadi di sistemi e soluzione con i loro pregi e difetti per fare domotica e building automation,a te la scelta...

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Il sistema prevede 3 circuiti di riscaldamento, per questo avevo pensato a 3 controllori, pero' effettivamente se si distribuiscono i sensori, si puo' agire direttamente sull'impianto senza passare per il termo-regolatore.

Quello che ho scritto era un pò una provocazione... anche se a dire il vero io ho realizzato il mio impianto proprio così.

Ad ogni modo in questa area del forum dovresti poter trovare alcune discussioni (anche molto accese)

sull'argomento della termoregolazione in quanto il sistema HomePLC dispone a catalogo di dispositivi

con tecnologia estremamente più raffinata rispetto al classico termostato.

 

Mi sembrano strani però solo tre circuiti... forse intendevi zone.

Solo nel soggiorno, se parliamo di riscaldamento a pavimento, ne verranno creati almeno tre.

Che poi questi tre circuiti vengano comandati allo stesso modo questo è un'altro discorso.

 

Venendo al numero di "termostati"...

Per esperienza posso dirti che se non avessi potuto regolare distintamente i due bagni

a quest'ora uno dei due era gelido per via della posizione.

Ovviamente un buon progetto fatto da un termotecnico può rilevare le varie criticità del

caso e suggerire qualche soluzione in fase di progetto ma la flessibilità sulla regolazione,

per quanto mi riguarda, è stata impagabile.

 

Nel caso di sole sonde e controllo considera che se per qualche motivo le sonde vengono disconnesse dal resto del sistema

(per qualunque motivo - guasto, errore, ecc.) un qualche metodo di controllo di soccorso 

lo devi prevedere: un regolatore in posizione strategica che continui a pilotare la caldaia.

Diversamente, un regolatore per stanza ti permette il massimo dell'autonomia e del controllo: e 

nel caso di HomePLC potrebbe funzionare anche autonomamente dal resto del sistema di

automazione nel caso di malfunzionamento o guasto su bus.

 

Per l'ecobee3 lite che elencavi tu ho dato un'occhiata veloce ma la prima cosa

che mi ha infastidito è che l'unica cosa cha ha, rispetto a un termostato normale, è

la connessione ad internet (e quindi un servizio di backend per la connessione remota).

Quindi può essere carino esteticamente, indicarti la percentuale di umidità, poterlo

comandare da remoto (sempre che la rete funzioni) ma l'unica innovazione indicata

è che regola il comfort (non è specificato come tra l'altro) in base alle previsioni

meteo ricavate da internet... e stica... per 170 dollari uno sforzino in più potevano farlo.

 

Quindi se vuoi connettere i sensori remoti, e la rilevazione di presenza,

e la possibilità di comandare anche la ventilazione, i deumidificatori ti devi comprare

la versione ecobee3 (senza lite) ma alla modica cifra di 250 dollari.

E poi comunque cerca sempre, e solamente, di regolarti la temperatura.

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