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PLC Forum


Aumento di potenza impianto elettrico civile


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Salta l'interrutore dell'energia in casa per consumi simultanei elevati. Devo chiedere l'aumento di potenza al gestore.

 

Domanda da 1 milione di $: come calcolo artigianalmene l'aumento di potenza necessario? Strumenti di rilevazione? Calcoli da fare? Dati di picco dal contatore?

 

Grazie

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Carlo Albinoni

Quale interruttore scatta? a prescindere dalla potenza del contatore, il tuo impianto per quale potenza è dimensionato?

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Domanda da 1 milione di $: come calcolo artigianalmene l'aumento di potenza necessario?

 

Quando salta il contatore cosa è che hai acceso in contemporanea ?

 

E poi, salta il contatore (con messaggio "supero potenza...") oppure salta qualcosa nel quadro elettrico? Perché nel secondo caso non c'entra niente la potenza fornita, anche se la aumenti a 20kW lo vedrai saltare lo stesso

 

 

Comunque valuta la cosa, perché oltre al costo della maggiorazione che pagherai una tantum poi avrai anche un costo al kW superiore.

 

 

E' solo un consiglio ma se fossi in te piuttosto che aumentare la potenza modificherei le abitudini.

 

 

Ci vuole poco a non accendere assieme lavatrice asciugatrice lavastoviglie forno phon babbo natale luminoso e scaldabagno... la materia grigia è gratis, usiamola ;)

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Ci vuole poco a non accendere assieme lavatrice asciugatrice lavastoviglie forno phon babbo natale luminoso e scaldabagno... la materia grigia è gratis, usiamola

condivido la risposta di Darlington,

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<Facciamo una premessa già rappresentata più volte:

 

Il Gem attuale eroga ben 3,3kW (compreso il 10% di tolleranza)continui, e 4kW per un tempo massimo di 180 minuti - soglia oltre la quale entro due minuti massimi il micro-controllore fa intervenire la bobina di sgancio. Per ridondanza di informazioni, il Gem attuale sopporta anche un picco di ben 14kW per un time massimo di 2 secondi.

 

Nel tuo caso come per tanti altri, dovresti verificare se nel tuo quadro è disponibile un buon margine di spazio per associare ad esso un RMC (controllo massimo consumo) con micro-controllore, contattori, e TA di misura. Di norma - quelli più semplici hanno un contatto interno Prioritario diretto  e un Non - Prioritario che si aprte quando si supera la soglia con il delay impostato.

Consiglio per te il Abb: LSS/2 : 90A di corrente nominale e due veri contattori NP1 e NP2, TA interno, senza display, molto affidabile.

 

Saluti.

 

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Ciao e grazie delle risposte competenti.

 

Cerco di tradurre il mio linguaggio da uomo della strada sulla base delle vostre indicazioni.

 

Ho un Gem 2003, questo che vedete

 

IMG_9501.jpg

 

Da quando ho acceso 24/7 questo scaldacqua elettrico nel Gem scatta l'interruttore andando su off quando ci sono altre utenze rilevanti (es. lavastovoglie + molte luci accese).

 

IMG_9505.jpg

 

Questo scaldacqua ha indicata una potenza di 1200W che, facendo calcoli algebrici semplici, assorbe 1/3 dei 3,3 Kw disponibili standard nella mia utenza residenziale.

 

La riduzione delle utenze è poco praticabile, visto che chi è in casa non riesce a limitare l'utilizzo contestuale delle utenze. Una famiglia di 4 tende ad avere consumi elevati specie d'inverno che, pur cercando di farlo, non è grado di limitare così tanto da non sforare i limiti. L'elemento determinante, lo scaldacqua elettrico sempre acceso, è stato necessario dopo numerosi tentativi di disporre di acqua calda frequente falliti con accensioni manuali programmate.

 

Sul display del Gem ho trovato indicazioni di potenza massima erogata in f3 pari a 3,9kW. A mia logica, fortemente ignorante, i picchi arrivano fino a 4kW e sarei portato all'adeguamento della potenza massima da parte del gestore a 4,5kW (circa €90) invece che a 4kW (circa €50). Ma, ribadisco, la mia logica è ingnorante e deriva dalla conoscenza che ho.

 

Le vostre risposte sono invece molto più esperte e chiedo a chiunque vorrà la vostra opinione in merito.

 

Per @Elettroplc ti chiederei qualche chiarimento sulla soluzione che hai proposto, a prima istanza per me complessa da decifrare.

 

Grazie e buona giornata.

 

 

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Ok, credo che hai un problema di contemporaneità delle utenze. 

Dovresti postare la foto del centralino per capire se il LSS1/2 Abb si può inserire...

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Ho postato il primo che ho trovato...

 

La soglia sopra i 3.3kW è 4,5kW...ma paghi il servizio per il dispacciamento il 25% in più.

 

Ogni due minuti, il display del Gem aggiorna la potenza attiva istantanea, fai delle prove e verifica.

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Metti un timer sullo scaldabagno in modo che scaldi l'acqua di notte e imparate a non sprecare acqua calda, tipo aprendola per fare cose per cui basterebbe la fredda.

 

Oppure spegni lo scaldabagno quando fai andare la lavastoviglie, se il problema è quello.

 

In commercio esistono anche relè con priorità di carico, come ti hanno suggerito, che volendo fanno questa cosa anche in automatico: se ci sono troppi assorbimenti, staccano momentaneamente lo scaldabagno. 

 

Che si sia in 4 o in 8 poco cambia, basta un minimo di educazione all'energia per cambiare le proprie abitudini in modo positivo.

 

Questo è il mio consiglio, poi visto che i soldi sono i tuoi, se vuoi regalarne all'Enel per l'aumento di potenza, libero di farlo.

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Vi ringrazio ancora tutti.

 

@Elettroplc qual è il centralino? quello che trovo sotto il Gem?

 

@Darlington timer e relè sullo scaldabagno sono 2 strumenti diversi. Esiste uno strumento che fa queste 2 funzioni insieme?

 

Grazie e buona giornata.

 

 

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Sembra facile, ma è sempre difficile gestire l'energia elettrica, quando si è più di una persona in casa, in special modo se vi sono ragazzi o anziani, devi far tesoro dei suggerimenti ed adattarli allo stile di vita magari modificandolo, certamente è una decisione che dovrai condividere con i componenti della Tua Famiglia, sicuramente avrai una ottimizzazione ed un risparmio

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timer e relè sullo scaldabagno sono 2 strumenti diversi. Esiste uno strumento che fa queste 2 funzioni insieme?

 

Se esiste non lo so, ma anche se esistesse, al tuo scopo, sarebbe inutile: se scadi l'acqua di notte, non hai interferenze con altri consumi perché mentre dormi difficilmente lavi i piatti... inoltre se hai la bioraria puoi far cadere i consumi dello scaldacqua nella fascia oraria in cui la corrente costa meno, in modo da ottenere un altro vantaggio.

 

Sta a te poi decidere se ti convenga scaldare l'acqua di notte e tenere lo scaldacqua spento di giorno, oppure tenerlo tutto il giorno acceso con un relè di priorità che lo stacchi mentre la lavastoviglie sta scaldando l'acqua, queste sono valutazioni che devi fare tu, io ti posso riportare solo la mia esperienza personale: quando vivevo con mia madre avevo un 80 litri anche io, c'è tuttora un timer che lo fa marciare solo di notte, i consumi elettrici erano modesti, il contatore non è mai saltato e di notte usavamo tranquillamente il condizionatore.

 

Come autonomia, si arrivava a farci tranquillamente 3 docce senza guardare l'orologio e ancora restava l'acqua per lavare i piatti, erano necessari piccoli accorgimenti tipo un limitatore di flusso sulla doccia e alzare al massimo la temperatura del boiler in modo da diminuirne il prelievo; non voglio puntarti il dito contro ma se in casa c'è qualcuno abituato a stare due ore sotto la doccia con l'acqua a tutta canna allora è il caso di fargli perdere l'abitudine, altrimenti neppure un boiler da 300 litri può essere sufficiente...

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Il boiler consuma, in generale trascurando le perdite della coibentazione, solo quando a seguito di un prelievo di acqua calda con conseguente reintegro la temperatura dell'acqua all'interno diminuisce.

Tenerlo spento di giorno non ha alcun senso: equivale a limitare a molto meno di 80l il prelievo di acqua calda (solo i  primi sarebbero infatti a temperatura piena e poi via via sempre più fredda), con un impatto sulla vivibilità della casa abbastanza notevole solo al fine di evitare una contemporaneità che avviene presumibilmente in pochi momenti della giornata. Si spara col cannone alla mosca, insomma.

Quindi, a mio modesto parere, le soluzioni sensate sono solo tre:
- Gestire con intelliugenza la contemporaneità manualmente, ad esempio spegnere lo scaldabagno manualmente prima di utilizzare carichi importanti (forno,lavatrice, lavastoviglie, stufette, asciugacapelli) e poi riaccenderlo subito dopo, ed in generale evitare l'utilizzo contemporaneo di questi carichi (ad esempio spegnere temporanemante la lavatrice con il bipolare se si intende usare il forno)
- Automatizzare questa procedura installando un sistema di controllo carichi degno di questo nome
- Accettare la spesa fissa e, compatibilmente con l'impianto esistente, aumentare la potenza contrattuale in quantità opportuna a ridurre la probabilità di contemporaneità entro limiti accettabili.
 

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  • 1 month later...

Ciao a tutti,

mi inserisco in questa discussione per porre una domanda che potrebbe sembrare banale... ma visto che ne capisco veramente poco meglio chiedere...

mi trovo nella condizione di dover richiedere un aumento di potenza elettrica per un garage portandola da 1,5 kW a 3 kW, il contatore ACEA esistente è di tipo elettronico ed è collocato in uno spazio condominiale. Da quello che so la modifica dovrebbe avvenire direttamente da centrale, quindi nessuna possibilità di sapere il momento preciso in cui avverrà l'aumento. Il mio dubbio è il seguente... dovrò sostituire anche il magnetotermico installato all'interno del mio garage o non è necessario se continuo ad utilizzare gli elettroutensili che uso attualmente con il kilowat e mezzo di cui dispongo ora?

Lo chiedo perché se al momento del cambio di potenza dovesse non essere adatto il magnetotermico attuale e quindi dovesse staccare l'alimentazione alla serranda elettrica mi ritroverei chiuso fuori del garage e lo sblocco manuale, per motivi di sicurezza, non è tra i più agevoli... 

Ciao e grazie

Massimo

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se non è adatto il MT non sono adatti nemmeno i cavi probabilmente.

 

controlla che se è un 16A, 10A o addirittura un 6A magari.. salvo il primo caso probabile che ci sian da rifare anche le linee.

 

 

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Secondo me Il problema non c'è se andava bene (nel senso di ben dimensionato) prima a maggior ragione va bene adesso. Il problema poteva sussistere se fosse stato il contrario. 

Poi che il tuo impianto non possa essere adatto a sfruttare tutti e tre i Kw a disposizione è un altro discorso.

Un magnetotermico ha una funzione ben precisa. Non si dimensiona in base alla potenza disponibile ma in base alla linea da proteggere. 

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Ciao e grazie delle pronte risposte.

Al momento non si riesce a leggere la potenza sul magnetotermico ma solo parte della sigla e precisamente BTicino E81NA/1...

quindi suppongo che possa essere un 10A o un 16A e fino ad oggi, con le macchine che uso normalmente (la levigatrice da 1,5 cv è la macchina più potente che uso), non è mai saltato. Utilizzando più macchine insieme è successo che scattasse il contatore generale e non il magnetotermico.

Da quello che scrivete deduco comunque che se aumento la potenza al contatore senza utilizzare macchinari diversi da quelli che utilizzo attualmente non dovrebbe cambiare nulla e l'impianto (magnetotermico compreso) dovrebbero andare bene... e quindi dovrebbe essere scongiurato il rischio di restare fuori del garage :-)

Se invece dovessi utilizzare contemporaneamente più macchinari (cosa che oggi non posso fare per ovvi problemi di assorbimento) dovrei forse dover cambiare i cavi dal contatore al magnetotermico e da questo fino alla scatola di derivazione da cui partono i cavi delle singole prese... in questo caso sarebbe necessario un cavo con conduttore interno di sezione pari a quanti millimetri quadrati? Così posso smontare il magnetotermico e verificare di che sezione sono quelli che dal contatore arrivano fino a li... che sarebbero quelli più rognosi e costosi da sostituire.

Ciao e grazie ancora per le informazioni.

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Bella domanda... mi rendo sempre più conto di non capirci proprio niente... 

comunque dal contatore al mio MT non c'è nulla, devo controllare se nel vano condominiale dove sono alloggiati tutti i contatori c'è il differenziale ma non credo che ci sia.

Appena riesco ad andare faccio qualche foto così forse è più semplice capirci qualcosa.

Intanto grazie mille per l'aiuto

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Ciao a tutti,

ho dato un'occhiata ai fili ed al magnetotermico e tutto sommato sembrerebbe che la situazione non sia troppo malvagia...

il magnetotermico è da 10A (ma considerando che fino ad oggi è andato bene per le attrezzature usate immagino che possa continuare a fare il suo lavoro) eventualmente lo potrei sostituire con uno da 16A e non mi sembra nulla di complicato.

Per quanto riguarda invece i fili che arrivano dal contatore fino al mio garage ho misurato il diametro esterno e sotto al contatore escono due fili diametro esterno 4,5 mm mentre nel mio garage ho riscontrato due fili diametro esterno 4,29 mm.

Considerando che ho misurato il diametro esterno di un filo da 4 mmq in vendita in un negozio e risulta compreso tra i 4,2 ed i 4,3 mm, suppongo che i miei fili siano con diametro del conduttore interno di 4 mmq... o sto dicendo una buffonata?

Stando così le cose direi che posso chiedere l'aumento di potenza da 1,5 a 3 kW senza fare modifiche all'impianto... giusto?

Vi ringrazio e allego qualche foto della situazione in cui si vede in ordine... il mio magnetotermico, il contatore, i fili collegati sotto al contatore, quello che credo essere il sezionatore generale dove sono tutti i contatori, i cavi che escono dalla cabina del contatore condominiale che sono ancora più grossi di quelli che ho potuto misurare.

Ciao e grazie

Massimo

 

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si parla di sezione del conduttore non diametro, un 4mm di diametro sarà un 2,5mmq che in teoria va bene anche con il 16A ma io quella linea la rivedrei completamente, non hai un differenziale...

 

fa solo il box? sicuro che quel marrone e quel blu sotto il contatore arrivino diretti a tuo magnetotermico senza nulla in mezzo?

 

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Ciao,

cerco di spiegare il discorso dei diametri che ho scritto...

ho preso un pezzo di filo venduto come filo con sezione 4 mmq ed ho misurato il diametro esterno della guaina riscontrando che è compreso tra i 4,2 ed i 4,3 mm... 

poi ho misurato il diametro esterno dei fili che arrivano al mio MT ed ho riscontrato che è 4,29 mm, quindi ho supposto che trattasi dello stesso tipo di filo... il discorso è sbagliato?

Il filo che viene venduto come 2,5 mmq di sezione, ha un diametro esterno compreso tra i 3,65 ed i 3,74 mm (ne ho un po e l'ho potuto misurare) con precisione.

Il contatore serve solo il mio box e non so se il filo marrone arrivi direttamente al mio MT, direi di no in quanto nel garage i due fili sono di colore grigio quindi da qualche parte si interrompe e riparte... credevo che l'altro fotografato potesse essere un sezionatore (purtroppo la zona è buia) ma ora guardando la foto vedo che è un contatore trifase...

L'attrezzatura che assorbe di più nel mio garage è circa 1800 watt (forno elettrico) ma una volta che avrò aumentato la potenza potrei avere dei momenti in cui arriverei ad un assorbimento complessivo di 3-3,3 kW. Questo assorbimento sarebbe limitato al massimo a 15-20 minuti continuativi per poi riprendere dopo piccole pause e per una durata complessiva di circa 60 minuti (è il tempo in cui starebbe acceso il forno).

Nel caso in cui i fili non fossero della sezione giusta il rischio sarebbe che si scalderebbero troppo fino a fondersi?

Ciao e grazie

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i fili che potrebbero preoccupare sono quelli tra MT e prese, se dal contatore arrivano dei 4mmq va bene in teoria..

 

il 10A  con forno e 500w circa ancora scatta, i 3,3 non potresti sfruttarli..

 

io come minimo cambierei il 10A con un 16 ma differenziale anche (sempre che non si scopra che tra contatore e box c'è dell'altro). Chiartamente verificando che i fili tra MT e prese siano almeno 2,5mmq

 

ps: c'è massa a terra?

 

 

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