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problema con dichiarazione conformità


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salve a tutti, un cliente che ha appena terminato i lavori in un appartamento di nuova costruzione, mi richiede di poter certificare l'impianto elettrico perchè il suo elettricista gli ha chiesto una cifra esorbitante per la di.co. e lui lo ha cacciato, quindi escludo che trovino un accordo. ora, ho controllato l'impianto ed è ok, ma siccome è dopo il 2008 non posso fare una rispondenza. posso fare una di.co.  nel quale affermo che il cliente aveva gia tutto il materiale? (ha tutte le fatture). posso accompagnarla da un afattura minima solo per la dichiarazione di conformità anche se non ho fatto nessun lavoro? ovvero può stare in piedi la cosa? grazie saluti a tutti

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Io farei una bella denuncia all'elettricista che ha eseguito l'impianto, ma mi sa che c'è diatro qualche altra gabbola.

 

In teoria non puoi rilasciare la DiCo se non hai eseguito tu i lavori. Se rilasci la DiCo, oltre ad assumerti tutte le responsabilità dell'impianto, risulterebbe che tu lo hai eseguito con le conseguenze fiscali di fatturazione.

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C'è l'obbligo di legge di rilasciare la DDC per i lavori eseguiti

Puoi esporre a parte i costi per gli allegati obbligatori (anche se tale costo dovrebbe comunque essere indicato in preventivo)

C'è un però: tu puoi rilasciare la DDC solo dopo aver "controllato l’impianto ai fini della sicurezza e della funzionalità con esito positivo, avendo eseguito le verifiche
richieste dalle norme e dalle disposizioni di legge."

Se il lavoro è stato finito tu non puoi rifiutarti di rilasciare la DDC (anche per mancati pagamenti)

Secondo me c'è una qualche casino sui pagamenti (cosa che capita molto spesso), per cui l'elettricista non rilascia la DDC perchè i lavori non sono finiti e di conseguenza non puo' eseguire i collaudi previisti

 

se guardi sui listini della camera di commercio (link di esempio: http://www.va.camcom.it/Opere_Compiute_anno_2015_secondo_semestre/1625 )

alla pagina 301 al punto 100.30.10.10 sono elencati alcun costi

 

posso fare una di.co.  nel quale affermo che il cliente aveva gia tutto il materiale? (ha tutte le fatture). posso accompagnarla da un afattura minima solo per la dichiarazione di conformità anche se non ho fatto nessun lavoro? ovvero può stare in piedi la cosa?

assolutamente no per tutta una serie di motivi.

1) fiscale: dove sono le fatture con il tempo che hai impiegato per la realizzazione del lavoro?

2) stai dichiarando il falso: ricordati che con la firma tu ti assumi civilmente e penalmente la responsabilità dell'opera

3) non puoi "fatturare" la sola DDC

 

 

 

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No, lascia perdere. per un elaborato e  una DICO  non si chiede meno di 25*€, probabilmente è una questione più complessa.

 

Anche una dichiarazione di rispondenza dell'anno non assolve la peculiarità della DICO.

 

Per il cc e la normativa vigente, l'elaborato progettuale si redige subito, si rilascia dico a collaudo terminato e collaudato, questione più che altro di codice civile.

 

PS"L'impianto in oggetto- ovvero il contratto è perfezionato al culmine del collaudo e della relativa Dico, che deve essere rilasciata", il conto rimane a carico del cliente.

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grazie a tutti. ho parlato di nuovo con il cliente e mi dice che i pagamenti risultano regolari, ho visto le fatture di tutti i materiali. ho controllato l'impianto nel dettaglio ed è perfetto, è per questo che mi chiedevo se potevo scrivere nella dichiarazione che il materiale lo ha procurato il cliente (cosa che comunque in parte ma capita sempre piu spesso, penso anche a voi) e io ho fatto il lavoro, chiaro che mi faccio pagare, perche nonostante l'impianto è a norma, le responsabilità future sono mie, e il cliente su questo è d'accordo. come dicevo, sempre piu spesso i clienti procurano parte del materiale e me lo fanno installare, la domanda precisa è: siccome lui ha le fatture di acquisto materiale, posso scrivere in di.co. che il materiale lo ha procurato lui, che è a norma ecc, che l'impianto è a norma ecc e io ho solo fatto le prove del caso e redatto la di.co? in alternativa, posso fatturare solo le ore di lavoro se lui ha tutto il materiale ( questo per un caso simile, lo so ho clienti difficili <_<).... e fare la di.co? grazie, ci terrei a farlo perchè è un amico poi chiaro che se non si può proprio farò a meno....

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siccome lui ha le fatture di acquisto materiale, posso scrivere in di.co. che il materiale lo ha procurato lui, che è a norma ecc, che l'impianto è a norma ecc e io ho solo fatto le prove del caso e redatto la di.co?

assolutamente NO.perchè la prima cosa che uno si chiede non è il materiale, ma "chi ha realizzato l'opera era una persona abilitata?"

 

in alternativa, posso fatturare solo le ore di lavoro se lui ha tutto il materiale ( questo per un caso simile, lo so ho clienti difficili 

<_<).... e fare la di.co? grazie, ci terrei a farlo perchè è un amico poi chiaro che se non si può proprio farò a meno....

 

questa, al limite, sta già piu' in piedi (occhio comunque a quello che stai facendo).Tu ti assumi la responsabilità del materiale acquistato dal cliente e acquisire le relative certificazioni (in quanto devi verificare che sia idoneo, ovviamente lui dovrà consrvare le fatture di acquisto), tu lo hai installato (quindi in virtu' del fatto che tu sei abilitato puoi eseguire le lavorazioni) e di conseguenza potrai poi eseguire i collaudi e rilasciare la di.co.

Ovviamente le ore che fatturerai dovranno riguardare la relaizzazione dell'impianto, non solo il collaudo

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. ho parlato di nuovo con il cliente e mi dice che i pagamenti risultano regolari,

 

Io comunque insisto: una bella denuncia penale ed una contemporanea denuncia alla CCIA a chi ha eseguito l'impianto è la soluzione corretta. Se esegui i lavori non puoi esimerti dal rilasciare la Dichiarazione di Conformità!

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Concordo con te Livio

Pero' personalmente ormai io sono parecchio diffidente (cuasa parecchie scottature prese), per cui preferirei sentire anche l'altra campana

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Pero' personalmente ormai io sono parecchio diffidente (cuasa parecchie scottature prese), per cui preferirei sentire anche l'altra campana

 

Certo, perchè se fosse realmente così saremmo in presenza di un installatore truffaldino.:angry:

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Attenzione, se l'installazione può dimostrare i pagamenti ricevuti o ha testimoni che lo supportano e vuole fare il carogna fino alla fine per motivi  a te sconosciuti, ti fa una denuncia per produzione di certificazioni false e sono volatili per diabetici...

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Maurizio Colombi

Allora: il rilascio della dichiarazione di conformità è obbligatorio e la deve rilasciare colui che ha realizzato l'impianto, ma il rilascio della dichiarazione di conformità rimane anche l'ultima spiaggia per ricevere il compenso pattuito!

Da qui il famoso detto: "pagare moneta, vedere cammello"

Quindi, se il committente ha l'assoluta certezza di aver saldato l'intero importo dell'opera e se per opera si intende l'installazione completa dell'impianto elettrico regolarmente funzionante, e dotato delle obbligatorie documentazioni di legge... l'installatore deve rilasciarle.

Tutto qui! Senza se, e senza ma!

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Maurizio ciao, purtroppo non è proprio così, se nel contratto di affidamento lavori, non si è provveduto a inserire la clausola; no soldi no fine lavori e no dichiarazione, l'installatore è obbligato a finire e dichiarare, altrimenti viene condannato a risarcire i danni causati per il ritardo è obbligato a dichiarare, poi potrà fare causa a sua volta per essere pagato e qui c'è tutto da dire...

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Maurizio Colombi

... dopo la prima, al massimo dopo la seconda scottatura, la clausola la inserisci!

Eccome se la inserisci! :) 

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Saldo a consumo alla completa realizzazione dell’impianto, a cui farà seguito il rilascio della documentazione di legge sugli impianti elettrici.

 

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Soprattutto il dubbio nasce spontaneo... al dilà dei controlli già effettuati, è un'impianto dove le mani non ce lhai messe tu :) chi ti assicura che l'impianto sia stato fatto a "dovere" non lesinando su qualcosa che in un prossimo futuro possa portare a spiacevoli eventi? Vale la pena rischiare assumendosi tutti i rischi penali e civili del caso ?

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Per Bruno 80  , ( gli ha chiesto una cifra esorbitante per la di.co. e lui lo ha cacciato ) ma quanto gli ha chiesto ?    50-100-200-1000 euro ?  oppure al contrario l'elettricista gli ha chiesto  di saldare i conti cosa più probabile. A te a detto tutto apposto . Io mi farei dare il numero dell'installatore , e lo chiamerei ; sicuramente lui  avrà molto da dirti e ti aprirebbe gli occhi.Dopo tutto il lavoro ( per la di.co. lui lo ha cacciato) ma chi ci crede .Se il tuo cliente avesse pagato veramente tutto non avrebbe chiesto a te la di.co ;  gli bastavano pochi euri per una raccomandata con ricevuta di ritorno per il sollecito ; e invece secondo me , sta a raccontare novelle . Qualcuno sembra che lo crede .Facile farsi fare i lavori , non pagare ,o pagare come e quanto gli pare , per poi trovare chi firma una Di.Co  per due soldi .

Per LIVIO  Se il proprietario ha le carte in regola oggi avrebbe ciò che gli aspetta,nessun installatore che conosco sarebbe cosi stupido da maltrattare e perdere un cliente che paga puntualmente ;  poi  per una  dichiarazione di conformità che in una serata e già pronta , se ciò non è avvenuto il committente non ha le carte in regola per farsi valere e conosce i suoi polli .

Forse gli manca la conformità  si  ,  Dei pagamenti.

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Per Maurizio Colombi , la clausola Saldo a consumo è la prima volta che la sento , cosa significa ?a cui farà seguito il rilascio della documentazione di legge sugli impianti elettrici. Ma se la Di.Co è obbligatoria a fine lavori , o ritardi i lavori oppure la consegni al committente . Questa clausola mi sembra discutibile . Forse è meglio procedere nei lavori con clausole più efficaci come stato di avanzamento lavori .Sbaglio ?

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Per Blizzy: non so la cifra esatta ma ha chiesto tipo 800-1000 euro. un furto appunto. ci starebbe si la denuncia ma stiamo parlando di "colleghi " del paesino, cioè l'artigiano idraulico che chiede a un amico elettricista di fare i lavori, lo caccia e chiede a un altro amico elettricista di dare una mano. escludo la denuncia perche comunque presto o tardi si ritroveranno anche se malvolentieri in un cantiere assieme. non ci piove che ha voluto fare il furbo il collega elettrico e l'altro se ne è accorto in tempo. se potessi aiutarlo a risolvere il pasticcio lo farei volentieri però chiaro che non voglio grane io. posso dire che ho controllato l'impianto nei dettagli ed è a norma compresi materiali ecc., quindi sono disposto a prendermene la responsabilità. però ripeto deve stare in piedi la cosa se mi dite che proprio non è possibile a malincuore lascio perdere....

domanda. se il cliente vi procura il materiale e vi chiede di installarlo e fare la di.co. come vi comportate allora? grazie

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Il cliente può fornire il materiale e l'elettricista effettua la sua prestazione di  manod'opera, al termine dichiara il tutto includendo la descrizione dei materiali impiegati.

Il tuo problema è che l'impianto lo ha fatto un altro, se lo dichiari tu fai una dichiarazione falsa è perseguibile per legge.

Se l'altro installatore non vuole dichiarare un motivo lo deve avere, visto che la legge lo obbliga a farlo, potrebbe essere che questo non sia stupido e pretende dal committente qualcosa che tu non conosci, nel bel mezzo della loro storia entri tu come ancora di salvezza per il committente, non credi che l'altro magari si arrabbi anche con te e decida di fartela pagare (molto cara) denunciando il tutto?

Se proprio vuoi entrare nella disputa, al tuo posto io chiederei un incontro a tre, per capire il motivo e poi deciderei.

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Maurizio Colombi
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Questa clausola mi sembra discutibile . Forse è meglio procedere nei lavori con clausole più efficaci come stato di avanzamento lavori .Sbaglio ?

e a te sembra discutibile, a me no. E nemmeno a coloro che firmano il preventivo, questa è solo l'ultima delle clausole messe nel riquadro "metodo di pagamento".

 

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la clausola Saldo a consumo è la prima volta che la sento , cosa significa ?

Durante il lavoro non hai mai avuto una variante?

Quando arrivi in fondo cosa fai?

Forse lo avrei potuto chiamare "extra capitolato", ma sono estroso, antico, imprevedibile e l'ho chiamato così... e mi sta bene. Del resto il contratto preventivo è tra me e il cliente!

O no?

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Scusate: "" Se ho letto bene l'impianto e le sue opere risalgono al 2008, non ho capito se prima o do questa data, ovvero oggi siamo nel 2017 ..l'installatore è rimasto in ballo per 9 anni circa, e alla fine voleva il saldo.""

Questione di codice civile, comunque sarà un impianto che bisogna chiudere al massimo con una accezione delle DICO facendola risalire all'epoca della DIA, ovvero prima del 2011 (V3-Cap37), con le predisposizioni dell'epoca e unico differenziale, ma è necessaria una procura del committente dove si prende  la responsabilità dell'inconveniente, così si aprono due atti: DIRI e DICO con due saldi economici.

Per quanto ne capisco io, ribadirei per un nuovo aggiornamento al livello I, se il cliente è disponibile. Eviterei i casi impossibili dove il cliente fa i capricci e vuole cose irrazionali dal punto di vista normativo ed amministrativo, parere personale.

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C'e' solo un problema che rimane a carico dell'installatore:<< A impianto terminato - con collaudo finale e dico consegnata entro un determinato termine (mi pare 60gg), il "contratto si perfeziona" e l'installatore deve rapportarsi con il saldo dell'opera in altro modo - ovvero con gli accordi presi entro i termini stabiliti>>

Per le opere di nuova costruzione o con certificazione di abitabilità da ribadire, è necessario inoltrare copia di DICO e DIRI anche all'ufficio tecnico del Comune preposto, altrimenti questo vincolo non è più imperativo(Legge MM sulla semplificazione), quindi rimane obbligo rilasciare entro 60 gg al committente copia della DICO.

Il salvo non è vincolato dal rilascio DICO.

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se il lavoro è terminato, non puoi rifiutarti di rilasciare la DI.CO.Purtroppo non ci sono santi (e avvocati) che tengano

quello che si puo' invece fare (e deve essere indicato nelle condizioni di pagamento), è richiedere degli stati di avanzamento lavori, con la clausola che un mancato pagamento comporta l'immediata sospensione delle opere.

Io ormai dal 2011 inserisco la clausola in modo tale che l'opera sia pagata al 80%-85% prima della conclusione della stessa, dopodichè si procederà alla chiususra delle lavorazioni con i collaudi previsti dalla normativa e rilascio della di.co.

In questo caso, se il cliente non ti paga, tu non finisci il lavoro, ergo non puoi eseguire i collaudi previsti dalla normativa e di conseguenza non puoi rilasciare la Di.co.

Dal punto di vista legale rimane inattaccabile.

questo "trucchetto" mi ha salvato dal perdere parecchi soldi con un paio di "costruttori".Perlomeno con i cantieri sono riuscito a coprire perlomeno tutti i costi.

 

Maurizio, la frase che hai inserito purtroppo contiene solo un'imprecisione (attaccabile da qualsiasi avvocato, purtroppo ci sono già passato), ovvero la mancata indicazione della percentuale delle opere.Altrimenti, in caso di perizia, potrebbe saltar fuori che l'opera è ultimata e quindi accusarti di mancato rilascio della documentazione obbligatoria per legge.

Ricordarsi inoltre, nel caso di sospensione del lavoro, di diffidare per iscritto il committente dall'uso dell'opera in quanto non ultimata e non collaudata.

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Maurizio Colombi
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Maurizio, la frase che hai inserito purtroppo contiene solo un'imprecisione (attaccabile da qualsiasi avvocato, purtroppo ci sono già passato), ovvero la mancata indicazione della percentuale delle opere

Ho ribadito in precedenza, che la frase è solamente il finale del paragrafo "Termini e condizioni di pagamento", una mezza pagina del preventivo, dove sono specificate per filo e per segno tutte le scadenze che hai descritto prima.

Un altro pezzo di questo paragrafo, recita: 

Quote

Con le seguenti modalità:

50% dell’importo denominato “PREPARAZIONE IMPIANTO” alla firma del preventivo, saldo dell’importo denominato “PREPARAZIONE IMPIANTO” alla completa posa degli elementi sotto traccia (tubi, scatole, cassette e cavi) e in ogni caso prima dell’effettiva installazione degli apparecchi di comando, prelievo e protezione.

 

Ognuno ritiene di fare dei preventivi impeccabili e di applicare delle regole relative ai pagamenti che lo tutelano da ogni "fregatura", ma a volte non è così... e via discorrendo...

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