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Uso inverter come avviatore elettropompe


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Ciao a tutti,

Premetto che mi scuso per eventuali imprecisioni ma non sono un elettrico e quindi le mie conoscenze sono limitate a quello di "utilizzatore".

Detto questo ecco il mio problema/dubbio.

Su un banco di prova per pompe centrifughe abbiamo un azionamento tramite inverter da 200 kW, normalmente questo azionamento viene usato con motori di sala prove su cui si rileva la potenza all'asse tramite torsiometro. A volte pero' abbiamo la necessita' di provare gruppi con altri motori e per questioni di normative di collaudo (oltre a non essere semplice!) non e' possibile rilevare le potenze assorbite dalla pompa se alimentata sotto inverter. Per cui per evitare correnti di spunto all'avviamento (in passato usavamo stella-triangolo) il quadrista che ci segue ci ha proposto di fare una modifica inserendo un contattore per commutare l'alimentazione del motore da inverter a rete una volta che questo ha raggiunto la velocita' di sincronismo (l'utilizzo sarebbe solo su motori che girano a "pieni giri") e ovviamente avendo cura che il senso di rotazione del motore non sia controllato tramite inverter ma tramite le fasi. 

L'ambaradan e' stato implementato dal quadrista... e pure utilizzato.

Peccato che durante un sopralluogo di tecnico Schneider per verificare fattibilita' di quadro di trasformazione per media tensione quando gli abbiamo illustrato il tutto ci ha detto che e' una cosa da pazzi, che passare dal funzionamento sotto inverter a quelllo diretto da rete e' molto pericoloso se non si sincronizzano le correnti... 

Il quadrista pero' non e' d'accordo, e anch'io da profano faccio fatica a capire la pericolosita', il motore viene scollegato completamente dall'inverter e poi rialimentato dalla rete

 

Chi ha ragione? Altre esperienze simili?

 

grazie dell'aiuto

carlo

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Peccato che durante un sopralluogo di tecnico Schneider per verificare fattibilita' di quadro di trasformazione per media tensione quando gli abbiamo illustrato il tutto ci ha detto che e' una cosa da pazzi, che passare dal funzionamento sotto inverter a quelllo diretto da rete e' molto pericoloso se non si sincronizzano le correnti...

 

Forse il tecnico in questione è un tecnico......commerciale.

 

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Altre esperienze simili?

 

E' dal secolo scorso che si fanno automazioni di stazioni di pompaggio con questa tecnica.

Si usa l'inverter per regolare i giri e mantenere costante la pressione, quando la richiesta è tale che si dovrebbe superari la velocità nominale si passa la pompa sotto rete e si inserisce una seconda pompa sotto inverter.

Molti acquesdotti cittadini stanno alvorando da anni con questa tecnica; non solo ma quando si ha la diminuzione di richiesta si fa l'operazione inversa: si prende in carico con l'inverter la pompa a freqeunza nominale e la si accompagna sino alla sua esclusione.

Mentre per la presa in carico del motore lanciato sono necessarie alcune precauzioni, il passaggio da inverter a rete non comporta assolutamente alcun inconveniente, se fatto in modo corretto.

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Buongiorno Livio,

grazie per la risposta, si immaginavo si facesse anche perche' ci ha fatto il quadro e poi la modifica ci ha detto che non e' di certo il primo...

ma la domanda a questo punto e'... qual'e' il modo corretto?

se (avendo controllato preventivamente le fasi) si sgancia l'alimentazione da inverter (togliendo l'alimentazione allo stesso) e e disconnettendolo anche dal motore, e poi si collega alla rete (con un ritardo di 2-3 secondi) va bene?

a proposito del tecnico almeno in teoria lo dovrebbe essere, e non solo "commerciale"... boh, o ha capito male lui... o magari ho capito male io!

 

grazie

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qual'e' il modo corretto?

 

Si usano 2 contattori interbloccati, per ogni motore, per la commutazione. Si comanda l'apertura del contattore che connette motore ad inverter e, ad apertura avvenuta, si comanda la chiusura del contattore di linea.

I contattori è bene chi siano intrbloccati meccanicamente, l'interblocco elettrico è il minimo sindacale.

 

Se sono previsti più motori è anche necessario un interblocco elettrico tra i vari contattori che connettono il motore all'inverter, in modo da garantire che solo un motore può essere connesso all'inverter.

 

Ovviamente il motore lo si connette all'inverter con l'inverter bloccato e motore fermo.

 

Ho anche realizzato ( ancora a metà degli anni '90 con inverters SIEI che era l'azienda dove lavoravo) applicazioni in cui l'inverter si prende in carico il motore dalla rete, quindi in piena velocità, però questa è una fase più delicata.

 

Se vuoi puoi anche chiedere lumi, chiedendo un'ipotesi di fattibilità, ad aziende che sono specializzate negli inverter per controlli di pompe. Danfoss, ad esempio, ma anche ABB.

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