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PLC Forum


dubbi sul centralino del mio appartamento


Nadine 82

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ciao ragazzi ;-)

come già detto in altri post, con il mio babbo stiamo ricontrollando l'impianto elettrico del mio appartamentino, che ha circa 30 anni

( io ci abito da poco)

Da vera esperta ( è una battuta ovviamente..   ;-)  )  ho letto ovviamente qualche testo Cei, e so che gli impianti nuovi di regola hanno una linea luci sotto un MT 10A

ed una linea prese sotto un MT 16A

nel mio appartamento invece linea luci e prese non è separata, spesso da una presa diparte anche la linea per una lampada ecc ecc..

ovvio che non possiamo mettere in regola questo impianto, sarebbe da rifare a nuovo in quel caso..

ma la mia curiosità-dubbio è un'altra...

nel mio caso, che MT è più indicato calcolando che serve linea luci, prese 10A e prese 16A ? sbaglio o serve per forza un MT 16A?

però il mio dubbio è...ma un MT 16A ( nel mio centralino sono da 15A ) sbaglio o non protegge la linea luci e prese 10A?

se qualcuno mi aiuta a capire...

 

per completezza di informazione il mio impianto è:

 

-contatore Enel - 80 cm - MT20A - 10mt circa - centralino appartamento nella foto sotto...

 

cent.jpg

 

nel quale si vede che l'elettricista 30 anni fa aveva diviso in 3 linee: una per la lavanderia+cantina+luci esterne con un MT 15A ad un modulo, mentre ha diviso l'appartamento in 2 linea, una per zona giorno ed una per zona notte con 2 Mt da 15A a 2 moduli caduno

 

va da se che sia in lavanderia, che zona giorno e notte..luci, prese 10A e prese 16A sono sotto lo stesso MT..

 

senza stravolgere tutto...voi che ne pensate di un impianto cosi?

( ovvio senza ragionare con la Cei attuale..)

 

grazie 1000

nadi ;-)

ciao

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Puoi fare una modifica ma devi cambiare tutto. In centralini piccoli come questo lascerei tutto cosi.poi te lo descrivo.ora sono fuori.

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ciao elettro..si si ovvio che lascio tutto cosi, no be se era per cambiare solo qualche Mt lo si faceva, ma dividere come da norma cei le linee diventa una salassata

ho scritto questo post per capire come aveva ragionato l'elettricista 30 anni fa, e capire più che altro quali rischi si corre ad avere come nel mio caso sia luci, che prese 10A che prese 16 a sotto lo stesso Mt ( da 15A nello specifico)

 

aspetto il tuo contributo ;-)

grazie ciaooo

nadi

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Matteo Mabesolani

è meglio se apri il centralino e verifiche le sezioni dei cavi adoperati. chiaramente la cosa migliore sarebbe rifare l'impianto ma visto che non è ciò che puoi fare sarebbe opportuno fare almeno il quadro nuovo, impiegando per ogni linea (in questo caso 3) un magnetotermico differenziale. metti le foto del centralino aperto. ciao.

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elettrofonico

Praticamente parlando, normative a parte.. Se non hai prese da 10A, ma solo prese bipasso o schuko, mescolate con le luci, praticamente parlando sei apposto anche se le luci sono realizzate con filo da 1,5 poiché se ci pensi, le luci non sono soggette a sovraccarico, in quanto carico fisso.. Al limite può esserci un cortocircuito, ma considerando che in aria libera una cordina da 1,5 porta circa 17A, è sufficiente per fare intervenire il tuo automatico da 15A. Tutto ciò in pratica è al di fuori delle normative.. Il problema si pone se hai prese da 10A, quindi occhio con ciabatte e multiple.. 

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Le norme non dicono mica che bisogna dividere in luci e prese. Dicono solo che le linee devono essere almeno 2. Quindi l'impianto è a posto da quel punto di vista. Quella di dividere in luci e prese è un'usanza italiana. Se le sezioni dei cavi sono adeguate ai magnetotermici, non importa che ci siano collegate luci o prese.

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grazie ragazzi, ammetto di essere confusa sull'argomento

deve sfuggirmi qualcosa, in quanto allora non capisco che differenza passa tra una presa 10A ed una 16 A...se in entrambe i cavi usati sono del 2,5..

??

ecco una foto del centralino aperto

 

cav.jpg

 

per farvi un'idea..il cavo F in arrivo sulla sx è del 6 mmq ( il N bianco del 4mmq)

per la cronaca poi, non capisco come aveva ragionato l'elettrico 30 anni fa, nel senso ad esempio nel MT ad un modulo che serve la lavanderia dove ho la lavatrice

va via con una f rossa da circa 6 mm...ma un N blu del 2,5mmq..( lo so anche io che sono ignorante..che in N va dimensionato almeno come la F)

 

quindi da quello che mi state facendo capire, va bene non serve dividere prese da luci..però se il Mt è da 15A...sbaglio o i cavi dovrebbero essere tutti del 2,5?

qui in zona giorno e notte non ho ancora da guardare, ma giù in lavanderia e luci esterne ( sotto il primo MT da sx), ci sono linee luci con cavi del 1mm..e alcune forse del 0,75 addirittura

 

acciderbola se sono confusa, stamattina sul lavoro non ne combinavo una giusta..ripensando all'impianto, povera me

 

in pratica lasciando perdere il mio impianto, vorrei capire la scelta di un MT da 10 A ed uno da 16A su cosa si fa?

e la differenza tra una presa da 10A ed una da 16A dove sta...se i cavi sono da 2,5 in entrambe?

 

bocciata!!!

 

ciao nadi

 

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volendo puoi mettere un 2,5 protetto con un MT 10A non l'1,5 protetto con un 16.

 

se sei sicura delle sezioni che dici e che non ci sia null'altro oltre a questo centralino in effetti l'impianto meriterebbe una revisionata completa..

 

il neutro può minore rispetto alle fasi ma di solito si fa nei sistemi trifase e in caso di sezioni grosse per risparmiare.

 

non è che quell'impianto è già stato rimaneggiato?§

 

 

 

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elettrofonico

Ripeto.. In ambito civile, anche se non sei a norma, puoi lasciare le luci cablate con l'1,5 sotto un 16A, in quanto carichi fissi, non soggetti a sovraccarico 

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Erano le cose di 20 anni or sono con quei moduli targa blu simili agli Abb, non so se era un vero professionista...forse...?

 

Io opterei per la mi aproposta che ho elencato prima, salvo che  - sia possibile definire nuove linee FM e Luci con i conduttori di sezione e colore idonei.

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Ci saranno norme diverse, ma in Germania lo standard è 1,5mmq per 16A (di cavo rigido però), anche negli impianti negli uffici. Pignoli come sono, non credo che ci siano rischi, se fanno così. Il tuo impianto non lo modificherei al momento. Semmai non è buono se sotto l'MT da 10A ci siano tratti dell'impianto con sezione di meno di 1mmq, o se ci sono prese da 16A.

Con un cavo da 2,5mmq (o anche 1,5) puoi montare indifferentemente prese da 16 o 10A, a seconda di quale ti serve in quel punto.

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Maurizio Colombi

Elettroplc, perdonami se pecco di qualcosa (non mi viene la parola giusta) ma con la frase:

Quote

con quei moduli targa blu simili agli Abb,

dimostri qualche lacuna "strutturale"!

Quegli apparecchi sono Elettrocondutture.

Questo marchio ha fatto la storia degli impianti elettrici in Italia dai primi anni venti, fino agli anni novanta del secolo scorso: 

ha portato in italia (e ne ha diffuso la distribuzione) un apparecchio che si chiama "interruttore differenziale"... addirittura una decina d'anni prima che Bassani e Ticino decidessero di abbinarlo ad un magnetotermico e di chiamarlo "salvavita",

negli anni 70 è stato l'unico fornitore di interruttori elettrici per ENEL, 

ha avuto una squadra di pallacanestro femminile negli anni settanta (quando le squadre si chiamavano ancora "Fiat Torino" Bloch Trieste", "Standa Milano ecc. ecc.),

dopo essere stata assorbita da ABB (a qualche anno di distanza da Sace, altra storica industria) per una decina d'anni ha affiancato il suo nome (ABB Elettrocondutture) alla produzione del colosso svizzero.

Quindi chi montava apparecchi di quel tipo non deve nemmeno essere considerato:

Quote

non so se era un vero professionista.

 

Allo scopo, ritengo utile "riesumare" un post di PLCForum datato 2005 dove si leggono personaggi tuttora conosciuti (Elettrolisi, Nino1001, ivano65) e personaggi che hanno scritto commenti memorabili (CIA, Piero Azzoni, Claudio Monti e lo stesso LB81).

Grazie!

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Buonasera.. per fare un buon lavoro ( nel limite del possibile) dovresti verificare nelle scatole di derivazione come sono stati collegati.. potresti ritrovarti senza saperlo con alcune prese della cucina collegate con le luci esterne o della cantina.. un tempo venivano fatti in totale "libertà e fantasia". in una  ristrutturazione con ampliamento mi sono trovato una linea bagno da 1,5 mm^2 collegata con la pompa per irrigazione :wallbash:. Altro documento interessante oltre al link di Maurizio è questo  http://www.abb.it/cawp/seitp202/c35cc31d5dbc9507c1257db2003fc65b.aspx

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come dice maurizio sia il centralino scatola che i moduli sono elettrocondutture - Stotz, poi assorbita  o diventatada abb ( mi ero informata) :-)

l'impianto fatto a fine anni 80 è stato fatto da un dipendente enel ( almeno cosi dice il mio babbo)

l'impianto non è stato rimaneggiato da nessun altro

 

devo però cercare e studiare meglio il MT, in quanto non mi ci entra in testa...

più che altro la sua portata in A in relazione alla linea che va a servire, ed io questa cosa la devo capire

 

le certezze attuali dell'impianto ( o che faccio adeguare al babbo) sono:

 

da contatore enel< al primo MT C20< e al successivo centralino in foto che dista poi 10 mt, la linea è 6mmq

Le 3 linee poi che servono lavanderia, zona giorno e zona notte...fino alle relative scatole di derivazione la linea è ( o diventa) 6mmq

 

Poi sarà mio compito controllare TUTTE le prese ( 10A o 16A che ho) e dovranno essere servite tutte dal 2,5mmq ( alcune le ho già visionate, e sono 2,5)

Resta il circuito delle luci delle 3 linee, per ora abbiamo visionato solo la parte cantine-luci esterne-lavanderia...e di 1,5 ne ho visto poco, per la maggiore c'è del 1mmq

e alcune luci cosi ad occhio per me hanno addirittura lo 0,75mmq

 

e se non ho capito male, lascerei i 3 MT da 15A...l'unico rischio potrebbero forse essere quelle linee luci con l'1mmq ( o inferiore)

in quanto ( la sparo..) potrebbe passare una corrente superiore a quella tollerata dal cavetto( cioè passare 15A invece di 10A)

 

per il resto..devo applicarmi di più, altrimenti col piffero che vi rubo il mestiere :-)))))

 

ciao nadi

e grazie a tutti

 

 

 

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si certo solitario, pian piano controllo..

ma quando dici che potrei trovarmi una presa..collegata con una luce, in che senso?

nella scatola della presa lavatrice ( che qualche anno fa sono stata aiutata qui sul forum a sistemarla), viene comandata anche una luce a neon..

( cioè alla presa arriva il 2,5..e riparte poi un 1mm verso l'interrutotre li accanto del neon)

tanto per capire cosa intendi..

ciao

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Un plauso particolare a Maurizio per la "Riesumazione" del post del 2005: è sempre un piacere rileggere .

Come passa il tempo : sono 12 anni che sono iscritto a questo forum e sembra ieri .....

Buona vita a tutti !

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Mauro Dalseno

Bravo Maurizio, mi fai ricordare che sono sempre più vecchio, mi hai fatto venire in mente quando acquistavo i materiali Abb Elettrocondutture, allora era una cosa normale, adesso nemmeno me lo ricordo quel marchio.

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In questo paese...moltissimi impianti sono stati realizzati da amatori piu o meno competenti. In molti casi amici che si prestano a questo. Questo e uno degli esempi..se non e' un dramma sostituire i cavi lo puo fare con quelli idoidonei. Alla fine e una anatra zoppa ma non ha dato problemi. Comunque io gli consiglierei una manutenzione straordinaria. Il nome del costruttore come Elettroforniture  non mi veniva in mente, ma anche dalle mie parti ne sono stati montati molti.saluti.

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quindi, dopo attenta riflessione, in un impianto civile moderno funziona cosi?:

-linea luci con conduttori minimo da 1,5mmq protetti da un MT 10A

-linea prese 16A con conduttori minimo da 2,5mmq protetti da un MT 16A

e fino a qui credo di aver capito..

ma i dubbi sono:

a )   ma se ho una linea prese solo 10A, come ci si regola? abbozzo..cavi sempre da 2,5mmq e MT 10A giusto?

b )   e per le prese uniche che sono sia 10 che 16A, come vanno protette ? immagino sempre con MT 16A giusto?

 

grazie

nady

:-)

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Maurizio Colombi

Si protegge sempre il componente più debole dell'impianto!

Nel caso degli apparecchi di prelievo, si considera "impianto" fino alla presa, e non quello che viene dopo. 

Per estremi: 

nessuno ti vieta di collegare una linea da 16 mm ad una presa da 10 A, a questo punto il "punto" debole del circuito sarebbe la presa che va protetta adeguatamente,

nessuno ti vieta di collegare una linea da 1 mm ad una presa da 16 A, a questo punto il "punto" debole del circuito sarebbe la linea di alimentazione che va protetta adeguatamente.

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grazie maurizio sempre molto gentile

ok ho capito la tua spiegazione, non ci avevo pensato..

ok va protetto sempre il punto debole del circuito

ma adesso devo fare una ricerca per 2 nuovi spunti che mancano alla mia testolina per chiudere il cerchio:

 

1) dal tuo secondo esempio, apprendo che ogni sezione di cavo ha una portata di corrente tollerata

( la corrente che attraversa il cavo la so trovare, potenza/tensione ), ma a questo punto ovvio esisterà anche un limite max di A che può attraversare in sicurezza una determinata sezione del conduttore giusto?

 

2) sempre da quello che mi hai detto, ovvero si protegge il punto debole dell'impianto...ma se si prende quelle prese a doppio innesto (nella stessa presa posso innestare sia la 16A che la piccina 10A)..secondo il ragionamento io dovrei proteggere a monte con un MT 10A per proteggere la presa piccina...ma quindi poi la presa 16A diventa usufruibile, ma solo se passa uan corrente inferiore ai 10A...?

 

grazie di cuore

ciao

nady

 

 

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Maurizio Colombi

La presa cosiddetta "bipasso", dovrebbe essere costruita con "l'innesto" per entrambe le dimensioni, ma con il materiale per la presa a portata superiore.

Alla fine dei conti la definizione 10 o 16 A, dovrebbe riguardare anche le dimensioni del "metallo" utilizzato per produrre i connettori della presa. Con i prodotti "rosicati" che ci sono in giro adesso, i produttori hanno preso la palla la balzo! :P

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