Meglio un DAQ o un PLC?

[kormoran]

Mi è stato chiesto di creare un marchingegno che dica a un PC in ufficio quando (e quanto) i mandrini delle macchine utensili sono in moto. L'azienda ha una decina di macchine fra torni e centri di lavoro, i controlli sono collegati via Ethernet per ricevere i programmi ISO. Però il capo non vuole leggere i controlli via ethernet perché... non ho capito mica perché

 

Comunque: la mia idea era collegare dei relé alla logica interna delle macchine (consenso motore mandrino) e tirare fuori dei segnali da far leggere a una scheda DAQ (Data Acquisition)... che però ho visto che costano quanto dei piccoli PLC

 

Da cui la domanda: mi conviene davvero usare un DAQ? Visto anche la maggior robustezza, se prendessi un piccolo PLC con interfaccia ethernet e lo pollassi tramite server OPC?

 

Grazie...

[Livio Orsini]

Se devi leggere solo lo stato di alcuni contatti e trasmetterlo meglio l'uso di un piccolo PLC.

Io opterei per un altra soluzione. Userei un dispositivo di I/O remoto, ce ne sono tanti prodotti da costruttori di elettromeccanica come VAGO e d altri, ed acquisirei lo stato tramite PC in ufficio.

[ETR]

Ciao kormoran, le soluzioni sono diverse.

 

Due le hai già indicate tu, la terza te l'ha data Livio e sarebbe la migliore, dato che avresti solo un oggetto da programmare (PC, anche raspberry per dire) e le unità sarebbero solo delle decentrate (in modbus TCP).

 

Rimarrebbe un piccolo problemino che andrebbe valutato : la manomissione del macchinario. 

 

Ho finito giusto in questi giorni l'aggiornamento di molte macchine che ormai hanno un vago ricordo di chi le costruì e di alcune un po' più recenti (diciamo con pochi anni di vita). Se hai tutto a disposizione in morsettiera, il gioco è fatto, altrimenti la modifica è necessaria (ma la stessa cosa vale anche se fosse software). 

 

Se hai le necessarie conoscenze (sia tecniche che normative), nessuno te lo vieta.

 

Quando però vedi dei fili che spuntano dalle canaline, senza l'appoggio sui morsetti, non siglati, collegati ad un rele dedicato a segnali, scoprendo che il circuito esterno è a 230 V, il tutto per gestire internamente la modifica, senza contattare il costruttore ... la prima volta che ti chiamano per un anomalia al quadro, la tentazione di dire "arrangiati" è forte !

 

Presupponendo che tu non sia in condizioni critiche, replico la proposta di Livio, consigliando solo l'opzione TCP, dato che il collegamento di rete l'hai già in macchina.

 

Buona giornata, Ennio

[kormoran]

Sto vedendo ora il sito di WAGO Italia... la cosa dell'I/O remoto non la conoscevo. Grazie Livio :-)

 

Ennio: non sono in condizioni critiche :-) Quando il "capo" ha visto che sapevo il fatto mio si è ammorbidito alquanto.

Parlando un pò (e dando un'occhiata alle macchine) ho potuto capire meglio la situazione.

Per le macchine più vecchie l'unica è leggere i segnali dentro gli armadi elettrici. Le tre più nuove sono predisposte per ethernet, credo che alla fine faremo un sistema misto, visto che la rete porta altri vantaggi.

 

[ETR]

Ciao kormoran, dalle tue parole mi confermi che sei in condizione critica. Se il tuo capo è tale e tu sei dipendente, non è per terrorismo mentale, ma stai attento che la modifica poi ti rende responsabile verso la macchina, 

 

Se sei un libero professionista, la responsabilità non cambia, ma per lo meno sai a cosa vai in contro e te ne assumi le conseguenze in funzione della tua esperienza. 

 

Molte volte all'interno delle aziende si da per scontato alcuni passaggi (vedi nelle messa a norma delle macchine oppure in modifiche che ne alterano le prestazioni) e mi capita spesso di vedere queste situazioni in grosse aziende, dove il reparto manutenzione si prende in carico di quelle responsabilità che nemmeno conosce. 

 

Comunque nella tua ricerca, basta che inserisci gateway modbus TCP, oppure IO TCP e vedrai cosa ti salta fuori.

 

Controlla poi solo l'indirizzamento sul bus.

 

Buona serata

[kormoran]

Alla fine abbiamo preso un SS8148 di $(CASA ITALIANA). Poca spesa tanta resa .