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Messa a terra e in cortocircuito.


nicx

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Buon giorno a tutti, sono nuovo del forum, mi sono iscritto perché mi sembra uno dei più validi in giro.

Volevo gentilmente fare una domanda e ringrazio anticipatamente chi mi risponde.

La messa a terra e in cortocircuito sia in mt che in bt secondo voi può  risultare pericolosa?

Supponiamo che per un motivo incognito arrivi tensione e in prossimità del corto a terra ci sia personale che lavora mi sembra che un incidente sia inevitabile.

 

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Se ho ben capito ti riferisci alla tensione presente su un terminale messo a terra nel caso di un cortocircuito in un punto distante.

La normativa prevede una resistenza di terra bassa, spesso raggiunta aumentando i picchetti di terra nel caso di impianti estesi.

Inoltre al momento del cortocircuito dovrebbe già essere intervenuta la protezione a monte.

A mio modesto parere il problema non si pone, ma attendiamo le osservazioni degli esperti del settore.

 

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No, mi riferisco alla manovra di messa in sicurezza da effettuare su una linea mt (per esempio di un trafo).

Manovra che va effettuata più vicino possibile alla zona di lavoro (quella che si effettua con il fioretto per intenderci).

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Generalmente, perlomeno su tutti gli impianti in cui mi è capitato di operare, anche molto vecchi, la messa a terra di un trafo mt viene effettuata dal sezionatore a monte dello stesso, con interblocco sull'apertura del sezionatore stesso. Se poi il sezionatore si trova distante e ne è presente anche un altro in loco vengono usate 2 chiavi vincolate da un anello saldato, per cui si mette in sicurezza il primo, e questo consente di sbloccare e ritare le chiavi per sbloccare il secondo. I fioretti da metter in loco (sul trafo) possono essere un ulteriore sicurezza, a patto che ci si ricordi di toglierli prima di dare tensione.

 

Ciao, Ale.

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Si Ale sono perfettamente d'accordo con te.

La mia era soltanto una riflessione pensando alla peggiore delle ipotesi cioè se qualcuno riarma l'interruttore di media con su ancora i fioretti.

Per paradosso non converrebbe secondo voi metterli per scaricare la tensione residua e poi toglierli?

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Adelino Rossi

Questione di metodo e di tecnica.

Di metodo.

Per ogni manovra di messa in sicurezza per lavori, facevo uno schema dettagliato unifilare della linea-trafo con rappresentati tutti gli organi di manovra.

Allegato allo schema facevo la ceck list delle manovre sia di messa in sicurezza che di rientro in tensione.

Il tutto condiviso con i miei collaboratori e corredato dei nomi delle persone coinvolte per ogni ceck.

 

Di tecnica.

Nel caso degli impianti elettrici il discorso è finalizzato ad una situazione di volta in volta diversa. vedi ceck di cui sopra.

In mancanza di messe a terra integrate nei quadri con manovre sicure e interbloccate, queste si possono integrare con delle messe a terra aggiuntive nel luogo di lavoro, es. morsetti bt di un trafo mt/bt.  Le messe a terra nel momento della loro collocazione venivano riportate nello schema unifilare di cui sopra.

Se consideriamo la corrente di cc di un trafo esempio 10kv/400V 1000KVA che è certamente di varie decine di KA, si deve pensare che nell'ipotetico e remoto caso di chiusura a monte, le terre cosidette volanti devono reggere la cc fino all'intervento delle protezioni. Se le terre sono di sezione insufficiente o mal fissate letteralmente esplodono e si fondono nel cortocircuito. Le terre volanti specialmente nel caso in esempio devono avere una sezione adeguata e dei robusti morsetti a vite per il blocco, ovviamente devono essere omologate.

esempio di kit di messa a terra. Non pensare di mettere uno spezzone di filo magari attorcigliato con le mani come sicurezza di terra.

Ovviamente di solito va tutto bene ma se non va bene qualcosa sono decisamente cavoli amari.

Serve avere fisso in mente la quantità di corrente che proviene da sopra.

Ovviamente ricordarsi di togliere le messe a terra opportunamente riportate nella ceck.

Ovviamente molti si ritengono esperti e vanno a memoria poi basta solo una volta nella vita che vada storto qualcosa e .....

I documenti schema e ceck opportunamente archiviati sono un efficace documento di analisi e riflessione per il dopo.

Ricordarsi che gli schemi, i report e le procedure di operative non sono OPTIONAL ma sono obbligatorie e devono essere disponibili per eventuali contestazioni o verifiche di legge..    

 

 

 

 

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Maurizio Colombi

Pienamente d'accordo con quanto detto da Adelino, le manovre vanno fatte scrupolosamente e gli impianti sono sempre da considerarsi in tensione!!

 

P.S.

Quote

se qualcuno riarma l'interruttore di media con su ancora i fioretti.

Il fioretto serve solo per attestare i morsetti ai conduttori, poi non resta appeso... cadrebbe da solo!

Nel fioretto versione "2.0" (rispetto a quello che avevamo in dotazione noi) ci potrebbe essere anche un rilevatore di presenza tensione.

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Grazie ragazzi.

Fondamentalmente Adelino sei d'accordo anche tu allora che se ci fosse un riarmo della tensione a monte del trafo sarebbe un bel problema......

Credo che nessun kit di messa a terra possa resistere a tale corrente di cc ma anche se fosse ci sarebbe una esplosione micidiale per le persone vicine.

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Quindi l'unico modo per evitare incidenti simili secondo me sono delle procedure chiare,dettagliate e da seguire rigorosamente senza possibilità di errore.

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la richiusura accidentale in un impianto MT  messo in corto e a terra  e' possibile praticamente SOLO in due circostanze:  intervento fatto da gente non addestrata e menefreghista

( anche il piu' stupido degli operatori sa' cosa vuol dire un  incidente in media tensione)  

IMPIANTI mal fatti o peggio  truccati per quanto riguarda le sicurezze , LEGGI:  ORGANI DI MANOVRA MODIFICATI O CHIAVI DUPLICATE.

altri motivo non ce ne sono.

NESSUNO  andrebbe a mettere le pinze mobili di corto e a terra  senza  sincerarsi del blocco inammovibile dei sezionatori / interrutori a monte

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Adelino Rossi

da sempre si dice che gli impianti devono essere costruiti a prova di stupido per quanto riguarda la sicurezza.

decine di migliaia di persone lavorano nel settore e la varietà di esperienza, conoscenza e sensibilità è quanto mai diversa.

quasi tutti gli incidenti per cause elettriche non casalinghi non vengono divulgati nel dettaglio, (nella maggioranza dei casi) ma come dati aggregati. 

le procedure scritte servono proprio per, (quanto meno) di unificare i comportamenti e essere portate a conoscenza di tutti i componenti del gruppo di lavoro.

 

Quote

anche il piu' stupido degli operatori sa' cosa vuol dire un  incidente in media tensione

gli operatori più o meno attenti esistono e come.

molte volte poi come nei grandi incidenti, c'è spesso una combinazione di eventi negativi che si sommano.

poi ovviamente ognuno è libero di agire come crede a seconda degli ambienti.  

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Maurizio Colombi
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poi ovviamente ognuno è libero di agire come crede a seconda degli ambienti.  

Ripeto ancora una volta che, ai tempi delle manutenzioni industriali quando capitava di essere "a cavallo" di un trasformatore, le chiavi del sezionatore "omnibus", del sezionatore di linea, dell'interruttore della cella e della porta della cella (aperta con il chiavistello girato)... ce le avevo in tasca io! :whistling:

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Maurizio Colombi
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purtroppo alcuni pensano di essere intelligenti facendo due copie cosi' risparmiano strada.

Nel nostro caso erano tre chiavi di sezionamento, più quella della portella, più quella del Power... per 36 linee.

Un capitale! :superlol:

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Purtroppo non ho mai visto dal vivo tali manovre.. ma ho una domanda da porvi.. si utilizza abbigliamento anti arco elettrico cioè abiti ignifughi.. tronchetti e guanti isolanti ed infine elmetto dielettrico con visiera specifica?? 

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Maurizio Colombi
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si utilizza abbigliamento anti arco elettrico cioè abiti ignifughi.. tronchetti e guanti isolanti ed infine elmetto dielettrico con visiera specifica?? 

Ecchediamine!!!! Magari anche la tenuta anti sommossa...

È una manovra come tante altre, si "spostano" delle leve si "girano" delle chiavi e si "pigiano" dei pulsanti. 

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Uniforme ignifuga e antistatica  è gia un normale dpi delle ditte elettriche.

Tieni conto che gli interruttori sono già doppio isolamento ed inoltre a pavimento hai il tappeto isolante.

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Ciao Nick, allora se il tuo problema è mettere le terre mobili sui passanti MT del trasformatore basta fare una verifica di assenza di tensione con l'apposito fioretto e poi

applicare i dispositivi di messa a terra e in corto circuito con il loro fioretto in dotazione al kit. Se qualcuno malauguratamente lanciasse tensione scattano immmediatamente le protezioni generali di cabina ed eventualmente quelle dell'ente distributore e nient'altro mentre senza i dispositivi di messa a terra si rischia seriamente la pelle se ci si trova a cavallo del trasformatore!  La settimana scorsa un mio dipendente poco esperto ha chiuso di sua iniziativa un sezionatore manuale senza aver tolto le terre mobili sul 132 kV risultato una sfiammata, intervento della distanziometrica e nient'altro (dipendente illeso).

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Adelino Rossi

Mi sembra un intervento per il piacere di scrivere. 

oppure è l'ennesimo copia - incolla.

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Ciao Nick, allora se il tuo problema è mettere le terre mobili sui passanti MT del trasformatore basta fare una verifica di assenza di tensione con l'apposito fioretto e poi

applicare i dispositivi di messa a terra e in corto circuito con il loro fioretto in dotazione al kit.

 

nessuno apre un trasformatore per mettere a terra i morsetti se prima non ha proceduto al sezionamento e alla messa in sicurezza dell'alimentazione a monte.

dopo la messa in sicurezza a monte e la verifica della assenza di tensione a valle del trafo si applicano le terre lato bt.

 

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Se qualcuno malauguratamente lanciasse tensione scattano immmediatamente le protezioni generali di cabina ed eventualmente quelle dell'ente distributore e nient'altro 

ipotizzo che tu non abbia mai visto i veri effetti di un cortocircuito reale di un trafo mt/bt. Nel caso ipotizzato vedresti nell'istante del cc cosa significano gli effetti elettrodinamici sulle trecce volanti di terra che e vero che adempiono al loro mestiere ma devono subire gli effetti elettrodinamici della corrente di cc.

 

 

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senza aver tolto le terre mobili sul 132 kV risultato una sfiammata, intervento della distanziometrica e nient'altro (dipendente illeso).

sarebbe utile per tutti un semplice schema unifilare con indicati gli organi di manovra,

specialmente un sezionatore che si chiude con il relativo interruttore già chiuso è dove sarebbe posizionato

il punto di messa a terra e dove sarebbe posizionata la distanziometrica. 

Il tutto descritto in tranquillità. 

 

 

 

 

 

 

 

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Per curiosità, ma tali manovre non dovrebbero essere diciamo a prova di stupido con interblocchi?? Per i dpi ho visto persone in pantaloni corti e maglietta in cabina altro che ignifugo però come dite voi la possibilità di un arco è alquanto improbabile 

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Maurizio Colombi
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ma tali manovre non dovrebbero essere diciamo a prova di stupido con interblocchi??

Non "dovrebbero", ma DEVONO essere a prova di stupido! Anche se qualcosa potrebbe non funzionare come si deve!

 

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 la possibilità di un arco è alquanto improbabile 

Appunto! E soprattutto gli apparecchi sono debitamente segregati!

 

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cosa significano gli effetti elettrodinamici sulle trecce volanti di terra che e vero che adempiono al loro mestiere 

... e lo adempirebbero per l'ultima volta! :whistling:

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Eravamo in una cabina primaria, 2 linee AT, 2 trasformatori; stavamo facendo manutenzione ad 1 interruttore AT di linea (verifica tempi, resistenza contatti, discordanza poli ecc.) le terre erano tra sezionatore di sbarra ed interruttore. La sbarra era in tensione e l' interruttore aperto e quindi il sezionatore era abilitato alla chiusura. La distamziometrica che è intervenuta era ovviamente quella della linea in servizio.

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Adelino Rossi
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La sbarra era in tensione e l' interruttore aperto e quindi il sezionatore era abilitato alla chiusura. 

in condizioni di manutenzione normale, il sezionatore di un interruttore di manovra in manutenzione e chiuso in sicurezza aperto e bloccato con lucchetto o catena e se ha circuiti elettrici di manovra devono essere sezionati. non è chiaro chi è il proprietario, responsabile della cabina e se voi eravate in regime di appalto.

 

 

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