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No vuoto se lavaggio con azoto?


Grangiullare

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Ciao a tutti.

Ho un vecchio impianto daikin con 4 split. Causa lavori interni uno split è stato smontato ed i tubi (sia quelli dell'impianto che quelli dello split) non sono stati protetti dalla polvere. Prima di smontarlo ho eseguito il pump down per recuperare il gas (anche perché si tratta di R22), procedura eseguita grazie anche al vostro aiuto. 

Per il rimontaggio ho chiamato un installatore che ha eseguito questa procedura:

- Ricartellato i tubi

- Rimontato lo split

- "Lavaggio" tubi con azoto

- Liberato il gas e piccola aggiunta di 1/2 kilo (R22)

 

Chiedevo la vostra opinione su:

- È corretto soffiare i tubi dopo aver rimontato lo split?

- È corretto non aver fatto il vuoto perché secondo lui avendo usato l'azoto i tubi risultano già liberi dell'umidità?

 

Grazie. 

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Frigorista modena

In più, se i tubi sono stati lasciati aperti, come se poi ci volesse un genio a fare due giri di nastro ad esempio, oltre all umidità è finita polvere che avrà aderito all'olio presente nei tubi, non sono mica tanto sicuro basti una soffiata per toglierla, andava fatto un lavaggio con solvente.

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Siamo alle solite Modena, se io dovessi fare dei lavori di questo genere sono sicuro che mi andrebbero male subito...

A questi funziona tutto bene :toobad:

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La cosa strana è che abbia messo mezzo chilo di gas senza senso logico, ad occhio?

Vabbè che di senso logico non ce n'è in tutto questo!

 

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nel mondo degli splittaroli ci sono tutte prassi e convinzioni un poco pariticolari

 

Comunque con solo azoto non si lava nulla..semmai si sovvia via il grosso della polvere

 

l'azoto è vero che spinge via aria e umidità ma poi anche lui è un gas incondensabile che non deve restare nel circuito frigo anche se non contiene umidità

 

Quindi per cacciare via l'azoto ha spurgato itubi col gas refrigerante..tradizione che è durissima a morire

 

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Grazie a tutti per i vostri commenti.

Allora, non vi so dire quale prodotto abbia usato. Io ho detto azoto ma non ho guardato cosa utilizzasse esattamente. VI posso però dire che la procedura non è durata a lungo perchè da dentro casa ho sentito soffiare (lui era sul compressore) qualche volta e poi basta.

Il rabbocco lo ha fatto controllando il manometro e misurando la temperatura su uno dei tubi di ritorno.

Alla mia domanda: "ma non si fa il vuoto?" lui ha risposto: "no perché il vuoto si fa con il fine di levare l'umidità che è presente nell'aria ma nel nostro caso, avendo "lavato" i tubi con l'azoto, non serve farlo perchè l'umidità è stata tolta".

 

La potenza dell'impianto ve la comunicherò domani, devo guardare sul manuale.

Devo dire che per ora funziona tutto ma non vorrei che per la pigrizia di fare il vuoto l'impianto deperisse.

 

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Frigorista modena

Inutile ci giriamo intorno a ripetere le stesse cose, non ha fatto il vuoto punto e basta, cosa grave, l'impianto funziona ma è inquinato e alla lunga potrebbe danneggiarsi, prima che mi fai la solita domanda che cosa puoi fare adesso, la risposta è NIENTE, goditi il freddo finché lo fa.

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A me personalmente viene in mente un'altra risposta e cioè contestare il lavoro visto che si tratta di un impianto da 4 split che non mi costerebbe poco rifare.

Il problema è stabilire se ci sono gli estremi per contestarlo.

Qui qualcuno ha detto che l'azoto ha effettivamente eliminato l'umidità. Secondo questa affermazione potrebbe derivarne una diminuzione del rendimento ma nessun problema di deperimento dell'impianto (ossidazione).

Qualcun altro ha detto invece che non è un lavoro a regola d'arte ma vorrei capire se, al di la del purismo, può effettivamente comportare dei problemi.

Mi pare di capire che l'umidità potrebbe congelarsi e causare l'ostruzione del capillare, cosa che per fortuna per ora non è capitata.

 

Mi permetto di fare un'osservazione: l'impianto è composto da 4 circuiti di 7-7-7-9 metri. Ok che il vuoto aiuta a liberare l'umidità dell'aria abbassandone il punto di evaporazione ma veramente l'umidità così lontana dalla pompa del vuoto (lontana 3-4-5-6-7-8-9 metri) riesce ad essere aspirata?Dalle mie riminiscenze di fisica ricordo che le molecole tendono ad occupare tutto lo spazio (moto browniano) ne consegue che, in teoria, parte dell'umidità resterà al suo posto. Secondo questo principio mi viene da pensare che vi possa essere meno umidità soffiandola fuori con un gas privo di acqua. La mia è solo un'ipotesi, voi che ne pensate?

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Frigorista modena

Ancora...l'azoto NON ELIMINA L'UMIDITÀ.

L'umidita si toglie solo col vuoto, è inutile che chiedi la stessa cosa all'infinito e girarci intorno, non si toglie con soffi di azoto, con spurghetti di refrigerante, con nessun altro mezzo.

Non puoi contestare niente perché non hai prove, una causa ti costa come comprare quattro impianti nuovi, e nessuno potrà mai dirti adesso se il tuo impianto sarà danneggiato in futuro.

Erikle ha detto un inesattezza, soffiare non toglie l'umidità, vedrai che presto si correggerà.

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soffiare con l'azoto manda via tendenzialmente l'aria ed è l'aria che contiene umidità

 

Comunque siamo tutti oncordi sul fatto che la cosa giusta da fare è il vuoto e fatto bene

 

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Frigorista modena

Oltretutto, ultimo ma non ultimo, l'azoto costa, non è che lo regalano.

Anche se per ipotesi soffiare con azoto eliminasse umidità, specie in impianti come il tuo, per il tecnico assolutamente non converrebbe consumarlo, il vuoto non costa niente, a parte la 220 volt, la bombola cala invece molto rapidamente.

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Penso che ingegneri, progettisti, costruttori di qualsiasi azienda produttrice (e non solo di condizionatori), nei loro corsi ci hanno insegnato a fare il vuoto per togliere l'umidità...

Secondo me, se bastasse una soffiata d'azoto, sarebbe tutto più semplice e rapido, non staremo ore attaccati con la pompa a vuoto e sicuramente in questo forum non scriverebbe nessuno di noi...

 

 

 

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Cerchiamo di stare calmi, qui nessuno vuole mi auguro imporre il suo credo se no i forum non avrebbero ragione di esistere. 

Se come dice Erikle l'azoto soffia via l'aria che è quella che contiene l'umidità, il presupposto disinstallatore è corretto: siccome devo soffiare per pulire dalla polvere, non soffio con aria umida ma con azoto così dopo non faccio il vuoto. Io avrei fatto anche il vuoto ma io sono io. 

Ora sarebbe interessante capire (per curiosità accademica) quale grado di umidità è tollerato e se la "soffiata" può ritenersi sufficiente. Vedo che nessuno ha commentato la mia riflessione sulle molecole che tendono ad occupare tutto lo spazio possibile. Tra l'altro ho letto che in impianti di grande volume, proprio per questo motivo si cerca di fare il vuoto estraendo da più punti e non da uno solo. Ho letto anche che è una scienza molto empirica e basata sull'esperienza più che su dati certi. 

 

In ogni caso non si tratta di fare nessuna azione legale ma semplicemente di chiamare l'azienda (diverso sarebbe se fosse un installatore singolo) che ha mandato il tecnico e chiedere cosa ne pensa dell'intervento. Non si tratta di andare in guerra e fortunatamente esistono anche persone con cui si può dialogare per arrivare ad una quadra.

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Frigorista modena

L'agitazione viene perché la tua domanda è la più frequente, e già il fatto che siamo arrivati alla 20esima risposta vuol dire che non è passato il concetto, per colpa stavolta di Erikle che ha buttato lì la frase apparentemente giusta, che effettivamente l'azoto prende il posto dell'aria umida Quindi rimane solo aria secca.

A quel punto basta fare una soffiata di refrigerante e il gioco è fatto.

Resta il fatto che prove pratiche dimostrano che l'intuizione è sbagliata (e pure io ho verificato più volte, perché mi piace provare dal vivo le cose), perché la Pompa del vuoto, pur facendo la procedura incriminata, estrae sempre nuova umidità.

Il fatto che non ti è chiaro è che ormai l'umidità è entrata in profondità nel circuito, nell olio del carter e tra gli avvolgimenti, e stanarla non è così facile, certo tu puoi richiamare i tecnici, poi ci dici che ti rispondono.

Non è andare in guerra, io sono per il dialogo sempre figurati, ma implicitamente li accuseresti di aver fatto uno sbaglio grave quando loro ti hanno assicurato invece di aver fatto un lavoro a regola d'arte, scusa se è poco.

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Frigorista modena

P.s. Giusto per fare i puristi, hai detto che manco hai visto se hanno usato azoto (che ripeto ha un costo) dato stavi in casa, hai sentito soffiare addirittura per poco tempo, mi viene da pensare che abbiano fatto lo spurghetto (e qui si spiega perché hanno aggiunto refrigerante, quello che hanno usato per farti credere che hanno soffiato con azoto).

Quindi quello che ti diciamo non è un credo, nessuno vuole imporre nulla, ma le cose a regola d'arte si fanno in un modo e solo in uno, altrimenti ognuno dice il suo procedimento e allora siamo nel caos completo.

Io sono purista perché a fare le cose come si devono fare non si sbaglia mai, il contrario non è detto, e nel tuo caso ti hanno fatto la solita porcata come ormai è un classico leggere qui.

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Tu hai pienamente ragione a voler insistere sul fare le cose a regola d'arte. Per quanto riguarda la mala fede di non aver usato l'azoto non l'ho messa in conto perchè non ho nessuna prova ma non credo di aver sentito il rumore di uno spurghetto. Ho sentito dei bei soffioni tipo da compressore. Tra l'altro si è assentato anche mezz'ora per andarlo a prendere perchè non l'aveva con se. Magari lo spurghetto alla fine lo ha pure fatto ma quello non credo di poterlo sentire da dentro casa.

 

L'idea di parlare con l'azienda si basa sul presupposto che non è detto che difendano il loro dipendente ma devo ancora decidere se chiamarli. In ogni caso vi terrò aggiornati.

 

Relativamente all'argomento più volte dibattuto mi sono sentito di aprire questa discussione perchè non mi pare che prima di ora si fosse trattata questa combinazione di eventi (azoto-no vuoto).

In ogni caso grazie per i contributi di tutti.

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Non è una scienza molto empirica Grangiullare, infatti:

<< In nessun modo l’operazione di vuoto può essere sostituita da altre procedure. In taluni casi  per evacuare un tratto di tubazione si procede ad immettervi refrigerante da un lato ed a farlo uscire da quello opposto, con la convinzione che esso sia in grado di trascinare al di fuori della tubazione stessa gli eventuali gas presenti al suo interno. Tale prassi non è assolutamente condivisibile: in primo luogo perché implica l’emissione in atmosfera di refrigerante, cosa non consentita dall’attuale legislazione sui refrigeranti, in secondo luogo perché scaricare refrigerante dal circuito può portare a far lavorare l’impianto in condizioni non ottimali, anche quando la quantità persa è di pochi grammi. Infine, non è garantita l’efficacia dell’evacuazione degli incondensabili e, soprattutto, dell’umidità.

Sicuramente questa procedura presenta dei vantaggi in termini di tempi d’esecuzione, ma altrettanto sicuramente non può essere ritenuta idonea per il raggiungimento dello scopo desiderato. Una buona vuotatura ed una buona evacuazione del circuito frigorifero si raggiungono unicamente grazie all’uso di una pompa per il vuoto.>>

 

Questo è tratto dall’articolo tecnico, già suggerito dall’amico Modena, intitolato “Perchè è indispensabile eseguire la vuotatura del circuito frigorifero prima della messa in funzione dell'impianto” pubblicato dal più autorevole Centro Formativo in Italia Centro Studi Galileo uno dei primi in Europa e nel mondo per l’attività di formazione e informazione nei settori del freddo, condizionamento e delle energie rinnovabili.

Ora io non voglio imporre il mio credo ma suggerire la mia esperienza trentennale di lavori fatti con e senza vuoto, di lavori eseguiti con un compressore utilizzato come pompa a vuoto (quando l’acquisto della pompa stessa era proibitivo a causa dei costi) paragonati a lavori eseguiti con una bella e moderna pompa per il vuoto; Ma penso che la mia piccola voce sia nulla nel mare di esperienze teorico pratiche di centinaia di colleghi e docenti che ogni giorno si cimentano nella materia frigorifera…

Il vuoto si fa per togliere l’umidità (lo scopo è quello) ed eseguire un bel lavoro a regola d’arte, tutto il resto può servire solo da aggiunta ad un qualcosa che già di suo e quasi perfetto, il vuoto appunto.

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