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No vuoto se lavaggio con azoto?


Grangiullare

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Frigorista modena

Eh ma è questo che il nostro amico non capisce, l'esperienza è "empirica", cioè affidarsi al tempo in cui fai il vuoto, al rumore della pompa che cambia, al vapore che esce da questa ecc ecc, mentre il dato del VACUOMETRO ELETTRONICO è incontestabile, non è un opinione, non è empirico.

 

Se il vuoto risale ci possono essere solo due cose che lo provocano, o una perdita che fa entrare la pressione atmosferica e quindi tende a risalire, o umidità non evaporata, che fa risalire proprio perché provoca un aumento di pressione.

 

La questione si complica perché pure il refrigerante diluito nell olio del carter ad esempio o imprigionato nel olio che aderisce ai tubi fa lo stesso effetto di risalita, per cui o sei sicuro hai fatto evaporare ANCHE il refrigerante, o non saprai se è umidità o refrigerante.

 

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Frigorista modena

http://www.conrad.it/ce/it/product/453932?insert_kz=GS&WT.srch=1&WT.mc_id=google_shopping&gclid=EAIaIQobChMI1a66rpOO1gIVRmQZCh2MGAdREAQYAyABEgICBvD_BwE

 

Questo per far capire di cosa stiamo parlando.

Se il nostro amico fisico avrà la pazienza di leggere, ma glie lo posto io, troverà scritto:

 

"testo 552 è un misuratore del vuoto digitale per evacuare impianti di refrigerazione e pompe di calore. Misura anche le pressioni assolute più piccole e garantisce informazioni altamente precise sullo stato di deumidificazione di un impianto (rimozione di materiali estranei, p. es. oli e gas estranei)

Misurazione della temperatura di evaporazione dell'H2O"

 

Quindi di empirico ci sono solo le sue nozioni di fisica applicate a casaccio in impianti che non conosce minimamente e che non gli interessa neppure approfondire, nonostante dica il contrario.

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Eh ma è questo che il nostro amico non capisce, l'esperienza è "empirica", cioè affidarsi al tempo in cui fai il vuoto, al rumore della pompa che cambia, al vapore che esce da questa ecc ecc, mentre il dato del VACUOMETRO ELETTRONICO è incontestabile, non è un opinione, non è empirico.

 

Diciamo che se so, per pratica, che sono necessari almeno 30' per "fare il vuoto" in un certo tipo di impianto non andrò a controllare lo strumento ogni 5 minuti, ma aspetto almno 25'.:) Questa è la parte empirica, a cui segue la verifica strumentale.

Io non lavoro e non ho mai lavorato come frigorista o su impianti di climatizzazione, però quando si parla di vuoto mi ricordo ancora di cosa si tratta, visto che ingioventù ho fatto uso di pompe molecolari per arrivare a livelli di vuoto di 10-7 Tor (ed anche qualche cosa meno nei simulatori spaziali) .

Certe operazioni non si possono fare "a orecchio" per esperienza.:)

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Innanzitutto frigorista dovrebbe imparare a rapportarsi con le persone che scrivono educatamente sui forum. Basta leggere i miei post e i suoi per capire che chi si sente nel diritto di sedere sul trono del "so tutto io" non sono certo io e, leggendo altri thread, mi pare di non essere l'unico a pensarla così.

Te lo dico con molta tenerezza, se non sei in grado o se non ti interessa discutere su un forun per creare nuova conoscenza puoi anche abbandonare la discussione, mi rapporterò molto volentieri con gli altri che sono intervenuti con più capacità di relazione.

 

Io non pretendo assolutamente di sapere tutto e nemmeno che le mie ipotesi siano esatte (fermo restando che tante cose le ho lette su siti che sembrano essere autorevoli ma sono sicuro che Frigorista avrà da ridire in merito) ma mi piace ragionare sulle cose e se affermo una cosa non pretendo che sia sicuramente la verità ma vorrei avere uno scambio del tipo: non è così perchè succede questo questo e questo.

E' già la terza volta che scrivo che un conto è far evaporare l'umidità ed un conto è estrarla e che il vuoto che si ottiene vicino alla pompa è inferiore a quello che si ottiene distante da essa. A queste affermazioni, giuste o sbagliate che siano, nessuno ha dato seguito e sarebbe interessante capire: perchè, se le condividete e se non le condividete per quale motivo.

 

Ora, ragionando semplicemente, se in un volume finito e invariabile l'umidità cambia di stato ed evapora è ovvio che occuperà meno volume e di conseguenza il vuoto aumenterà. Se questo vapore sarà estratto dalla pompa, il vuoto aumenterà ancora di più. Ma chi e cosa può assicurarci che questo vapore arriverà ad essere estratto dalla pompa? Potrebbe tranquillamente restare nei tubi, probabilmente con maggior probabilità se questo vapore è lontano dalla pompa.

Frigorista dice (correggimi se sbaglio): se il vacuometro elettronico non segna una risalita del vuoto sei sicuro di aver estratto tutta l'umidità. Ma io dico: come fai a sapere se il vacuometro non sale perchè hai estratto tutta l'umidità o semplicemente perchè l'umidità che il vuoto ha fatto evaporare se ne resta tranquilla tranquilla e indisturbata nei tubi o in qualche altro elemento?

 

A questa domanda non ho ancora avuto risposte argomentate a favore o contro se non le affermazioni bibliche di Frigorista del genere: "Galileo dice che il vuoto va fatto", "tu non conosci gli impianti", o peggio le battutine sul povero cristo (inclusa la mala fede tipica di colui a cui piace sputare veleno per niente -non ha usato l'azoto, non aveva la prolunga, ha fatto lo spurghetto-) che è venuto a fare il lavoro di cui abbiamo già ampiamente discusso e su cui non credo che nessuno abbia più voglia di parlare.

 

Sarò ben felice di rivedere questa mia teoria, mi piacerebbe solo che qualcuno la confutasse con un ragionamento articolato

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Frigorista modena

Io più di così non posso fare, ti lascio trastullare con i moti browniani delle particelle e anzi ti consiglio di aspettare che qualcuno ti risponda come vuoi sentirti rispondere.

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Io direi di aspettare chi sa argomentare relativamente alle ipotesi postate. Notare che sono ipotesi, io non ho mai detto che deve essere come dico io. Le ipotesi si fanno per verificarle quindi ben venga qualcuno in grado di rispondere anche confutando l'ipotesi ma che magari non si limiti a dire che il vuoto è importante e fondamentale o che cerchi di avvalorare le sue risposte con un link alla pubblicità di un vacuometro ??????

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Frigorista modena

Fai male a ridere, non è la pubblicità del vacuometro, se leggi tutti gli altri vacuometri servono alla stessa cosa, è il principio di funzionamento, non la pubblicità. 

Alla tua obiezione avevo già risposto, mi spiace se non l'hai capita, però dato mi spiace lasciarti nel dubbio e dato nessuno risponde, ci riprovo io.

L'evaporazione si ha in due modi, o fornendo energia al liquido per farlo bollire, o mettendolo in una zona a bassa pressione atmosferica.

Puoi controllare che se porti l'acqua sul monte Everest, questa non bolle più a 100 gradi, ma a 95, perché avendo meno colonna d'aria sopra di lei si favorisce il distacco delle molecole a contatto dell'aria.

 

Sul link del centro Galileo c'è la tabella che dice che man mano si abbassa la pressione, tanti gradi centigradi in meno servono per far bollire/evaporare l'acqua.

 

Tra i 66 e i 13 millibar se leggi e ti fidi, (ma ci sono altre tabelle non di quei complottisti del centro Galileo) vedrai che l'acqua evapora SPONTANEAMENTE a temperatura ambiente, ossia senza apporto di calore esterno.

 

La Pompa da vuoto fa appunto questo, a temperatura ambiente fa evaporare l'acqua dentro i tubi.

 

Tu adesso dirai, legittimamente, ma chi mi dice che nel punto più lontano dalla pompa sia evaporata l'acqua?

 

Perchè è ovvio, ma non per te, che è impossibile che in un tubo nel quale si sta facendo il vuoto possa rimanere aria imprigionata, perché semplicemente zone di alta pressione vanno verso la bassa, così come tu quando succhi con la cannuccia un Estathe e questa sia immersa nel liquido, non esiste nel contenitore rimanga the imprigionato.

 

Una sacca d'aria semplicemente scoppierebbe per differenza di pressione, qui siamo veramente alle fondamenta della fisica, lo dico senza ironia.

 

Nei circuiti frigoriferi quello che dici tu può effettivamente verificarsi, aria può rimanere imprigionata nell olio e quindi non evaporare, per quello ti ho scritto 3 o 4 volte che in quel caso devi fornire energia esterna con un phon da carrozzaio per sciogliere gli ultimi vincoli che tengono acqua imprigionata nell'olio.

 

Il vacuometro che a te fa tanto ridere, sente lo "scoppio" di 1 micron di pressione, che è veramente una quantità microscopica.

 

Quindi per chiudere non è possibile che nel tubo rimangano zone a pressione più alta (a parte il caso limite dell olio) perché in natura la pressione tende sempre a calare spontaneamente in un tubo nel quale si sta facendo il vuoto, esattamente come tu aspirando il liquido in un estathe finché la cannuccia è immersa nel liquido lo aspiri tutto, non ne rimane dentro.

 

Poi è ovvio che se all'estremità del tubo c'è una perdita, da quella entrerà sempre aria per differenza di pressione, e il vacuometro ti mostrerà la risalita.

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Caro Frigorista, ti ringrazio della tua spiegazione. Peccato tu non riesca ad uscire da questo personaggio odioso che accusa di non ascoltare (usando frasi tipo "perchè è ovvio, ma non per te") quando non è assolutamente vero come non è assolutamente vero che tu avresti già dato questa spiegazione.

A me non fa ridere il vacuometro ma mi fa ridere riportare la didascalia di un sito commerciale che, al di la che l'informazione sia vera o meno, ha lo scopo di vendere e non di informare.

 

In ogni caso hai finalmente aggiunto un elemento interessante alla discussione facendo notare che il gradiente pressorio dovrebbe portare le zone a maggior pressione verso quelle a minore. Il vento che si crea dovrebbe in effetti portare con se anche le molecole di umidità evaporata.

 

"Una sacca d'aria semplicemente scoppierebbe per differenza di pressione" con questa frase non ho assolutamente capito cosa vuoi intendere.

 

L'utilizzo del phon credo sia un sistema più teorico che altro visto che sarà applicabile solo in prossimità del compressore, nel senso che i tubi non raggiungibili difficilmente saranno riscaldabili a meno che l'olio di cui parli non sia tutto e solo nel compressore. E' così?

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Frigorista modena

Ma non sono odioso, è come se tu mi volessi far spiegare in termini facili l'equazione di Einstein E=mc2 e io non riuscendoci tu mi obietti che non è vera.

È ovvio non per te evidentemente, ma lo dico proprio come dato di fatto, non per prenderti in giro, che nonostante nei post precedenti hai usato termini fisici anche complicati, che mi hanno fatto presupporre te ne intendessi un po', mi sei caduto in un evidenza che non ci sarebbe nemmeno da spiegare.

 

Se tu fai bollire un pentolino di acqua, l'acqua man mano bolle tutta, sarebbe come se io dovessi spiegarti perché bolle tutta e non ne rimane un po'.

Nei tubi è lo stesso, dato che la pompa da vuoto fa calare talmente tanto la pressione che le molecole di acqua evaporano, non ne rimane dentro i tubi (sempre escludendo il caso di olio che intrappola acqua e quindi solo la pompa potrebbe non bastare e quindi occorre fornire calore esterno col phon).

 

Se però ne rimanesse qualche goccia non è che sta nascosta, ma in ambiente di vuoto (perché la pompa si è fermata e nel ipotesi non entra altra aria da una perdita) e col vacuometro inserito, non può esistere una condizione per cui la goccia di acqua non "esploda" come fa Alien alla fine del film o fanno tutti i corpi in assenza di pressione, per cui esplode e il vacuometro se ne accorge e ti segna il rialzo di qualche micron.

 

Su internet c'è il video di cosa succede ad un palloncino chiuso  sgonfio in una campana da vuoto, man mano si fa il vuoto il palloncino si vede che si gonfia, perché è così che la natura funziona.

 

http://www.liceorediarezzo.it/index.php?option=com_content&view=article&id=376&Itemid=213

 

In questo link di un liceo c'è tutto quello che vuoi sapere e che insegnano alle medie o alle superiori, io sarò odioso ma tu non puoi tirare fuori termini di alta fisica e non sapere l'evidenza delle cose che insegnano alle medie, per quello ho detto sei presuntuoso, non era per offendere ma è proprio così, piuttosto si deve dire che si vuole imparare e nessuno obietta nulla, ma se tiri fuori il moto browniano delle particelle io penso che sto parlando con uno molto informato, non mi puoi cadere nei fondamentali della fisica.

 

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Frigorista modena

Per l'uso del phon, certo il grosso sta nell'olio ( però ripeto nell olio può stare diluito ANCHE il refrigerante, che pure lui evaporando mi fa risalire il vacuometro così che io non posso sapere se c'è una perdita o ancora aria nei tubi), ma in un impianto ci sono tante parti scaldabili, l'evaporatore, il condensatore, i tubi a vista, il filtro!!!, insomma il calore assieme alla pompa fanno un bel lavoro.

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Perdonami se te lo dico ma tu non mi conosci, non sono un fisico ma ho un ddottorato di ricerca quindi proprio stupido non sono e per forma mentis non do nulla per scontato. Ora tu ti sei messo a spiegare cose banali e ti ho lasciato fare proprio perché non mi conosci. 

Fai attenzione perché forse è proprio perché dai per scontate alcune cose che rischi di trarre delle conclusioni errate o parzialmente tali. 

Sempre ragionando hai per esempio mai pensato che:

la pompa fa il vuoto --> il vuoto si esercita via via procedendo dalla pompa alla periferia -> vicino alla pompa l'acqua evapora prima che nella periferia quindi --> il vento che andrà dai luoghi di maggior pressione a quelli di minor pressione non sposterà tutto perché quando l'acqua sarà evaporata lontano dalla pompa si troverà in un ambiente a pressione molto simile alla pressione che sarà vicino alla pompa e quindi non avremo nessun vento o un vento debolissimo.  

Possiamo probabilmente affermare che mano a mano che il processo si compie, il vento sarà sempre minore fino ad arrivare a zero. 

Sto ragionando in senso assoluto naturalmente, non sto dicendo che il vuoto non porterà via sufficiente umidità ma, anche ipotizzando di riferirci semplicemente ad un impianto contenente solo aria umida, senza oli di sorta, posso affermare di eliminare completamente l'umidità? A mio parere no perché, come ho già detto, far evaporare l'acqua è una fase, estrarla è un altra e il vacuometro non ci può garantire che sia stata estratta (da qui il mio riferimento all'empirismo della pratica). 

Se poi vogliamo dire che il vacuometro ci consente di stabilire che il livello di umidità raggiunto è sufficiente ai nostri (vostri) scopi, sono il primo a darvi ragione ma non è questo il punto. 

 

A mio parere la discussione su questo aspetto è interessante e la interromperei qui per dedicargli una discussione tutta sua. 

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Frigorista modena

Ma io non penso affatto tu sia stupido, se vuoi continuiamo in un altra discussione però devo ammettere che non riesco a seguire i tuoi ragionamenti, e dato nessuno degli amici di Forum interviene (cosa assai strana) forse nemmeno loro.

Quando tu parli di "venti" non so cosa vuoi dire, il gas non ha volume proprio ma assume quello del contenitore che lo tiene, e mi sembra che la pressione che trasmette alla superficie sia lo stesso su ogni punto, quindi quando fai il vuoto, certo in vicinanza della presa di pressione comincia a calare, ma come nell esempio dell' Estathè, dal punto più lontano la pressione cala man mano, tu la chiami vento, io non so come chiamarlo perché non ci ho mai pensato, cala perché deve calare e perché non può rimanere una zona di alta pressione.

 

Poi io non devo dimostrare niente, non sono Pascal, non sono Dalton, io riporto quello che so per il mio mestiere.

Tu continui a dire che un conto è estrarre umidità e un altro conto è eliminarla, che ti devo dire?

Non capisco cosa significa, cioè io la estraggo però non la elimino?

Io più che linkarti tutte cose che dicono il contrario di quello che dici tu non so che fare, che devo dirti?

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Modena, non intervengo perché per me si è arrivati alla conclusione che Grangiullare vorrebbe rivoluzionare il mondo della termodinamica secondo le sue teorie;
Per me, il discorso è finito da un pezzo, però io sottoscrivo tutto quello che hai detto tu fino ad ora...

Non ho altro da aggiungere, il primo corso sul condizionamento l'ho fatto nel 1989, l'ingegnere che ci ha insegnato come lavorare su un circuito frigorifero ha detto le stesse cose che hanno detto gli ingegneri che si sono riproposti davanti a me negli anni nei vari corsi di aggiornamento...

A meno che non studiassero da libri particolari dicevano tutti la stessa cosa, o sbagliavano loro oppure, per me, ci troviamo di fronte ad una persona non stupida ma presuntuosa...

 

 

 

 

 

 

 

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La pompa da vuoto estrae l'umidità e agli impianti frigoriferi si va il vuoto sia per togliere l'aria con l'umidità che essa contiene e facendo il vuoto in modo corretto si riesce a far evaporare eventuale umidità condensata all'interno del circuito frigorifero per la ben nota legge fisica sulla temepratura di ebollizione dell'acqua in base alla pressione

 

Anche su macchine nuovo con carica di aria secca o azoto si deve fare il vuoto perchè anche se questi gas non contengono umidità comunque non possono restare nel circuito frigorifero

 

Una volta che evapora il suo volume è decisamente maggiore e quindi gran parte viene estratta dalla pompa da vuoto poi è chiaro che lontano da dove è attaccata la pompa può restarci del vapore ma non per nulla nelle pratiche frigorifere c'è la cosidetta procedura della tripla evacuazione che non è una tisana per la stitichezza ma una procedura che alterna il vuoto con risalite di prezzione con azoto anidro cioè secco e privo di umidità e in questo modo si toglie tutto il vapore presente nell'impianto..tutto nel senso pratico e significativo della tecnica e non in termini assoluti e teorici

 

La pompa da vuoto è vero che quando estrae grosse quantità di vapore o gas refrigerante gassoso etc modifica il suo rumore ma per raggiungere valori elevati di vuoto non basta di certo ascoltare la pompa per dire con sicurezza di averli raggiunti

 

Megli impianti frigoriferi comunque la discriminante è se si fa il vuoto su un circuito fatto da tubi etc ma in cui non c'è olio in quantità significativa o refrigerante liquido e allora una pompa efficace raggiunge rapidamente valori elevati di vuoto

 

Se invece si fa il vuoto anche alle sezioni che contengono il compressore col relativo olio etc etc allora quì la durata del vuoto dipende da quanto refrigerante vi è contenuto residualmente dopo aver svuotato il gas e dall'eventuale umidità etc e dalla portata della pompa e non ultimo dai diametri dei tubi della pompa da vuoto e altre perdite di carico tipo le valvoline degli attacchi

 

Infatti i colleghi americani sono soliti rimuovere la valvolina dagli attacchi di servizio

 

 

Comunque alla fine per grangiullare se nei tuoi tubi c'era solo aria spurgandoli con il gas refrigerante visto che si tratta di tratti con sezione sostanzialmente piccola e diciamo così in serie alla fine il risultato è stato sostanzialmente ottenuto anche se con una procedura che è in europa illegale

 

Negli altri casi la percentuale di successo è invece molto aleatoria

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Alcune precisazioni per frigorista:

Vento: spostamento di gas da una zona di alta pressione ad una di bassa pressione. Ho usato il termine che si usa in meteorologia per riassumere quello che hai detto anche tu.

Non ho mai detto che un conto è estrarla e un conto è eliminarla ma ho detto che un conto è farla evaporare e un altro è estrarla dal circuito. Attenzione perché se si legge una cosa per un'altra la discussione assume una piega surreale.

Quali sarebbero i link che dicono il contrario di ciò che dico io? Cioè mi avresti linkato qualcosa in cui si tratta di ciò di cui sto parlando? Guarda che se dici così tu sei ancora fermo all'inizio: usare l'azoto non sostituisce il vuoto (tra l'altro io non ho mai detto il contrario). Tu hai messo dei link in cui si dice che per eliminare l'umidità bisogna praticare il vuoto ma questa è una indicazione sommaria rispetto al tutto. Sarebbe come se dicessi: per cambiare l'aria in casa bisogna aprire le finestre. E' vero no? Poi però uno può chiedersi: ma se apro le finestre l'aria la cambierò tutta? (ora ti prego di non dirmi che la situazione è differente archè sulla finestra non c'è la pompa che fa il vuoto, ho fatto solo un esempio con la prima cosa che mi è venuta in mente).

 

Per ramiro.sca: come ho già detto una volta non voglio rivoluzionare nulla. Sto solo ragionando su un fenomeno e, se mi permettete, non è che nei corsi professionali si sviscera completamente una materia, si insegna ciò che serve per il lavoro. Qualcuno durante il tuo corso ha fatto una domanda come quella che sto ponendo io? (tra l'altro io mi sto riferendo -ed è anche per questo che volevo aprire un'altra discussione- ad una situazione generale, non necessariamente più ad un impianto di condizionamento casalingo). Sto provando a ragionare un po' oltre al concetto:" faccio il vuoto per fare un lavoro fatto alla perfezione", ma è ovvio che se manca la curiosità ce ne possiamo andare tutti a casa, tanto che bisogna fare il vuoto lo abbiamo capito. Forse è un argomento che è diventato più adatto ad un forum di fisica teoria.

 

Erikle

Restando comunque sulla pratica frigoristica (perdonate se è un neologismo), Erikle ha aggiunto un dettaglio interessante: la procedura della tripla evacuazione. Direi che se la si adotta ci sarà un motivo per ritenere che la sola pompa da vuoto + vacuometro non è sufficiente per togliere tutta l'umidità da un circuito. Da quello che mi pare di intuire (ipotizzo perché non so esattamente come si compie la procedura), l'iniezione di azoto anidro serve proprio a far spostare l'acqua evaporata verso la pompa che viceversa se ne resterebbe li dove è (che è quello su cui sto ragionando da un bel pezzo).

 

PS: Livio Orsini ha deciso di chiudere la discussione che avevo creato ad hoc. A mio modesto parere è un errore perché nei forum le persone cercano gli argomenti leggendo il titolo e qui l'argomento di cui si sta discutendo non è più quello del titolo e sono di solito proprio i moderatori a chiedere di aprire una discussione nuova. E' un po' come cercare notizie sulla macellazione del toro cercando nel capitolo che parla della Corrida ma il moderatore sei tu quindi fai cosa ritieni sia meglio.

 

 

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Frigorista modena

Erikle nella discussione bloccata ti ha detto:

"ti dimentichi la differenza di volume fra una goccia di acqua e il suo vapore come si direbbe è quì che casca l'asino"

 

Fortuna che non ho scritto io casca l'asino altrimenti chissà che mi avresti detto, 

La tripla evacuazione non c'entra niente, si fa benissimo il vuoto senza azoto, come a volte succede Erikle complica cose facili ma non importa.

 

Resta il fatto che hai scritto:

"A mio parere no perché, come ho già detto, far evaporare l'acqua è una fase, estrarla è un altra e il vacuometro non ci può garantire che sia stata estratta"

 

Io non capisco cosa vuoi dire mi spiace,aspettiamo Erikle se forse riesce a tradurre, forse vi capite meglio voi.

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lui dice che col vuoto l'acqua eventualmente presente evapora ma poi immaginando che sia ad esempio un impianto esteso si chiede come faccia il vapore che si trova a mettiamo 20 metri da dove è attaccata la pompa a venire risucchiata dalla pompa e portata fuori dall'impianto

 

La risposta è che raggiunti certi livelli di vuoto la quantità di vapore che resta a livello teorico se non è nulla in senso assoluto è in quantità praticamente nulla ai fini dell'ottimo funzionamento della macchina frigorifera e questo è un dato ormai consolidato da decenni di esistenza delle macchine frigorifere e miliardi di impianti

 

Nel mondo reale nulla è assoluto non lo è il vuoto non lo è mai la completa assenza di umidità etc etc per cui anche io non capisco dove voglia arrivare grangiullare

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Frigorista modena

Certo dipende sempre dalla sensibilità del vacuometro, Livio post fa parlava di vuoti infinitesimali, che andranno misurati con strumenti ancora più precisi di 1 micron, ma non penso sia questo il problema.

Ma i vuoti che faceva Livio non si fanno certo con una pompa da vuoto da frigoristi, come non avrebbe senso fare vuoti ai frigoriferi con una pompa che usava Livio.

 

Il vacuometro ha sensibilità di 1 micron (un manometro analogico ha molta meno sensibilità) quindi al massimo rileverà  l'umidità che farà risalire la pressione da 1 micron in su, non rileverà certo l'umidità che rialza la pressione SOTTO di 1 micron, per quello servono strumenti da laboratorio che usava Livio.

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Erikle, è  proprio ciò che intendo (sono solo 100 post che lo scrivo, si vede che non mi so spiegare bene).

Dove voglio arrivare? Mi pareva di averlo già detto n volte: non discutere di cosa va fatto per far funzionare bene un condizionatore ma disquisire su cosa succede in senso assoluto durante la pratica del vuoto ed è per questo che volevo aprire una discussione separata. 

Comunque mi pare che siamo arrivati al punto. 

Grazie dei contributi. 

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Ora vi incollo una cosa che trovai in giro tempo fa che vi farà inorridire:

"Come hanno detto tutti il vuoto andrebbe fatto...
Io in casa ho 3 condizionatori Carrier installati dal distributore locale, senza vuoto e funzionano senza interventi da 14 anni...
Ho lavorato in informatica per 36 anni, ho visto installare condizionatori di ogni genere da installatori professionali che servono i grossi centri di calcolo e gli uffici, mai visto una pompa a vuoto...

Il vuoto andrebbe fatto... ma è prassi comune scordarselo..."

 

Questo perché volevo chiedervi: nella vostra esperienza personale, vi siete trovati spesso nella condizione di avere un impianto danneggiato sicuramente a causa dell'umidità rimasta nel circuito?

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Frigorista modena

Ma hai capito cosa?

Improvvisamente dopo 100 messaggi basta dire che c'è differenza tra la goccia d'acqua e il vapore che hai visto la luce?

E cosa ne hai dedotto sentiamo, mi pareva ovvio che la parola "evaporare" volesse dire far diventare una goccia d'acqua vapore.

Avrei dovuto usare proprio il linguaggio più basico possibile, ma ripeto al tuo "moto browniano delle particelle" mi sono permesso, anche per non offendere la tua sensibilità, di non essere terra terra.

 

Resta il fatto, ma l'ho detto subito, che scoprire se è stato fatto o no il vuoto non è un operazione facile, di solito lo fanno i periti in caso di controversie assicurative con impianti che costano migliaia e migliaia di euro che si rompono troppo presto, per cui aprono il compressore, la testata, cercano tracce di verderame nelle valvole e nei cilindri, analizzano l'olio per vedere se si è acidificato e perché si è acidificato, analizzano i filtri e via così.

A noi poveri sfigati che non possiamo permetterci una causa tecnica per stabilire se il compressore è bruciato per vecchiaia o per errore d'installazione, non ci resta che insaccare Il violinino e sentirci dire dal tecnico "che vuole, sono macchine...".

 

Per non rovinare troppo la tua euforia, ti informo che i vecchi impianti che funzionano gloriosamente da 14 anni, non sono una vittoria dell'approssimazione sulla regola d'arte, ma semplicemente perché i vecchi impianti usavano per il compressore olio minerale al posto dell attuale olio sintetico, che non è igroscopico (traduco, non assorbe umidità) come il nuovo e quindi ci mette più tempo a fare danni.

I nuovi oli sintetici sono come delle spugne, e in pochissimi secondi e se non si toglie umidità dai tubi, poi non c'è più nulla da fare, prova ne è se leggi in Forum o dove abitualmente t'informi, ci sono tantissime lamentele di compressori bruciati dopo pochissimi anni di funzionamento.

Ed è per quello che subito ti scrissi di goderti il tuo impianto, il tuo ha olio minerale e quindi hai più speranze duri altri dieci anni, ma se il tuo impianto fosse stato nuovo c'era molta differenza.

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15 ore fa, Grangiullare scrisse:

PS: Livio Orsini ha deciso di chiudere la discussione che avevo creato ad hoc. A mio modesto parere è un errore perché nei forum le persone cercano gli argomenti leggendo il titolo e qui l'argomento di cui si sta discutendo non è più quello del titolo e sono di solito proprio i moderatori a chiedere di aprire una discussione nuova. E' un po' come cercare notizie sulla macellazione del toro cercando nel capitolo che parla della Corrida ma il moderatore sei tu quindi fai cosa ritieni sia meglio.

 

Per me si già scritto anche troppo a lungo in questa discussione, rigirando attorno sepre ai medesimi concetti.

L'organizzazione del forum è qualche cosa che compete esclusivamente allo staff del forum.

Se, come spesso accade, hai accettato il regolamento senza leggerlo ti invito a farlo al più presto, con particolare attenzione ai punti "g" ed "l".

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Frigorista, visto che continui con il tuo atteggiamento infantile e presuntuoso (per me il discorso era già finito) te lo dico abbracciandoti: visto che credi che il punto era la differenza tra goccia e vapore, ti avviso che ancora non hai capito NIENTE di quello che Erikle ha capito in un secondo. 

 

Ti faccio anche notare che i tuoi esempi all'estathe (volevo evitare ma visto che mi provochi) non sono coerenti con ciò di cui si sta parlando perché quando succhi l'estathe non provochi il vuoto nel contenitire o perché il contenitore collassa o perché il the viene sostituito dall'aria che entra nel contenitore. È una situazione molto diversa da quella di un contenitore che non modifica il suo volume. Il secondo caso (aria che sostituisce il the) assomiglia molto alla procedura con azoto anidro di cui parlava Erikle perché una volta fatto il vuoto, l'immissione dell'azoto aiuta il vapore a dirigersi verso il punto di estrazione come se fosse uno stantuffo che lo spinge fuori. Se non riesci a capire la differenza non sarò io a spiegartela perché mi sono stufato del tuo atteggiamento da saputello che ha dimostrato di essere un bravo artigiano, con tanta esperienza ma che fa le cose senza sapere fino in fondo perché le fa e senza la principale caratteristica tipica di chi fa evolvere le discipline: la capacità di mettere in discussione le proprie convinzioni senza pregiudizi. 

 

 

 

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Frigorista modena

Ma infatti ti sto chiedendo dopo tre pagine che cos'hai capito, non penso che quello che ha scritto Erikle (che non sai la differenza tra acqua e vapore, se fossi in te mi sentirei molto più offeso da questa cosa che da tutto quello che ho scritto io) ti abbia illuminato all improvviso, io voglio solo capire!

 

L'esempio del tè vuol dire che in un circuito chiuso quando aspiri, il tè non rimane, e se facessi il vuoto, non rimarrebbe tè nemmeno in quel caso perché pian piano evaporarebbe come insegnano alle scuole medie nel link che ti ho postato ieri.

 

L'azoto dimenticalo, e anche se si usasse, cito Erikle 

"Anche su macchine nuovo con carica di aria secca o azoto si deve fare il vuoto perchè anche se questi gas non contengono umidità comunque non possono restare nel circuito frigorifero"

 

quindi vuoto lo devi fare comunque.

 

Per chiudere, io non ho affatto il paraocchi, sono sempre tutto orecchie, ho  risposto io perché nessuno ti ascoltava e mi dispiaceva sembrare che qui si ignorassero le persone, lascio volentieri continuare i colleghi, io devo fare un vuoto  ad una cella frigo, so che comprenderai.

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