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Protezione per Freno Elettromagnetico Motore


giorgia_gta_79

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Salve a tutti,

mi trovo a dover realizzare un classico circuito per gestite un motore autofrenato (con ponte diodi da 240v ac a dc) con un inverter e quindi il freno con alimentazione separata con teleruttore, comandato dal un segnale dell'inverter opportunamente configurato.

La domenda è : quale protezione mettere a monte del teleruttore? Magnetotermico tipo salvamotore o fusibili?

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Quale guasto potrà avere il freno ?  probabilmente un corto , non un sovraccarico

io opterei per i fusibili di protezione, dai contatti del teleruttore e del cavo dal quadro al freno

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Grazie per le risposte... anche io ero abbastanza dell' idea di usare fusibili, ma spesso in giro si vedono usare anche magnetotermici e mi sono venuti un po di dubbi...

grazie!

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Oltre alla comodità del riarmo, con un MT si possono sfruttare eventuali contatti ausiliari per bloccare il convertitore in caso di scatto. Volendo si può fare anche con i fusibili che abbiano il percussore ed il relativo porta fusibili con il contatto, ma mi sa che il tutto diventa più costoso.

 

Ciao, Ale.

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Non è necessario.

I fusibili si mettono sull'alternata, prima del ponte; immediatament dopo il fusibil metti un relè con contatto NO che usi per segnalare l'intervento dei fusibili.

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non sono molto esperto di freni elettromeccanici, ma suppongo che la possibilità di un sovraccarico prolungato di corrente legato alla mancata chiusura del traferro del freno possa succedere (errata taratura molle antagoniste, sporco nel traferro, rottura di una molla con conseguente disassamento della corsa nel caso di freni con piu molle, ecc.ecc.) in questi casi l'assorbimento di corrente non credo sia tale da far intervenire i fusibili, dimensionati per sopportare anche la corrente di inserzione, prima che si sia danneggiato irreparabilmente l'avvolgimento per surriscaldamento.

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Se fosse corretto il tuo ragionamento e non intervenissero i fusibili, sempre che siano dimensionati correttamente, non interverrebbe nemmeno il protettore termico, sempre che sia stato dimensionato correttamente.

 

In questo caso si devono usare, come ho scritto, fusibili del tipo "accompagnamento motore". Sono fusibili costruiti appositiamente per sopportare senza danni l'extra corrente iniziale, per poi intervenire in modo corretto in caso di sovracorrente termica.

Anche la protezione per immagine termica, dell'interruttore automatico, deve essere in grado di accettare l'extra corrente iniziale come avviene per i motori asincroni.

 

Per ogni applicazione è indispensabile usare il dispositivo adatto, altrimenti le protezioni non servono.;)

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Ciao a tutti

 

I motori Autofrenanti, per come nascono nel loro “allestimento base” (sia nella esecuzione con freno trifase o monofase che in quella con freno in Corrente Continua), vengono normalmente forniti con il freno già opportunamente collegato nella scatola morsetti del motore.

 

Pertanto, secondo la tecnica di utilizzo più diffusa (da sempre), il freno si sblocca al momento preciso in cui viene “data corrente “ al motore per azionarlo. Il freno attinge la sua alimentazione dai morsetti nella scatola del motore, in parallelo al motore stesso.

 

Nel caso di Freno in Corrente Continua, sempre nella scatola morsetti, che in genere è di dimensione meccanica maggiorata, viene alloggiato un PONTE RADDRIZZATORE A 1 SEMIONDA.

Il Ponte da una parte risulta collegato con 2 fili ai morsetti motore e dall'altra ai 2 fili del freno in C.C.

 

Nessun costruttore di Motori Autofrenanti ha mai previsto o indicato la necessità di proteggere autonomamente l'elettromagnete del freno motore di qualsiasi tipo esso sia.

 

Pertanto, in linea di principio, anche staccando i fili del freno dai morsetti sul motore per portarli nel quadro e poter così alimentare il freno separatamente, non sussiste motivo per ritenere necessaria una sua “protezione” specifica.

 

Comunque, volendo proprio proteggere a tutti i costi, bisogna tenere presente che la Corrente Assorbita dai freni è molto bassa e quindi una protezione valida può essere ottenuta solo con fusibili.

Purtroppo, di norma, la presenza di fusibili è sempre fonte di successivi problemi perché, come ben sanno quelli del mestiere, nel mettere le mani sugli Impianti può capitare di far “saltare un fusibile. La ben nota “Legge di Murphy” (adattata al nostro caso) dice che, quando si va a cercare il ricambio del fusibile “saltato”, si trovano sempre sicuramente tutti quelli che non servono tranne quello che si cerca......

 

Per questa ragione si ripiega solitamente sui Magnetotermici che si avvicinino almeno il possibile alla debole Corrente da controllare. Non serviranno granché per il controllo”termico” ma almeno saranno utili e prontamente riarmabili in caso di Corto Circuito accidentale.

 

Per dare una dimensione concreta alla Corrente Freno di varie grandezze di motori trifase :

 

Motori Grandezza 63-71-80-90-100-112-132-160 (da 0,05 a 15 kW)

Freno trifase 400V (A) : 0.08-0,11-0,15-0,36-0,65-0,78-0,90-1,20 (rispettivamente alle Grandezze)

Freno in Corrente Continua (sulla alimentazione a 230 V del raddrizzatore ) :

(A) 0,18-0,25-0,30-0,40-0,45-0,60-0,60-0,90 (rispettivamente alle Grandezze)

 

Per quanto riguarda la Corrente di Spunto del magnete di apertura freno, rispetto a quella di Mantenimento, generalmente è 2x per i freni in C.A. e 1,1-1,2x per quelli in C.C.

 

Pertanto sarebbe preferibile, in caso di Magnetotermici, usare quelli più sensibili con sgancio magnetico 3-5xA (caratteristica “B”) piuttosto che quelli per avviamento motori da 6-10xA (caratteristica “C”).

 

Tutto quanto qui detto nulla toglie alla validità di tutti gli altri interventi che hanno preceduto il mio.

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Pertanto, in linea di principio, anche staccando i fili del freno dai morsetti sul motore per portarli nel quadro e poter così alimentare il freno separatamente, non sussiste motivo per ritenere necessaria una sua “protezione” specifica.

 

In genere la protezione serve esclusivamente per proteggere la linea di alimentazione, ed è anche obbligata dalle normative.

 

Se il freno è alimentato direttamente dalla morsettiera del motore, la linea di alimentazione è già prottetta dalla protezione della "partenza motore".

Se invece l'alimentazione dl freno ha una sua linea separata è necssario proteggerla alla partenza.

Usare un fusibile è la soluzione più economica, però bisogna avere sempre disponibile i fusibili di ricambio.

Usare un interruttore automatico è più costoso però...fai a meno di cercare il fusibile di ricambio quando serve.

 

 

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Ciao Livio Orsini

Condivido la tua precisazione sulla "protezione linee di alimentazione".

 

Per quanto riguarda il confronto di costo FUSIBILI/ MAGNETOTERMICI  mi pare che ormai il confronto è decisamente a favore dei Magnetotermici; anche perchè i Fusibili vengono venduti a "confezioni" di almeno 10 pezzi che si devono acquistare magari  per usarne 1 solo e, ben che vada, costano 2 € cadauno.

 

Un Magnetotermico da di piccola taglia (2 poli sino a 16 A), di marca anche se costruito chissadove, costa intorno ai 10 € anche ad un "privato".

 

Se poi si tiene anche conto della notevole varietà di dimensioni meccaniche dei Fusibili : è un macello.

Direi che,salvo specifiche inderogabili necessità, ormai i Fusibili sono stati ridotti ad un uso di nicchia.

 

NATURALMENTE E' UN PARERE DEL TUTTO PERSONALE !!!!

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Ciao “giorgia_gta_79”

 

Forse il freno del tuo motore sarà azionato in Corrente Continua.

 

Se così fosse realmente, allora tieni presente che la risposta di questi freni (in fase di frenata) risulta normalmente non immediata ma alquanto più progressiva e irregolare di quella dei freni in Corrente Alternata.

 

Se devi fermare il congegno azionato dal tuo motore in un punto molto preciso, arrivando con velocità e carichi movimentati alquanto variabili, potresti non riuscire ad ottenere la precisione di arresto necessaria.

 

In questo caso potresti avere necessità di rendere la frenata più rapida e ripetitivamente più precisa.

 

A questo scopo, normalmente, sul dispositivo raddrizzatore presente nella scatola del motore, dovresti trovare presenti due specifici morsetti dedicati alla FRENATURA RAPIDA.

 

Per ottenere tale Frenatura Rapida è necessario chiudere un contatto tra i due morsetti al momento preciso in cui si toglie alimentazione al motore e al freno per eseguire la fermata.

Il contato in questione potrà anche rimanere chiuso per tutto il tempo di fermata del motore e si riaprirà solamente al successivo riavvio motore.

 

L'esecuzione pratica del “giochino” può essere realizzata con un piccolo relè miniatura alloggiato nella scatola morsetti del motore stesso.

 

Se ti ritrovi nella situazione di necessità che ho descritta faresti bene a vedere la documentazione tecnica del costruttore del motore. Eventualmente puoi chiedergli notizie più dettagliate che talvolta non si trovano nei normali Cataloghi fatti al risparmio.

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Un Magnetotermico da di piccola taglia (2 poli sino a 16 A), di marca anche se costruito chissadove, costa intorno ai 10 € anche ad un "privato".

 

Mi sembra una valutazione un poco ottimistica.

Io vivo a Nord di Milano, nei dintorni ci sono 3 magazzini di 3 grandi catene di distribuzione nazionale, più una multinazionale, di articoli di elettromenccanica ed impiantistica ed al banco siamo a circa il doppio di questo prezzo.

Poi se sei un'azienda con una cifra di acquisto annua significativa i prezzi scendono di parecchio.

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Salve a tutti, vedo solo ora i vostri nuovi post...

vorrei solo fare una piccola precisazione sulla mia applicazione...

Il freno di questo motore, nell'applicazione farà solo da freno di stazionamento perchè l'intenzione è quella di fruttare l'inverter anche durante la fase di rallentamento e fermata del motore per poi azionare il freno a motore fermo. Una delle problematiche dell'applicazione, prima del mio intervento erano e sono tutt'ora, il consumo proprio del freno e il deteriorersi anche dell' albero del motore, chiavetta e riduttore. Il freno dovra solamente mantenere la posizione meccanica sino al riavvio dell'applicazione e fortunatamente non è una applicazione di sollevamento, ma semplicemente di rotazione di una pinza sull'asse verticale che però dovra rispettare posizioni particolari per l'apertura-chiusura cioè il carico-scarico pezzo.

Permettetemi di aggiungere... il costo dei materiali, sinceramente non sarebbe un grosso problema (sono solo 2 motorizzazioni da 0,25/0,37kw), l'importante è l'inserimento della giusta protezione in base al tipo di carico... a maggior ragione perchè in qualche modo è necessario cambiare/modificare il collegamento originale del freno. 

 

Grazie a tutti per i preziosi consigli... 

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l'importante è l'inserimento della giusta protezione in base al tipo di carico.

 

Con quelle potenze in gioco la protezione per immagine termica è completamente inefficace anche per i motori.

 

Puoi solo proteggere la linea di alimentazione dei freni.

 

I motori son protetti dall'inverter per quanto concerne l'assorbimento di corrente.

Se lavorano per tempi significativo con frequenza inferiore a 40Hz è buona cosa provvedere ad una servoventilazione.

 

La giusta protezione è dimensionata sulla sezione della linea.

Visto che l'applicazione è limitata a solo 2 freni il risparmio dei fusibili rispetto agli interruttori automatici non è poi così significativo.

Considerando che la sezione minima consigliata, per quadri di automazione, è >= 1mm2 la portata minima è pari a 10A, uno MGT per questa corrente è adeguato.

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Ciao Livio Orsini.

 

Il dubbio da te espresso, come avrei fatto anch'io al posto tuo, mi da la possibilità di fare qualche utile precisazione.

 

Vorrei chiarire in modo inequivocabile sui prezzi attuali possibili per i MAGNETOTERMICI e sulla tipologia alla quale mi  riferivo ( la più bassa della gamma ma utilizzatissima)

 

Catena di distribuzione: Comoli Ferrari & C S.p.A. (Novara)

Punto di distribuzione di : TORTONA

 

Marca del prodotto : EATON-MOELLER (fabbricato in ROMANIA)

Prezzi : quelli di oggi 09/09/2017, per cliente Privato e per 1 pezzo singolo.

 

Famiglia PLN4-xxx (1 polo + Neutro) ; Potere di interruzione 4,5kA ; Impiego solo per 230V ; Caratteristica “C” (avviamento motori) ; Ingomro 1 modulo =18mm.

--Tipo PLN4-C6/1N (6 A) ; Codice 263189 ; Prezzo 5,16 € + IVA 22% = 6,29 €

--Tipo PLN4-C10/1N (10 A) ; Codice 263190 ; Prezzo IDENTICO

--Tipo PLN4-C16/1N (16 A) ; Codice 263192 ; Prezzo IDENTICO

 

Famiglia PLS4 -xxx (2 poli) ; Potere di interruzione 4,5 kA ; Impiego per 230/400V ; Caratteristica “C” (avviamento motori) ; Ingombro 2 moduli = 36mm.

--Tipo PLS4-C6/2 (6 A) ; Codice 243272 ; Prezzo 5,99 € + IVA 22% = 7,30 €

--Tipo PLS4-C10/2 (10A) ; Codice 243274 ; Prezzo IDENTICO

--Tipo PLS4-C16/2 (16A) ; Codice 243278 ; Prezzo IDENTICO

 

Nel tentativo di risultare più credibile avevo arrotondato a 10 €, ma mi è andata male......

 

I prezzi dei Magnetotermici di larghissimo consumo, anche di altre Famiglie con caratteristiche superiori, sono diventati incredibilmente bassi se si rimane nella gamma di amperaggi da 6 a 32 A dati gli altissimi volumi produttivi fagocitati dal Mercato.

 

Per le tarature più basse o più alte (molto meno richieste), i prezzi aumentano notevolmente.

In linea di massima, agli estremi di banda (es. 0,5 A o 63 A), il prezzo può essere, normalmente, il doppio di quello nella banda 6-32 A, sempre nella stessa Famiglia, si intende.

 

Essendo io (stato) un Progettista Professionale con svariatissime e funamboliche avventure sul Campo non mi sono mai potuto occupare a fondo dell'immenso mondo dei prezzi e degli incredibili sconti dietro ai Prezzi di Listino, in generale molto “fasulli” e, marcatamente, sui prodotti di Elettromeccanica.

 

Pertanto mi sono dovuto abituare all'idea che la variabile prezzo può essere talvolta stupefacente e assolutamente incredibile.

 

Ora, poi, che stiamo subendo lo Tsunami CINA mi sono assuefatto totalmente ai prezzi bassi di pura e sfrenata fantasia (per noi Europei). Finiremo sicuramente travolti, anzi lo siamo già ma non lo abbiamo ancora capito veramente o ci spaventa confessarlo.

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Il dubbio da te espresso, come avrei fatto anch'io al posto tuo, mi da la possibilità di fare qualche utile precisazione.

 

Dipende dallo sconto che ti praticano, perchè il listino di questo distributore, presente con 2 punti vendita nel raggio di 10km da casamia, è decisamente più alto. Non ho fatto acquisti di recente, ma l'anno scorso, per acquisti unitari a prezzo pieno, si superavano decisamente i 15€

 

Poi bisogna sempre distinguere il materiale fabbricato su specifiche di un grosso e noto gruppo, che ne controlla anche la qualità, da quello prodotto da aziende "nuove".

Tanto per farti un esempio, nel campo dei transistors ed integrati reperisci sul mercato componenti sigliati con sigle note, a prezzi stracciati. Poi si scopre che sono gli scarti di produzione, non siglati, e ritirati da "recuperatori" che li marcano e li svendono. Peccato che poi l'ffidab ilità si tanto irrisoria che buona parte si guastano alla prima accensione.

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Ciao Livio Orsini

Molto ma molto amichevolissimevolmente : COSA DEVO FARE PER CONVINCERTI ?

 

Se riguardi quanto ti ho scritto : si tratta della Marca "EATON" che ha assorbito la nota "MOELLER"da tempo.

Io non sono assolutamente innamorato di nessuna Marca in particolare e non mi vorrai mica dire che è una SOTTOMARCA DA STRAPAZZO !!

 

Allora ti propongo questo :

Lunedì prossimo vado da loro (anziché telefonargli come ho fatto oggi)  e mi faccio fare la stampa  di quanto ti ho elencato con tutti i prezzi (loro la chiamano proposta di vendita) e poi te la mando.

Se poi non bastasse, e me lo dici, allora vado e me li compero. Poi ti faccio un pacchetto e te li invio in regalo al tuo indirizzo che mi dovrai precisare privatamente.

 

Potrei fare di più o meglio ? se si, allora dimmi anche cosa, e lo farò.

 

Ciao ....

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Molto ma molto amichevolissimevolmente : COSA DEVO FARE PER CONVINCERTI ?

 

Potrei rigirarti la domanda, ma non lo faccio perchè diventerebbe una discussione sterile, senza alcun apporto rilevante per il forum.

 

Di Eaton,non solo conosco il marchio, ma conosco anche qualche responsabile commerciale (per 10 anni sono stato un dirigente della società che distribuiva Moeller in Italia).

 

Io mi tengo i miei dubbi, le mie convinzioni, le mie preferenze e, se e quando ritengo che sia il caso, li esterno nel forum.

 

Non devi convincere ne me ne altri, così come io non ho intenzione di convicere alcuno.

Viviamo in una società abbastanza libera, dove ognuno può fare le sue valutazioni e, in base alla propria filosofia di lavoro, compiere le scelte che ritiene migliori.

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Livio, non è per fare polemica, ma perfino un ABB acquistato su un sito non notoriamente a buon mercato costa meno di 10 euro:

Magnetotermico ABB

 

Tornando al discorso del topic io preferisco montare un magnetotermico unico a protezione della linea freni dotato di contatto ausiliario che ferma i movimenti in caso di scatto.

Quest'ultimo (o il relè che hai menzionato accoppiato ai fusibili) è molto importante! La partenza della macchina con i freni bloccati potrebbe essere fonte di incendio, soprattutto su una macchina da legno.

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Ciao -giorgia_gta_79-

 

Per non generare improduttive dispute con altri che sono intervenuti sull'argomento da te proposto, e poi via via da te meglio precisato, mi limiterò al minimo (si fa per dire) indispensabile.

 

Prendi il tutto e fanne l' uso che riterrai. Non ritornerò più su questo specifico argomento di FILI- FUSIBILI-MAGNETOTERMICI.

 

Per i due Inverter che intendi usare, e che penso saranno identici per i 2 diversi motori (che sono della stessa taglia GR. 71 e differiscono solo per il diverso avvolgimento interno A= 0,25 kW e B= 0,37 kW), devi vedere il dato di assorbimento massimo di alimentazione dell'Inverter perché la protezione, di qualsiasi tipo sia, dovrà proteggere l'Inverter e non il motore che è già protetto dall'Inverter stesso.

 

Dato che l'Inverter svolge, per sua propria funzione, un avviamento dolce del motore i Magnetotermici o i Fusibili possono essere di tipo normale.

Nel caso di Magnetotermici: Caratteristica “B” con portata nominale secondo i dati del costruttore Inverter o comunque correlata alla Corrente Massima dichiarata sopportabile dall'Inverter in entrata.

 

Per la protezione dei singoli freni dei due motori : i freni sono in corrente continua, ma alimentati 230V al loro Ponte Raddrizzatore, e sono identici data la identica Grandezza (meccanica) dei 2 motori.

 

L'assorbimento del Raddrizzatore dovrebbe essere intorno a 0,25/0,30 A (230V) che, tenuto conto del fattore di spunto, farebbe 1,3 x 0,30 = 0,39 A (230V).

 

Controllare comunque presso il costruttore del motore, se possibile. Altrimenti eseguire un controllo diretto e definitivo con Pinza Amperometrica o, ancora meglio, con un Tester Classico messo in serie al Freno (per avere una misura più precisa dato che si tratta di amperaggio molto basso).

 

I Magnetotermici o i Fusibili potranno essere da 1 A di tipo normale.

Nel caso di Magnetotermici: Caratteristica “B”- Portata 1 A.

 

Se invece deciderai per i Fusibili ti consiglio di usare i Portafusibili di tipo SEZIONABILE che sono molto più pratici.

 

Tralascia le sterili dispute sul maggiore o minore costo dei componenti.

Bada al sodo. Quello che fai deve prima di tutto risultare funzionale-semplice-affidabile.

Tutto il resto è molto, ma molto, secondario quando si tratta di singole Macchine da Produzione.

I risparmi sulle spese iniziali di solito te li sei già mangiati con il tempo che perdi nelle ricerche.

Alla prima fermata Macchina per guasto SEI GIA' SOTTO.

Chi sta “ai piani alti a fare gli Affari”,di norma, non capisce nulla di queste faccende e si trastulla con caterve di numeri negativi indesiderati senza mai cercare di capire veramente la loro genesi.

 

Per quanto riguarda il fatto che i Magnetotermici o i Fusibili dovrebbero essere dimensionati per proteggere i conduttori, e non il Singolo Apparecchio Utilizzatore Finale connesso, confesso di averlo sentito dire la prima volta in vita mia e anche di non riuscire a capire.

Pertanto rimango sulla mia posizione: nel tuo caso non esistono Conduttori da proteggere ma solo Utilizzatori. Questi ultimi vanno protetti secondo le loro proprie caratteristiche di Assorbimento.

 

Comunque ti evidenzio che, secondo Livio Orsini, la protezione di ogni singolo Freno (che stando abbondanti assorbirà 0,5 A di spunto) dovrebbe essere di 10 A, ma solo per proteggere i 2 conduttori che lui dice da 1 mm2.

 

CAMBIANDO DISCORSO

Dopo le tue ultime precisazioni sulla natura e funzione del Congegno (Pinza di carico/scarico per stazioni disposte intorno circolarmente) mi sembra evidente che, nel Progetto Macchina iniziale, non si è tenuto bene in conto che tutto il Congegno Movimentato (Massa della Pinza + massa del pezzo trasportato) avrebbe generato Forze di Inerzia di entità non compatibile con la dimensione dei Componenti Meccanici (motore e riduttore).

 

La tua idea di intervenire addolcendo tutto il movimento con partenza/fermata progressive e magari anche abbassando leggermente il numero di giri massimo del motore è certamente una idea valida in linea di principio. Poi bisogna vedere bene i tempi limite entro i quali devi eseguire i movimenti per non rallentare il ritmo di produzione della macchina.

 

Per quanto riguarda la fermata della Pinza nelle varie e precise posizioni richieste, però, dovrai sempre far intervenire il Freno quando tutto il Sistema è ancora trainato dal motore anche se ad una velocità parecchio più bassa che in precedenza (quando l'Inverte si trova ancora in rampa di decelerazione motore). Ovviamente staccherà prima l'Inverter e, in immediata successione, l'alimentazione al Freno.

 

Diciamo che, se il Freno intervenisse quando tutto il Sistema si trova ancora ad una velocità di giri motore anche solo dimezzata (700) rispetto ai precedenti 1400 n/1', la Sollecitazione di Frenatura dell'intero Sistema diverrebbe ¼ di quella precedente e tanto potrebbe essere più che sufficiente a risolvere la situazione definitivamente.

 

Non ritengo possano subentrare particolari problemi di surriscaldamento motore che implichino la necessità di una ventilazione indipendente e continua.

 

In genere questi motori sono dati “buoni” per 20 cicli di Marcia/Arresto ogni minuto e in continuità, purché si chieda a loro il giusto.

La possibilità reale di raffreddamento della loro ventola, in queste condizioni, risulta comunque di scarsa efficacia per cui, generalmente, gli avvolgimenti di questi motori sono realizzati per classe di temperatura più alta “H” anziché per la normale “F” (forse puoi vederlo sulla targhetta motore). Comunque, anche se risultasse “F”, io non mi preoccuperei oltremodo.

 

Tieni anche presente che i motori con ventilatore indipendente hanno lunghezze assiali maggiori per cui dovresti vedere se ci sta negli ingombri.

 

Io lascerei il problema per un eventuale secondo tempo dopo aver collaudata la macchina per bene, intensivamente, possibilmente “fuori produzione”.

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2 ore fa, Semplice 1 scrisse:

Per quanto riguarda la fermata della Pinza nelle varie e precise posizioni richieste, però, dovrai sempre far intervenire il Freno quando tutto il Sistema è ancora trainato dal motore anche se ad una velocità parecchio più bassa che in precedenza (quando l'Inverte si trova ancora in rampa di decelerazione motore). Ovviamente staccherà prima l'Inverter e, in immediata successione, l'alimentazione al Freno.

 

Diciamo che, se il Freno intervenisse quando tutto il Sistema si trova ancora ad una velocità di giri motore anche solo dimezzata (700) rispetto ai precedenti 1400 n/1', la Sollecitazione di Frenatura dell'intero Sistema diverrebbe ¼ di quella precedente e tanto potrebbe essere più che sufficiente a risolvere la situazione definitivamente.

 

 

E perchè mai? Se fai così può anche essere che l'inverter non riesca a concludere la rampa ed arrivare al target, a meno che non sia un asse verticale in discesa e allora il freno potrebbe venire in aiuto di un sistema inverter/resistenze frenatura/meccanica mal- dimensionato.

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Ciao JumpMan

 

Ho le lacrime agli occhi per il tuo inatteso aiuto morale sui prezzi dei Magnetotermici.

Quando NON ci rivedremo NON potrò offrirti il caffè che ti sei meritato.

 

Per il resto ti devo dire che ho una insofferenza congenita per tutti i termini in Inglese/Americano che vengono usati continuamente e senza una reale necessità. Io cerco di usarli il meno possibile. Dunque dal punto di vista del linguaggio mi sento molto " OLD FASHION"  (vecchia moda) o anche  "CUT OFF" (tagliato fuori) però persisto a sopravvivere.

 

Il suggerimento per attuare l'Arresto in Posizione può essere valido, nel caso più semplice, per ridurre il lavoro di modifica nella quale si è imbarcata con buona volontà Giorgia ma non posso spiegarle, per filo e per segno, tutte le possibili combinazioni delle possibili soluzioni con tutti i pregi/difetti annessi.

Il tutto basato su  mie supposizioni più o meno cervellotiche di come sia esattamente realizzata ed equipaggiata attualmente la Macchina.

Ora, data la domanda iniziale di Giorgia, limitata alla Protezione elettrica da adottare per il suo Freno Motore, direi che la mole di informazioni che le ho passato è DEBORDANTE OLTRE OGNI LIMITE  e spero che riesca a valorizzarle bene.

 

RISPONDO ORA ALLE TUE OSSERVAZIONI

---Il mio consiglio vale sicuramente se le Stazioni di Fermata sono equispaziate tra loro o con solo qualche piccola differenza che dovrà comunque essere valutata per quello che può comportare.......

---Fai conto che il Tempo di Ciclo di Spostamento da rispettare sia di 3 sec. 

---Il ciclo Inverter sarà: 1,5 sec di rampa accelerazione, arrivato ai 2s dalla partenza, si eseguirà la rampa di decelerazione anch'essa di 1,5 sec (perché di norma le 2 rampe sono  simmetriche senza possibilità di separata impostazione).

---Tutto il Ciclo, se così eseguito, sarebbe di 3,5 sec e dovrà portare sempre la Pinza Girevole (ad asse verticale) sufficientemente e sicuramente oltre al Punto di Fermata richiesto (la prova di messa a punto va fatta con la Pinza Nuda senza il carico del pezzo da movimentare). Altrimenti bisognerebbe ricorrere ad un sistema con due velocità di cui la "bassa" per avvicinarsi al Punto di Stop.................altra storia.

---Questo Superamento di Posizione verrà però evitato utilizzando il Sensore di Stop in Posizione che risulta già, per forza, presente sulla Macchina. Ora non è possibile sapere quanti Sensori di Stop ci sono realmente. Ce ne potrebbe essere uno solo azionato da un disco con tante camme quante sono le Posizioni di Stop. Ce ne potrebbero essere tanti quante le posizioni. DIPENDE........

---Comunque al momento dello Stop la velocità del motore sarà sempre parecchio più bassa di quella che  era con il precedente Sistema senza Inverter.

 

Detto questo capirai che non posso, con tutta la buona volontà, scendere a spiegazioni sempre al minimo infimo dettaglio, e anche giustificarmi in contraddittorio,su ogni parola che scrivo.

Le macchine si possono realizzare in una infinità di modi diversi ognuno con i suoi vantaggi e svantaggi......

La natura delle scelte operate dal Progettista dipende sostanzialmente dalla padronanza,  più o meno estesa, che egli ha nei vari Campi Specialistici.

 

Di più non posso dirti ( per il momento ho esaurito tutti i "bit" del mio cervello e devo fare una ricarica notturna).

 

 

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