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PLC Forum


Trasformatore PCB


Antonello91

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Buon sera.

Da un alimentatore (carica batterie) da presa elettrica (220Vac - 9Vdc) ho recuperato nel suo pcb, il trasformatore.
Vorrei poterlo utilizzare in futuro, ma non riesco a trovare in rete informazioni o datasheet a rigurado. Prima di buttarlo via del tutto vorrei provare con voi a capirci qualcosa.

Presenta 4 morsetti ciascuno sui due lati. Sul primo lato stanno in corto il I e IV, sul secondo lato il I e il II tra loro, poi il III e IV tra loro.

 

Riporta un codice: FM1322 CEC0636O.

 

Nelle immagini alegate la vista sopra e sotto del trasformatore. In quella sotto (in cui si vedono i morsetti) ho indicato quali contatti misurandoli sono fra loro in corto.

Vi chiederei se potete darmi indicazioni a riguardo, dove sia il primario, il secondario e qualche descrizione su come più o meno collegarli.

Grazie.

1.png

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Ha tutta l'aria di essere un trasformatore per alimentatori switch mode o SMPS che dir si voglia,  c'è poco da riutilizzare, son costruiti ad-hoc. e funzionano solo se correttamente pilotati.

Quelli che misuri in "corto" sono i capi degli avvolgimenti, il primario è quello che misuri con resistenza maggiore, se è un SMPS la misura sarà comunque molto bassa, un trasformatore tradizionale avrebbe invece un primario con una resistenza ben più elevata, data la potenza esigua, > 100 ohm

 

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Mannaggia questa non ci voleva...
L'ho preso da un alimentatore da "parete" carica batteria di cellulare. Guardando la schedina interna sembrava molto semplice (pochi componenti) e non avrei mai pensato che fosse uno swithcing. Quinidi ovviamente se lo connetto con la 220va è pericoloso immagino

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Quinidi ovviamente se lo connetto con la 220va è pericoloso immagino

Se il magnetotermico del tuo appartamento funziona come deve, direi di no:roflmao:

A parte gli scherzi, non è un trasformatore monofase, ma un trasformatore per alimentatori switch mode.

 

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Se non vuoi esattamente Vishay di trasformatori così ne trovi parecchi in vendita sulla rete. Basta fare una ricerca con google usando la parola chiave "trasformatore pcb 220vac / 9vac ".

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Grazie molte!
Ultime domande, vorrei automatizzare una parte del circuito.

 

1) Ho un relais (di quelli a due vie in uscita) per tensioni alternate a 220V. Vorrei evitare di comprarne uno nuovo, mi servirebbe proprio per scambiare due linee il problema è che sono in dc a circa 30V massimo. Posso usare ugualmente il relais AC per linee di alimentazione DC?

 

2) Per comandare il relais vorrei usare un BJT da 100mA (il relais ne dovebbe richiedere 30mA, ha una resistenza sui pin del coil di 400Ohm). Se accendo il BJT NPN mettendo tipo 0V sulla base e -1V sull'emettitore (Vbe sarà sempre sopra 0.7V) succcede nulla? Ovvero mandare sotto massa l'emettitore e mettere a massa la base non dovrebbe comporta rotture al transistore, o sbaglio?

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9 minuti fa, Antonello91 scrisse:

Ho un relais (di quelli a due vie in uscita) per tensioni alternate a 220V. Vorrei evitare di comprarne uno nuovo, mi servirebbe proprio per scambiare due linee il problema è che sono in dc a circa 30V massimo. Posso usare ugualmente il relais AC per linee di alimentazione DC?

 

Se i contatti dl relè sono caratterizzati per 30V cc non puoi assolutamente usarli per commutare una tensione di 230 Vac, pr problmi di isolamento. Devi assolutamente usare relè con contatti caratterizzati per tensioni >= 230 Vac.

14 minuti fa, Antonello91 scrisse:

mettendo tipo 0V sulla base e -1V sull'emettitore (Vbe sarà sempre sopra 0.7V) succcede nulla? Ovvero mandare sotto massa l'emettitore e mettere a massa la base non dovrebbe comporta rotture al transistore, o sbaglio?

 

Devi mttere un resistore in serie alla base ed un altro in parallelo tra base ed emitter. Il resistore tra base ed emitter non è critico serve più che altro per facilitare lo svuotamento della base e tenerla ancorata al potnzial di emettitore.

Il resitore in serie alla bas è un po' critico, serve a limitare la corrente di base evitandone lo sfondamento.

Ammesso ch la corrente di collettore sia pari a 30mA e che il transistore guadagni minimo 50, la corrente di base sarà 30/50 = 0.6mA; se la tensione di collettore va a -1v il resistore avrà un vlore pari a (1-0.7) / 0.0006 = 500 ohm. Metti una 470 ohm che il valore commerciale più vicino.

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Ok per la domanda sul bjt chiarissimo, avevo infatti previsto una corrente di base di circa 500uA proprio come mi diceva.
Per il relais in realtà la situazione è al contrario il relais è da 230Vac e vorrei usarlo per fa commutare una linea 30Vdc, certamente non mi sarei mai immaginato di usare un contatto per previsto per impiego a tensioni più basse di usarle con quelle più alte.

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Se il contatto è da 230Vac si può tranquillamente commutare 30Vcc; l'unica precauzione è la verifica della corrente di carico ed il tipo di carico.

La corrente deve essere sicuramente inferiore alla corrente massima prevista in AC3 se il carico non è puramente resistivo. Inoltre se il carico non è puramente resistivo i contatti tenderanno a degradarsi velocemente.

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1) Ho un relais (di quelli a due vie in uscita) per tensioni alternate a 220V. Vorrei evitare di comprarne uno nuovo, mi servirebbe proprio per scambiare due linee il problema è che sono in dc a circa 30V massimo. Posso usare ugualmente il relais AC per linee di alimentazione DC?

 

2) Per comandare il relais vorrei usare un BJT da 100mA (il relais ne dovebbe richiedere 30mA, ha una resistenza sui pin del coil di 400Ohm). Se accendo il BJT NPN mettendo tipo 0V sulla base e -1V sull'emettitore (Vbe sarà sempre sopra 0.7V) succcede nulla? Ovvero mandare sotto massa l'emettitore e mettere a massa la base non dovrebbe comporta rotture al transistore, o sbaglio?

Sì ma la bobina del relè che tensione ha ?

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  • 4 weeks later...

Comunque tornando alla questione iniziale, mi piacerebbe chiedervi come si riconosce un trasformatore da PCB 220Vac (normale) che non sia per uno switching, che abbia più di due coppie di morsetti senza riuscire ad avere il datasheet sottomano?:)

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Un trasfo a 50Hz lo riconosci dal nucleo che è fatto da lamierini invece che da ferriti.

Gli avvolgimenti puoi riconoscerli misurando le resistenze tramite un ohmetro che sia in grado di misurare bassi valori di resistenza.

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