Vai al contenuto
PLC Forum


Trafo isolamento monofase 230-230


ghemon67

Messaggi consigliati

Carissimi tutti,

talvolta accade il momento della confusione (personalmente spesso):

Piccolo laboratorio odontotecnico FM su 2 banchi di lavoro con diverse prese a valle di un Trafo monofase 230-230 d'isolamento da 3000VA.

Nota: l'armatura del trafo non è collegata a massa, il primario è protetto da classico MTD e sul secondario ho 2 fusibili da 20A.

Ma in caso di dispersione o folgorazione non ho alcuna protezione corretto?

e comunque con questa configurazione inserire un differenziale non ha senso.... 

Grazie in anticipo per il solito solido aiuto :)

Link al commento
Condividi su altri siti


Il trasformatore di isolamento fa si che non ci possa essere ne dispersione ne folgorazione sui circuiti alimentati dal secondario (è la ragione per cui lo si installa), quindi rende inutile il differenziale.

Link al commento
Condividi su altri siti

4 minuti fa, hfdax scrisse:

Il trasformatore di isolamento fa si che non ci possa essere ne dispersione ne folgorazione sui circuiti alimentati dal secondario (è la ragione per cui lo si installa), quindi rende inutile il differenziale.

grazie per la replica ... ma nel caso ci sia contatto diretto su secondario?

 

Link al commento
Condividi su altri siti

3 minuti fa, ghemon67 scrisse:

grazie per la replica ... ma nel caso ci sia contatto diretto su secondario?

 

 

Non succede nulla visto che il circuito tra un polo del secondario e la terra non "chiude" nessuna corrente.

Piuttosto se non ricordo male, per casi tipo il tuo, mi pare che sia obbligatorio un dispositivo di controllo d'isolamento che dia un allarme nel caso il sistema non garantisca l'isolamento minimo previsto dalle normative.

Link al commento
Condividi su altri siti

14 minuti fa, Lucky67 scrisse:

 

Non succede nulla visto che il circuito tra un polo del secondario e la terra non "chiude" nessuna corrente.

Piuttosto se non ricordo male, per casi tipo il tuo, mi pare che sia obbligatorio un dispositivo di controllo d'isolamento che dia un allarme nel caso il sistema non garantisca l'isolamento minimo previsto dalle normative.

c'è il classico Siemens 5TT3 ... ma il mio dubbio è se ho un contatto diretto (improbabile ma non impossibile) con entrambi i poli

 

Link al commento
Condividi su altri siti

Quote

c'è il classico Siemens 5TT3 ... ma il mio dubbio è se ho un contatto diretto (improbabile ma non impossibile) con entrambi i poli

In tal caso il differenziale sarebbe comunque inutile poiché è costruito per intervenire in caso di dispersione a terra e quindi può essere sensibile al contatto indiretto, che comporta una dispersione (purché la corrente di dispersione sia sufficientemente alta), ma non è in grado di rilevare un contatto diretto.

Peraltro non esiste alcun dispositivo di protezione che rilevi i contatti diretti. L'unico modo per evitarli è non toccare le parti attive, quindi isolamento adeguato e barriere di sicurezza.

 

Link al commento
Condividi su altri siti

Quote

Trafo monofase 230-230 d'isolamento da 3000VA.

A che scopo è stato messo questo trasformatore? Trattasi di un semplice laboratorio di costruzione o riparazione protesi dove non viene configurata un attività di studio medico o rientra nella classificazione di studio medico?

Per classificare il modo di funzionamento del trasformatore nei confronti della terra si devono verificare i dati di targa e la sua serigrafia.

Se semplice luogo di lavoro il riferimento impiantistico è quello delle CEI 64/8 in caso contrario alle CEI 64/4.

A mio avviso prima di rispondere adeguatamente si deve conoscere a fondo il luogo...........

ciao

Link al commento
Condividi su altri siti

Quote

A mio avviso prima di rispondere adeguatamente si deve conoscere a fondo il luogo...........

Se Ghemon67 avesse chiesto lumi riguardo all'idoneità o meno della scelta impiantistica fatta dal suo installatore con riferimento alle prescrizioni normative specifiche ecc. ti darei ragione.

M lui ha chiesto delle spiegazioni tecniche riguardo alla possibilità di avere dispersioni e contatti indiretti sul secondario del trafo e poi se il differenziale potesse o meno proteggere dai contatti diretti. Domande che esulano dalla questione normativa a cui tu fai riferimento.

Scusa ma mi sembra che abbiamo fornito risposte pertinenti alle domande fatte.

ciao

 

Link al commento
Condividi su altri siti

hfdax, Va bene, allora io ho chiesto alcuni lumi, perchè in base alla sua risposta avrei espresso il mio parere sulla questione delle masse.

Ora

Quote

l'armatura del trafo non è collegata a massa

Con questa affermazione, vuol dire o no che il trafo ha un morsetto di messa a terra?

Poi riferendomi alla norma, se il trafo è usato come separatore di rete, le prese alimentate dal trafo devono aver il morsetto di terra collegato tra loro, ma non a terra in modo di garantire la continuità delle masse, come un nodo equipotenziale, perchè in caso di un primo guasto a massa, non succede nulla, qualora si presenti un secondo guasto a terra (altra fase) deve intervenire la protezione di massima corrente identificata nei fusibili o in interruttori magnetotermici. Il differenziale in questo caso non serve, ma si deve garantire il perfetto isolamento del circuito nei confronti del sistema alimentante e nei confronti della terra (magari avendo un dispositivo.................. Ecco allora che serve sapere bene di cosa stiamo parlando e se si possono omettere o no alcuni dispositivi.

un ciao a tutti

Link al commento
Condividi su altri siti

Quote

A mio avviso prima di rispondere adeguatamente si deve conoscere a fondo il luogo...........

L'avevo intesa come critica alle risposte

Quote

io ho chiesto alcuni lumi, perchè in base alla sua risposta avrei espresso il mio parere sulla questione delle masse.

Nulla da eccepire, evidentemente ho frainteso e mi scuso. :)

Link al commento
Condividi su altri siti

Quote

evidentemente ho frainteso e mi scuso. :)

hfdax; le accetto, ma non ne ricorreva il caso di farmele, ognuno suggerisce la propria idea interpretando testi o la supporta con esempi di pratica lavorativa.

All'amico sono venuti dei dubbi di non poco conto, stiamo parlando di sicurezza di persone che operano magari in modo ignaro nei confronti della "sicurezza elettrica", per ciò, passare informazioni sbagliate non supportate da valide ragioni oltre che a suscitare perplessità, l'amico può incorrere in discussioni inopportune con l'installatore di turno o tecnico progettista.

L'aggravante e che se l'amico è anche un datore di lavoro ......................... la perplessità aumenta.

Sono intervenuto nella discussione, perchè nei primi post letti, ho avuto l'impressione che chi ha risposto, ha passato un messaggio sbagliato sulla folgorazione di persone in caso di guasto (e mi scuso se non fosse così avendo interpretato male...). Se non si adotta quanto ho scritto (previsto dalle norme nei casi di trasformatore d'isolamento) non si rispetta la Norma, perchè masse andate in tensione con fasi diverse, se toccate contemporaneamente, folgorano il malcapitato......................... nel nostro caso con una tensione di 220 volt.

Per il controllo automatico d'isolamento con relè, è obbligatorio in locali medici di tipo........, ma se non erro, non è obbligatorio per studi odontotecnici dove si eseguono solo lavori di costruzione delle protesi.

Per ciò utile ma non obbligato.

ciao

Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per commentare

Devi essere un utente per poter lasciare un commento

Crea un account

Registrati per un nuovo account nella nostra comunità. è facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Hai già un account? Accedi qui.

Accedi ora
×
×
  • Crea nuovo/a...