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il futuro dell'auto elettrica secondo FCA


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Salve a tutti,

non sapevo quale sezione mettere questa discussione, spero che sia quella giusta ,

sto nuovamente in ospedale per via del braccio, dovrò subire un nuovo intervento al gomito , non sapevo come passare il tempo e mi sono messo a guardare qualche video

ho visto in rete la lectio magistralis di Marchionne  a Rovereto, ed ho deciso di aprire una nuova discussione

 

 

 

sull' auto elettrica è probabile che ci sia una miriade di ragioni per dire che è un'arma a doppio taglio, ma il fatto che il motivo sia lo spostamento dell'inquinamento ai sistemi di produzione di energia è a parere mio  molto relativo e  temporaneo e dipende dallo stato di evoluzione delle rinnovabili nell'area geografica interessata da quel tipo di mercato , può avere ragione oggi in Cina, ma si ha una situazione molto diversa in alcune nazioni come la Svezia, 

 

le ragioni che gli portano a dire un'affermazione controcorrente rispetto alle politiche commerciali verdiste potrebbero essere sopratutto monetarie:

 

secondo me il fatto che sulla panda elettra  negli USA ci stia perdendo ad ogni vendita potrebbe significare non ha investito abbastanza (o investito male) in ricerca e sviluppo o comunque non ha ancora i mezzi per poter essere competitivo, e avendo però un know how ben consolidato sui motori endotermici ,  potrebbe anche rischiare di fare la fine che hanno fatto i produttori di pellicole fotografiche quando la tecnologia delle immagini è passata da dall'analogico al digitale, ma questa è un'ipotesi abbastanza remota, in quanto si sta adeguando anche con la guida autonoma e proprio a Rovereto

 

poi c'è anche il fatto che il diverso tipo di manutenzione richiesta per l'elettrico è meno oneroso e destinato a calare economicamente col tempo ( le batterie e le parti elettroniche costeranno sempre meno se saranno soppiantate da nuove tecnologie tecnicamente più efficienti e performanti) rispetto all'endotermico che si tiene praticamente costante per tutta la vita del mezzo,( vedi i costi dei filtri pastiglie  frizione ecc)

 

non mi stupirebbe che una volta che passi all'elettrico, puntasse sull'obsolescenza programmata su alcuni ricambi per avere un guadagno costante per la durata dei veicoli, solo per rimpiazzare il guadagno post vendita che avevano con la tecnologia endotermica.

 

ma un'altra strada potrebbe essere che forse risulta più economico aspettare che si evolva ancora l'elettronica e una volta matura, acquistare qualche brevetto scaduto che non investire direttamente in ricerca e sviluppo, magari "evolvendo " il proprio konw how gradatamente passando prima per l'ibrido e poi  all'elettrico puro quando gli sarà economicamente conveniente, inoltre che mercato spera di avere in Italia senza le infrastrutture che consentano di poter utilizzare le auto elettriche anche per medi e lunghi tragitti?

 

e voi cosa ne pensate?

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Che dire, ho più volte dichiarato la mia personale antipatia nei confronti del personaggio, ma ritengo la sua visione, del presente e del futuro, la più realistica mai sentita prima.
In questo momento va molto di moda riempirsi la bocca con strabilianti previsioni sul futuro dell'auto elettrica, ma raramente se ne parla facendo un'attenta analisi a 360 gradi, a partire dal fatto che, attualmente, gran parte dell'energia elettrica è ancora prodotta da combustibili fossili. L'auto elettrica quindi sposta il problema, ma non lo risolve.
Inoltre, quasi nessuno sembra tener conto del fatto che un incremento significativo delle auto elettriche implica una totale ristrutturazione dell'attuale sistema di produzione e di distribuzione dell'energia elettrica. Ristrutturazione che richiede decenni.
Ora siamo in balia di falsi ecologisti che pensano di risolvere i problemi vietando l'accesso delle auto in città, ma che nulla fanno per creare un'alternativa reale al trasporto individuale.
Poi, visti i dati forniti da Marchionne (trasporti responsabili della produzione di CO2 per il 14% del totale, e solo la metà a causa delle autovetture), viene da pensare che tutte le guerre oggi condotte contro le auto e i motori a combustione interna siano più un fatto di moda, anche perché, come detto sopra, ritenere le auto elettriche "veicoli ad emissioni zero", è un errore madornale.

 

Per finire, da alfista che ama guidare con il sedere vicino all'asfalto, ma che ha bisogno di una vettura che consenta anche, occasionalmente, di caricare oggetti ingombranti, mi dispiace solo che Marchionne (e le maestranze FCA in generale) non sappia distinguere tra una berlina e un SUV, altrimenti non avrebbe deciso di non produrre la Giulia SW.

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7 minuti fa, batta scrisse:

Ora siamo in balia di falsi ecologisti che pensano di risolvere i problemi vietando l'accesso delle auto in città, ma che nulla fanno per creare un'alternativa reale al trasporto individuale.

:thumb_yello:

 

Pensare che, almeno nelle grandi città Italiane, sino all'inizio anni 70 c'ra una tendenza virtuosa al trasporto collettivo con tram e filobus. Trasporti che sono stati spostati sulla trazione diesel.

Anche numerose linee ferrioviarie minori, elettrificate, sono state dismesse per essere sostituite da autobus.

Fino a metà anni 60 poteve viaggiare dal centro di Varese a centro di Como comodamente in treno imiegando 50'. Oggi se faccio lo stesso percorso in automobile non impiego meno 65', mentre se uso l'autobus n impiego 75' o più, secondo l'orario.

E' proprio di questi giorni una protesta, con un'imponente manifestazione, per l'ipotesi di smantellamento della linea ferroviaria (ammodernata da meno di 15 anni) Saronno-Seregno. L'idea è quella di trasformare la linea ferroviaria in una strada carrozzabile.:(

 

9 minuti fa, batta scrisse:

anche perché, come detto sopra, ritenere le auto elettriche "veicoli ad emissioni zero", è un errore madornale.

 

Potrebbero essere veramente ad emissioni zero se tutta l'energia elettrica fosse prodotta da fonti ad emissioni zero come idroelettrico, fotovoltaico, eolico.

 

Ma anche con queste tecnologie, se si analizza l'intero ciclo di produzione, trasporto, installazione e smaltimnto della componentistica indispensabile alla produzione dell'energia alla fine una quota parte di emissioni, seppur molto piccola, ci sarebbe.

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il 31/10/2017 at 10:39 , batta scrisse:

attualmente, gran parte dell'energia elettrica è ancora prodotta da combustibili fossili

questa secondo me è solo una situazione momentanea,  destinata a ridursi nel tempo ed è dipendente dallo stato di sviluppo delle rinnovabili, sicuramente non un motivo valido per non investire sui veicoli elettrici, se non trova mercato qui in Italia è per la mancanza di infrastrutture e l'inadeguatezza del sistema elettrico,  mentre potrebbe trovarlo tranquillamente nel nord Europa, i piani si sviluppo in Italia ci sono, ma ..... siamo in Italia e le cose vanno in tempi.... italici ( magari aspettano la fine del petrolio per fare qualcosa)... 

il 31/10/2017 at 10:39 , batta scrisse:

ritengo la sua visione, del presente e del futuro, la più realistica mai sentita prima

è una visione già vista e condivisa da un pezzo e che secondo me  oggi comincia a non stare più in piedi, lo stesso discorso è stato fatto anni a dietro anche per l'idrogeno e altri carburanti alternativi, non ha detto nulla di nuovo, mentre c'è la tendenza  a  dare una spinta sempre più forte sulle rinnovabili grazie anche ai trattati internazionali,  

 

ma chissà perché altri continuano a investirci  e cominciano anche a produrre qualcosa ( vedi  camion ad idrogeno http://www.dday.it/redazione/23667/nikola-one-avanti-tutta-8000-preordini-per-il-camion-a-idrogeno o treno in

Germania http://www.rinnovabili.it/mobilita/treno-a-idrogeno-germania-222/)

 

mentre secondo  la politica produttiva di molte case storiche ( non solo di quelle italiane)  non conviene perché sposterebbe il problema dell'inquinamento da una parte all'altra ecc.... quindi conviene a continuare a sviluppare l'endotermico con questo o quel carburante ecc...

 

 

intanto in Italia si investe solo a suon di fondi pubblici, spesi il più malamente possibile e magari col solito magna magna tutto italico: tanto per fare un esempio si compra qualche pullman a idrogeno ( mi raccomando possibilmente verso la fine della campagna elettorale), si fa un giretto per la città  e poi lo si lascia parcheggiato: basta vedere cosa è successo ad Imperia, che li hanno comprati senza avere  una sola stazione di rifornimento... situazione più italica di così.. 

 

 

 

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Forse non hai guardato tutto l'intervento di Marchionne.
Marchionne non ha assolutamente detto che il futuro non sia nell'elettrico. Semplicemente sostiene, a differenza di molti altri, che l'elettrico non sia in grado di sostituire completamente i motori a combustione interna nel giro di pochi anni, e che anche l'elettrico presenti qualche contro. Prevede un passaggio graduale, e non una rivoluzione in pochi anni.
Io penso che la sua analisi sia assolutamente pragmatica e realistica. Chi immagina un 2030 fatto di sole auto elettriche, è un visionario.
Per quanto riguarda l'idrogeno, il problema non è costruire veicoli che utilizzino questo combustibile, ma produrre, immagazzinare e trasportare il combustibile. Per quanto riguarda la produzione, il sistema meno dispendioso (in termini sia economici che di energia) è ricavarlo ancora da fonti fossili. Diversamente, richiede grande dispendio di energia, che avrebbe senso solo nel caso di energia prodotta da fonti rinnovabili. Ma se, attualmente, le fonti rinnovabili non coprono il fabbisogno, come possiamo pensare di usarle per produrre idrogeno?
Con le attuali infrastrutture, il fatto che dalla combustione dell'idrogeno si ottenga solo acqua (più qualche ossido di azoto) non è sufficiente per definirlo una fonte pulita.
Per quanto riguarda poi scelte ed investimenti del gruppo FCA, mi pare che non siano più tanto legati alla politica italiana com'era il gruppo FIAT, come non mi pare che Marchionne abbia dichiarato che FCA non stia investendo anche in quella direzione.

 

Si parla poi anche di guida autonoma, e sembra che FCA non sia immobile come molti ritengono.
Al riguardo, che dire. In un futuro, forse non troppo lontano, probabilmente avremo solo veicoli a guida autonoma. Se da una parte l'idea di poter inserire una destinazione e potermi occupare di altro mi affascina, dall'altro, come appassionato alla guida, pensare di non poter più pilotare la mia auto, mi deprime.

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l'ho seguito tutto invece, ma dopo il mezzo fallimento della panda e su questa esperienza aspettare a produrre elettrico adesso mentre altri già lo fanno e con un discreto successo non credo che sia un lusso da potersi permettere, rischia di essere schiacciato dal mercato delle case che già producono o che nascono producendo elettrico, se vorrà proseguire in questa strada l'unica cosa per salvarsi è produrre qualcosa che valga veramente la pena aspettare tanto, ma la vedo dura .

 

 

difficilmente vedo un futuro prossimo di auto a guida autonoma, ci vedo troppe incertezze e poche risposte, sopratutto dal punto di vista delle responsabilità in caso di incidente, visto che chi ci sta dentro non è più un conducente ma poco più di un passeggero, staremo a vedere come si comporteranno le assicurazioni e come verrà adeguato il cds ed il sistema infrastrutturale

 

per quanto riguarda l'idrogeno poi si stanno sviluppando nuovi sistemi di produzione per reazione chimica tra varie sostanze o recupero da scarti di lavorazione di altri processi, non solo dal petrolio e che sembrerebbero meno dispendiosi dell'elettrolisi.

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Chi immagina un 2030 fatto di sole auto elettriche, è un visionario.

 

Più che altro, i limiti già imposti, lasciano poco spazio alla combustione interna, per il 2030 (ma non ho certezza delle cifre) le emissioni di co2 dovranno essere inferiori ai 50g/km, oggi siamo a 140 g/km, nel 2020 a 95g/km

 

 

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Più che altro, i limiti già imposti, lasciano poco spazio alla combustione interna, per il 2030 (ma non ho certezza delle cifre) le emissioni di co2 dovranno essere inferiori ai 50g/km, oggi siamo a 140 g/km, nel 2020 a 95g/km

I limiti, come sono stati fatti possono anche essere cambiati.
Quello che non capisco, è perché l'industria dell'automobile debba fare sforzi enormi, pur essendo responsabile solo per il 7% della produzione di CO2, e non sono richiesti gli stessi sforzi ad altri settori.

Poi, per quanto riguarda i limiti in grammi/km, direi che nel sistema di misura c'è una mezza (o forse il mezza lo possiamo anche togliere) truffa: per un'auto ibrida si prevede di partire a batteria carica, e di arrivare a batteria scarica. Ma la ricarica, è gratis? O è solo un modo per far figurare le ibride migliori di quello che realmente sono?

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difficilmente vedo un futuro prossimo di auto a guida autonoma, ci vedo troppe incertezze e poche risposte, sopratutto dal punto di vista delle responsabilità in caso di incidente

Le maggiori difficoltà saranno proprio di natura legale. Tecnicamente non siamo molto lontani.
Ma, una volta appurato che la guida autonoma sar più sicura della guida manuale (la guida autonoma non supera i limiti di velocità, non passa con il rosso, rispetta le distanze di sicurezza..), penso ci troveremo nella condizione opposta: le assicurazioni non vorranno più rispondere in caso di incidente con guida autonoma disinserita.
Proprio a questo mi riferivo quando dicevo che l'idea mi deprime. Guidare è troppo bello per lasciarlo fare ad un computer.

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non dimenticare che anche il sistema infrastrutturale deve essere adeguato, e visto che spesso e volentieri sulle nostre strade  ci mettono dei limiti improponibili sulle extraurbane pur di non riparare una buca  (( 30km/H quando va bene, altrimenti 10 o 20km/h)) ovviamente senza mettere successivamente il cartello di fine limite  ma quando pensi di arrivare  a destinazione con la guida autonoma?

 

2 ore fa, batta scrisse:

Guidare è troppo bello per lasciarlo fare ad un computer

su questo concordo pienamente

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del_user_ 254929

E' plausibile che in un non lontano futuro, le I.A. saranno i cervelli delle auto, a prescindere da quale carburante utilizzeranno.

Penso sarà una sorta di car sharing smart, con servizio tipo taxi low cost.

Le I.A. forti, saranno pure "noleggiabili" da colossi come Nvidia, Microsoft, Apple, ecc...

Ma ci sono tanti pro e pure tanti contro. Per esempio questo: https://www.internazionale.it/notizie/oliviagoldhill/2015/11/04/auto-senza-conducente

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Io non vedo la situazione così complicata. Prima di tutto, difficilmente ci sarà un burrone disponibile dove far precipitare l'auto per salvare il pedone. Quindi, che fare? Andare sul marciapiedi e rischiare di investire dieci pedoni per salvarne uno?

Ma facciamo un passo indietro: un'auto con guida autonoma sicuramente rallenta in prossimità di passaggi pedonali, in modo da potersi fermare in sicurezza anche nel caso di attraversamento improvviso di un pedone.
Quindi, escludendo ovviamente errori di programmazione, se l'auto si trova ad una manovra di emergenza per evitare un pedone, è perché il pedone si trova dove non dovrebbe essere (sta attraversando, con l'auto già molto vicina, fuori dalle strisce). In questo caso mi pare logico che l'auto dovrà frenare e/o cercare di evitare il pedone, ma senza mettere in pericolo i passeggeri o altre persone, che non hanno responsabilità alcuna. Se è il pedone che ha sbagliato, è giusto che sia il pedone a subire le conseguenze di un eventuale urto.

Oppure dotiamo anche i pedoni di guida autonoma, così non attraversano dove non dovrebbero ;-)

 

In definitiva, io non la vedo una situazione diversa da quella che incontra un conducente umano: ti trovi un pedone davanti alla macchina, e fai di tutto per evitarlo. Ma non ti butti in un burrone o contro un muro! Poi, se il pedone era sulle strisce, ha sbagliato l'automobilista; se il pedone ha attraversato incautamente e l'automobilista stava rispettando tutte le regole del codice (non superava limiti di velocità, non stava usando il telefonino, non era in stato di ebbrezza, ecc.), il torto è del pedone.
Perché, con la guida autonoma, dovremmo cambiare queste regole? A mio parere, i filosofi si stanno facendo qualche masturbazione cerebrale di troppo.

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10 minuti fa, batta scrisse:

A mio parere, i filosofi si stanno facendo qualche masturbazione cerebrale di troppo.

 

Non sarebbro dei filosofi (nella accezione attuale del termine):lol:

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Poi, se il pedone era sulle strisce, ha sbagliato l'automobilista; se il pedone ha attraversato incautamente e l'automobilista stava rispettando tutte le regole del codice (non superava limiti di velocità, non stava usando il telefonino, non era in stato di ebbrezza, ecc.), il torto è del pedone.

Si peccato però che se il pedone si fa male veramente (o peggio) l'automobilista va incontro a guai in ogni caso...

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