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sezione cavi illuminazione.


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salve a tutti.

vorrei un'info.

a casa ormai quasi tutti utilizziamo lampade a led che consumano pochi watt.

vorrei capire in base al complessivo dei watt delle lampade quale cavo basterebbe. 

ad esempio ho un totale di 144watt di lampade led. un cavo 2x0.22 basta?

qual'è la formula da adottare per il dimensionamento corretto?

grazie 

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Maurizio Colombi

Il tuo ragionamento ha una logica, la portata del conduttore potrebbe essere adeguata, ma la buona tecnica di realizzazione degli impianti elettrici prevede di utilizzare conduttori con sezione minima di 1,5 mm che potrebbero scendere a 1 mm in casi particolari.

Riguardo alla portata del conduttore da 0,22 stiamo parlando di calcoli empirici, senza considerare la caduta di tensione sulla lunghezza totale del ramo d'impianto.

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indubbiamente hai ragione sulla norma che prevede la sezione minima di 1.5 mm.

scaricando un 'applicazione sul calcolo sezione cavi elettrici..

con una tensione di 230v

carico 144w

lunghezza cavo 20mt

caduta tensione 4%

 

mi dice che con 1 cavo da 0.5mm potrei caricare fino a 7A.

è corretto?

 

 

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1 ora fa, hik2016 scrisse:

mi dice che con 1 cavo da 0.5mm potrei caricare fino a 7A.

è corretto?

Può essere corretto (dico può perché non sono andato a verificare) però, anche se lo è, la sezione minima non è legata solo alla corrente assorbita dal carico e alla caduta di linea ma anche alla corrente massima che il dispositivo di protezione ( fusibile o interruttore automatico) lascia passare. La norma 68-8 prescrive una sezione minima di 1,5.mm2, La legge non ti obbliga a rispettarla, te lo consiglia, però ti obbliga a fare un lavoro a regola d'arte che rispetti criteri di funzionalità e sicurezza. Perciò dovresti prima verificare quale è la portata in corrente del filo da 0,5mm2 che useresti (lo dichiara il produttore) che dipende dalla sezione e dal tipo di isolante, poi valutare a seconda del tipo di posa se tale portata va diminuita e di quanto, quindi sostituire il magnetotermico che protegge il filo con uno di corrente max non superiore alla portata del filo. Alla fine diventa complicata la cosa. Ti vale la pena?

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giusto,

 

per rendere l'idea è come prendere il valore dichiarato dei consumi di un'auto  e credere che consumi uguale sia in centro urbano che extraurbano 

 

certe applicazioni vanno sapute usare e sopratutto prese con le dovute cautele, spesso copiano i valori riportati nelle tabelle senza che si tenga conto dei fattori di correzione necessari per effettuare il calcolo dell'effettiva portata,

bisogna vedere in quali condizioni e con che tipo di isolante può sopportare i 7A dichiarati, non si può dare una risposta certa, ma sicuramente è un valore "limite del limite", nel senso che porta l'isolante alla temperatura massima ammissibile in tubo in aria di adeguata sezione , con una temperatura ambiente di 30°C , senza altri conduttori attivi dentro il tubo ecc, se hai ricavato tale valore con  un' app del telefonino difficilmente ti chiede tutte queste , se ricavato mediante un sw dedicato al dimensionamento delle linee, tutte queste cose vengono chieste e potresti avere una bella sorpresa di quanto variando anche di poco i dati inseriti, la portata si può ridurre drasticamente  

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capisco.userò 1.5mm  come normativa.

le altre sezioni piu piccole solo per prove a banco. non ne vale la pena rischiare.

effettivamente le varianti sono molte e non vale la pena andare a calcolare tutto sarebbe tempo perso anche perché andresti sempre contro normativa.

p.s maurizio dicevi che in alcuni casi è consetito l uso di cavi 1mm. in quale cicostanza?

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12 ore fa, Maurizio Colombi scrisse:

Ai tempi, Pirelli dava 7 A a millimetro...

 

La densità di corrente tende a diminuire man mano che aumenta la corrente stessa.

Meglio rifarsi alle tabelle di portata dei costruttori di cavi.

 

Comunque la sezione del cavo deve essere congrua con il valore di corrente dell'interruttore magneto termico, o fusibile, posto a monte della linea stessa.

Non ha importanza quanto consuma l'utenza a valle. Se a monte, per esempio, ho un MGT da 16A la sezione dei cavi avalle deve essere >= 2.5mm2

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11 ore fa, hik2016 scrisse:

,,, in alcuni casi è consetito l uso di cavi 1mm. in quale cicostanza?

come dice Maurizio si tratta di circostanze particolari: Circuiti a bassa tensione (12-24V); cavi di strutture in movimento (tipo il filo che alimenta l'elettro serratura di una porta), certi particolari apparecchi che hanno norme specifiche, ecc.

È ammesso di scendere fino a 0,5 mm2 per i conduttori di comando o di segnale (0,1 in caso di apparecchiature elettroniche).

Altrimenti per i conduttori di potenza, cioè quelli destinati a fornire al carico l'energia che gli serve per funzionare la norma prescrive una sezione min di 1,5mm2.

Un esempio pratico: hai un ventilatore da soffitto in grado di funzionare a + velocità, al dispositivo arrivano 2 conduttori di potenza che lo alimentano e devono essere minimo da 1,5mm2 e un terzo filo che serve a selezionare la velocità e può essere da 0,5 mm2. Però quest'ultimo filo dovrà essere protetto da un dispositivo adeguato.

 

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pienamente d'accordo con chi ha deciso  di imporre la sezione minima di 1.5mmq.

CIO' che non mi e' chiaro e' perche' i costruttori di elettrodomestici usano sezioni per il cavo di alimentazione nettamente inferiori

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1 ora fa, ivano65 scrisse:

pienamente d'accordo con chi ha deciso  di imporre la sezione minima di 1.5mmq.

Io no. I magnetotermici esistono a partire da 0,5A, se proteggo un conduttore con un MT da 6A non non c'è ragione di imporre una sezione da 1,5 mm2.

Il fatto è semmai che chi ha definito le norme non ha voluto complicare troppo la questione. Però, a mio avviso, in questo caso ha sbagliato.

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il 17/12/2017 at 11:54 , ivano65 scrisse:

pienamente d'accordo con chi ha deciso  di imporre la sezione minima di 1.5mmq.

CIO' che non mi e' chiaro e' perche' i costruttori di elettrodomestici usano sezioni per il cavo di alimentazione nettamente inferiori

Perché la norma Impianti e le norme di prodotto non sono allineate. Purtroppo come in molti altri campi, ognuno è geloso della propria parrocchia e fa di tutto per differenziarsi dalle altre.

In conclusione, l'impiantista protegge contro le sovracorrenti le condutture dell'impianto da lui realizzato mentre il costruttore dell'apparecchio risponde dell'apparecchio comprese le condutture a bordo dello stesso che si presume siano protette secondo le norme di prodotto a cui l'apparecchio risponde.

 

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il 17/12/2017 at 13:05 , hfdax scrisse:

Io no. I magnetotermici esistono a partire da 0,5A, se proteggo un conduttore con un MT da 6A non non c'è ragione di imporre una sezione da 1,5 mm2.

Il fatto è semmai che chi ha definito le norme non ha voluto complicare troppo la questione. Però, a mio avviso, in questo caso ha sbagliato.

L'installatore ha l'obbligo giuridico di realizzare un impianto a Regola D'Arte secondo quanto indicato nella legge n. 186 del 1 marzo 1968 la quale, non obbliga di seguire alla lettere le norme Tecniche.

Solo se espressamente indicate in un D.M., legge, Decreto, Delibera, ecc. una norma deve essere obbligatoriamente applicabile (ad esempio le Norme CEI 0-16 e 0-21).

Un impianto o un apparecchio può essere a regola d'arte anche se non è conforme in parte o in toto ad una norma CEI o UNI.

La sezione di un cavo protetto meccanicamente, dipende dalla corrente che deve portare e dalla caduta di tensione sul circuito, non vi è motivo per stabilire a priori una sezione minima se non fosse che in fase di stesura della CEI 64-8 sono prevalse ragioni pratiche di unificazione.

Un esempio di tutto ciò sta nel commento all'articolo 524 dove si è dovuto precisare che i circuiti delle lampade votive nei cimiteri sono da considerare circuiti di segnalazione e non di potenza.

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3 ore fa, time scrisse:

La sezione di un cavo protetto meccanicamente, dipende dalla corrente che deve portare e dalla caduta di tensione sul circuito, non vi è motivo per stabilire a priori una sezione minima se non fosse che in fase di stesura della CEI 64-8 sono prevalse ragioni pratiche di unificazione.

Concordo pienamente però ritengo che, in questo caso, nei cervelloni dei comitati tecnici le ragioni pratiche di unificazione abbiano prevalso su quelle del buon senso. Anche perché saper scegliere correttamente il rapporto tra sezione del conduttore e corrente di intervento della protezione è il minimo per un installatore che abbia  riconosciuti i requisiti di categoria. Siamo proprio all'ABC.

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