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Regolatore velocità motore dc 180v


roberto8303

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INtendevo tra la componentistica non certo tra le persone.:lol:

 

Con potenze di molto superiori ci sono stati morti e feriti.

Quando ero in Ercole Marelli cìerano 2 colleghi che portavano ancora i segni di un cortocircuiti su un grosso convertitore, il terzo, investito in pieno, c'era rimasto (r.i.p.)

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mi dispiace, comunque siccome il motore è un 180vdc è giusto fermarmi con il pwm a circa il 60% in modo da non farlo condurre completamente ed avere troppa tensione sul motore?

poi è sufficiente un fusibile all ingresso del ponte raddrizzatore ed uno in uscita sulla continua?

 

uno di questi andrebbe bene?

https://it.rs-online.com/web/p/transistor-modulari-igbt/0462843/

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Mirko graziee!!!!nello schema non ho l avvolgimento di campo j e k quindi lascio tutto il resto. mi spieghi il perchè della resistenza 10 ohm e 1k sul gate? e il diodo sul resistore da 10 ohm?

e sopratutto posso pilotare il tutto con un pwm di un microcontrollore? o devo sempre utilizzare un drive fotoaccoppiatore HCPL-3120?

Poi, nel tuo schema non c è nessun condensatore non serve?

questo va bene?

https://it.rs-online.com/web/p/transistor-igbt/6715436/

 a cosa serve la resistenza corazzata da 0.1 ohm?

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Allora Roberto, Ho riproposto il link di un vecchio esperimento eseguito al banco, tanto per incrementare la carne al fuoco.
Lo schemino in parte sotto al link, ha solo lo scopo di mostrare che ho fatto prove anche con una configurazione, che di sicuro scongiura di esondare col valore di tensione d'armatura, oltre a quello di targa del motore.
(ripassati comunque tutto il link)
Se aggiungi il condensatore invece, Ti ritroverai a potenziometro giri ruotato al massimo, una tensione di 310 Volt efficaci (e medi) ai capi del motore, cosa assolutamente da scongiurarsi praticando una limitazione hardware che eviti siffatto scherzetto.
Se hai un magneti permanenti, ovvio che Ti risparmi il circuito di eccitazione, poichè è già pre-esistente ed hai così il vantaggio che non apporterà ulteriore surriscaldamento al motore, specie quando rimane fermo con l'eccitazione attivata.
La resistenza da 10 ohm sul gate, limita il picco di corrente alla carica della capacità intirinseca esistente tra gate e Source, garantendo al contempo, un fronte abbastanza ripido di commutazione dell'I.G.B.T. 
Quella da 1 k, io la metto sempre, crea una zavorra riferita a massa, che scongiura eventuali poco gradite flottanze.
Il diodo invece, garantisce uno spegnimento simultaneo, poichè quando il totem pole, collega a massa il gate, ciò avviene senza dover aspettare che la corrente di scarica della capacità intrinseca al gate, si scarichi attraverso la resistenza da 10 ohm, ma convoglia brutale le cariche al potenziale minimo, eliminandole dalla regione di polarizzazione in men che non si dica.
Lavorando con tensioni così alte, e correnti null'affatto omeopatiche, io terrei il circuito di pilotaggio così come lo ho realizzato, ossia garante di un pilotaggio deciso, le uscite dirette dei microcontrollori non le conosco, ma di sicuro la tensione che producono non va bene.
La resistenza corazzata da 0,1 ohm, è il sensore di corrente del motore, che va ad agire appunto sullo stadio che gestisce il limite di corrente in uscita all' I.G.B.T.
Ho esposto questo link, più che altro perchè ho letto che si dibatteva su un pilotaggio, classico con ponte a S.C.R. , oppure con strategia switching.
Non saprei se consigliarti di costruire questo circuito, io rimarrei magari su qualcosa di commerciale.
Io ho usato negli esperimenti, un I.G.B.T da 1200 Volt, 40 Ampere.

Saluti

Mirco

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le uscite dirette dei microcontrollori non le conosco, ma di sicuro la tensione che producono non va bene.

dopo il microcontrollore voglio utilizzare questo fotoaccoppiatore

https://it.rs-online.com/web/p/products/9224810/

posso utilizzare la sua uscita direttamente all ingresso del resistore da 10ohm?

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10 ore fa, roberto8303 scrisse:

e sopratutto posso pilotare il tutto con un pwm di un microcontrollore?

 

Devi sicuramente disaccoppiare galvanicamente tramite fotoaccoppiatore veloce; poi necessiti anche di un driver per il mosfet, in grado di erogare tutta l'energia necessaria e ce ne vuole parecchia.

Poi se pensi di usare arduino hai 2 problemi da risolvere:

  1. Il problema della sensibilità di arduino ai disturbi, e questo circuito ne genera parecchi e belli grossi.
  2. la freqeunza di PWM che, di defoult, è troppo bassa. Dovresti programmarti il PWM dal timer2 attorno ai 10kKz.
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Si livio arduino con pwm a 8khz, 

mi preoccupa solo una cosa, Setto il pwm al 60% che corrispondono circa i 170volt sul motore. Ma come posso limitare tale tensione all ingresso del fotoaccoppiatore? posso creare un circuito tosatore? in modo tale che anche se ho il software bloccato con la funzione map a circa il 60% pwm in caso di malfunzionamenti il circuito tosatore non aumenta la tensione sul driver igbt?

questo che penso di utilizzare dice di essere gia adatto a pilotare igbt di potenza riporto la traduzione

HCPL-3120 contiene un LED GaAsP mentre HCPLJ312
e l'HCNW3120 contiene un LED AlGaAs. Il LED
è accoppiato otticamente a un circuito integrato con una potenza
stadio finale. Questi optoaccoppiatori sono ideali per
pilotaggio di IGBT e MOSFET utilizzati nel controllo del motore
applicazioni inverter. L'alto intervallo di tensione operativa
dello stadio di uscita fornisce le tensioni del convertitore richieste
da dispositivi controllati dal cancello. La tensione e la corrente
forniti da questi optoaccoppiatori li rendono idealmente
adatto per pilotare direttamente IGBT con rating fino a 1200
V / 100 A. 
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41 minuti fa, roberto8303 scrisse:

Ma come posso limitare tale tensione all ingresso del fotoaccoppiatore?

 

Non serve e non funziona. Per limitare la tensione di armatura o agisci sulla tensione di rete mettendo un trasformatore, oppure blocchi il PWM al 60% circa amezzo Sw. Però ti mangi quasi metà della regoalzione.

Poi, avendo un'elevata probabilità che arduino vada in blocco, è una cosa pessima dal punto di vista dellaffidabilità.

Io realizzerei una spece di ponte semicontrollato come se fosse un dimmer semifisso. Tari il tutto per avere al massimo 180 cc.

Io un bel condensatore grosso ed un induttore dopo il ponte li mettererei. Fa un bel filtro a "L" rovesciata dove l'induttore ha anche la funzione di limitare al corrente di carica del condensatore.

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Io realizzerei una spece di ponte semicontrollato come se fosse un dimmer semifisso. Tari il tutto per avere al massimo 180 cc.

quindi se ho capito posso utilizzare un regolatore ad angolo di fase tipo dimmer? e con questo entro nel ponte diodi? dopo in uscita un condensatore in parallelo e un induttore in serie al motore?

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6 ore fa, roberto8303 scrisse:

quindi se ho capito posso utilizzare un regolatore ad angolo di fase tipo dimmer? e con questo entro nel ponte diodi?

 

Invec dei 4 diodi del ponte metti 2 diodi e 2 SCR, poi regoli l'angolo di fase per avere circa 180V in cc.

5 ore fa, roberto8303 scrisse:

oppure tipo questo? cioè induttore in parallelo al motore?

 

Esattamente al contrario (ho scritto "L" rovesciato). All'uscita del ponte dal positivo derivi l'induttore che sarà in serie, poi una batteria di condensatori tra l'induttore ed il negativo. Realizzi così un circuito simile al solito dc bus degli inverters e dei choppers.

 

Colleghi un polo dell'armature del motore al positivo dei condensatori e l'altro polo al drai dello IGBT.

In questo modo realizzi un semplice chopper.

Se invece di un sigolo IGBT ne usi 4 messi in configurazione "H" hai realizzato un chopper su 4 quadranti, mancherebbe solo il gruppo di frenatura per scaricare l'energia che fa aumentare la tensione sul dc bus quando il motore frena.

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ok vediamo di fare un po di ordine, posto la scheda originale danneggiata e il motore in questione, che come dice Livio ha due scr e due diodi ma non ci sono condensatori grossi

perchè ci sono 4 resistenze da 5 watt? poi cè un comparatore, ed un solo diodo affianco ai fusibili

image-15-01-18-17-42.jpeg

image-15-01-18-17-42-1.jpeg

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7 ore fa, Livio Orsini scrisse:

Io realizzerei una spece di ponte semicontrollato come se fosse un dimmer semifisso. Tari il tutto per avere al massimo 180 cc

ORO !

 

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2 minuti fa, gabri-z scrisse:

Veramente non mi sento tanto bene , ma non riesco ad associare 'sta foto ad un motore cc 180 V . 

Forse la scheda di controllo era integrata nel motore, e la targhetta si riferisce all'ingresso di quella.

 

Ciao, Ale.

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30 minuti fa, roberto8303 scrisse:

Lo so ma io l ho provato con un variac e fino a 180-190volt vabbene

Si potrebbe sapere che ' razza ' di Volt sono i ''180-190 Volt '' ?

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si ma in continua, ho il variac con due uscite una diretta e una passa per il ponte diodi, ma in questo caso il motore funziona con la sua scheda con tensione raddrizzata,infatti basta anche solo un diodo e il motore gira non bene ma funziona, in alternata penso proprio di no

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Non si può manco dire che sia un modello con eccitazione in serie tipo i motori universali, in quanto reca i magneti permanenti.
Quel 50Hz sulla targa, mi destabilizza un attimo, ma comunque inutile stare qui a complicare l'aria, se è un DC, è un DC, eccitazione separata, e fissa (magneti appunto)
Non si potrà MAI deflussarlo.
Probabilmente come dice ilguarda, la targhetta è riferita alla scheda che lo pilota, in quanto un semicontrollato, in DC filtrata, ha qualche problemuccio a funzionare, ecco perchè è necessario specificare i 50 Hz propri dell'AC, dai quali attinge il sincronismo.

Le 5 Watt da 2,7 Ohm che si vedono, sono tra loro in parallelo ? (domanda)

Saluti

Mirko

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