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come sapere se il tecnico a cui ci rivolgiamo sia abilitato


gattoverde

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Ciao, ho fatto questa domanda in un'altra discussione, però ho visto che c'è questa sezione apposita, allora la ripropongo.

Per essere sicuri che il tecnico a cui si sta affidando il lavoro di modifica dell'impianto domestico sia abilitato e possa rilasciare la conformità, so che bisogna vedere alla camera di commercio. Ho visto che alcuni hanno l'attività registrata come "Installazione, ampliamento, trasformazione e manutenzione di impianti elettrici e impianti elettronici". Altri hanno "Elettricista" o "Installazione e riparazione di apparecchi elettrici ed elettronici". Cosa ci deve essere scritto, per sapere se la persona sia abilitata a modificare l'impianto e a certificare?

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Farsi consegnare una copia della camerale (con data non superiore ai 6 mesi) su cui devono essere segnate le abilitazioni e il nominativo del responsabile tecnico

Devi verificare alla voce 5 (alla voce carica) che ci sia la parte relativa al responsabile tecnico e alla voce 7 (attività, albi e ruoli) alla voce "abilitazioni per gli impianti", oltre che sulla dicitura "requisiti morali e/o tecnico professionali"

Sono documenti che qualsiasi installatore conserva sempre aggiornati nel suo archivio (visto che li deve allegare alle dichiarazioni di conformità)

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Confermo che è sufficiente la visura camerale o meglio l'iscrizione alla CCIAA. Altra cosa che potrebbe essere interessante è il DURC per vedere se la società è in regola dal punto di vista contributivo.

 

Grazie agos1969 per il link...;)

 

saluti

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del_user_158461

Di niente Ligabue, ma vorrei chiarire che  il DURC è un'altra cosa, non ha alcuna relazione con la/e abilitazione/i, in quanto il DURC è verificato da Enti differenti della Camera di Commercio, di appartenenza, che è preposta alle verifiche e rilascio Delle attestazioni per gli impianti.

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il 16/2/2018 at 15:01 , gattoverde scrisse:

Cosa ci deve essere scritto, per sapere se la persona sia abilitata a modificare l'impianto e a certificare?

 

A parte il fatto ch l'instalaltore non certifica ma dichiara, cosa verificare ti è già stato detto, però questo rigurada solo la parte formale.

La vera competenza non è e non può essere certificata dai documenti camerali, specialmente con le modalità italiche di acquisizione dei titoli abilitativi.

Un'informazione un po' più rispondente alal realtà la si può avere dalle impressioni di ha già usufruito dei servizi dell'azienda.

Se i giudizi sono quasi concordemente negativi è meglio rivolgersi ad altri. Ovviamente non basta un solo giudizio di un solo cliente.

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Ciao,

mi sembra che tramite il sito linkato, dei due documenti citati da Ligabue (Visura e Iscrizione alla camera), sia possibile reperire solo la Visura, o sbaglio? L'Iscrizione alla camera si può richiederla da qualche altra parte oppure è un documento che può fornire soltanto il tecnico e pertanto bisogna chiederlo per forza a lui? Peraltro chiedere questa documentazione prima di affidare il lavoro non è molto facile, perché molti diventano sospettosi e diffidenti, per esempio a uno l'avevo chiesto, e questo si è risentito come che non mi fidassi e non è voluto venire nemmeno a fare il sopralluogo.

Almeno per me, se uno si deve affidare a un tecnico che non conosce e senza conoscere altri clienti, bisogna per forza ricorrere ai documenti. Va detto anche che, basarsi sul giudizio degli altri clienti, può essere un criterio solo se essi sono competenti in materia, cosa che raramente succede, per cui spesso i loro giudizi sono basati su elementi che non hanno a che fare con qualità del lavoro, come gentilezza, simpatia, etc.

 

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2 ore fa, ligabue scrisse:

Altra cosa che potrebbe essere interessante è il DURC per vedere se la società è in regola dal punto di vista contributivo.

e una copia del tesserino delle vaccinazioni obbligatorie no?

o magari il certificato penale! 

 

ho sbagliato lavoro! da qualche anno sono più i clienti che vogliono fatta la ddc (senza l'impianto si intende) che gli altri!

la 46/90 e il suo successore hanno rivoluzionato la sicurezza elettrica

oggi la sicurezza si fa con la carta!!

 

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del_user_158461
2 ore fa, gattoverde scrisse:

 L'Iscrizione alla camera si può richiederla da qualche altra parte oppure è un documento che può fornire soltanto il tecnico............

Allora se ti può essere utile sempre nelle pagine del sito indicato vi sono informazioni riguardanti la visura camerale, se vai sul link: http://www.registroimprese.it/visura-camerale-e-certificato, ti indica tra le altre notizie anche il numero d'iscrizione della Camera di Commercio, indicato nella visura stessa. La documentazione  della Camera di Commercio, solitamente viene presentata direttamente dall'installatore, ma nulla vieta di poterla scaricare dal sito del Registro Imprese, in quanto è un sito pubblico. 

 

2 ore fa, gattoverde scrisse:

per esempio a uno l'avevo chiesto, e questo si è risentito come che non mi fidassi e non è voluto venire nemmeno a fare il sopralluogo.

Che dire: la permalosità è una pessima strada per concludere affari, se ha pensato di non effettuare un sopralluogo si intuisce che non voleva fare il lavoro.

1 ora fa, minore scrisse:

...............................oggi la sicurezza si fa con la carta!!

Diciamo che con la carta si assume una responsabilità concreta di aver eseguito un impianto a Regola d'Arte e quindi un impianto con requisiti di sicurezza!

 

2 ore fa, Livio Orsini scrisse:

................specialmente con le modalità italiche di acquisizione dei titoli abilitativi.

Purtroppo nonostante esista un proverbio che recita: Carta canta, villan dorme! , la vera certezza che tutto quello scritto sia ufficialmente valido è (e lo scrivo con un po di amarezza) in alcuni casi è un utopia, in quanto le modalità di acquisizione dei titoli, come detto da Livio, sono relativi sempre alle capacità di applicare le regole normative di colui che si qualifica come installatore.... in tal senso mi viene in mente un altro ... modo di dire: per conoscere bene una persona dovresti mangiare insieme a lui cento chili di sale..... ma questa è un'altra storia.

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Maurizio Colombi
4 ore fa, gattoverde scrisse:

 questo si è risentito come che non mi fidassi e non è voluto venire nemmeno a fare il sopralluogo.

Avrei fatto la stessa cosa!

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il 16/2/2018 at 20:03 , agos1969 scrisse:

Ciao a tutti, inoltre vi è uno strumento valido che è la ricerca mediante il sito: 

 

http://www.registroimprese.it/ricerca-libera-e-acquisto

 Con il nominativo dell'impresa si potrà verificare le abilitazioni riconosciute.

Non sempre. Dipende come hanno inserito in camera commercio.

A qualcuno appare a qualcuno no. 

A me ad esempio compare solo la dicitura istallazione impianti elettrici senza le abilitazioni. 

Ho anche chiamato in camera di commercio ma appunto mi hanno detto che dipende da come hanno inserito i dati inizialmente e non possono farci niente visto che quel programma pesca i dati da un certo database. 

La cosa da farsi dare è la visura camerale.  Li appare tutto. 

Farsi dare un documento che attesti le abilitazioni possedute è un diritto/dovere visto che rivolgersi ad un istallatore non abilitato è passibile di multa. 

Se qualcuno mi chiede la visura la do senza problemi e ci allego pure il Durc. 

Spesso l'allego al preventivo. 

Chi si rifiuta di dare tale documentazione il più delle volte non è abilitato.  Dalle mie parti è abilitato 1 su 10 di tutti gli istallatori che girano:  dagli idraulici agli elettricisti ai termoidraulici. 

Tanto chi vende Dico si trova sempre. 

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Maurizio Colombi
10 ore fa, agos1969 scrisse:

Se è lecito sapere, perche Maurizio avresti fatto la stessa cosa?

È molto semplice, tra committente ed artigiano deve instaurarsi un rapporto di fiducia, l'artigiano deve realizzare l'intervento e deve consigliare il committente verso scelte oculate, convenienti, pratiche, belle...

Quando il committente inizia a dubitare dell'artigiano, e qui lo si fa in partenza, ancora prima di "appaltare" il lavoro, questa fiducia comincia a vacillare...

Io, artigiano, posso dimostrare di avere "le carte" in regola, ma a questo punto chi mi garantisce la serietà del committente?

Sarà presente quando ci saranno da prendere decisioni importanti? Sta lavorando sulla sua proprietà senza vincoli? Ma soprattutto, sarà un "buon pagatore"?

La posizione dell'artigiano è ben chiara ed i nostri dati sono liberamente "sputtanati" da tutte le pagine della rete, ma all'artigiano che le da queste informazioni sul committente?

Se venissi a sapere che qualcuno per cui sto iniziando a collaborare avesse avuto anche una sola volta dei dubbi sulla regolarità della mia attività, ancora prima di iniziare come in questo caso, non proporrei nemmeno l'offerta per il lavoro!

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26 minuti fa, Maurizio Colombi scrisse:

Quando il committente inizia a dubitare dell'artigiano, e qui lo si fa in partenza, ancora prima di "appaltare" il lavoro, questa fiducia comincia a vacillare...

 

Se l'artigiano ti emette fattura e tutti i documenti richiesti dalla legge sicuramente è, in teoria, capace di fare il lavoro perchè ha tutti i requisiti previsti dalla legge.

 

O ti rivolgi a persona che conosci o di cui hai referenze da conoscenti, oppure ti fidi del tuo istinto e della valutazione generale della persona che fai quando viene a fare il sopraluogo.

 

Chiedere preventivamente i riferimenti burocratici oltre a servire (quasi) a nulla, mina in partenza il rapporto di reciproca fiduca.

Se io fossi l'artigiano ipotizzarei subito di avere a che fare con un piantagrane, sempre scontento e sempre pronto a cercare ogni appiglio di contestazione. Ergo non starei a perderci tempo e, probabilmente, anche denaro. Quindi o rifiuterei in partenza il alvoro o mi cautelerei chiedendo un prezzo molto, ma molto, maggiore del dovuto.

 

Purtroppo da noi manca la ragionevole certezza che se un'azienda è abilitata ad eseguire determinati lavori ne ha anche i requisiti minimi di competenza.

 

Io vivo a 10km dal confine con la Confederazione Elvetica. Da noi, un tempo, svizzzero era sinonimo di tontolone; dare dello svizzero ad un altro, quando ero un ragazzotto significava l'inizioo di una piccola rissa.:)

Eppure loro con le loro regole e, soprattutto, la meticolosità con cui le fanno rispettare garantiscono il cittadino che imprese e  artigiani abbiano quei requisiti minimi di competenza. Anche per fare il lattoniere e cambiare un pluviale devi avere il patentino federale; per acquisire il patentino devi aver freqeuntato la scuola professionale ed aver effettuato l'apprendistato presso un'azienda abilitata.

E da loro è un vanto per un'azienda od un artigiano, avere la certificazione come addestratori di apprendisti.

 

Tutto come da noi.

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29 minuti fa, Maurizio Colombi scrisse:

 

11 ore fa, agos1969 scrisse:

Se è lecito sapere, perche Maurizio avresti fatto la stessa cosa?

È molto semplice, tra committente ed artigiano deve instaurarsi un rapporto di 

Se ti chiede i documenti è perchè ha intenzione di farti fare il lavoro, altrimenti non gli servono. Quindi fa i giusti passi per iniziare una collaborazione. Ti sta dando fiducia a mio avviso.

Ricorda, come ho già scritto che il committente è passibile di multa se si rivolge a Ditte non abilitate, quindi ha tutto il diritto di accertarsene. Di finti intallatori ce ne sono una infinità.

Se mettesse in dubbio le tue capacità lo vedrei come una mancanza di fiducia.

Questo ovviamente è il mio punto di vista, libero di pensarla come credi.

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6 minuti fa, Livio Orsini scrisse:

Chiedere preventivamente i riferimenti burocratici oltre a servire (quasi) a nulla, mina in partenza il rapporto di reciproca fiduca.

Se io fossi l'artigiano ipotizzarei subito di avere a che fare con un piantagrane, sempre scontento e sempre pronto a cercare ogni appiglio di contestazione. Ergo non starei a perderci tempo e, probabilmente, anche denaro. Quindi o rifiuterei in partenza il alvoro o mi cautelerei chiedendo un prezzo molto, ma molto, maggiore del dovuto.

Ognuno ha i suoi punti di vista. 

Le carte non fanno un buon istallatore. Ma se tutti le chiedessero, forse si ostacolerebbe tutta la concorrenza sleale di chi lavora al nero e senza requisiti e ti frega il lavoro. 

Io ho spesso richieste di persone  che dopo avere fatto fare il lavoro si ritrovano senza dico. Tanti sono i soliti furbetti che vogliono risparmiare sulle nostre spalle e li mando direttamente a c...e.ma tanti sono rimasti fregati proprio dalla troppa fiducia non sapendo neanche di dovere/potere accertarsi della abilitazione.

Gente onesta e che paga.

Per me la visura e uno  strumento in più  a mio favore, perché  non usarla?

 

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9 minuti fa, soltec scrisse:

Ma se tutti le chiedessero, forse si ostacolerebbe tutta la concorrenza sleale di chi lavora al nero e senza requisiti e ti frega il lavoro. 

 

Non c'è bisogno di chiederlo. Ti fai fare il preventivo e se la persona è seria, sull'intestazione del preventivo ci sono tutti i riferimenti di legge (almeno io mettevo i riferimenti quando facevo il consulente).

Poi comunque per essere pagato devi emettere fattura e tuttal al documentazione di legge, quindi non c'è possibilità di concorrenza sleale, almeno dal punto di vista formale-burocratico.

 

Differente se il committente accetta il alvoro in nero, ma li non serve la visura camerale.....

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29 minuti fa, Livio Orsini scrisse:

Non c'è bisogno di chiederlo. Ti fai fare il preventivo e se la persona è seria, sull'intestazione del preventivo ci sono tutti i riferimenti di legge (almeno io mettevo i riferimenti quando facevo il consulente).

Non capisco tutta questa riluttanza a dare un documento.

Comunque ci sono tante realtà diverse. Forse dalle vostre parti funziona un pò meglio.

Io ti posso assicurare che qui lavora gente al nero con partita Iva di altri, fattura uno e Dico di altro. Una vera giungla. Tanto nessuno controlla.

Duecento euro compri una Dico. La fattura te la fa la ditta edile che ha ristrutturato, magari fatturando metà lavoro. Oppure è la ditta rumena che fattura (ne girano tante, come tante anche regolari per carità) con partita Iva intestata a qualcuno che fa il giochetto per un pò di tempo non paga niente poi chiude e se ne torna al proprio paese.

Una intestazione su un preventivo non mi garantisce niente.

Se è vera mi fornisce  i dati per poter poi verificare attraverso una  visura  se la ditta esiste ed è abilitata. Quindi a che serve non darla? A complicare la vita al cliente?

continuo a non capire.

 

 

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Le carte non fanno un buon istallatore. Ma se tutti le chiedessero, forse si ostacolerebbe tutta la concorrenza sleale di chi lavora al nero e senza requisiti e ti frega il lavoro. 

Io ho spesso richieste di persone  che dopo avere fatto fare il lavoro si ritrovano senza dico. Tanti sono i soliti furbetti che vogliono risparmiare sulle nostre spalle e li mando direttamente a c...e.ma tanti sono rimasti fregati proprio dalla troppa fiducia non sapendo neanche di dovere/potere accertarsi della abilitazione.

 

Devo concordare con Soltec.

Sempre piu' spesso vengo chiamato in "seconda battuta" per risolvere problemi su impianti e ormai è la norma scoprire che chia ha realizzato l'impianto non aveva le necessarie abilitazioni (in special modo su impianti TVCC, videocitofonici, antenna e rilevazione incendio).

E una DDC rilasciata da impresa non abilitata equivale ad una DDC nulla, con conseguente decadenza delle eventuali autorizzazioni (una per tutte: certificato di prevenzione incendi)

inoltre ricordiamoci che è un obbligo del cliente affidare i lavori ad imprese abilitate e l'unico modo è verificare il tutto dalla visura camerale (che è normalmente già in possesso dell'installatore).

Magari non gliela fornisci con il preventivo, ma sicuramente gliela fai avere prima dell'inizio dei lavori, con i relativi documenti della sicurezza

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il 18/2/2018 at 11:00 , soltec scrisse:

Non capisco tutta questa riluttanza a dare un documento.

 

Io non sono un installatore, quindi la questione non mi tocca direttamente.

 

Da cliente cerco di affidarei lavori ad aziende che conosco.

Se devo ricorrere ad aziende "nuove" chiedo preventivo scritto, poi prima di affidargli i lavori metto bene in chiaro che prima di pagare 1€ voglio vedere la fattura ed i documenti relativi.

Sino ad ora mi sono sempre comportato così. Qualcuno se ne è andato schifato, qualcun altro non ha opposto eccezione alcuna, ha eseguito i lavori, ha consegnato documentazione e fattura ed ha incassato il bonifico relativo.

Se vedessi che la documentazion è stata fornita da un ragione sociale differente da quella che compare sulla fattura prima di pagare bisogna che mi chiariscano bene e mi diano tutte le assicurazioni necesarie e sufficienti.

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